Certificati di investimento - Cap. 5 (18 lettori)

Stato
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gianni76

Forumer storico
E oltre che compatirlo, come pensi si possa aiutare? Quale strategia concreta bisognerebbe utilizzare? Quale visione economica macro si dovrebbe percorrere? Oltre alla critica? Che è comunque legittima.
Analisi e enorme cura dimagrante delle spese dello stato. Il che vuole dire uscire da ogni partecipata inutile o che porta spese, tagliare drasticamente spese di ministeri, ambasciate, enti locali, ridurre gli organici di tanti ma tanti enti (non fare la solita spending review e poi non attuare nulla). Vedere la ricetta Gordon Brown e poi Cameron attorno al 2010 che ridusse i posti di lavoro pubblici di quasi un milione in UK, nonostante un'economia che andava bene (e la ragione fu 'per preservare la ricchezza per i nostri figli e nipoti', altro che i nostri politicanti che pensano si e no fino al mese successivo). E non si trattò di eliminare servizi, ma renderli più efficienti, accorpare enti, eliminare cose inutili.
Se vuoi pagare la gente bene, devi avere meno gente a libro paga e meno spese..... Concetti ovvi, ma mai applicati nella realtà.

E per la scuola nello specifico. Io aumenterei subito il numero di ore di lavoro da 18/22 a settimana a 36 per gli insegnanti, accorperei i docenti in classi (classe tecnica, classe umanistica, classe scientifica) e riformerei i programmi in maniera che un professore in una certa classe sia OBBLIGATO a insegnare qualunque materia serve in quella classe. Ad esempio un laureato in CHIMICA può e deve insegnare matematica, se necessario. Un laureato in filosofia può e deve insegnare italiano, se necessario.
Con queste due sole misure potresti ridurre il personale del 30% istantaneamente. E conseguentemente aumentare gli stipendi di chi rimane del 30%.
Ormai in ogni ambito è richiesta flessibilità, adattabilità, acquisizione di nuove skills quotidianamente.
Perchè le scuole dovrebbero ancora avere l'arcaico sistema in cui esistono decine di specialità non intercambiabili (e che quindi richiedono un'infinità di professori diversi e poi quando non si trovano servono anche supplenti, temporanei, a contratto ecc.)?
Ed è solo un piccolissimo esempio di come una riorganizzazione del lavoro può portare ad un drastico cambiamento delle cose senza aumentare la spesa (anzi diminuendola).

Un aneddoto. Una volta chiesi ad una professoressa di filosofia: ma perchè si studia filosofia, a cosa serve realmente nella vita? Mi risposte: "ma hai idea di quanti laureati in filosofia ci sono? Se si toglie l'insegnamento, tutti questi che fanno???" Ecco per tanti la scuola è vista, dagli stessi insegnanti, come una sorta di welfare state, non perchè serva tutto davvero alle generazioni future, ma perchè serve per garantire un lavoro a chi , magari sbagliando, ha fatto quel corso di studi e non ha alcun altro sbocco professionale... E stessa cosa per tantissimi uffici inutili, dirigenti che si inventano burocrazia assurda per dimostrare che esistono..... Bisogna rovesciare totalmente le prospettive e vedere cosa serve DAVVERO ai cittadini e riorganizzare le cose in modo che si RIDUCA il numero di impiegati dello stato, si accorpino responsabilità tutte in capo ad un singolo ufficio, si eliminino i tantissimi duplicati ecc..

Ora lo stato ha circa 3,5 milioni di impiegati, di cui circa 3 milioni a stipendi da fame (e i circa 0,5 mil rimanenti sono dirigenti strapagati).
Secondo me meglio averne 2 milioni ben pagati e ben motivati, riorganizzando il lavoro per offrire servizi migliori (e non pe compiacere sindacati che spingono perchè nulla cambi mai)
 
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tower68

Forumer storico
tornando ai dividend e ai decrement che erano usciti un anno fa di questo periodo
sembravano che se le aziende non avessero pagato i dividendi sarebbe stata una strage di certificati e difatti da marzo a settembre hanno sofferto anche più degli altri
poi alla fine della fiera i dividendi li hanno pagati, centesimo più, centesimo meno, forse sempre centesimo più e alla fine si sono rivelati un affare
io ero pieno e li ho switchati tutti..:wall:
altra lezione ma va bene cosi

p.s. ogni certificato decrement o dividend ha nei final terms il valore del dividendo stimato futuro fino alla data di scadenza del certificato, che se mi ricordo per i cirdan e i citigroup erano un pò più alti dei goldman...a memoria eh...
Quindi se i sottostanti di questi certificati dovessero decidere di non pagare più i dividendi il certificato oltre a perdere valore per via del deprezzamento dei sottostanti brucia pure il dividendo atteso e non pagato dai sottostanti a scadenza !!?
 

NoWay

It's time to play the game
E oltre che compatirlo, come pensi si possa aiutare? Quale strategia concreta bisognerebbe utilizzare? Quale visione economica macro si dovrebbe percorrere? Oltre alla critica? Che è comunque legittima.

Aiutare la gente che vive di stipendio (e di cui questo ragazzo è solo un esempio. Mi sembrava superfluo sottolinearlo, ma forse non lo era, viste certe battute. Anzi tutti quelli che hanno contratti a tempo determinato nel privato sono messi pure peggio) significa prima di tutto non "ammazzarli" di spese vive...
 

Raffo23

Nuovo forumer
E oltre che compatirlo, come pensi si possa aiutare? Quale strategia concreta bisognerebbe utilizzare? Quale visione economica macro si dovrebbe percorrere? Oltre alla critica? Che è comunque legittima.

A mio avviso, il problema nasce, come scritto anche nell'articolo del Post sui motivi degli stipendi bassi in Italia, deriva dal mancato investimento su Scuola, Istruzione e Formazione come scelta politica da parte di chi ci ha governato dai tempi di Berlusconi e della famosa riforma Gelmini che tagliò pesantemente gli investimenti nella scuola. Lo dico a ragion veduta, visto che faccio (anche) l'insegnante da 20 anni. Basta guardare la percentuale di PIL investito in tale settore dall'Italia e dagli altri paesi sviluppati. A questo va aggiunto che quasi sempre i ministri dell'istruzione che si sono susseguiti hanno fatto a gara a che facesse più danni (unica eccezione il ministro Fioravanti, che però si è dimesso dopo pochi mesi, giustamente dato che capì che la scuola non interessava a nessuno) e si continua così fino a quando non avranno distrutto il poco di buono che ancora rimane: stanno facendo di tutto per demotivare gli insegnanti che ancora credono nella scuola pubblica, aumentando la burocrazia, il carico di lavoro inutile e riducendo di fatto gli stipendi. Personalmente sono passato dal tempo pieno al part-time e se ancora continuo ad insegnare è solo perchè mi piace farlo, ma non so ancora quanto andrò avanti nella scuola pubblica.
Ultima annotazione: oggigiorno sono tutti esperti di scuola (come da ct della nazionale) a partire dai genitori che sanno loro come va inseganta una discilplina ai propri figlioli. Non basta conoscere una materia per essere dei buoni insegnanti;)
 

valgri

Valter : Born in 1965

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