Certificati di investimento - Cap. 5 (9 lettori)

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skolem

Listino e panino
Assolutamente OT, ma chissenefrega :)

La FIFA ha ringraziato la nazionale giapponese che ha lasciato armadietti svuotati, pavimento e panche perfettamente puliti, asciugamani piegati, bottiglie sistemate in ordine, dopo l'euforia per la storica vittoria contro la Germania. E, sul grande tavolo al centro dello spogliatoio, dei piccoli origami. Stessa pulizia e ordine anche per i tifosi nipponici sugli spalti.
 

NoWay

It's time to play the game
(Reuters) - Gli indicatori di fiducia delle imprese e dei consumatori italiani riprendono a salire in novembre, dopo alcuni mesi di calo, sostenuti da aspettative positive sul manifatturiero e da opinioni in miglioramento sulla situazione economica del Paese.
Secondo i dati diffusi stamani da Istat, nel mese in esame l'indice relativo ai consumatori sale a quota 98,1 dal 90,1 di ottobre, posizionandosi ben oltre il consensus che lo ipotizzava solo in lieve espansione a quota 91.
L'indice del comparto manifatturiero si attesta a 102,5 dal 100,7 (rivisto) del mese prima, rispetto a stime pari a 99,6.
Quello composito del clima di fiducia delle imprese - che oltre alla manifattura comprende commercio, costruzioni e servizi - sale a 106,4 dal precedente 104,7 (rivisto).
"Dopo quattro mesi consecutivi di flessione il clima di fiducia delle imprese torna ad aumentare trainato soprattutto dalle aspettative sulla produzione nel comparto manifatturiero, da quelle sugli ordini nei servizi di mercato e dalle attese sulle vendite nel commercio al dettaglio", scrive l'istituto nella nota a corredo dei numeri.
Oltre che nella manifattura, la fiducia migliora nei servizi (da 96,0 a 98,8) e nel commercio (da 109,0 a 112,2) mentre scende nelle costruzioni (da 157,5 a 151,9).
La dinamica positiva del clima di fiducia dei consumatori è dovuta soprattutto ad opinioni sulla situazione economica del paese - comprese quelle sulla disoccupazione - "in deciso miglioramento", sottolinea Istat, seguite da attese sulla situazione economica familiare e da opinioni sul risparmio in ripresa.
Il governo guidato da Giorgia Meloni ha appena varato una manovra da 35 miliardi - incentrata sul contenimento delle bollette energetiche e su tagli alle tasse dal prossimo anno per lavoratori dipendenti e autonomi - tesa ad accelerare la ripresa della terza economia della zona euro che, secondo le previsioni del Tesoro, si contrarrà nel trimestre in corso e nel primo trimestre del prossimo anno.
Secondo un'indagine pubblicata mercoledì, Istat stima che nel 2022 l'insieme delle politiche per le famiglie abbia ridotto disuguaglianza e rischio povertà in Italia.
Anche gli indici sulla fiducia dei consumatori di Francia e Germania si sono mostrati resilienti a novembre, stando a dati diffusi stamani, sebbene in misura minore di quelli italiani.
Per Paolo Mameli, economista di Intesa Sanpaolo, il miglioramento delle aspettative, in Italia come in altri Paesi europei, si deve principalmente "al calo dei prezzi del gas registrato nelle ultime settimane rispetto ai picchi toccati lo scorso agosto, e ai minori rischi di razionamento 'forzato' dei consumi energetici nei prossimi mesi".
Nel settore manifatturiero, il miglioramento è legato anche alle minori strozzature sulle catene di approvvigionamento che stanno favorendo la ricostituzione delle scorte di magazzino.
Questo effetto tuttavia, avverte Mameli, "potrebbe essere transitorio, in quanto la debolezza della domanda, sia domestica che dall’estero, potrebbe diventare più rilevante dei limiti all'offerta nel frenare l’attività industriale nei mesi a venire.
Intesa Sanpaolo - che stima una crescita dello 0,6% nel 2023 - continua a ritenere probabile una flessione del Pil italiano tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo, ma la contrazione, aggiunge l'analista, potrebbe essere più lieve di quanto previsto in precedenza.
 

plastica

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Continental
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penso che non ce la possa fare a superare la barriera
 

El Trinche

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Activision Blizzard (ATVI.O) -3%. La Federal Trade Commission intende bloccare la vendita della società dei videogame a Microsoft (MSFT.O), lo scrive Politico. Rischia di saltare un'operazione da quasi settanta miliardi di dollari.
 
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