E' ottimo che il DE000VX0N5M1 sia gestito da C&D, garanzia di qualità nella scelta dei titoli, ma di certo non è economico....
Lo chiamano Actively Managed Certificate, un tracker senza scadenza a replica di un indice gestito attivamente, in parole semplici una collezione di certificati con gestione attiva (max il 10% per ogni titolo).
Ma la parte che taglia il portafoglio è questa:
"La strategia prevede l'investimento fino al 100% in certificati quotati in Italia, Svizzera e Germania, selezionati dal nostro Ufficio Studi.
Quotato in euro, è soggetto a una commissione di gestione dell'1,30% annuo applicato giornalmente. Rischio medio-alto. "
Sembra inoltre esserci anche una commissione di performance del 10%.
Chi non ha tempo di seguire i certificati, magari queste commissioni le può anche pagare e forse sembreranno anche accettabili quando gli indici inizieranno a ritracciare e servirà grande esperienza per navigare in acque agitate. Ma a me al momento sembra caro.
Ti ringrazio Gianni per la tua valutazione e per la premessa sulla presenza di CED come advisor. Non posso ovviamente confutare la tua valutazione sull'onerosità, se a te sembra caro lo è sicuramente per te e avrai i tuoi metodi di giudizio. Tuttavia , a livello di confronto, quanto costa mediamente un fondo azionario? L'1,50%? Più eventuali ulteriori costi per un TER che può essere nettamente maggiore. Il gestore deve fare un adeguato stock picking su azioni ed è certamente un lavoro non alla portata di tutti, per il quale viene appunto remunerato per la relativa commissione di gestione ed eventuali commissioni di performance ( spesso presenti).
In questo caso, e voi lo sapete molto bene, il lavoro di selezione di certificati, con tutte le variabili che conosciamo, richiede strumenti e un impegno altrettanto considerevole e per questo la commissione di gestione ( che va specificato remunera l'emittente, l'Index Sponsor e l'Advisor) dell'1,30% annuo può essere considerata adeguata ( ma questa è chiaramente la mia opinione, peraltro come parte in causa). Credo che la risposta la darà il tempo: l'obiettivo della gestione attiva in certificati dovrebbe compensare abbondantemente il costo sostenuto e a quel punto anche la performance fee del 10% potrà essere considerata adeguata. Si dirà, se però la gestione va male io pago lo stesso: vero, ovviamente solo la commissione di gestione ma non quella di performance.
In molti hanno già chiesto come funziona la commissione di performance del 10%. E' fissata sull'High Watermark, quindi se ad esempio fra 1 anno l'indice varrà 110 , rispetto ai 100 della partenza, si sconterà una commissione di performance dell'1%. L'anno successivo, se l'indice varrà 115, si pagherà una commissione di performance dello 0,50%. Se varrà meno di 110 punti non si pagherà nulla.
In conclusione, non è possibile avere termini di paragone perchè non esiste una gestione in certificati impacchettata in un certificato e quindi la valutazione sui costi sarà sempre ineccepibile e incontestabile.
Aggiungo una cosa che esula dai costi. La trasparenza di questa gestione in certificati è massima. Ogni giorno Vontobel rende pubblici tutti i movimenti effettuati, pertanto chiunque potrà verificare cosa sta comprando attraverso l'AMC Tracker.