Sto semplicemente dicendo che un kid seppur inutile dal punto di vista informativo e non sufficiente per comprendere il prodotto, le infirmazioni che fornisce non possono trarre in inganno un investitore di nessun livello culturale. E chi lo fa, essendo il kid un documento legale obbligatorio, non può non rispondere del suo errore che ha indotto a scelte sbagliate l’investitore. Tutto qui.
Ma è un principio e null’altro. Un principio che secondo me dovrebbe valere. Poi cavilli o altro faranno si che CS non paghi le cedole, amen, ma per me il principio è indiscutibile.
Poi ognuno di noi sa bene che per investire in ctf il kid non serve a nulla e servono altre fonti di informazioni, tra cui sicuramente i FT e anche oramai C&D che ci facilita il compito in maniera fantastica, efficiente ed efficacia, direi in maniera oramai indispensabile.
Sinora non si è parlato di quale sarebbe il foro competente per una eventuale vertenza con CS.
Zurigo (sede della società che ha emesso il titolo)? Londra ( molti emittenti nel regolamento dei loro titoli optano per il diritto inglese)? Il tribunale italiano competente per la residenza del risparmiatore truffato?
Nell’ultimo caso il problema non sarebbero le cedole ma l’acquisto stesso del certificato, che risulterebbe annullabile secondo il cc italiano
Come più volte evidenziato sul forum , il KID deve “contenere le informazioni-chiave destinate a guidare gli investitori nell’assunzione di decisioni d’investimento consapevoli”. L’errore di CS nel Kid è “errore essenziale”
Come noto, l'errore è essenziale quando è determinante del consenso, ossia è tale da determinare la parte a concludere un contratto che altrimenti non avrebbe concluso.
Non avrei mai acquistato il certificato se lo avessi saputo privo della clausola “memory”
Se per ipotesi un Tribunale italiano, sempre che sia competente, dovesse accertare la nullità dell’acquisto che succederebbe?