L’inflazione in ripresa negli Stati Uniti non è un problema per i mercati, anche se l’incremento dei prezzi al consumo è stato più forte del previsto
Che il dato sull’inflazione non abbia spaventato nessuno, lo si vede ancora meglio sulle obbligazioni statunitensi: ieri sera l’asta da 24 miliardi di dollari di Treasury Note a 30 anni è stata un successo per l’emittente. Il titolo è stato collocato in riapertura a 2,32% di rendimento, rispetto a 2,338% della prima emissione. Il tasso di richiesta (bid to cover), attestatosi a 2,47%, è il più alto delle ultime sei riaperture. Stamattina il Treasury Note a dieci anni è a 1,62% di rendimento.
Non gode della stessa salute il mercato dei bond della Cina, dove China Huarong Asset Management uno dei titani controllati dal ministero delle Finanze di Pechino è stato costretto a diffondere un comunicato nel quale rassicura di essere in grado di rispettare le prossime scadenze e di non aver problemi di accesso ad ulteriori finanziamenti.