Yeees.
L'unico motivo per cui lo chiedevo è che vedevo utenti informarsi sui certificati di nuova emissione.
Se uno inizia ad investire oggi senza aver perso niente prima perché era liquido nel tracollo, i nuovi ctf possono avere un senso perché pagano cedole (sempre staccate dal capitale) se si crede nella statistica cioè che sia difficile sprofondare del 50% / 40% dai livelli attuali.
Il punto, secondo me, è che quando valutiamo un certificate di nuova emissione ci soffermiamo troppo sul fatto se possa rimborsare o meno il nominale a scadenza ("dimenticandoci" che basta una settimana - vedi Marzo 2020 - per stravolgere la situazione!) anzichè ricordarci dei nostri obbiettivi d investimento ovvero: guadagnare il più possibile, in un tempo più esiguo possibile, investendo una somma più contenuta! Un esempio tra 1.000 che si possono fare (anche se uno è in basket e uno è singolo):
- CH0508210124 (costo attuale 590 € circa)
- NL0014790529 (nuova emissione costo attuale 100 € circa).
Ti domando, al 24.04.23 (scadenza del 2^) mi trovi un andamento del mercato che mi faccia potenzialmente guadagnare di più comprando il 2^ anzichè il 1^?
Detto questo sto seriamente pensando di tenermi/incrementare certificate simili al 1^, "alleggerendo" buona parte dei prodotti vicini a un potenziale rimborso anticipato o che hanno ormai pochi margini di salire.
