Certificati di investimento - Cap. 3 (10 lettori)

Stato
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CarloConti

Forumer storico
UNA PICCOLA IDEA DI ECONOMIA.

IL DEBITO DELLA PROSTITUTA
Fantastico !!!

Non so chi sia il genio che l'ha scritto ... ma leggilo, è eccellente ...

Ad agosto, in una piccola città, cade una pioggia torrenziale e per diversi giorni la città sembra deserta.
La crisi affligge questo posto da molto tempo, tutti hanno debiti e vivono a credito.
Fortunatamente, un milionario con tanti soldi arriva ed entra nell'unico piccolo hotel sul posto, chiede una stanza, mette una banconota di 100 euro sul tavolo della reception e va a vedere le stanze.
- Il gestore dell'hotel prende la banconota e scappa per pagare i suoi debiti con:
- Il macellaio.
Questo prende i 100 euro e scappa per pagare il suo debito con:
- L'allevatore di maiali.
Quest’ultimo prende la banconota e corre a pagare ciò che deve:
- Il mulino-Fornitore di mangimi per maiali.
Il proprietario del mulino prende 100 euro al volo e corre a saldare il suo debito con:
- Maria, la prostituta che non paga da molto tempo, in tempi di crisi, offre persino servizi a credito ...
La prostituta con la banconota in mano parte per:
- Il piccolo hotel, dove aveva portato i suoi clienti le ultime volte e non aveva ancora pagato e gli consegna 100 euro:
- Al proprietario dell'hotel.
In questo momento il milionario che ha appena dato un'occhiata alle stanze scende, dice di non essere convinto delle stanze, prende i suoi 100 euro e va via.
"Nessuno ha guadagnato un euro, ma ora l'intera città vive senza debiti e guarda al futuro con fiducia" !!!

MORALE:
SE I SOLDI CIRCOLANO, NELL'ECONOMIA LOCALE, LA CRISI È FINITA.

Consumiamo di più nei piccoli negozi e mercati.
- Stop alle banalità!
- Consuma ciò che producono i tuoi amici e il tuo paese!!!
- Se il tuo amico ha una micro-impresa, compra i suoi prodotti!
- Se il tuo amico vende vestiti, comprali!
- Se il tuo amico vende scarpe, comprale!
- Se la tua amica vende dolciumi, compra!
- Se il tuo amico è un contabile, vai a chiedere consiglio!
- Se il mio amico possedesse un ristorante ... Cosa ne pensi?
Vorrei mangiare lì!
- Se un mio amico avesse un negozio, in quello comprerei!
Alla fine della giornata, la maggior parte dei soldi viene raccolta da grandi società e cosa credi? Vanno via dal paese! Ma quando acquisti da un imprenditore, una piccola impresa di medie dimensioni o dai tuoi amici, li aiuti, tutti noi vinciamo e contribuiamo alla nostra economia.
Sosteniamo l'imprenditorialità ...
Supportiamo il consumo locale ....
Sosteniamo la produzione nazionale ...

#condividilasetipiace
 

Saltafoss

Nuovo forumer
Germania
La Germania si è concentrata più sulle misure finanziarie che su quelle fiscali.
L’accesso ai prestiti per le imprese viene garantito attraverso la KfW (assimilabile, per certi versi, alla nostra
CDP), posseduta all’80% dallo Stato e al 20% dai Lander, mettendo a disposizione crediti per un valore di 550
miliardi di euro.
La KfW è peraltro al di fuori del perimetro del bilancio federale e le sue operazioni quindi non figurano nei
conti dello Stato.
La KfW si occupa principalmente di crediti alle piccole e medie imprese, infrastrutture, finanziamenti
all’export e allo sviluppo, energia e ambiente e formalmente non è neppure un’istituzione bancaria, ma un
ente pubblico, azionista della KfW Ipex-Bank, che svolge invece attività bancaria, ma non supera la soglia dei
30 miliardi e per questo motivo è esentata dalla vigilanza della Bce e non deve sottostare ai requisiti di
capitale e alle regole dell’Unione bancaria.
Da un punto di vista fiscale viene prevista la possibilità per l’autorità fiscale di ridurre i pagamenti anticipati
per le imposte sul reddito (societario) per il 2020 su richiesta (no in via normativa ma per prassi).
 

NoWay

It's time to play the game
Germania
La Germania si è concentrata più sulle misure finanziarie che su quelle fiscali.
L’accesso ai prestiti per le imprese viene garantito attraverso la KfW (assimilabile, per certi versi, alla nostra
CDP), posseduta all’80% dallo Stato e al 20% dai Lander, mettendo a disposizione crediti per un valore di 550
miliardi di euro.
La KfW è peraltro al di fuori del perimetro del bilancio federale e le sue operazioni quindi non figurano nei
conti dello Stato.
La KfW si occupa principalmente di crediti alle piccole e medie imprese, infrastrutture, finanziamenti
all’export e allo sviluppo, energia e ambiente e formalmente non è neppure un’istituzione bancaria, ma un
ente pubblico, azionista della KfW Ipex-Bank, che svolge invece attività bancaria, ma non supera la soglia dei
30 miliardi e per questo motivo è esentata dalla vigilanza della Bce e non deve sottostare ai requisiti di
capitale e alle regole dell’Unione bancaria.
Da un punto di vista fiscale viene prevista la possibilità per l’autorità fiscale di ridurre i pagamenti anticipati
per le imposte sul reddito (societario) per il 2020 su richiesta (no in via normativa ma per prassi).

Questa sarebbe la ciliegina sulla torta...
 

leon3037

Forumer storico
Ciao del tool messo a punto da Certificati e Derivati, io l ho scaricato dal link postato su telegram, ma immagino sia presente anche on line..ma non so dove.
Comunque io ho messo tutti i dati e non mi fornisce nessuno switch al IT0006743915.. non so se occorre che la borsa sia aperta per le quotazioni o sbaglio io.. i campi azzurri sono stati tutti completati..
Saluti
LEB

Il tool switch che abbiamo messo online purtroppo genera molti errori a seconda dell'estensione del file, della versione Excel, dell'utilizzo delle virgole e punti..etc...speravo fosse più semplice. In ogni caso era un tool di esercizio per capire come switchare su alcuni certificati. Questo che ti allego è invece calcolato su tutto il mercato ( a uso interno del nostro Ufficio Studi, lavora su tutto il database e non può essere esportato) e ho impostato 770 euro come prezzo di carico ( ho considerato un acquisto a 1000 e l'incasso di tutte le cedole fin qui pagate). Ci sono un po' di idee utili

9151.jpg
 

Leberna

Forumer storico
Il tool switch che abbiamo messo online purtroppo genera molti errori a seconda dell'estensione del file, della versione Excel, dell'utilizzo delle virgole e punti..etc...speravo fosse più semplice. In ogni caso era un tool di esercizio per capire come switchare su alcuni certificati. Questo che ti allego è invece calcolato su tutto il mercato ( a uso interno del nostro Ufficio Studi, lavora su tutto il database e non può essere esportato) e ho impostato 770 euro come prezzo di carico ( ho considerato un acquisto a 1000 e l'incasso di tutte le cedole fin qui pagate). Ci sono un po' di idee utili

Vedi l'allegato 551055
.19
Grazie Leon, in effetti l ho provato su un MAC..poi provero su windows, in ogni caso il certificato proposto lo avevo già acquistato per sostituirne un altro a 27.2.. e mi confermi che avevo fatto bene ;-)
Saluti
LEB
 

AlbyMe

Forumer attivo
@ Leon come mai venerdì mattina il Tool forniva come migliore switch al IT0006743915 il certificato CH0506332276 e adesso invece il Tool da questo XS1520272144
Grazie, lo chiedo da possessore del IT0006743915
P.S . ho provato a far funzionare il Tool ma non ci sono riuscito (sicuramente incapacità mia)

EDIT: mi riferisco a messaggio #120870
 
Ultima modifica:

FNAIOS

Certificati e Derivati, [28.03.20 16:11]
Addio dividendi per le banche, cosa cambia adesso

Nodo dividendi sul tavolo del prossimo cda di Intesa Sanpaolo. Il gruppo bancario guidato da Carlo Messina ha comunicato che l’ordine del giorno del Consiglio di Amministrazione del 31 marzo prossimo, che era già stato convocato in via ordinaria nei giorni scorsi, includerà l’esame della comunicazione della Banca Centrale Europea riguardante la politica dei dividendi nel contesto conseguente all’epidemia da COVID-19.
La Bce ieri ha raccomandato agli istituti di credito sotto la sua vigilanza di non distribuire dividendi agli azionisti. ( Fonte Finanzaonline.com)

La notizia circolava da giorni ma ora è ufficiale, almeno fino a ottobre le banche europee dovranno astenersi dal pagare dividendi e portare avanti operazioni di buy-back al fine di favorire l’erogazione dei finanziamenti alle famiglie e aziende, necessari per far fronte all’emergenza COVID-19. Già nei giorni scorsi si era mossa l’EBF – l’ABI europea – per sensibilizzare le banche sul tema ma lasciando al contempo libera scelta circa l’opportunità di pagare o rinviare i dividendi. Ora invece BCE e Bankitalia hanno fatto fronte comune e la raccomandazione riguarda sia i dividendi 2019 che 2020. Il prossimo 31 marzo si riunirà il CdA di Intesa Sanpaolo e all’ordine del giorno ci sarà proprio la discussione della comunicazione della BCE. Quali potranno essere gli scenari giunti a questo punto?

Le banche seguiranno lo stop intimato dalla BCE e nella migliore delle ipotesi rimanderanno il pagamento dei dividendi altrimenti programmato per il 18 maggio. Per gli azionisti potrebbe trattarsi solamente di dover attendere qualche mese per ricevere la cedola prevista, sempre che nel frattempo non venga decisa dai vari CdA la riduzione o cancellazione dei dividendi ( eventualità che a partire da Intesa Sanpaolo e Unicredit era stata categoricamente esclusa almeno per il 2020).

Per chi invece segue il mercato dei certificati cosa potrà accadere? Per rispondere alla domanda partiamo con il ricordare che i dividendi attesi ordinari servono all’emittente per finanziare la componente opzionale e pertanto rivestono una fondamentale importanza. Un certificato emesso su un sottostante come Intesa Sanpaolo, tipicamente è in grado di prospettare le condizioni migliori in termini di premio e di posizionamento della barriera proprio in virtù del fatto che il titolo bancario riconosce un dividendo ordinario pari al 10% circa di dividend yield. Cosa accadrebbe se questo dividendo venisse rimandato o cancellato?

La cancellazione definitiva del dividendo non modificherebbe in alcun modo le caratteristiche del certificato, a partire dallo strike fino alle barriere, in quanto non si prefigurerebbe come un’operazione straordinaria sul capitale: pertanto, per sgombrare il campo dai dubbi, non ci sarebbe il rischio di rettifiche. L’impatto che la cancellazione del dividendo sine-die avrebbe sul prezzo dei certificati già emessi sarebbe positivo , in quanto tutto il flusso di dividendi attesi previsti fino alla scadenza non sarebbe più staccato dal titolo azionario. Di conseguenza, una barriera che oggi sarebbe virtualmente a rischio per lo stacco già previsto dei dividendi, risulterebbe improvvisamente più lontana. Di converso, tuttavia, una notizia così netta come la cancellazione del dividendo avrebbe un sicuro impatto negativo sui corsi del titolo sottostante, con la conseguenza che la stessa barriera rischierebbe di essere avvicinata a causa del ribasso.

Certificati e Derivati, [28.03.20 16:11]
Il rinvio del dividendo, cosi come prospettato, potrebbe invece avere un riflesso differente sul valore delle azioni, perché per quanto possa stravolgere i piani di chi aveva acquistato i titoli per incassare il dividendo a maggio, questo sarà solamente differito nel tempo. Non è quindi necessariamente scontata la vendita massiccia di tali titoli azionari. Sul fronte certificati, invece, l’impatto sul prezzo dipenderà dalla scadenza degli stessi e dall’annuncio della nuova data di pagamento. Ipotizzando che il CdA di Intesa Sanpaolo stabilisca come nuova data di pagamento del dividendo di 0,19 euro il 19 ottobre 2020, nulla cambierà di fatto per tutti i certificati con scadenza superiore mentre significativo sarà il cambiamento per tutti quelli in scadenza entro tale data.

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Per spiegare al meglio si prenda a titolo di esempio un certificato di tipo Bonus Cap ( o Cash Collect, Phoenix Memory..etc..) sul titolo Intesa Sanpaolo in scadenza al 28 agosto 2020, con barriera europea posizionata a 1,3074 euro e premio 116.57% . A fronte del prezzo di 1.5671 euro di Intesa alla chiusura di venerdì 27 marzo, il certificato presentava un valore di 77,75 euro ( prezzato con volatilità al 70% e dividendo atteso di 0,19 euro), che lasciava spazio a un margine di guadagno rilevante in considerazione del 16,58% di distanza dalla barriera . Tuttavia, leggendo correttamente i dati, occorre considerare che i 19 centesimi di dividendo che Intesa “staccherà” il 18 maggio andranno ad avvicinare sensibilmente la barriera, portando il titolo a 1,3771 euro: da qui la rischiosità elevata data da una barriera posta in realtà a una distanza di “soli” 5,07% .

Ma se questo dividendo non ci fosse più, la distanza dalla barriera non sarebbe più da rettificare e quindi ecco che azzerando il dividendo “di mezzo” fino alla scadenza, il prezzo del certificato balzerebbe improvvisamente – lasciando invariati tutti gli altri parametri – a 88,06 euro.

Una seconda valutazione riguarda tutti i certificati con barriera “americana” ( continua) che in queste settimane hanno subito il knock out. A oggi, tali certificati con scadenza entro il terzo lunedi di maggio 2021 stanno scontando sul prezzo lo stacco del dividendo previsto il 18 maggio 2020 : parlando sempre di Intesa Sanpaolo come titolo azionario di riferimento per il dividendo maggiore , ora che il dividendo non verrà staccato dal prezzo, questi certificati saranno destinati a risalire di prezzo. Quando e come lo faranno? Non è dato saperlo a priori ma qualora si riuscisse a individuare sul mercato un certificato che quota scontando un dividendo che non sarà staccato, a parità di sottostante sarà possibile assistere a un rialzo delle quotazioni. Essendo in vigore il divieto alle vendite allo scoperto sui titoli italiani, non sarà possibile impostare una strategia con copertura perfetta, ma la teoria ci offrirebbe una ghiotta opportunità.

PUNTO TECNICO

Per chi volesse saperne di più sulla relazione tra i dividendi e il prezzo dei certificati, proponiamo una breve analisi della struttura opzionale di un Bonus Cap a barriera europea. Il certificato si costruisce con la seguente combinazione di opzioni:

+1 call strike zero
+1 put down&out con strike pari all’importo Bonus e barriera pari a quella del certificato
-1 call con strike pari all’importo Bonus o al valore da “cappare”

L’opzione call strike zero assume un valore pari a quello del sottostante, al netto dei dividendi stimati fino alla scadenza. Il suo delta è sempre pari a 1 e pertanto replica in qualsiasi momento linearmente l’andamento del titolo sottostante.

L’opzione esotica put down&out europea ha il compito di garantire alla scadenza il pagamento del bonus a condizione che alla data di valutazione finale il sottostante sia al di sopra della barriera. Essendo un’opzione vega-negativa, che risente cioè della volatilità in senso inverso, più la volatilità è alta e minore è il prezzo dell’opzione. Il dividendo atteso “appesantisce” l’opzione rendendo più vicina la barriera.

La “short call” serve per fissare il cap massimo al rimborso e tecnicamente viene inserita nella struttura per finanziare l’acquisto delle altre due opzioni.

Nel momento in cui un certificato viene costruito sulla base di una determinata stima di dividendi, questi vanno a incidere sul valore delle tre opzioni e in particolare sulle prime due. Nell’esempio sopra riportato, è possibile osservare come alla cancellazione del dividendo sulla scadenza di agosto 2020, il valore dell’opzione call strike zero salga da 63.19 a 71.92 euro e analogamente quello della put down&out cresca da 14,59 a 16,31 euro .


Dalla ricerca avanzata dal CedLAB è possibile a questo punto effettuare una ricerca per sottostante, scadenza, tipo di barriera e prodotto, in modo da verificare l’esistenza di certificati in scadenza prima di ottobre 2020 sia con barriera americana già violata sia con barriera europea. Nei prossimi giorni monitoreremo attentamente la situazione assieme a voi per chiarire i risvolti di questa operazione sui dividendi delle banche.
 
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