CERCASI CONTROFIGURA... PER TUTTA LA DURATA DELLE FESTE NATALIZIE (1 Viewer)

DANY1969

Forumer storico
:d:
Approfitto dell'apertura del 3d per augurare a tutti Voi, alle Vostre famiglie e ai Vostri trigliceridi :d:... Buone Feste :)

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Val

Torniamo alla LIRA
1 cervo. Uno. Non una compagnia di cinghiali. Era pericoloso....... Kaput.

Sei chili di spazzatura sono stati trovati nello stomaco di un cervo ucciso nel Canton Grigioni, nella vicina Svizzera.

La notizia è stata diffusa sui canali media del Cantone.

L’animale si aggirava tra i paesi di Arosa e Langweis, a circa 20 km in linea d’aria da Madesimo,
in cerca di cibo e poiché rappresentava una minaccia per la popolazione è stato abbattuto.

“Dall’esame della carcassa sono risultati sei chili di rifiuti plastici: guanti di gomma, funi, retine che contenevano semi per uccelli e molto altro.
– Si legge nella nota diffusa dal Cantone dei Grigioni – .

Alcuni dei resti ritrovati nello stomaco si trovavano già da anni nel corpo dell’animale.
Il cervo era molto più magro rispetto a un animale paragonabile della stessa età”.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Preparativi di guerra
Annunciato, dal comando europeo degli Stati Uniti (EUCOM), il più grande dispiegamento di forze in Europa.
Prevista una esercitazione secondo la logica della militarizzazione sempre più spinta ai confini con la Russia.
Al centro del mirino UsaNato Russia e Cina.

L’esercitazione straordinaria della Nato – Defender Europe 2020 – prevede il dislocamento, nella primavera 2020,
di 20mila militari Usa, 20mila pezzi di equipaggiamento spediti dagli Stati Uniti, nonché 13mila prelevati da stock preposizionati,
e truppe europee per un totale di 37mila militari e 19 paesi Nato coinvolti;
si svolgerà sul territorio di 10 di loro tra cui Germania, Polonia, Lettonia, Lituania, Estonia e Georgia.

Ha dichiarato il tenente generale Charles Flynn, vice capo di stato maggiore dell’esercito americano:
DEFENDER-Europe 20 è una grande opportunità per dimostrare la capacità ineguagliabile dell’esercito americano
di proiettare rapidamente le sue forze in tutto il mondo mentre opera a fianco di alleati e partner in più domini contestati




Coinvolti i porti di Anversa (Belgio), Vlissingen (Olanda), Breendern Haven (Germania), Palviski (Estonia).

Si terrano tra aprile e maggio.

Il centro logistico da cui si coordinerà l’esercitazione sarà la Germania ma il governo tedesco ha criticato i piani statunitensi.
Per la Sinistra tedesca si tratta di una ‘nuova provocazione pianificata’.

L’escalation della tensione bellica con la Russia preoccupa, in particolare, Alexander Neu del Bundestag tedesco
che ha esortato Berlino a rifiutare la partecipazione alle esercitazioni e a non consentirne lo svolgimento sul territorio tedesco
affermando che tali esercitazioni aumenteranno le tensioni con la Russia, lamentando inoltre che:
“I concetti di de-escalation, pace e disarmo non esistono più nel linguaggio della NATO”.

Si tratta, infatti, della più grande esercitazione dalla fine della guerra fredda, la terza in soli 5 anni dopo Trident Juncture 2015 e 2018.

L’allargamento della Nato ad Est ha comportato la necessità di adeguamento e successiva messa a punto delle linee interne di comunicazione.
L’esercitazione ha lo scopo di verificare la capacità di trasferire in tempi brevi potenza bellica ai confini con la Russia.
Le truppe, infatti, devono potersi spostare velocemente su distanze che hanno ormai raggiunto i 2500 km dai loro presìdi nel cuore dell’Europa,
fino al fianco nord-orientale della NATO, sulle rive del Mar Baltico, e a quello sud-orientale, sul Mar Nero.

Prevista la sperimentazione di nuove tecnologie militari dotate di intelligenza artificiale, armi ipersoniche e robotica.

Si allude apertamente alla necessità di prepararsi a rispondere ad una eventuale invasione sovietica.

“Condurre un’esercitazione dura e realistica insieme ai nostri alleati e partner in Europa migliora le relazioni professionali
che creano fiducia reciproca e aumenta la nostra interoperabilità, prontezza e capacità di dissuadere collettivamente potenziali minacce“.
Lo ha affermato il Tenente generale Christopher Cavoli, comandante generale dell’esercito americano Europa..

L’ordine mondiale, emerso all’indomani della seconda grande guerra, che aveva visto la affermazione e l’esercizio dell’egemonia imperiale degli Stati Uniti,
è oggi incrinato dal protagonismo di super potenze globali emergenti tra cui le maggiori, Russia e Cina, insieme ad altre,
risultano le artefici di un nuovo ordine multipolare che ha già messo in discussione persino l’egemonia del dollaro
quale unica valuta di riserva internazionale e unica moneta a mediare gli scambi di materie prime sui mercati globali.

L’esercitazione darà il via ad una nuova serie “Defender”, che sarà condotta nel Pacifico ad anni alterni, per prepararsi a grandi movimenti in entrambe le regioni.
Le esercitazioni mirano a rendere operativa la strategia di difesa nazionale, che afferma la Russia e la Cina come avversari vicini, alla pari.

Come si vede vengono via via messe in atto quelle cinque situazioni da casus belli previste dal Providing for the Common Defence.


Geopolitica, risorse e transizione energetica dal fossile alle rinnovabili

Venezuela, Iran e Russia (VIR), che hanno le più grandi riserve al mondo di idrocarburi, sono i maggiori fornitori di combustibili fossili della Cina.
Quest’ultima, che sul suo territorio dispone solo di carbone, sta nel frattempo preparandosi con un piano governativo per la transizione energetica alle rinnovabili
che la renderà energeticamente autosufficiente entro il 2050, consentendole di produrre il 90% dell’elettricità mondiale da fonti rinnovabili.
Sono previsti investimenti per una cifra pari a 50mila miliardi di dollari in 30 anni!

C’è da pensare che non sia un caso che i paesi VIR subiscano punitivi embarghi tendenti a isolarli dal commercio mondiale.
In particolare per Venezuela ed Iran tali sanzioni economiche mirano a suscitare il malcontento popolare a sua volta strumentalizzabile dall’esterno a fini di destabilizzazione politica.
Col pretesto della salvaguardia dei diritti umani tali processi hanno portato a interventi in forma di vere e proprie “guerre umanitarie”.

È così che si sono legittimati quei conflitti militari che negli ultimi decenni hanno portato allo smantellamento di interi stati nazionali,
agendo contro l’autodeterminazione dei popoli e del loro autonomo controllo (sovranità) sulle proprie risorse (teoria del caos).
C’è di che sospettare che non faccia piacere l’esistenza di paesi come l’Iran, con la loro moneta sovrana, artefici della loro politica nazionale
e con il pieno controllo delle proprie risorse naturali, gestite in piena autonomia; condizione che ne evita lo sfruttamento da parte di multinazionali estere.

Se da un lato, la propaganda militare dichiara il suo impegno a difendere e proteggere l’Europa,
dall’altro le sanzioni Usa colpiscono anche le società europee (la OMV austriaca, la francese Engie, le tedesche Uniper, Wintershall, l’italiana Saipem, la britannico-olandese Royal Dutch Shell)
impegnate nei lavori di ultimazione del North Stream 2.
Il gasdotto aumenta, infatti, la dipendenza dell’Europa dal gas russo.
I lavori mirano al raddoppio del gasdotto che scegliendo la via del mare (il mar baltico) evita di attraversare tutti quei paesi ormai legati alla Nato.

Se poi si ricorda che nel 2014 era stato affossato il gasdotto SouthStream dalla azione congiunta della amministrazione Obama con la Commissione Europea di Juncker,
quel che accade oggi, nel nuovo regime inscritto nel trattato di Aquisgrana, dà, significativamente, la misura dei cambiamenti in atto nelle relazioni tra Ue e UsaNato,
che pure avevano firmato, appena un anno fa, nel 2018, la “Dichiarazione congiunta sulla cooperazione strategica Usa-Ue” che includeva il settore energetico.

In questo contesto di guerra dei gasdotti (come l’ha definita M. Dinucci (1)), tra Ue e Usa, si svolgeranno le esercitazioni del Defender Europe 2020 al confine con la Russia.

Sullo sfondo, da una parte la dottrina del First Strike Atomico, che intende rendere operativa la minaccia di un attacco nucleare improvviso
in grado di paralizzare la capacità di risposta del nemico e di intercettarne quella residua con missili intercettori (scudo spaziale in Polonia e Romania)
e dall’altra le elezioni americane del 2020 con Michael Bloomberg, candidato che utilizzerà la sua enorme potenza finanziaria per raggiungere l’obiettivo
di sostituire Trump e muoversi con più determinazione dei suoi predecessori verso la grande guerra.

(1) da il Manifesto Strategie Usa e costi nostri nella guerra dei gasdotti M. Dinucci 22 dicembre 2019
 

Val

Torniamo alla LIRA
La FED ha iniziato da alcuni mesi ad iniettare nuova liquidità nel sistema creditizio USA, che si è trovato improvvisamente in una crisi di liquidi.

Questa iniezione è stata però contemporanea alla sparizione dal sistema di una grande quantità di banconote.
La domanda di banconote dal sistema creditizio mondiale è stata talmente forte che, per la prima volta,
il numero di banconote da 100 dollari ha superato quello delle banconote da 1 dollaro.





Se i tagli minori nella situazione post crisi sono cresciuti in modo costante e parallelo, legati presumibilmente all’uso quotidiano,
proprio il taglio maggiore ha avuto uno sviluppo numerico abnorme, segno che il suo utilizzo non sia solo legato alle transazioni commerciali.

Il motivo di questa superproduzione di banconote da 100 e della loro sparizione ce lo dà il segretario al Tesoro Usa Steve Mnuchin in persona tramite Fox News.

Con l’applicazione dei tassi negativi da parte della BCE e Dell BoJ, oltre che di altre banche centrali minori,
gli istituti di credito sono stati spinti a cercare delle attività liquide in modo immediato e sicure.
Cosa di meglio di una valuta di un grande paese politicamente stabile, con una forte economia ed accettata, più o meno, in tutto il mondo?

Quindi i dollari non sono altro che nelle cassaforte delle principali banche europee e mondiali,
ben custoditi per evitare di tenere queste liquidità presso le banche centrali e quindi pagarvi dei tassi negativi.

Una distorsione non voluta delle politiche monetarie iper rilassate che trasmettono il loro effetto anche oltre i confini nazionali.
I sistemi monetari sono dei vasi comunicanti e politiche estremamente aggressive come quelle della BCE hanno degli effetti di travaso imprevedibili.

La domanda che dovremmo farci è cosa succederebbe se questa liquidità fosse rimessa ? Dove andrebbe a scaricarsi ?
 

Val

Torniamo alla LIRA
Stasera, lunedì 23 dicembre, più di duecento persone hanno percorso la ferrata del Corno del Rat
lungo un tragitto a strapiombo di grande bellezza e suggestione.

L’iniziativa è diventata un appuntamento classico per gli appassionati di montagna lecchesi e non solo,
ed è organizzata dalla Stazione del Triangolo Lariano della XIX Delegazione Cnsas Lombardo (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico).

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Dalle 19 fino a tarda serata i partecipanti hanno risalito in notturna un dislivello di circa 200 metri,
dalla località San Tomaso di Valmadrera fino alla cima del Corno Rat
.

La ferrata è attrezzata con doppia fune di sicurezza e progressione e presenta diversi passaggi critici.
I tecnici del Soccorso alpino hanno presidiato il sentiero, in particolare nei punti più a rischio, garantendo la sicurezza lungo tutto il tracciato.

Grazie alle condizioni meteo è stato possibile utilizzare le fiaccole, che hanno donato un tocco di magia alla serata.

Erano presenti numerosi gruppi di appassionati, provenienti da Valmadrera, Lecco, Colico, dalla Brianza,
con una rappresentanza dei tecnici Cnsas della Stazione Valsassina – Valvarrone, Dongo,
Lario Occidentale e anche i tecnici del Sagf di Madesimo e Sondrio.

Una cena conviviale a San Tomaso ha concluso la serata in festa.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Le previsioni sembrano positive, cielo sereno e pochi veli.

Le fiaccolate di stasera godranno quindi delle migliori condizioni possibili
con un ricco programma che, come ogni anno,
offre un ampio ventaglio di scelte per chi stasera sceglierà di trascorrere la serata dell’antivigilia in un modo particolare.

La fiaccolata sul San Martino arriva quest’anno alla sua quarantottesima edizione.
Organizzata dal Gruppo Alpini Monte Medale Rancio e Laorca prevede la salita libera alla cappelletta bianca,
dove alle 21 si celebrerà la santa messa e dove si esibirà il coro Grigna.

Con il Gruppo Alpini Monte Resegone si raggiungerà il santuario della Rovinata, con partenza alle 20:30 dalla chiesa di Belledo ed alle 20:45 da quella di Germanedo.
Dopo un piccolo ringraziamento nel Santuario, seguirà lo scambio degli auguri sul sagrato con vin brulé e panettone,
oltre alla possibilità di gustare la tradizionale “Trippa del Crotto” presso la baita.

La salita al monte Cornizzolo (diversi i punti di partenza) terminerà con la santa messa nella chiesetta degli alpini alle 20, seguita da trippa e vin brulè al rifugio Marisa Consigliere.

Da Pescate si partirà per San Michele (ritrovo ore 20:30 presso la sede degli alpini di via Giovanni XXIII);
la sommità del Monte Barro verrà raggiunta con partenza alle 19:45;

ed infine sono previste analoghe iniziative da Rongio di Mandello verso il Manavello, sul Medale, al pian Sciresa sopra Malgrate e al Moregallo.

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