Carne, pesce, uova e latte uccidono - Mangiare proteine animali causa malattia (1 Viewer)

tontolina

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VEGAN CRUDISTA, Annette ha 70 anni e ne dimostra 40!

Pubblicato in data 19/ott/2012 da AVA Vegetariani Roma
VEGAN CRUDISTA, Annette ha 70 anni e ne dimostra 40!
Annette Larkins mostra il suo giardino, nel suo cortile di Miami-Dade. E' pieno di frutta e verdura. In ogni angolo del suo giardino c'è qualcosa di commestibile.

Lei raccoglie anche l'acqua piovana da bere e per le piante.

Annette dice che il cibo nel suo giardino è la sua "Fonte della gioventù"'.

"Sono molto attiva, ho un sacco di energia, come ti ho detto prima, mi alzo non oltre le 5:30 del mattino come regola, e sono subito in pista" dice Annette.

Il marito di Annette possedeva un negozio di carne nel 1960. Fu allora che divenne vegetariana.


Ma, come il passare degli anni, è diventata vegan crudista.

Annette dice di non mangiare prodotti di origine animale - il mio cibo è crudo e non lavorato.
"La mia dieta è composta da frutta, noci, legumi e semi. Faccio un sacco di germogli, come potete vedere dal mio giardino e, naturalmente, questi sono i cibi crudi che mangio".

Annette usa anche succhi di frutta e verdura. Pompelmi, ananas, anche spinaci. Ma non tutti nella famiglia Larkins mangiano e bevono in questo modo.

Amos marito di Annette da quasi 54 anni ha scelto di continuare a mangiare ciò che mangiava quando si sono stati sposati. "Vorrei davvero aver fatto quello che ha fatto lei", dice.

Amos dice anche che le persone si chiedono se Annette sia sua moglie. "Si chiederanno 'cosa sto facendo con una ragazza? O diranno ' c'è tua nipote con te ', o cose del genere."

Amos prende quotidianamente medicinali per la pressione alta e diabete. Annette dice che non ha nemmeno mai preso un'aspirina.

Annette dice che poichè amici e sconosciuti continuavano a chiederle della sua salute e dell'aspetto giovanile, ha deciso di pubblicare due libretti, e inoltre ha prodotto un DVD 12 anni fa.

"La Discovery Channel, hanno preso alcune sezioni dei libretti e le ha tradotte in spagnolo, che è, tra l'altro, la mia seconda lingua."

Quindi, quanti anni ha questa grande bellezza? Annette ha appena compiuto 70 anni.

Categoria:

Istruzione
 

tontolina

Forumer storico
Il cancro si previene a tavola
Frutta, cereali e miele le armi


Milano, 02 novembre 2012

La conferma arriva dalle attuali linee guida dell’American Cancer Society e del World Oncology Forum di Zurigo, ma soprattutto dagli studi del premio Nobel Otto Heinrich Warburg


Mentre la ricerca scientifica, dal 1950 a oggi, ha fatto passi da gigante nella guerra contro le malattie che colpiscono il nostro sistema cardiovascolare, su tutte infarto e ictus, diminuendo la loro fatalità di oltre il 60%, nella guerra contro il cancro è ancora in trincea. E’ vero, sempre più pazienti sopravvivono, ma il numero dei casi aumenta ancora più in fretta: dai 12 milioni di nuove diagnosi del 2011 si arriverà ai 15 milioni nel 2020. Cifre sconcertanti che fanno paura e che, proprio per questo, danno adito a convinzioni, false informazioni, leggende metropolitane, prive di alcun fondamento scientifico e, alcune volte, addirittura nocive per la nostra salute. Eppure, fin dal lontano 1923 Otto Heinrich Warburg, vincitore poi nel 1931 del premio Nobel per la medicina, era riuscito prima a intuire e poi provare quale fosse la reale e primaria causa di questa malattia. Perché le scoperte che gli hanno valso addirittura un Nobel sono state poi via via e in gran parte ignorate dalla scienza e dalla potente industria farmaceutica? Di certo, non per la loro scarsa fondatezza e rilevanza scientifica …
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La frutta è fra gli alimenti più indicati nella prevenzione del cancro L’effetto Warburg — L’illustre scienziato tedesco aveva scoperto che tutte le forme di cancro erano (e sono tuttora) caratterizzate da due condizioni fondamentali: acidità del sangue (acidosi) e mancanza di ossigeno (ipossia). Se, infatti, si priva una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore è possibile convertirla in tessuto cancerogeno. Mentre tutte le cellule sane per vivere hanno un assoluto bisogno di ossigeno, le cellule tumorali possono riuscirci perfettamente senza, grazie alla fermentazione dello zucchero (glicolisi) e all’acidità dell’ambiente. Corollario: per evitare che la malattia si manifesti e le cellule del nostro organismo funzionino regolarmente devono potere vivere in un ambiente alcalino e ricco di ossigeno. Come? Con l’esercizio fisico che ossigena tutto il corpo e attraverso l’alimentazione. Una volta terminato il processo digestivo, sono, infatti, gli alimenti a fornire e generare la condizione di acidità o alcalinità. Tra quelli che acidificano troviamo lo zucchero raffinato, la carne, l’alcol e la caffeina, la margarina e il pane, tutti gli alimenti in scatola, i cibi cotti che durante la cottura eliminano ossigeno, aumentando l’acidità. Gli alimenti alcalinizzanti sono, invece, la frutta e verdura crude, alcuni semi come le mandorle, i cereali integrali, il miele, la clorofilla.

L’arma vincente è la prevenzione — Una volta che il conflitto tra il cancro e il nostro corpo è esploso, i vantaggi che si possono ottenere con le attuali terapie sono limitati, diviene quindi fondamentale prevenire. Lo asseriscono i cento più qualificati scienziati e clinici dei cinque continenti nella lotta al cancro che hanno appena concluso a Zurigo il World Oncology Forum: la maggior parte dei successi ottenuti nell'abbassamento della mortalità per tumore è dovuta alla prevenzione, in particolar modo alimentare. Ad essi si è poi affiancata, con le sue linee guida relative alla dieta e all’esercizio fisico (che deve essere costante, moderato e preferibilmente aerobico), l’American Cancer Society, in modo tale da fare un po’ di chiarezza su un argomento dove sembra si possa dire e scrivere tutto e il contrario di tutto. Gli esempi si sprecano. Di volta in volta sono saliti sul banco degli imputati il microonde, i tralicci dell’alta tensione, i traumi e colpi al seno, le bevande calde, la stipsi, il pollo d’allevamento, la plastica, i cellulari, oltre agli indiscussi amianto, smog, raggi x, tabacco, etc..
Noi siamo quello che mangiamo — L’ha dichiarato nel 1800 il filosofo Ludwig Andreas Feuerbach, ma la fondamentale intuizione ci arriva da Ippocrate, il padre della medicina, che già nel 400 a.C. amava ripetere: “Il cibo è la tua medicina, la medicina è il tuo cibo”. L’ha confermato l’American Cancer Society per la quale l’alimentazione se salutare, equilibrata e moderata dal punto di vista calorico ha un effetto antitumorale pari al 30-50%. Quelle che seguono, le sue linee guida. Meglio preferire i cereali integrali, più ricchi di antiossidanti, a quelli raffinati; è bene limitare il consumo settimanale di insaccati e carni rosse e mangiare giornalmente frutta e verdura (5 porzioni distribuendole tra pasti e spuntini), alimenti in grado di proteggere le cellule dalla formazione dei radicali liberi, i prodotti di scarto dell’ossidazione generati dal nostro organismo per produrre energia. L’American Cancer Society, infine, raccomanda di non eccedere con il calcio, che sembra predisporre al cancro alla prostata, con il sale pericoloso per lo stomaco e con gli zuccheri e tutti i suoi sottoprodotti, particolarmente nocivi per il pancreas. Polmoni, cavo orale, laringe ed esofago, come è ormai noto da tempo, sono invece molto sensibili all’azione del fumo, oltre a quella dell’alcol.
Mabel Bocchi© RIPRODUZIONE RISERVATA
da Il cancro si previene a tavola, Frutta, cereali e miele le armi - La Gazzetta dello Sport
 

tontolina

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se i wustel fanno schifo
c'è sempre l'europa che pensa ai suoi cittadini e....


Nel totale disinteresse dei media, all’oscuro dei cittadini, lo scorso Gennaio il Parlamento europeo ha stanziato un’ingente cifra per qualcosa di veramente fantascientifico. Si tratta di 3 milioni di euro che verranno versati ad ogni Paese membro dell’Unione europea che incoraggia, con iniziative di vario tipo, l’uso di insetti in cucina.La notizia è vecchia ed è passata quasi sotto silenzio, ma cercando sul web si può trovare, per esempio, un articolo diRepubblica. Il fatto che le istituzioni europee abbiano deciso di investire immense cifre per agevolare l’introduzione degli insetti nelle abitudini alimentari europee, fa pensare che probabilmente i potenti, in vista di un futuro in cui il numero dei poveri è destinato a crescere, vogliono affidarsi anche agli insetti per permettere al popolo di cibarsi. Questo provvedimento e questa prospettiva la dice lunga sull’Europa che verrà. Nulla è a caso in questa Europa DITTATORIALE.La ripugnante soluzione gode, evidentemente, di un nutrito numero di estimatori, tanto che i promotori di questa iniziativa asseriscono che moltissimi insetti contengono proteine, alta quantità di calcio, basso contenuto calorico. E come le alghe, gli insetti hanno un ulteriore vantaggio: sono piccoli. La loro produzione, anche su larga scala, non richiede tanto spazio.
E non inquina l’atmosfera. Sarebbe un buisiness colossale!

Come dire, vogliono farci abituare a cibarci di insetti, già parte integrante della tradizione alimentare dei paesi asiatici.
Come mai è passato tutto in sordina?
In un periodo di recessione così cupo, non sarebbe corretto che l’opinione pubblica sappesse che nelle stanze dei bottoni di quell’enorme macchina burocratica chiamata Unione Europea, c’è chi pensa bene di spendere i “nostri” soldi per finanziarie questo stomachevole progetto?
Soprattutto mentre
l’agricoltura a chilometro zeroviene distrutta a colpi di leggi ad hoc tipo la seguente
http://www.investireoggi.it/forum/3071025-post7.html
 
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tontolina

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[SIZE=+2]"Alimentazione vegetariana"[/SIZE]​

Alimentazione vegetariana - Progetto Raphael


L'alimentazione vegetariana è un regime condiviso in molti percorsi iniziatici e spirituali in quanto non solo consente di nutrire l'organismo in maniera vitale e non tossica, ma inoltre permette di adempiere al comandamento di non uccidere riferito anche agli animali.
Nello Zoroastrismo si dice che è esistito "un tempo in cui gli esseri umani si nutrivano di sola luce (fuoco)" e che un giorno torneranno a farlo, (ed in effetti esistono già sul pianeta qualche centinaio di breathariani (Breatharians), cioè di persone che si nutrono di solo respiro - prana - ed acqua, secondo gli insegnamenti di Jasmuheen), in una fase intermedia la dieta vegetariana consente di assumere il maggior quantitativo possibile di energia pranica (dunque di luce solare, che è la fonte primaria di energia sulla Terra) non decaduta, come è invece quella che assumiamo mangiando la carne.
Oltre ad andare contro possibili motivazioni etiche, morali e religiose, il mangiare carne (che in pratica consiste nel nutrirsi di cadaveri) ha il grande inconveniente di caricarsi del karma degli animali di cui ci si è nutriti, e dunque di appesantire il processo evolutivo di Ritorno all'Unità.
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Una dieta vegetariana ha, oltretutto, degli indiscutibili vantaggi a livello medico in termini di digeribilità, apporto di vitamine, regolazione degli zuccheri e dei grassi assorbiti dal corpo, e regolazione della funzione intestinale, inoltre si ha una riduzione significativa dell'incidenza di molte patologie (tumori all'intestino, al seno e ai genitali, diabete, patologie cardiovascolari) e infine, grazie allo spostamento dell'equilibrio acido-base nell'organismo verso l'alcalinità, può prevenire il riacutizzarsi delle patologie cronico-degenerative.
Su di un piano salutistico la carne è tossica perché produce ptomaine e urati, che insieme agli zuccheri raffinati acidificano l'organismo determinando lo sviluppo di candidosi ed osteoporosi; la carne è l'ambiente ideale per la coltura della maggior parte dei germi, inoltre è troppo ricca di grassi (per cui favorisce lo sviluppo di tutte le malattie degenerative e del cancro) e di proteine (indebolendo i reni e favorendo la proliferazione dei batteri della putrefazione).
Le feci e le urine delle persone che mangiano la carne contengono sostanze capaci di indurre modificazioni permanenti nel patrimonio genetico delle cellule, queste stesse sostanze scompaiono nel momento in cui si passa ad una alimentazione vegetariana.
Vediamo adesso quali sono le scelte alimentari possibili per chi non volesse più mangiare la carne:
itto-latto-ovo-vegetariani - è la forma più blanda di vegetarianesimo in cui si mangia - ogni tanto - anche il pesce;
latto-ovo-vegetariani - è la forma più convenzionale, carne e pesce sono esclusi ma si può mangiare uova, latte e formaggi;
ovo-vegetariani - oltre ai vegetali si introducono uova ma non latticini;
vegetaliani - in questo caso vi è il rifiuto di qualunque alimento che derivi dallo sfruttamento animale;
vegan - con questo termine in genere si definiscono i vegetaliani, ma propriamente sarebbe indicativo delle comunità di vegetariani.
Per chi assume uova e derivati animali il problema dell'introduzione di tutti gli aminoacidi essenziali (spesso chiamato in causa da medici che non conoscono a fondo l'argomento) non si pone neppure, per i vegani invece è necessario fare attenzione; la dr.ssa Baroni Presidente della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (ved. www.scienzavegetariana.it) afferma:
"Chiunque assuma nell'arco della giornata dei cereali (pane, pasta, riso, ecc.) e legumi (come i fagioli, le lenticchie, i ceci, ecc.) è in grado di ottenere facilmente tutti gli aminoacidi necessari nelle giuste quantità e proporzioni . Parliamo poi di giuste quantità (il fabbisogno proteico giornaliero dell'adulto è solo di 1 grammo di proteine per Kg di peso corporeo al giorno). Le diete attualmente in uso nella popolazione sono francamente iperproteiche e dannose per la salute."
Tra i pochi inconvenienti della dieta vegetariana (ma soprattutto della dieta vegana) vi potrebbe essere la carenza di vitamina B12 (indispensabile per la sintesi dell'emoglobina) che però è facilmente assimilabile attraverso alghe, lieviti o integratori alimentari specifici.
La paura della carenza di ferro è anch'essa più teorica che reale, l'American Dietetic Association ha dichiarato che l'incidenza dell'anemia da deficienza di ferro è simile nei vegetariani e nei non-vegetariani, pur essendo vero che i depositi di ferro sono ridotti nei vegetariani. In ogni caso per chi ha problematiche con il ferro l'ideale sarebbe di associare nello stesso pasto alimenti che lo contengono (legumi, carciofi, spinaci, ecc.) con alimenti contenenti vitamina C (agrumi, cavolfiore, asparagi, peperoni, ecc.), in quanto la vit. C ne facilita l'assorbimento.
Di seguito una tabella sintetica su come reperire alcuni fattori essenziali, che entrano - ad un livello o ad un altro - nel metabolismo del ferro e che dunque sono importanti in caso di anemia:
FERRO: alghe (10 g di alghe Iziki forniscono quasi 3 mg di ferro), cereali integrali (miglio in particolare), cioccolato, frutta secca, germi di grano, legumi secchi (ad es. lenticchie), lievito di birra, noci e pistacchi.
VITAMINA B6: cereali integrali (in particolare avena, mais e orzo), lievito di birra, soia, patate, verdure fresche (cavoli, lattuga, spinaci), ed anche nell'albume d'uovo e nel latte,
VITAMINA B12: alghe, lieviti alimentari, ma soprattutto integratori.
VITAMINA C: agrumi, cavoli, frutta tropicale, indivia, peperoni, rape
RAME: cacao, cioccolato, frutta secca.
Per aiutare il corpo ad assimilare tutti i principali oligoelementi potrebbe essere anche utile assumere la spirulina in capsule (un'alga molto ricca di elementi essenziali) nel dosaggio di una capsula al giorno al mattino, oppure l'alfa alfa (erba medica), meglio ancora se in germoglio coltivato direttamente in casa. Resta comunque sempre valido il suggerimento di imparare ad ascoltare il proprio corpo, in tal modo sapremo subito se siamo in carenza di un qualche principio alimentare e di quale cibo avremo bisogno per riequilibrare l'organismo.
Per approfondire www.vegetariani.it
www.scienzavegetariana.it/nutrizione/boll_card101.html (pagina molto accurata e interessante)​
 

tontolina

Forumer storico
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=ySU3MU4VLBo&feature=channel&list=UL]Pastore di nuvole - Luigi Grechi - YouTube[/ame]
 

lorenzo63

Age quod Agis
I Giapponesi hanno la vita media + elevata del pianeta e mangiano qtà colossali di pesce, il quale pare proprio il maggiore imputato di questa longevità ... Al netto di minamata, ovviamente.

dipende dalle zone;

il gruppo più longevo, quello di okinawa, è quello che ne consuma meno

'Cidenti ....hai risposto ad un post del 14 maggio 2012 ... sono frastornato .. :lol::lol:

Santa polenta... imbeccata trasversale??? :D
 

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