"Capitale garantito": banche all'assalto della cli (1 Viewer)

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Re: corretto ma non suffiente, a mio avviso

Max Breakeven ha scritto:
sarebbe ingenuo aspettarsi che banche o altri istituti finanziari diventino improvvisamente degli istituti di beneficenza



Il punto è proprio questo: non sono enti di beneficenza, non sono enti che parlano "super partes"....ed allora la devono smettere di presentarsi come "professionisti della finanza che studiano i mercati 24 ore su 24 per proporre al cliente le migliori soluzioni di investimento in base alle proprie esigenze".

Tutto qui: basta con le storielle sulla consulenza (vedi i promotori finanziari che adesso si definiscono "financial planner", "personal advisors" e baggianate simili), dite chiaro e tondo che vendete.

Anche i clienti, ricordiamolo sempre, hanno le loro colpe: si fidano dei vari piazzisti come se avessero incontrato Warren Buffett in persona, senza mai chiedersi se il loro - 40% (o peggio, come sappiamo) sia davvero "colpa del mercato, ma tra poco si riparte" oppure sia colpa loro che si sono fidati di incompetenti totali.
 

Max Breakeven

Forumer attivo
monito si, ma non solo ...

Mi permetto di insistere su di un punto che ancora non ha trovato consenso in questo post e che per me è invece molto importante:

tenere alta l'attenzione e non basare le proprie scelte solo sulla fiducia in quello che viene detto da una o da un'altra parte è senza dubbio molto importante, ma non è sufficiente.

Per risolvere il dilemma occorre, lo credo fermamente, mettersi in grado di poter capire e quindi di scegliere. Mi spiego meglio e più concretamente: in materia di strumenti finanziari non devo essere guidato dal "biglietto da visita" del proponente (chiunque esso sia) ma dalla ragionevole consapevolezza che gli elementi base della mia scelta siano coerenti con le mie necessità e possano effettivamente produrre i risultati desiderati.

Sempre usando dei termini dei paragoni (che certo possono a prima vista sembrare fuori luogo ma forse sono di aiuto, almeno lo spero ...) ognuno di noi ha probabilmente un meccanico di fiducia, ma la qualità del suo lavoro non dipende certamente principalmente dal fatto che lavori per una casa automobilistica piuttosto che un'altra, nè tanto meno se la sua officina è particolarmente attrezzata o se nel suo bigliettino da visita c'è scritto che ... ha vinto delle corse automobilistiche! Certo, tutto questo può influenzare le nostre scelte (e in effetti così succede) ma quello che ha noi interessa deve rimanere chiaro:

a) la nostra auto ha un guasto;
b) vogliamo sapere chi è in grado di aggiustarla;
c) vogliamo sapere quanto ci costa;
d) vogliamo sapere quanto tempo sarà necessario per la riparazione;
e) vogliamo sapere quali garanzie possiamo (e dobbiamo) pretendere prima che inizi la riparazione (ha gli strumenti tecnici per fare la riparazione?), durante (ha le capacità tecniche e l'esperienza per riparare il guasto al meglio?) e anche dopo (se la riparazione non fosse soddisfacente, il meccanico può intervenire nuovamente senza ulteriori costi a mio carico?).

Ora, dire che tutti i meccanici che lavorano per una certa officina o che si fanno pubblicità in un certo modo o che siano caratterizzati da particolari segni distintivi siano tutti da tenere alla larga, mi sembra possa essere importante ma non completamente utile. Tra l'altro è anch'esso un giudizio personale che, per ottenere credito, deve godere della fiducia di chi lo riceve.

Ma io voglio comunque riparare la mia auto e a me interessa sapere piuttosto, cosa devo fare e cosa posso pretendere da chi può risolvere il mio problema, in altre parole: come posso soddisfare al meglio la mia necessità?

Ecco allora il punto, strettamente nel merito del post:

cosa sono, a chi possono servire, da chi sono proposte le obbligazioni strutturate e le index linked? Perché bisogna stare attenti prima di sottoscriverle? Sono tutte uguali? Perché banche e sim sono interessate al loro collocamento? Perché (dall'altro lato del mercato) godono oggi del (facile?) consenso di molti risparmiatori?

Certo il tutto può essere liquidato facilmente affermando che si tratta in ogni caso di prodotti "trappola" (Volt ha usato un altro termine ... ;) ) e che bisogna in ogni caso starne alla larga.

Da parte mia continuo ad essere convinto che sarebbe meglio fornire gli elementi oggettivi e più importanti di valutazione dell'argomento in questione e successivamente lasciare il giudizio finale a chi potrebbe essere direttamente interessato: il poprietario cioé dell'auto che deve decidere dove e come riparare il guasto della sua automobile.

In particolare questo permetterebbe di mettere in evidenza e nella pratica una prima distinzione tra semplici "suggerimenti" e ... elementi di utile (e il più oggettiva possibile) "consulenza".

All'amico Volt lancio questa simpatica ... "sfida", nella convinzione che quello che potrebbe uscire da un onesto e professionale confronto nel merito possa essere di una qualche utilità. Che ne dici?

Da parte mia spero apprezzerai il gravoso onere di voler assumere la parte ... dell'avvocato del diavolo! ;)

a presto

Max
 

alan1

Forumer storico
Ritengo che sia molto semplice rispondere.

Le strategie che permettono il mantenimento del capitale sono del tutto lecite, ed è giusto che i clienti possano usufruirne.


Ma il fatto che io sappia che per riparare quel guasto serva la sostituzione di una candela, non significa che debba per questo farmi pagare 500 UE per le mie conoscenze professionali.


Le strategie di mantenimento di capitale utilizzate dalle banche sono spesso semplicissime (a cominciare dalla più sfruttata dello ZC + derivati).


Se mi faccio pagare 500EU per cambiare la candela non sono un professionista, sono un ladro.
 

Max Breakeven

Forumer attivo
alan1 ha scritto:
Ritengo che sia molto semplice rispondere.

Le strategie che permettono il mantenimento del capitale sono del tutto lecite, ed è giusto che i clienti possano usufruirne.


Ma il fatto che io sappia che per riparare quel guasto serva la sostituzione di una candela, non significa che debba per questo farmi pagare 500 UE per le mie conoscenze professionali.


Le strategie di mantenimento di capitale utilizzate dalle banche sono spesso semplicissime (a cominciare dalla più sfruttata dello ZC + derivati).


Se mi faccio pagare 500EU per cambiare la candela non sono un professionista, sono un ladro.

Grazie alan della replica ;) Il riferimento alla sostituzione della candela mi sembra poi molto chiaro ;)

Mi metto ancora nei panni del risparmiatore e ti chiedo allora alcune conferme:

1. Allora tutte le obbligazioni strutturate e index linked sono uguali?

2. E tutte (chi più chi meno) basandosi sul meccanismo ZC+opzione sono da equipararsi a vera e propria frode?

3. Devo quindi dedurne che il solo termine "obbligazione strutturata" o "index linked" siano di per sé degli strumenti che non meritano approfondimento e che devo in ogni caso evitare?

4. perchè parli di 500 UE? A cosa ti riferisci in particolare?

5. mi sembra poi di aver capito che entrambe queste tipologie di "offerta" abbiano come obiettivo la semplice protezione del capitale. E' così?

Mi fermo qui

a presto e grazie ancora delle risposte

Max
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Re: monito si, ma non solo ...

Max Breakeven ha scritto:
Perché (dall'altro lato del mercato) godono oggi del (facile?) consenso di molti risparmiatori?

Perché non sanno cosa hanno sottoscritto.

Capitale garantito: quanti sanno che il "garantito" non è il versato, ma il versato meno le spese (caricamenti)?

Rendimento: quanti sanno che è calcolato sul "garantito" e non sul versato?

Riscatto: molte polizze sono "senza spese di riscatto", ma quanti sanno che il capitale non è garantito e soprattutto, a quale rischio di perdita si va incontro?

Guadagno: quanti sanno che i meccanismi di indicizzazione sono sempre sballati (per guadagnare sul serio devi incappare in un mega-toro che parte e non si ferma più)?

Spese: quanti sanno davvero quanto è costata loro quella polizza?

Impignorabili ed insequestrabili: solita storiella...ma a quanti serve davvero?

Rendita integrativa alla pensione...qui siamo nell'imbonimento vero e proprio.
 

Max Breakeven

Forumer attivo
Re: monito si, ma non solo ...

Voltaire ha scritto:
Perché non sanno cosa hanno sottoscritto.

Ecco, proprio per questo credo che occorra dare elementi di valutazione il più oggettivo possibile.

In modo particolare, stai parlando di polizze index linked e degli elementi che DEVONO risultare chiaramente nelle note informative.

Forse un esempio semplice e concreto potrebbe essere di aiuto più di tante parole.

a presto ;)

Max
 

Max Breakeven

Forumer attivo
Re: monito si, ma non solo ...

Voltaire ha scritto:
Capitale garantito: quanti sanno che il "garantito" non è il versato, ma il versato meno le spese (caricamenti)?

Non è sempre così. A volte è garantito proprio il capitale versato. Ancora una volta: chiedere e trovare conferma nella nota informativa.
 

Max Breakeven

Forumer attivo
Re: monito si, ma non solo ...

Voltaire ha scritto:
Guadagno: quanti sanno che i meccanismi di indicizzazione sono sempre sballati (per guadagnare sul serio devi incappare in un mega-toro che parte e non si ferma più)?

Mi spieghi meglio, per favore,questo concetto? Cosa significa "i meccanismi di indicizzazione sono sempre sballati"? Perché accaade? Quale interesse?

P.S.: fare l'avvocato del diavolo è vermanete difficile con te Volt e con l'ottimo alan1! Ma mi sto impegnando ;)
 
con spirito costruttivo

mi inserisco nella discussione avendo studiato diversi di questi prodotti nel particolare (parlo degli strutturati in genere).

se posso....darei ragione a tutti in questo thread!

sono d'accordo che non sono prodotti da buttare a priori, almeno tendenzialmente. offrono sicuramente opportunità agli investitori e potrebbero essere interessanti.

qui però sorge l'annoso problema della trasparenza. purtroppo tali prodotti possono essere capiti solo da persone con un bagaglio culturale in finanza molto esteso.
per intenderci, coloro che ce lo propongono nella maggior parte dei casi non sanno nemmeno cosa stanno vendendo. parlo per esperienza personale, sia privata che professionale.
una volta sono stato contattato da un promotore, per curiosità sono andato a sentire. la chiacchierata è finita con me che spiegavo al promotore cosa mi stava vendendo e lui allibito ad ascoltare (spesso non capiva nemmeno di cosa stavo parlando).
dal punto di vista professionale, ho fatto corsi di formazione per promotori e so cosa gli ho insegnato per diventare promotori. se non si sono presi la briga di approfondire poi da soli (di seri ce ne sono, ricordo un thread proprio su questo forum) non hanno la competenza necessaria, nemmeno lontanamente.

questo crea una distorsione: prodotti destinati al grande pubblico sono comprensibili solo da addetti ai lavori (e spesso solo dai più preparati).
ecco allora che entra in scena il marketing. si esaltano alcune caratteristiche passandone altre sotto silenzio, tanto il target nemmeno sa che esistono.
il target si fida della pubblicità ed il gioco è fatto. se la controparte (l'emittente) vuole, può cambiarti la candela (tu sei soddisfatto perché la macchina funziona) e ti fa pagare uno sproposito tanto tu non sai quanto costano le candele.

sentivo parlare mio suocero: "però, questo capitale garantito non mi sembra male, in ogni caso io sarei contento sottoscrivendolo...."
peccato che lui non sappia che un prodotto del genere in realtà ha delle potenzialità molto maggiori se fosse piazzato al suo giusto prezzo.
ecco l'inganno del marketing.
sei contento di aver pagato carissima una candela.

i problemi sono molti, dalle effettive difficoltà nel prezzare lo strutturato ai costi nascosti. stesso problema che sto cercando di studiare adesso nelle gestioni multimarca che tanto sono di voga oggi.
una gpf magari investe in fondi di fondi. cosa vuol dire? che tu investotore sai di pagare una commissione annua al gestore. poi a sua volta lui ne paga una ai gestori dei fondi di fondi che a loro volta ne pagano una al gestore del fondo che investe finalmente in titoli.
ovviamente la performance finale viene decurtata di tutte e tre, peccato che quando noi firmiamo ne conosciamo solo una. non entro nel merito della presunta (amio giudizio senza prove per ora) inutilità della cosa, però la non trasparenza è evidente.

concludo quindi dicendo che in tutte le prove che ho fatto (lavori presentati a convegni) hanno evidenziato enormi mispricing a favore dell'emittente. quindi se è vero che in linea di principio i prodotti possono seembrare interessanti, la maggior parte delle volte ti fanno pagare 50 euro la candela.

in ogni caso qualcuno serio esiste. ogni tanto lavoro con il responsabile gestioni di una sim milanese che ha offerto un capitale garantito prezzandolo correttamente e facendo pagare delle commissioni "giuste".

un'oasi nel deserto, ma c'è.

ciao
guido
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Re: con spirito costruttivo

g.ceccarossi ha scritto:
una gpf magari investe in fondi di fondi. cosa vuol dire? che tu investotore sai di pagare una commissione annua al gestore. poi a sua volta lui ne paga una ai gestori dei fondi di fondi che a loro volta ne pagano una al gestore del fondo che investe finalmente in titoli


Ed evidenziamo anche lo storno delle provvigioni che il gestore ottiene ("sconto quantità", diciamo, per i quantitativi che sottoscrive tramite le GPF) dalle case esterne (la tanto decantata "gestione multimanager"): provvigioni che non vengono girate al cliente ma incassate dalla società stessa, che ottiene un ulteriore guadagno.
 

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