Buongiorno a tutti, ho trovato per caso grafici con applicati cicli e canali e, dato che sono interessato da tempo ad un approccio di natura ciclica, mi sono registrato oggi al forum, che a prima vista sembra interessante.
Solo dopo mi sono accorto che l'autore dei cicli è Miglio, che a suo tempo era apparso anche sul forum di finanzaonline sempre con i suoi grafici ciclici, poi misteriosamente scomparso.
Effettivamente bisogna dargli ragione, come ha detto all'inizio nel primo intervento operativamente questo tipo di analisi è una frana, e questo perchè dal punto di vista concettuale non sta in piedi, almeno applicate alla dinamiche di mercato attuali (ma potemmo tranquillamente dire applicate ai mercati da inizio secolo ad oggi).
In altre parole, questo tipo di approccio non funziona.
Queste cose erano già apparse evidenti su finanzaonline, ma visto che chiede cosa manca provo a dire il mio punto di vista una seconda volta anche qui.
Da quello che si vede e che lui stesso aveva in parte affermato, i suoi bellissimi grafici con canali e cicli si basano sui concetti di Hurst (non l'idrologo dell'esponente di Hurst), che cercava di identificare il comportamento dei prezzi estrapolando una frequenza cosiddetta dominante tramite delle medie mobili centrate, quindi che difettano degli ultimi x/2+1 punti, considerando x la lunghezza della mm.
Purtroppo questo concetto presuppone che i mercati siano ciclici, o almeno che si muovano con struttura ciclica, e questo non è vero!
E' vero che hanno una o più componenti cicliche, ma non che si muovono ciclicamente.
A dirla tutta Ehlers era arrivato alla conclusione con i suoi studi sul MESA che i mercati per un 15-20% delle volte si muovono con movimenti assimilabili ad una sinusoide, e di questo bisogna dargli ragione, ogni tanto lo fanno ma non si sa quando inizino nè quando finiscano.
Lo stesso utilizzo della fft purtroppo è fallimentare, questo stavolta per come funziona la fft che, come ben sappiamo, evolve alla potenza del 2.
Tornando quindi alla domanda iniziale di Miglio su cosa manca, a mio avviso l'idea di fare forecasting affidandosi alla ciclicità presunta o presente nei mercati non è da buttare via, ma sicuramente non è nè Hurst nè la fft la strada da percorrere.
Intanto, prima di applicare su ogni momento un modello ciclico occorre un analisi approfondita del grado di caoticità della serie in esame, e solo se è evidente un buon rapporto signal to noise allora si può procedere sulla valutazione della ciclicità presente nella serie, ma non ad occhio come pare suggerire Miglio dicendo che l'fdax sarebbe più ciclico di altri indici, ma con strumenti scientifici quali ad esempio un estrapolazione degli eigenvector una volta costruita un appropriata matrice di covarianza.
A questo punto si potrebbe tentare un forecasting basandosi sulla localizzazione time-space delle freq estratte, ma anche qui affidandosi a strumenti decisamente più evoluti rispetto ad un interpolazione polinomiale.
Questo almeno è il mio punto di vista...
Saluti