Calcolare lo spread emittente (1 Viewer)

GiveMeLeverage

& I will remove the world
Per una valutazione veloce la curva IRS va bene così: hai un bond che scade nel 2020? calcoli il TIR, vai sull'IRS10 e hai il tuo spread.

Rileggendo meglio, tu qui dici IRS a n anni rispetto al TIR del bond.
Ma così, essendo il TIR comunque espressione del prezzo del bond, ritorniamo al punto di partenza, cioè quello che avevo inizialmente pensato di fare io seppur usando REND.
Se ho capito bene, lo spread è dato sì da IRS n anni (nel tuo esempio IRS10), ma devo fare la differenza tra le due curve (cioè quella calcolata interpolando i dati di ogni bond, non il TIR del bond) e la curva IRS.
AIuto, mi sa che mi sono confuso le idee.... :specchio::specchio:

Mi sono espresso male.
Lo spread che calcoli in questo caso (andando direttamente sulla curva IRS) non è il credit spread dell'emittente, ma soltanto (e banalmente) lo spread di quello specifico bond rispetto all'IRS pari durata.
Spero di essere stato più chiaro questa volta...
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world
Da quanto si diceva (e mi permetto di riepilogare anche per capire se ho seguito correttamente il discorso), i due metodi differiscono per il grado di "sofisticazione" dei calcoli:

1) considero il TIR di un unico titolo (quello che voglio valutare), e calcolo lo spread emittente in base alla differenza con l'IRS pari durata.

2) considero tutte le (o quantomeno parecchie) emissioni, per costruire una curva dei rendimenti dell'emittente (interpolata) che andra' paragonata ad una analoga curva dei tassi IRS. Lo spread andra' calcolato (in un punto = una durata) come differenza tra le due curve, e non come differenza tra i due valori (TIR e IRS) in quel punto, assumendo che le due curve costituiscano una miglior approssimazione del valore "vero" (teorico) dello spread emittente, essendo costruite su piu' dati.

Nel secondo caso le complicazioni sono notevoli, e il rischio e' di... "usare il bisturi per tagliare le cosce di pollo" !
Ovvero: le differenze tra i risultati sono tali da giustificare la maggior complessità ?

Come già dicevo a sesp:
nel primo caso calcoli solo lo spread del titolo sotto esame, NON dell'emittente.

Poi tutto sta nel capire di che cosa ho bisogno: ipotizziamo di avere due titoli dello stesso emittente, scadenza e cedole abbastanza simili; calcolo lo spread dei due titoli rispetto alla IRS e ho già un'indicazione valida su quale preferire.

Se invece ho due titoli ventennali stesso emittente, uno TF al 10% e l'altro ZC, andare a calcolare gli spread rispetto allo stesso IRS sarebbe una forzatura che inevitabilmente porta a degli errori, vista la duration molto differente dei due titoli.

Se il discorso è chiaro mi fermo qui, altrimenti approfondiamo, visto che capire quale strumento utilizzare in quali situazioni e quali siano le semplificazioni che ci possiamo permettere mi sembra uno dei discorsi operativamente più interessanti. :up:
 
Ultima modifica:

GiveMeLeverage

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[..]
Questo è ciò che io ho capito e ho cercato di realizzare, sempre ovviamente sub judice in attesa di un parere conclusivo di GiveMe.

Ti ringrazio per la fiducia che riponi in me, ma devo avvisare te e gli altri utenti che sono tutt'altro che un guru sull'argomento. :-o
Semplicemente mi sono avvicinato a queste tematiche qualche mese prima di te, ma siamo tutti quanti nani sulle spalle dei giganti... ;)

Sarebbe utile far leggere il thread a qualcuno di veramente esperto in materia (mi vengono in mente p.e. redditofisso e smoking gun del FOL) per separare il grano dal loglio...

Ultima cosa:
in allegato un documento che affronta la costruzione della struttura a termine, spiegando anche i concetti di base (duration, YTM, tassi spot e forward, ecc.), il tutto corredato da esempi.
Personalmente l'ho trovato veramente molto valido e istruttivo. :up:
 

Allegati

  • SSRN-id1096182.pdf
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500$

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E chiudo questo intervento fiume con alcune considerazioni metodologiche, anche per provare a me setesso che ho capito.:D:D

1 - Per bond corporate (strutturati e non) utilizzo come parametro di riferimento la curva free-risk "non zerocouponizzata" degli IRS, con comunque la possibilità di "zero couponizzarli" se voglio complicarmi la vita...
2 - costruisco la struttura a termine dell'emittente XYZ utilizzando i soli bond TF (eventualmente anche gli ZC??) e la elaboro con le splendide funzioni spline, fit, etc etc...
3 - a questo punto posso finalmente calcolarmi lo spread emittente :)V:V) per duration, che è dato dalla differenza tra la struttura a termine dell'emittente e la curva free-risk IRS.

Per cui in questo modo ho trovato il tasso a cui attualizzare i flussi di cassa del bond xyz e quindi ho la possibilità di stimare, in base al rendimento atteso (che corrisponde al tasso di attualizzaione) se un bond è sopra/sotto valutato.

E scusate se è poco... :):):)


scusa, ma è strainteressante.

Se ho capito bene si usa come risk free per i TDS la AAA governativa : ECB: Euro area yield curve
Per i corporate/bancari la cuva tassi IRS giusto?? DOmandaè perchè non usare la IRS anche per i TDS??

Secondo mi faresti un piacerone? Mi dici le funzioni che devo usare in excell per fittare i punti dei vari rendimenti effettivi alle varie duration e costruire a curva emittente??

3) Si devono per forza usare le duration o forse è meglio usare la durata normale in anni??
 

sesp

Nuovo forumer
scusa, ma è strainteressante.

Se ho capito bene si usa come risk free per i TDS la AAA governativa : ECB: Euro area yield curve
Per i corporate/bancari la cuva tassi IRS giusto?? DOmandaè perchè non usare la IRS anche per i TDS??

Secondo mi faresti un piacerone? Mi dici le funzioni che devo usare in excell per fittare i punti dei vari rendimenti effettivi alle varie duration e costruire a curva emittente??

3) Si devono per forza usare le duration o forse è meglio usare la durata normale in anni??

Sì, hai capito benissimo.
Per i corporate usiamo IRS, mentre per i governativi usiamo BCE.
Il motivo è che per i governativi la curva BCE è più rappresentativa, se ho capito bene quanto scritto da GiveMeLeverage.
Tieni conto che io sono un novizio dell'argomento, per cui le risposte che ti dò andrebbero confermate da chi ne sa più di me.
Le funzioni sono quelle indicate da GiveMeLeverage nei post precedenti, quelle contenute nei plug-in per excel di cui trovi anche i link
Sì, vanno usate le duration e non le scadenze per anni.
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world
scusa, ma è strainteressante.

Se ho capito bene si usa come risk free per i TDS la AAA governativa : ECB: Euro area yield curve
Per i corporate/bancari la cuva tassi IRS giusto?? DOmandaè perchè non usare la IRS anche per i TDS??

Secondo mi faresti un piacerone? Mi dici le funzioni che devo usare in excell per fittare i punti dei vari rendimenti effettivi alle varie duration e costruire a curva emittente??

3) Si devono per forza usare le duration o forse è meglio usare la durata normale in anni??


La curva IRS e quella dei bond governativi AAA non sono curve risk-free.
La prima si basa sull'euribor6m e dato che l'euribor è
tasso medio applicato da primari istituti di credito per operazioni a termine effettuate sul mercato interbancario (con controparte altri primari istituti di credito)
evidentemente il credit risk > 0.
Discorso analogo per i bond gov AAA: hanno rischio basso ma non nullo, la controprova sono i CDS:
p.e. Denmark
CDS 5y = 29.73
probabilità default 5y = 2.58%

Tra le due curve c'è una differenza nel fattore tempo del credit risk:
* nell'IRS è sempre un rischio a 6 mesi, indipendentemente dalla scadenza dell'IRS;
* nei bond AAA naturalmente il rischio è funzione della scadenza (e generalmente aumenta con l'aumentare di questa).

Premesso quanto sopra, si può utilizzare la curva IRS anche per valutare i titoli di stato come tu proponi, anzi i "pro" fanno proprio questo:
1. costruiscono un curva utilizzando nella parte breve strumenti del mercato monetario, poi le varie scadenze dell'euribor, poi dall'anno in poi gli IRS;
2. trasformano questa curva in una zero-curve (dove lo zero qui non indica il rischio, ma il numero di pagamenti, come in zero-coupon) tramite il bootstrapping;
3. usano i tassi della zero-curve + una serie di spread (dove il più importante è il credit spread) per attualizzare i flussi del bond sotto esame e calcolarne così il present value.


Personalmente ho usato la curva dei bond governativi (non AAA, tutti) come riferimento per valutare i bond greci, più che altro per avere una situazione-limite a cui potrebbero evolvere (in positivo) eventuali scenari futuri.
Sono scelte che secondo me conviene fare di volta in volta in base al tipo di valutazioni, agli strumenti e al numerio di calcoli che si è disposti a fare... ;)
 

sesp

Nuovo forumer
Grazie GiveMe per queste precisazioni.
Infatti la mia risposta ai quesiti di 500$ era parziale, in rapporto alle mie attuali cognizioni sulla materia.
 

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