Burioni chiede alla Procura l'oscuramento di Byoblu. Firma il Manifesto del Patto per la Libertà (1 Viewer)

tontolina

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Byoblu pubblica l'intervista al dott.Montanari
e subito
Burioni chiede alla Procura l'oscuramento di Byoblu

siamo al fascismo scientista? dov è finita la libertà di manifestare la proprio opinione?
Il Patto Trasversale per la Scienza di Burioni chiede alla Procura l'oscuramento di Byoblu #Byoblu24
 

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cioè
in italia vale solo Burioni? e chi ha un'opinione diversa deve essere denunciato per lesa maestà?
 

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"Stiamo assistendo alla costituzione da un lato di un Miniver orwelliano, che decide cosa è giusto divulgare e cosa no, e dall’altro di un Miniamor con la sua solerte psicopolizia."

Venti di censura spirano sull’Italia: oggi potrebbe toccare a Byoblu e domani a chi? | Enrica Perucchietti

Venti di censura spirano sull’Italia: oggi potrebbe toccare a Byoblu e domani a chi?
Venti di censura spirano sull’Italia: oggi potrebbe toccare a Byoblu e domani a chi?
Venti di censura spirano sull’Europa attizzando i roghi che i novelli tribunali dell’Inquisizione hanno acceso per perseguitare coloro che diffondono...
 

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LE FORZE POTENTI CONTRO L’INFORMAZIONE DEL POPOLO – Giulietto Chiesa
11 ore fa
Caterina Rappoccio
13.807 visualizzazioni
2 minuti di lettura
di Giulietto Chiesa

Non è una sorpresa che forze molto potenti, guidate da gruppi di Proprietari Universali, stiano cercando di imporre nuove regole collettive al genere umano: quelle che corrispondono ai loro interessi immediati.

Queste forze dispongono di veri e propri eserciti di propagandisti, influencer, giornalisti, intellettuali, scrittori, docenti, tutti a libro paga, diretto o indiretto. E dispongono — essendo proprietari di quasi tutti gli strumenti principali di diffusione della informazione/comunicazione/spettacolo — del monopolio, quasi assoluto, delle idee che raggiungono le grandi masse popolari.

Con l’aggravarsi della crisi mondiale (economica, sociale, politica) — da essi procurata — questi gruppi, sia perché temono di perdere il loro dominio, per ora relativo, sia perché sono incalzati da eventi da loro non più controllabili, stanno affrettando i tempi della loro offensiva.

Un attacco coordinato e sistematico contro il pluralismo delle idee, contro gli interessi dei popoli, è in atto da tempo. Ed è costituito dal tentativo di estendere una vasta area di censura contro tutte le voci dissenzienti, contro tutti gli strumenti di comunicazione. Inclusi quelli che loro stessi hanno messo in funzione alla scopo di manipolare le grandi masse del pianeta, ma che sono diventati, loro malgrado, contemporaneamente sorgenti di pensieri, informazioni esigenze, interessi, che si contrappongono a quelli dei Padroni Universali.

La censura di fine globalizzazione è variegata, complessa, avviene in forma subdola e indiretta, si avvale delle tecnologie più sofisticate, si copre di vesti solo apparentemente legali, agisce subliminalmente, si ammanta di un consenso sociale. Ma sta diventando anche poliziesca e violenta.

È chiaro che il risultato terminale che essi si propongono è la fine dello Stato di Diritto e di tutte le libertà Costituzionali ancora esistenti nei paesi occidentali.


Bisogna difendersi.
Una difesa individuale risulterà in una sconfitta collettiva. Dunque occorre, prima di tutto, che tutti coloro che combattono il pensiero unico agiscano collettivamente.
Cioè che rispondano insieme e che si dotino di strumenti tecnologici comuni.


In secondo luogo è indispensabile che l’informazione e la comunicazione che essi producono sia solida e esente da punti vulnerabili.

In terzo luogo sarà necessario coinvolgere i più ampi settori di opinione pubblica e renderli consapevoli che una qualunque forma di censura generalizzata sarà la fine di ogni diritto.

Restiamo in contatto qualsiasi cosa succeda, iscriviti alla mailing list di Byoblu: Iscriviti per ricevere tutte le informazioni di Byoblu | ByoBlu - Il video blog di Claudio Messora
 

tontolina

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Che obiettivo ha l'esposto di "Patto Trasversale per la Scienza" se non quello di oscurare la voce di chi, dati alla mano, propone una lettura diversa di una realtà che si evolve di giorno in giorno?

Anche Comilva difende Byoblu: https://www.comilva.org/comunicato-stampa-13/
www.comilva.org
Comunicato Stampa | Comilva
Rif. COM_20200327_1 COMUNICATO STAMPA Sosteniamo Byoblu e Stefano Montanari Con l'esposto presentato dall'Associazione "Patto trasversale per la scienza" si
 

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Paolo Barnard difende Byoblu dall'esposto del Patto Trasversale Per la Scienza, ricordando a Roberto Burioni che la scienza non vive di dogmi ma che anzi prospera grazie a tutti coloro che li mettono a dura prova, e porta esempi illuminati di scienziati autorevoli che non si sono mai sognati di ricorrere alla censura per dimostrare di avere ragione.
Investire la magistratura di silenziare chi porta tesi diverse è un assassinio ideologico, che "rimarrà il testamento imbarazzante delle tendenze reazionarie della scienza moderna". "State umiliando il ricordo di Galileo Galilei" conclude Paolo Barnard, che aggiunge: "Ritirate l'esposto contro Byoblu, oppure togliete la parola scienza dal vostro patto. I dogmi scientifici odierni probabilmente sono giusti, ma devono essere sfidati". Il testamento imbarazzante delle tendenze reazionarie della scienza moderna - Paolo Barnard
Il testamento imbarazzante delle tendenze reazionarie della scienza moderna - Paolo Barnard
Paolo Barnard difende Byoblu dall'esposto del Patto Trasversale Per la Scienza. Investire la magistratura di silenziare chi porta tesi diverse è un as...
 

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CON LA SCUSA DELLA SCIENZA
Covid-19. Ubbidire e zitti: l’associazione di Burioni contro Byoblu e Montanari
Dichiarazioni non allineate e arrivano gli esposti penali.

Nel tentativo di instaurare “il monopolio della verità”


Vietato dissentire.

Non potendo affermare una tale enormità per via immediatamente politica, si cerca di raggiungere lo stesso obiettivo utilizzando altre strade. Tangenziali o scorciatoie, fate voi. Di sicuro a senso unico.

L’esposto presentato contro il dottor Stefano Montanari e contro i canali online che ne hanno diffuso le opinioni, a cominciare dal seguitissimo Byoblu di Claudio Messora, va in questa direzione.
Ci si appella alla scienza, trasformandola in una sorta di religione dogmatica che non ammette deroga alcuna a ciò che viene stabilito dai suoi Altissimi Sacerdoti, e si demonizza chiunque non sia d’accordo. Trattandolo da ciarlatano. Da mentitore spudorato e pericoloso.

L’esposto, infatti, è stato inoltrato alle Procure di Modena e di Ancona e ipotizza, o suggerisce, “la presunta violazione dell’art. ex art. Art. 656 c.p. (Pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l'ordine pubblico)”. La chiave di volta è nella parte finale, che non si può non riportare. E che va letta con estrema attenzione: sia per ciò che dice, affermandolo con un tono perentorio da Santa Inquisizione, sia per quello che richiama più o meno implicitamente.

“Il bene giuridico tutelato [dal succitato articolo 656 – ndr] è l’ordine pubblico, potenzialmente minacciato dalla diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose.

Nel caso di specie le notizie sulla non pericolosità del virus e sulla pericolosità dei vaccini, nonché l’idea del complotto che presiede a tale evento tragico contenute nei video hanno l’attitudine a produrre un effetto dannoso per l'ordine e la tranquillità pubblica e le tante visualizzazioni ottenute confermano l’attitudine, così come è certamente falsa, poiché difforme nel caso di specie da ogni evidenza ascientifica.

Le dichiarazioni ivi contenute alterano la realtà dei fatti, presentandoli in una forma in grado di minacciare la tranquillità pubblica e l’ordine pubblico, che in questo momento deve essere assolutamente preservato date le difficoltà organizzative a cui il Paese è sottoposto per fronteggiare negli Ospedali il contagio, nelle carceri per sedare le rivolte, rispetto alla vita quotidiana di ciascun cittadino per fargli capire quali siano i comportamenti da adottare”.

La triangolazione è evidente, ma per ulteriore sicurezza indichiamola per esteso.
Primo vertice del triangolo, e della gabbia: il Governo si affida al parere di alcuni professionisti, che agendo in ambito scientifico vengono innalzati al rango di giudici unici e supremi.
Secondo vertice: in forza di quel parere si assumono delle straordinarie misure di drastica limitazione delle libertà personali, come quelle che si stanno applicando oggi in Italia.
Terzo vertice: se qualcuno si azzarda a sollevare dei dubbi sulla fondatezza dell’intera costruzione teorico-pratica, lo si accusa di fomentare la disubbidienza o addirittura la sedizione popolare, come se il libero pensiero fosse di per sé il presupposto di una condotta illegale.

Cogito, ergo sum… reus.

Siccome penso con la mia testa, posso facilmente trasformarmi in un colpevole. In un sovversivo. In un delinquente.

Inchinarsi, prego
Questo metodo è tutt’altro che inedito – vedi, in campo economico, la pretesa e indiscutibile superiorità dei tecnici alla Mario Monti, nella sciagurata stagione iniziata a fine 2011 – ma ai più continua a sfuggire.

Detto in maniera colta, si sta cercando di sostituire la tecnica alla politica. In una delle sue ultime interviste, rilasciata al Fatto Quotidiano nel giugno scorso, il filosofo Emanuele Severino lo disse con il consueto acume. Beninteso: il linguaggio non è esattamente quello dei tg o dei talkshow o di Vanity Fair. Ma si merita eccome l’eventuale sforzo che si dovrà fare per seguirlo.

«Stiamo abbandonando la tradizione. Ma la tecnica destinata al dominio non si è ancora fatta innanzi. In questa fase intermedia anche il livello di intelligenza della gente ne risente. (…) L’abbandono della tradizione, di quella tradizione che può dire alla tecnica “guarda che tu non puoi fare tutto quello che sei capace di fare”, provoca uno stato di decadenza e di smarrimento che giustifica anche i fenomeni di cui parlava lei. La superficialità del nostro tempo ha ragioni profonde».
E ancora: «È inevitabile che si vada verso una restrizione della libertà. È però inevitabile che non si vada verso una restrizione di tipo politico ma verso una restrizione di tipo tecnico-razionale della libertà; e altro è un dittatore politico, altro è una dittatura della ragione scientifica».

Chiaro, no?

A una tesi politica è lecito opporsi perché si tratta di un punto di vista.
A una “verità scientifica” bisogna solo inchinarsi.


Gli sceriffi di Science City
“Patto trasversale per la Scienza”: l’associazione che ha presentato gli esposti si chiama così. E la maiuscola è nell’originale. La Scienza. Nel chiaro intento di collocarla, a priori, su un piedistallo che la renda superiore di per sé. Inavvicinabile e incontestabile, di per sé, da parte di chi non condivida il suo stesso approccio.

Basta già questo a farvi sentire puzza di dogmatismo?
Bene. Significa che avete l’olfatto culturale, e politico, che ancora vi funziona.

Ma per chi invece ce l’avesse meno efficiente (magari a causa di un’influenza…) ecco qua l’articolo 5 dello Statuto, così come riportato sul sito ufficiale: “Lo scopo dell’associazione è la promozione e la diffusione della scienza e del metodo scientifico sperimentale in Italia al fine di superare ogni ostacolo e/o azione che generi disinformazione su temi scientifici, il tutto nell’ottica del precipuo interesse della tutela della salute umana garantito costituzionalmente, contrastando altresì ogni azione e/o condotta da parte di chiunque che possa pregiudicarla sia in forma individuale che collettiva anche tramite illeciti civili, amministrativi o penali”.

Si sono autonominati sceriffi della Scienza; alla caccia dei “fuorilegge” che si azzardano a discostarsi dalle versioni dominanti.

Sceriffi che, attenzione, si sono autonominati da sé, visto che trattasi di "un’associazione non riconosciuta”: in pratica un tot di persone, e a norma di legge ne bastano appena tre, che si è scritta l’atto costitutivo e lo ha registrato spendendo quattro soldi, ossia i 200 euro di tributo fisso più le marche da bollo da 16 euro in base al numero di pagine o di righe.

Depositato lo scartafaccio, senza offesa, i paladini di turno possono iniziare a darsi da fare sotto l’egida della loro altisonante, ma sedicente, denominazione. Nel caso specifico, appunto, “Patto trasversale” eccetera. “Patto” suona al contempo autorevole e onorevole: un impegno solenne. “Trasversale” rivendica il collegamento a una molteplicità di altri soggetti: un’armata poderosa. Un esercito di vaste e variegate schiere che si sono riunite in nome del medesimo, nobile scopo.

Del resto, quando l’iniziativa è stata presentata il 5 giugno 2019, il sito Medicalfacts di Roberto Burioni (sì, proprio lui) ha sottolineato che “il Patto è stato sottoscritto in questi mesi da quasi 6 mila persone, tra cui alcuni premi Nobel, molti politici, ma anche persone comuni”.

Ora: “quasi 6 mila persone” non sono pochissime e tuttavia non diventano, fino a prova contraria, rappresentative di nessun altro che sé stesse.

Le maiuscole te le puoi regalare da solo.

La stella di sceriffo non è in dotazione con i camici di laboratorio e dovresti aspettare che te la attribuisca un’autorità politica. Autenticamente democratica, se possibile.

Federico Zamboni
27-03-2020 16:39


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