buoni postali cointestati e appropriazione indebita (1 Viewer)

pzero

Nuovo forumer
Salve,

Un padre con i propri risparmi di una vita apre un libretto postale per se, ma "per sicurezza" lo cointesta anche al figlio e alla figlia. L'unica entrata fissa è la pensione del padre che viene accreditata mensilmente.

Con i risparmi accumulati vengono sottoscritti due buoni fruttiferi postali dematerializzati, in due momenti diversi, il secondo di importo maggiore, entrambi con la stessa intestazione del libretto, quindi cointestati ai tre, con pari facoltà di rimborso.

Dopo qualche anno il padre ha problemi di salute ed il figlio prende in mano la gestione del libretto, praticamente di tanto in tanto preleva quello che serve per le spese del padre, che viene accudito anche dalla figlia.

Dopo un po' il padre muore.

All'inizio dell'anno successivo alla morte, la figlia riceve dalle Poste il resoconto annuale dei buoni e vede che manca il primo dei due!

Chiedi chiarimenti al fratello che le dice che ha incassato il primo buono interamente per se pochi giorni prima della morte del padre!

Il fratello ritiene di essere nel giusto nella sua azione arbitraria e nascosta perché sostiene che era stato penalizzato nella divisione dei beni di famiglia parecchi anni prima, non ne vuole sapere di restituire alla sorella la metà del buono incassato e si mostra disponibile soltanto a dividere a metà il buono non ancora incassato.

Per di più la sorella scopre anche che negli ultimi tempi il fratello ha fatto alcuni prelievi dal libretto per sue spese personali e non del padre!

La sorella può legalmente pretendere la metà del primo buono anche se il fratello l'ha incassato interamente per se prima della morte del padre? Per il fratello si può configurare l'appropriazione indebita?

Anche non essendo fisicamente in possesso del libretto (che è in mano al fratello da alcuni anni), può ora la sorella tecnicamente incassare il secondo buono (di importo maggiore del primo) per se per intero dalle Poste senza menzionare la morte del padre?

Supponendo che tecnicamente trovi un modo di incassarlo e che poi eventualmente restituisca al fratello la differenza, se dovuta (dopo aver considerato gli importi diversi dei buoni ed i prelievi per spese personali del fratello), legalmente è a posto oppure rischia qualcosa?

Legalmente ci sarebbe differenza tra il fratello che ha incassato arbitrariamente il primo buono, di importo minore, prima della morte del padre ed lei che eventualmente incasserebbe il secondo buono, di importo maggiore, dopo la morte del padre? Il fratello potrebbe tenersi per intero il primo e pretendere la metà del secondo?

Grazie per qualsiasi suggerimento.
 

pzero

Nuovo forumer
Sul piano legale la cointestazione legittima uno qualsiasi degli intestatari a disporre arbitrariamente dei fondi oppure ci sono dei limiti?

Riconosco la fattibilità nella pratica che prima del decesso del padre il fratello potesse ritirare tutto per se presso ufficio postale senza necessità del consenso degli altri, ma non sono sicuro che ciò sia del tutto lecito sul piano legale, anche considerando che l'origine dei fondi erano i risparmi e la pensione del padre, oppure ciò non conta nulla per la legge?

Se davvero prima del decesso un comportamento del genere fosse del tutto lecito sul piano legale, perché dopo il decesso diventa automaticamente illegale (oltre che praticamente non fattibile, a meno che l'ufficio postale non risulti informato del decesso)?

Grazie.
 

ROVIGO

Forumer storico
Sul piano legale la cointestazione legittima uno qualsiasi degli intestatari a disporre arbitrariamente dei fondi oppure ci sono dei limiti?

Riconosco la fattibilità nella pratica che prima del decesso del padre il fratello potesse ritirare tutto per se presso ufficio postale senza necessità del consenso degli altri, ma non sono sicuro che ciò sia del tutto lecito sul piano legale, anche considerando che l'origine dei fondi erano i risparmi e la pensione del padre, oppure ciò non conta nulla per la legge?

Se davvero prima del decesso un comportamento del genere fosse del tutto lecito sul piano legale, perché dopo il decesso diventa automaticamente illegale (oltre che praticamente non fattibile, a meno che l'ufficio postale non risulti informato del decesso)?

Grazie.
Perchè, dopo il decesso, subentra l'eredità! Che è regolata da altre leggi >diritti >doveri.
 
La questione dei buoni cointestati è ormai risolta in modo pacifico a partire dal 2019 dall'Arbitro Bancario Finanziario che riconosce il diritti di qualsiasi contestatario a riscuotere anche senza il consenso degli eventuali altri eredi.
Avv. Marcello Padovani
 

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