Bruciata viva... (3 lettori)

popov

Coito, ergo cum.
chi ha pensato questo manifesto è un gran bastardo, un autentico pezzo di merda.

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Ignatius

sfumature di grigio
CitizenGO

Simpatici attivisti:


Chiediamo alle forze politiche candidate alle prossime elezioni del 4 marzo di inserire nel programma di Governo l'abolizione dell'UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) ridotto ormai a un mero avamposto ideologico della Lobby LGBT

Puglia: NO alla propaganda Gender nelle scuole!
FAMIGLIE PUGLIESI: DIFENDIAMO I NOSTRI FIGLI
FIRMIAMO TUTTI LA PETIZIONE!


Charlie Gard ha diritto di continuare a vivere... e sperare!

DECRETO VACCINI: lo Stato non strappi i figli ai genitori!
FIRMA SUBITO PER CHIEDERE AL PARLAMENTO DI RESPINGERE IL DECRETO VACCINI DEL GOVERNO PER LE INACCETTABILI MULTE DI EURO 7.500 FINO ALLA SOSPENSIONE DELLA PATRIA POTESTÀ CON CUI VOGLIONO STRAPPARE I FIGLI AI GENITORI.


Salviamo la libertà di scelta educativa a Roma: io sto coi nidi in convenzione!
La Giunta 5 Stelle del Comune di Roma ha approvato una delibera che costringe le famiglie di Roma ad iscrivere i figli agli asili nido comunali, operando un vero e proprio smantellamento dell'efficiente rete di nidi convenzionati per motivi di pura ideologia statalista. Le conseguenze sulla vita di migliaia di famiglie e di lavoratori sono drammatiche... firma subito e diffondi la petizione.


Concorso per abortisti al San Camillo: Zingaretti riferisca in Regione
Firma subito per chiedere al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti di presentarsi quanto prima in Commissione Sanità per rispondere alle domande sull'effettiva giustificazione del concorso pubblico riservato solo a personale medico abortista all'Ospedale San Camillo di Roma, di cui chiediamo, insieme al presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, l'annullamento immediato.

Abolizione del numero chiuso nella Facoltá di Medicina e Chirurgia
La petizione nasce dall'iniziativa di un gruppo di Medici, colleghi di varie specialitá che lavorano da anni in ambito ospedaliero e territoriale, desiderosi di apportare un miglioramento al sistema formativo universitario.


Stop Eutanasia in Italia! #NoDAT
NO a suicidio assistito ed eutanasia omissiva nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale.





E' per questo che io sono contro il reddito di cittadinanza: poi la gente sta a casa e, non avendo un qazzo da fare, ha tempo di dedicare a queste petizioni.
 

Claire

ἰοίην
Io li ho conosciuti dal vivo sti pirla qui.
Son pure venuti a Brescia.

Sono dei poracci tutti appartenenti al cammino neocatecumenale. Si danno un sacco di arie ma sono ignoranti come non mai
 

Claire

ἰοίην
Cominciamo scrivendo i nomi e i cognomi di questi cinque personaggi accusati di violenza sessuale di gruppo, i cinque del branco, in modo da ricordarcelo, ricordarci chi sono, la loro identità. Si chiamano Antonino Miniero, Gennaro Davide Gargiulo, Fabio De Virgilio, Raffaele Regio e Francesco D'Antonio. Sono stati arrestati dalla polizia, l'accusa è di stupro di gruppo con l'aggravante dell'uso di sostanza stupefacente. Tutti e cinque dipendenti dell'Hotel Alimur di Meta di Sorrento. Qui nell'ottobre del 2016 sbarca una turista americana di 50 anni con la figlia. Il branco le adocchia. La ragazza sfugge per miracolo. La madre invece cade nella trappola, le offrono al bar un cocktail, contiene la cosiddetta "droga dello stupro". Pochi minuti e la donna perde i sensi. Viene condotta a forza in un locale dove sono conservati gli attrezzi della piscina. Sono in dieci, dieci maschi, tutti nudi. Inizia lo stupro di gruppo. A ripetizione. Non soddisfatti questi vigliacchi di cui dobbiamo ricordare nomi e cognomi, con i loro complici (che speriamo vengano presti identificati e sbattuti in galera), portano la donna in un camera di servizio. E continuano.


C'è più di elemento di relazione tra il branco di Sorrento e la Manada di San Firmino, in Spagna. Entrambi i gruppi di stupratori avevano una chat e fotografavano le vittime dei loro abusi. La chat dei vigliacchi di Sorrento si chiamava "Cattive abitudini". Gennaro Davide Gargiulo scrive a "Gobby" (persona non ancora identificata): "Ieri mi sono fatto un tavolo con i ragazzi della cucina con una Milf canadese... Imm sclerat... Fantasticoooo". Anche a un altro amico, chiamato "Il calabrese", Gargiulo riferisce che "Agg fatt nu tavolone (termine napoletano che indica sesso con una donna stesa supina, ndr) cu na milf", e lo stesso fa con altri. Ridono, scherzano, cazzeggiano i vigliacchi. La donna è una milf, una nonnina. Che schifo. Al termine si fanno anche un selfie, con il segno della vittoria.
Su whatsapp, riporta il Fatto Quotidiano citando l'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Emma Aufieri, i componenti del gruppo facevano circolare "due foto di una donna seminuda trattenuta da braccia maschili": in questa immagine la donna non è riconoscibile, ma in un'altra sì, e ha il "volto atterrito" per ciò a cui il branco la sta costringendo. Quando la turista americana ha denunciato alla polizia l'accaduto nell'ottobre del 2016 ha rilasciato queste dichiarazioni: "Mi sembrava di essermi staccata dal corpo e di assistere dal di fuori a quel che mi stava accadendo. Nella stanza del personale, dove sono stata portata sotto l'effetto della droga c'erano almeno dieci uomini nudi, tutti molto giovani. Uno di loro, mi ricordo, aveva tatuata sul collo una corona".


Due anni di indagini e finalmente li hanno incastrati. L'albergo dove gli stupratori lavoravano li ha licenziati, l'ultimo a essere stato cacciato ha 22 anni, aiuto cuoco, contratto rescisso per giusta causa. L'hotel si costituirà parte civile nel processo. E in attesa che la giustizia faccia il proprio corso noi ricordiamoci i nomi di chi abusa, chi stupra, chi droga perché la violenza di dieci contro una sia ancora più semplice.

(Fonte: Il branco degli stupratori e la chat della vergogna: così ci siamo fatti la tardona )
 

popov

Coito, ergo cum.
altre due donne, di cui una ragazzina di 10 anni.

ma che càzzo ha in testa 'sta gente...

"Domenica 20 maggio: è mezzogiorno quando una donna cade dal balcone del terzo piano di una palazzina di Chieti Scalo . Si tratta di Marina Angrilli, 52 anni, insegnante di lettere al liceo scientifico Da Vinci di Pescara. La donna viene portata in ospedale ma è in condizioni disperate. Suo marito Fausto Filippone lascia false generalità al pronto soccorso poi corre via a prendere sua figlia di 10 anni che è nell’abitazione principale della famiglia a Pescara. Filippone ha 49 anni ed è un brillante dirigente di una nota azienda di abbigliamento, Brioni , alle 13,30 l’uomo arriva in auto con la figlia all’altezza del viadotto Alento, nel tratto della A14 di Francavilla a Mare. Testimoni lo vedranno scavalcare la recinzione e lanciare la figlia nel vuoto, 40 metri d’altezza, scatta l’allarme: arrivano le forze dell’ordine, i Vigili del fuoco, il magistrato. Arrivano anche la sorella e il cognato di Filippone che cercano di convincere l’uomo a desistere dall’intenzione di buttarsi giù. Alle 20 l’epilogo: Filippone molla la presa dalla rete metallica di protezione del ponte e si lancia a sua volta nel vuoto. La comunità di Chieti, città in cui era nato e cresciuto Fausto Filippone, sotto choc."
 

popov

Coito, ergo cum.
la perdita della madre ... ma brucia all'inferno, maledetto!

“Filippone ha detto che la sua vita era irreversibilmente iniziata a cambiare in termini intollerabili 15 mesi prima“, ha spiegato lo psichiatra. “E tra gli episodi che l’hanno resa intollerabile, ha parlato anche della perdita della madre”. I giornalisti hanno poi chiesto a Di Giannantonio (il mediatore) come abbia vissuto il dramma la piccola Ludovica, che secondo gli inquirenti si è incamminata sul cavalcavia mano nella mano con il padre. “La bimba era sotto choc. Si rendeva conto del dramma che stava vivendo e che non aveva nessun tipo di difesa dal padre”. La ragazzina è stata gettata giù dopo l’inizio delle trattative. Soltanto dopo Filippone ha deciso di raggiungerla, buttandosi a sua volta.
 

popov

Coito, ergo cum.
durante le trattative per la stesura del contratto per il governo del cambiamento salvini ha affermato di parlare a nome di tutto il centrodestra.

centrodestra in cui, giova ricordarlo, è presente il partito di giorgia meloni.

posso solo ipotizzare che la meloni non sia stata consultata, e che quindi salvini non parlasse a nome di tutto il centrodestra, oppure che sia stata consultata e - lei contraria - sia stata bellamente spernacchiata oppure che - ancora peggio - anche lei sia d'accordo.
 
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