BITCOIN: repentino crac della mega piattaforma di criptovalute FTX del giovane miliardario americano di origine ebraica Sam Bankman Fried. (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
gli Emirati Arabi Uniti diventeranno la patria delle criptovalute?
1674309772100.png

 

tontolina

Forumer storico
gli Emirati Arabi Uniti diventeranno la patria delle criptovalute?
Vedi l'allegato 698510
dopo questa notizia ve n'è un'altra a tambur battente....
gli USA non ci stanno e vogliono riportare FTX sul mercato ....
1674310117048.png


sembrava che gli USA volessero distruggere il comparto delle Crypto-nite smascherando molte truffe ed affossando molti exchange
ma pare ci stia ripensando dopo che gli Arabi stanno mostrando interesse coinvolgendo i BRICS+
 

tontolina

Forumer storico
ROMA (MF-DJ)--I cripto-investitori hanno sempre meno fiducia negli exchange di divise digitali ma continuano a scommettere sul bitcoin e a credere nella sua ripresa. Ieri la regina delle valute virtuali si è mossa in lieve ribasso, perdendo di poco la soglia dei 23.000 dollari, per poi muoversi intorno a quota 22.900 nella seconda parte della giornata. In ogni caso, da inizio anno il bitcoin ha recuperato quasi il 40%.

L'agenzia Reuters ha intanto rivelato che Binance, la più grande borsa di criptovalute al mondo, avrebbe processato circa 346 milioni di dollari in bitcoin per l'exchange Bitzlato, salito agli onori delle cronache a causa dell'arresto, avvenuto la scorsa settimana negli Stati Uniti, del fondatore Anatoly Legkodymov, cittadino russo residente in Cina.

Legkodymov, scrive MF-Milano Finanza, è accusato di riciclaggio di denaro in criptovaluta proveniente da un markeplace sul dark web per un valore di 700 milioni di dollari e di contatti con la cybercriminalità di Mosca. Binance, ha svelato il network anti crimini finanziari del Tesoro Usa (Fincen), era tra le tre principali controparti di Bitzlato per valore in bitcoin ricevuto tra maggio 2018 e settembre 2022.

Di per sé questo fatto non rappresenta comunque a prova di un comportamento criminoso di Binance, che potrebbe essa stessa essere parte lesa, tanto più che l'exchange ha comunicato di aver "fornito un'assistenza sostanziale alle forze dell'ordine internazionali" nel condurre l'indagine su Bitzlato.
Quello che le autorità potrebbero contestare sarebbe piuttosto, hanno riferito fonti legali citate dalla stessa Reuters, il fatto di aver mantenuto intenzionalmente controlli antiriciclaggio deboli, favorendo così l'attività dell'exchange fraudolento.
La ragione primaria, secondo l'agenzia, sarebbe quella di permettere ai soggetti cui Washington ha imposto sanzioni di eluderle.

Altre novità di giornata hanno riguardato Genesis, la società di prestiti cripto (una sorta di banca delle divise digitali) che venerdì scorso ha dichiarato bancarotta, che potrebbe essere in grado di risolvere le controversie con i creditori già questa settimana, secondo quanto rivelato sempre a Reuters dall'avvocato Sean O'Neal. Obiettivo: provare a uscire dal Chapter 11 (non il fallimento vero e proprio, ma una sorta di amministrazione controllata per ristrutturare l'impresa) entro fine maggio. Genesis deve circa 3,4 miliardi di dollari a oltre 100 mila creditori, di cui il principale è l'exchange Gemnini, che deve ricevere quasi 766 milioni.

Il bitcoin sembra tuttavia immune a questi continui scossoni che, dopo il crack Ftx, investono il mondo degli exchange. A ciò potrebbe contribuire anche il nuovo approccio degli investitori che, statistiche alla mano, parrebbero aver scoperto l'arte della cautela. Dati CoinMetrics hanno evidenziato che il numero di bitcoin detenuti in portafogli con meno di 10 bitcoin è salito a 3,35 milioni a gennaio, segnando un incremento del 23% rispetto ai 2,72 milioni detenuti nello stesso periodo dello scorso anno.

Ormai questi wallet possiedono il 17,4% dei bitcoin in circolazione, contro il 14,4% di un anno fa.
Questo significa che i detentori di divise digitali stanno perdendo fiducia negli exchange e nelle piattaforme di trading, privilegiando l'auto-custodia dei propri investimenti.
Un affare da cassettisti, in un certo senso: già a inizio anno un'analisti di CryptoMonday.de aveva svelato che la quantità totale di bitcoin intattivi da almeno sei mesi aveva superato i 15 milioni. Considerando che l'offerta aumenta lentamente, questo significa che gli investitori stanno incrementando le loro disponibilità piuttosto che scambiarle.

red

fine

MF-DJ NEWS
 

tontolina

Forumer storico
Crypto, è la fine di un’era?

DaClaudia Monaci

26 Gennaio 2023


cripto.jpg


Milano – In molti hanno temuto che il clamoroso fallimento di Ftx, il più grande exchange di criptovalute, avrebbe fatto crollare buona parte del mercato delle valute decentrate. E così, almeno in parte, sembra essere. Ovviamente lo scenario è molto più complesso (minore circolazione di liquidità come conseguenza delle politiche delle banche centrali, incertezze geopolitiche, costi dell’energia alle stelle) ma sta di fatto che anche prestatore di criptovalute Genesis Global Holdco, altro vero e proprio colosso del settore, si sta preparando a dichiarare bancarotta. Un fallimento che oltre ai danni economici ed occupazionali segna di fatto la fine di un’epoca.

Il crollo delle quotazioni delle criptovalute (il Bitcoin, solo per fare un esempio è passato in due anni dai quasi 70 mila dollari del gennaio 2021 agli attuali 20 mila) ha portato moltissimi investitori a chiudere i propri investimenti innescando giornate di panic selling e rendendo fragili molte società del settore.

L’azienda avrebbe chiesto la protezione dalla bancarotta insieme a Genesis Global Capital LLC e Genesis Asia Pacific Pte. Ltd., due società controllate. A pesare sulla situazione finanziaria di Genesis, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il fatto che il gruppo avrebbe prestato centinaia di milioni di dollari alla società di trading Alameda Research, un’affiliata della fallita Ftx. Nel suo deposito, Genesis Global Capital ha dichiarato di avere più di 100.000 creditori e tra 1 e 10 miliardi di dollari in attività e passività. Genesis Global Holdco e Genesis Asia Pacific avevano ciascuna tra i 100 e i 500 milioni di dollari di attività e passività.

Genesis dal canto suo ha dichiarato di avere “discussioni continue e produttive” con i consulenti dei suoi creditori e con la sua società madre per trovare un modo per “preservare le attività e portare avanti l’azienda”. Al momento però le soluzioni prospettate non hanno portato ad alcun risultato. Di certo sono ora in pausa i rimborsi e la creazione di nuovi prestiti. I numeri del crypto-inverno sono impietosi. Si calcola che assieme le criptovalute abbiano perso fino a 2.000 miliardi di dollari di valore. Dal suo picco il Bitcoin ha perso il 70% del suo valore, quotato oggi intorno ai 20 mila dollari. Non va meglio per Ethereum che dal picco di 4800 dollari di novembre 2021 ha perso il 70%, per Ripple (-75% in meno di due anni) o per Cardano, crollato dell’88% in un anno e mezzo.
 

tontolina

Forumer storico
Analisi della quotazione di Bitcoin (BTC)
Domenica i trader ribassisti del mercato di Bitcoin si sono assicurati la prima candela rossa in cinque settimane e hanno fatto scendere il prezzo dell’asset di 379 dollari.

Il grafico di BTC/USD settimanale di holeyprofit è il punto di partenza dell’analisi dei prezzi di questa settimana. Il prezzo di BTC è scambiato tra il livello fibonacci 0,618 [21.794,1 dollari] e il livello fib 0,76 [23.238,5 dollari], al momento della scrittura.

Gli obiettivi di Bitcoin in rialzo nel time frame settimanale sono il livello fib 0,76 seguito da 0,86 [$24.255,78], 1,272 [$28.446,63], 1,618 [$31.966,13], 2,272 [$38.618,60] e il livello fibonacci 2,618 [$42.138,10].


Se i trader ribassisti di BTC riusciranno a capitalizzare sulla candela settimanale rossa della scorsa settimana ed ad infliggere ulteriori danni al ribasso, dovranno prima spingere il prezzo di BTC al di sotto del livello fib di 0,618. Gli obiettivi del BTC al di sotto dello 0,618 sono 0,5 [$20.593,87], 0,382 [$19.393,58], 0,236 [$17.908,47] e un ritracciamento completo a 0 [$15.507,88].

...
...
da https://cryptonomist.ch/2023/02/06/analisi-quotazione-bitcoin-ethereum/
 

tontolina

Forumer storico
Cointelegraph

Visa svela i suoi piani relativi a stablecoin e asset digitali
6 feb 202314:50

Il colosso dei pagamenti Visa pianifica di introdurre una nuova funzione che permetta ai clienti di convertire asset digitali in denaro fiat: lo ha svelato il capo della divisione crypto dell'azienda durante la conferenza StarkWare Sessions 2023.
Durante l'evento, Cuy Sheffield ha dichiarato:
"Abbiamo testato come accettare effettivamente pagamenti da emittenti in USDC a partire da Ethereum, e pagamenti in USDC su Ethereum. Parliamo di regolamenti di grandi dimensioni."
Pagamenti globali con asset digitali e valute fiat, ha svelato il dirigente, è una delle aree in cui Visa sta investendo:
"Questa è stata una delle aree in cui vogliamo ottenere maggiore competenza. Allo stesso modo in cui possiamo convertire transazioni transfrontaliere da dollari a euro, dovremmo essere in grado di convertire tra dollari tokenizzati digitali e dollari tradizionali."

Visa sta esplorando modi per integrare la tecnologia blockchain nel suo network di pagamento, così da poter spostare denaro in maniera più veloce ed efficiente. Tuttavia, i regolamenti internazionali hanno ancora luogo sul sistema SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunications), una rete creata e gestita dalle banche per semplificare gli scambi:
"Per i regolamenti ci affidiamo a SWIFT: non possiamo quindi spostare denaro con la frequenza che vorremmo, perché esistono delle limitazioni in quelle reti. E così abbiamo iniziato a sperimentare, stiamo testando come accettare pagamenti di grandi dimensioni con stablecoin."

Di recente anche Al Kelly, ex CEO di Visa, si è espresso in merito a stablecoin e CBDC:
"Le CBDC e le stablecoin private potrebbero svolgere un ruolo chiave nell'ecosistema dei pagamenti. Abbiamo già avviato una serie di iniziative in tal senso. [...]
Stiamo riflettendo molto su come spostare parte del valore fornito da Visa [...] dai binari bancari esistenti [...] ai binari blockchain. Pensiamo che ci siano enormi opportunità in quell'area, e continuano ad emergerne di nuove."
Approfondisci su Cointelegraph
 

tontolina

Forumer storico
La SEC contro Binance USD (BUSD) e Paxos: "è una security"
La SEC attacca Paxos per l'emissione della stablecoin Binance USD (BUSD). Per loro è una security, quindi devono smettere di emetterla.



Il crackdown della SEC

Ultimamente la Securities and Exchange Commission americana si è scagliata contro numerosi grandi player del settore crypto.

Poche settimane fa contro Nexo, per l’offerta al pubblico americano di prodotti di Yield (rendita), senza autorizzazione opportuna.

Più recente invece il caso contro Kraken: alla SEC non andava giù il prodotto staking, che a detta loro non forniva abbastanza disclosure all’investitore e di nuovo non era stato autorizzato.

Se in passato si è sempre espressa su prodotti di lending, che ormai abbiamo capito essere per loro una security in quanto offrono un rendimento a fronte di un’attività di gestione centralizzata, la notizia di stamattina ha colto un po’ tutti alla sprovvista, perché per la prima volta riguarda una stablecoin.


SEC vs Paxos per Binance USD (BUSD)

Secondo il Wall Street Journal, la SEC starebbe indagando su Binance USD (BUSD), una delle stablecoin più grandi per capitalizzazione, oggi attestata a 16 miliardi di dollari.
Per loro si tratterebbe di una security, e per tanto la sua emissione dovrebbe sottostare alle regole ed all’autorizzazione della commissione.

Parlo al condizionale perché, al momento della scrittura di questo articolo, non ci sono comunicati ufficiali da parte della SEC né di Binance né di Paxos.
Provvederemo ad aggiornare il contenuto nella giornata di oggi con le novità.

L’indagato sarebbe Paxos, emittente della stablecoin e garante della sua collateralizzazione: detiene i dollari e gli asset che ne mantengono il valore a 1$ grazie alla possibilità di cambiare 1$ con un BUSD e viceversa in qualsiasi momento.
Paxos è anche l’emittente di PaxGold e della sua stablecoin USDP, nonché provider di liquidità di molti servizi fintech-crypto, come PayPal.

Una security si definisce tale quando supera il cosiddetto “Howey test”, ovvero soddisfa 4 requisiti, che riporto da Investopedia:
Security


Ciò che stupisce è: come può una stablecoin soddisfare il punto 3 (le aspettative di un profitto)? La mera detenzione di BUSD non garantisce alcun profitto, è semplicemente una coin che varrà sempre 1$.

Paxos ferma la creazione di nuovi BUSD
La prima reazione di Paxos, sempre stando alle parole del WSJ, è stato lo stop del minting (creazione) di nuovi BUSD.
La redemption (ovvero la distruzione di BUSD per ottenere dollari) invece continuerà ad operare, per non compromettere il peg, ovvero il legame col dollaro, della stablecoin.
BNB, come reazione, oggi ha avuto un inciampo, per ora contenuto al -4%:

1676301178910.png
 

Users who are viewing this thread

Alto