Bernanke raffredda il mercato ma il rischio si chiama ancora Europa (1 Viewer)

Le nubi all’orizzonte sono ancora nere. Tra breve ci sono le elezioni in Grecia, prima ancora è probabile che si conosca qualche dettaglio in più su come verranno ricapitalizzate le banche spagnole e in che misura ci sarà un intervento esterno. E poi ci saranno i nuovi dati macroeconomici e si potrà verificare quanto sta effettivamente soffrendo l’economia americana, senza contare che tra poco comincia la stagione degli utili. Nonostante queste nubi si può essere più ottimisti e pensare che ci avviciniamo ad una fase laterale del mercato che potrebbe preludere a tempi migliori qualora la politica europea dovesse finalmente muoversi con soluzioni concrete e strutturali. I rischi che potrebbero impedire una fase di stabilizzazione sono molti, a cominciare da uno scenario macroeconomico meno brillante e all’incertezza con cui si evolverà l’attività produttiva in Cina. Tuttavia il rischio più incisivo rimane sempre lo stesso: i tempi della politica in Europa sembrano essere infinitamente lenti rispetto a quelli dei flussi finanziari e le misure che arrivano potrebbero essere “troppo poco” e “troppo tardi”.

Bernanke raffredda il mercato ma il rischio si chiama ancora Europa
 

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