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MAFIA
Grasso e il premio a Berlusconi
"È come se Provenzano collaborasse"
A un convegno per l'anniversario della strage di via dei Georgofili, il procuratore nazionale antimafia ribadisce di non aver mai dichiarato di essere favorevole a un riconoscimento antimafia all'ex premier. "Dichiarazione strumentalizzata, sarei un folle"
Il procuratore antimafia, Piero Grasso (agf)
ROMA - "Ormai sono quello che ha dato un premio a Berlusconi. Io quella frase non l'ho mai detta. O sono diventato pazzo o rinnego tutta la mia vita. È come se Provenzano collaborasse". Così il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, torna sulle polemiche 1 seguite a un'intervista radiofonica rilasciata al programma 'La Zanzara'.
Il magistrato ribadisce di non aver mai detto di voler dare, idealmente, un premio antimafia all'ex premier Silvio Berlusconi: "Invito tutti a risentire la registrazione del programma", ha detto Grasso nel corso di un convegno organizzato a Firenze. "Alla domanda se il governo Berlusconi avesse fatto qualcosa contro la mafia io ho risposto di sì, perché è stato attuato un intervento che Falcone voleva nel '91. Tuttavia - continua Grasso - la frase è stata artatamente utilizzata e ha causato un putiferio. Non l'ho mai detta, eppure si è creato un caso che ha visto lo scontro tra opposte fazioni. E tra i miei fans ora c'è pure la Santanché", ha concluso ironicamente il magistrato.
Grasso e il premio a Berlusconi
"È come se Provenzano collaborasse"
A un convegno per l'anniversario della strage di via dei Georgofili, il procuratore nazionale antimafia ribadisce di non aver mai dichiarato di essere favorevole a un riconoscimento antimafia all'ex premier. "Dichiarazione strumentalizzata, sarei un folle"
Il procuratore antimafia, Piero Grasso (agf)
ROMA - "Ormai sono quello che ha dato un premio a Berlusconi. Io quella frase non l'ho mai detta. O sono diventato pazzo o rinnego tutta la mia vita. È come se Provenzano collaborasse". Così il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, torna sulle polemiche 1 seguite a un'intervista radiofonica rilasciata al programma 'La Zanzara'.
Il magistrato ribadisce di non aver mai detto di voler dare, idealmente, un premio antimafia all'ex premier Silvio Berlusconi: "Invito tutti a risentire la registrazione del programma", ha detto Grasso nel corso di un convegno organizzato a Firenze. "Alla domanda se il governo Berlusconi avesse fatto qualcosa contro la mafia io ho risposto di sì, perché è stato attuato un intervento che Falcone voleva nel '91. Tuttavia - continua Grasso - la frase è stata artatamente utilizzata e ha causato un putiferio. Non l'ho mai detta, eppure si è creato un caso che ha visto lo scontro tra opposte fazioni. E tra i miei fans ora c'è pure la Santanché", ha concluso ironicamente il magistrato.