Berlusconi sta vincendo su tutto (1 Viewer)

great gatsby

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IL PROCESSO
Caso Mills, motivazioni: «Prove insufficienti»
«La separazione della posizione di Berlusconi causò la prescrizione».
di Gabriele Lippi


(© Getty Images) L'ex premier Silvio Berlusconi.

A sorpresa e in anticipo. Le motivazioni alla sentenza di prescrizione per Silvio Berlusconi nel processo Mills, sono state depositate nel pomeriggio del 14 maggio dal giudice Francesca Vitale, senza nemmeno avvisare le colleghe del collegio giudicante, Caterina Interlandi e Antonella Lai, e affermano la sostanziale inconsistenza delle prove.


«LA LETTERA NON VALE». La lettera in cui David Mills, nel febbraio del 2004, scrisse al suo fiscalista di aver ricevuto 600 mila dollari come 'regalo' per aver tenuto «fuori Mr B. da un mare di guai», e ritenuta una delle prove regine dell'accusa, non vale come documento probatorio contro Silvio Berlusconi.
Così Vitale, definendo «una montagna che ha partorito un topolino» tutto l'impianto accusatorio fatto di numerose perizie, ha liquidato la questione.


«SAREBBE STATO COMUNQUE ASSOLTO». Berlusconi sarebbe stato assolto anche senza la prescrizione, sopraggiunta il 15 febbraio 2012 a causa del collegio che separò la posizione di Mills da quella di Berlusconi con «una scelta le cui ragioni, al di là della motivazione formale, restano sinceramente oscure».
Vitale lo ribadisce, anche se specifica che la soluzione sarebbe avvenuta per insufficienza di prove.
Farina: «Confermato l'atteggiamento persecutorio di alcune toghe»




Renato Farina, deputato del Popolo della libertà, ne è entusiasta: «La notizia che oggi riporta il Corriere sia pur velata da un titolo incomprensibile, è chiara come il sole: Berlusconi è innocente, non ha corrotto Mills».


La certezza di Farina, ex vicedirettore di Libero radiato dall'albo dei giornalisti e condannato dopo aver ammesso di aver collaborato con il Sismi sotto lo pseudonimo di agente Betulla (provvedimento poi annullato dalla Cassazione), è data da un articolo pubblicato sul Corriere della sera in edicola il 15 maggio, nel quale si afferma che Silvio Berlusconi sarebbe stato comunque assolto dalle accuse del processo Mills, finito con la prescrizione del Cavaliere.
«PROVA FARLOCCA». «La prova regina vantata dalla procura di Milano era farlocca ed è stata smontata dal Tribunale. Essa così si trasforma nella pistola fumante che dimostra l'intento persecutorio di certe toghe contro Berlusconi. Oltretutto il giudice nelle motivazioni anticipate dal Corriere spiega che la prescrizione non si è concretizzata per la condotta dei legali del Cavaliere, ma per le decisioni assunte dai magistrati del processo Mills».


A Farina resta un rimpianto però: «Comunque i pm di Milano il risultato lo avevano già ottenuto, il danno fatto, riuscendo a sporcare l'immagine del premier e dell'Italia, e di certo non subiranno contraccolpi alla loro splendida carriera».
Martedì, 15 Maggio 2012
 

tontolina

Forumer storico
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Potere

Legge corruzione, è tornato B.

di Marco Travaglio Ostruzionismo, emendamenti, trucchi: i giannizzeri del Cavaliere in Parlamento fanno di tutto perché la nuova norma non veda mai la luce. Mostrando di nuovo l'unico motivo per cui sono seduti lì: proteggere il loro Capo
(17 maggio 2012)
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Di tutto si può accusare Silvio Berlusconi, fuorché di essere imprevedibile. Cambiano i governi, le repubbliche, i millenni, le ere geologiche, ma lui non cambia: continua a farsi i fatti suoi. Nel 1994 confidò a Montanelli e a Biagi: "Se non entro in politica mi mettono in galera e fallisco per debiti". E, onore al merito, è stato di parola: non è finito in galera e non è fallito per debiti. Ancora l'altro giorno, mentre la Borsa crollava e il Pdl tracollava in ogni contrada d'Italia, i giornali lo descrivevano chino sui testi delle intercettazioni del processo Ruby, come se le telefonate non le conoscesse già, essendone il protagonista.

Intanto i suoi giannizzeri alla Camera lardellavano di emendamenti la legge anticorruzione che il 17 febbraio la povera ministra Severino aveva annunciato "tra 15 giorni". E che, come volevasi dimostrare, non vedrà mai la luce. Visto com'è scritta, frutto di mille compromessi col partito trasversale della corruzione che domina in Parlamento, è meglio così: se ne riparlerà quando (e soprattutto se) avremo una maggioranza che se ne possa permettere una seria. Quella del governo non lo è, e ancor meno lo sarà se il Pdl riuscirà a infilarci l'emendamento "nipote di Mubarak" presentato dall'on. Francesco Paolo Sisto che punta a mandare in fumo il processo Ruby svuotando il reato di "concussione per induzione": cioè il principale capo d'imputazione del Cavaliere, per aver indotto i vertici della Questura di Milano ad affidare la minorenne fermata per furto a Nicole Minetti, che subito la scaricò presso un'altra prostituta.

Per venire incontro alle esigenze impunitarie del Cavaliere, la Severino ha mantenuto il reato di concussione (a riprova del fatto che le autorità europee non ci hanno mai chiesto di abolirla) e la relativa pena massima di 12 anni: ma solo quando sia frutto di "violenze o minacce". Se invece è frutto di "induzione", il delitto cambia nome ("indebita induzione a dare e promettere utilità") e pena massima (non più 12 anni, ma 8, e senza interdizione dai pubblici uffici). Così la prescrizione scende da 15 a 10 anni. Un compromesso al ribasso ripugnante, ma per il Pdl non ancora abbastanza: Sisto la concussione la vuole proprio smantellare, prevedendola come reato solo quando finalizzata a "utilità patrimoniale". Cioè, se chiedi soldi è ancora reato, se chiedi favori indebiti per un amico (ma soprattutto un'amica) non più.

Il governo, sulla super-porcata ad personam, ha espresso parere negativo. Ma in aula può succedere di tutto: la stessa maggioranza che a fine dicembre, complici i soliti franchi tiratori del centrosinistra, fece passare l'emendamento Pini sulla responsabilità civile diretta dei giudici potrebbe tornare alla carica e approvare l'emendamento Sisto. Abolendo il reato principale di cui Berlusconi è accusato nel caso Ruby: per giunta, quello che attrae a Milano la competenza del processo che, se riguardasse solo l'altro reato (prostituzione minorile), si trasferirebbe ipso facto a Monza e dovrebbe ripartire daccapo.

Ma, anche senza emendamento Sisto, la legge anticorruzione Severino sarebbe ben poca cosa. Il ripristino del falso in bilancio non è nemmeno contemplato. L'aumento delle pene per l'evasione fiscale, men che meno: il giorno dopo i blitz della Finanza e dell'Agenzia delle Entrate, resterà tutto come prima, senza un solo evasore in manette. L'idea poi di allungare i termini di prescrizione, o di bloccarla al momento del rinvio a giudizio o della condanna di primo grado, come avviene in tutti i Paesi civili e come raccomandano di fare le autorità europee, è tabù assoluto. Il reato di autoriciclaggio, previsto dalla convenzione di Strasburgo '99 firmata dall'Italia e mai ratificata, è desaparecido. Entrano altri due reati previsti dalla convenzione: il traffico di influenze illecite e la corruzione fra privati. Ma è come se non ci fossero, essendo puniti con pene da 1 a 3 anni: prescrizione assicurata prim'ancora della prima sentenza. A questo punto, ministro Severino, meglio lasciar perdere: piuttosto che una finta legge anticorruzione, meglio nessuna.
 

f4f

翠鸟科
L’ostruzionismo del PDL sulla legge anti-corruzione: vero garantismo o troppe “relazioni pericolose”?

Il Pdl è l'unico partito a votare contro l'emendamento per l'innalzamento della pena per i reati di corruzione; che sia troppo coinvolto?

Oggi, ore 18:27 - 0 Commenti
F0AAAAAElFTkSuQmCC






La legge anti corruzione in esame oggi alla Camera sta creando molti problemi alla maggioranza di Governo, che si spacca per l’ostruzionismo del Pdl.
Saltata per lo stesso motivo anche la riunione che doveva tenersi tra il ministro Severino e i partiti della maggioranza Pdl, Pd e Udc.
La questione nasce da un emendamento presentato dal Pd che chiede un inasprimento delle pene con incarcerazioni fino ad otto anni in caso di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio; l’innalzamento della pena era stato proposto dal Guardasigilli che voleva portarla dagli attuali 2-5 anni a 3-7 anni, quindi quello che il PD propone è una pena soltanto di anno più lunga.
A favore dell’emendamento hanno votato, oltre ovviamente il Pd, anche Fli e IdV, mentre l’Udc e Lega si astengono dalle votazioni e il Pdl si manifesta nettamente contrario all’emendamento; infatti il Pdl propone di accantonare l’emendamento per riflettere su tutte le pene del sistema.
La maggioranza si spacca: dopo il voto all’emendamento del Pd, il Pdl abbandona la sala, mentre l’Udc visto che non si procede al voto, ritira i suoi emendamenti.
Le reazioni a questa situazioni sono state molteplici, a partire da quella del senatore del Pd Giaretta che dice ”Sul ddl anticorruzione, il Pdl sta facendo ostruzionismo, per essere credibili come Paese in cui investire e’ necessario procedere con rapidita’ sulla strada della legislazione. Il Pdl sta facendo un’azione di ostruzionismo sarebbe piu’ saggio porre le questioni di merito e capire che c’e’ una richiesta a livello internazionale. Si sa che il gruppo europeo anti-corruzione ha dato all’Italia delle direttive perche’ ritiene che la legislazione sia inadeguata. Se vogliamo essere credibili come luogo in cui investire dobbiamo procedere con rapidità”, poi prosegue affermando “che non si capisca che uno dei fattori messi in rilievo da tutti gli osservatori internazionali quando si parla dei problemi dell’Italia legati alla scarsa crescita, ad esempio il fatto che ci sia un sistema che non garantisce il mondo degli affari nella chiarezza della certificazione dei bilanci nel livello di corruzione, e’ uno degli elementi che viene considerato importante per distogliere gli investimenti esteri in Italia. Quindi – ha concluso – si lavori perche’ ci sia un’etica pubblica e il paese sia un luogo normale dove chi vuole investire, viene a investire”
Fini invece è molto più deciso: “Mi auguro che la Camera approvi sollecitamente il ddl anticorruzione perché è già passato troppo tempo e, soprattutto, perché va ricordato che siamo uno dei pochi Paesi che non ha ratificato la Convenzione di Strasburgo”






mah!

se c'è uno che vince, chi perde ??
 

lorenzo63

Age quod Agis
Mah .. da quando li hanno rinnovati i fini grill nn si mangia + bene come una volta ... (bene per un' autostrada...)
 

f4f

翠鸟科
Mah .. da quando li hanno rinnovati i fini grill nn si mangia + bene come una volta ... (bene per un' autostrada...)


giusto :)

speriamo che, passando la norma contro la corruzione, mangino meno bene di una volta
se no, continueranno a mangiare bene , tanto e tranquillamente :rolleyes:
 

tontolina

Forumer storico
ecco perchè si è dimesso


[ame=http://www.youtube.com/watch?v=4qQkbm1Ym20&feature=autoplay&list=ULRDLPTbiZ0bE&playnext=2]Berlusconi: ''Mi sono dimesso per dialogare con l'opposizione'' - YouTube[/ame]
 

tontolina

Forumer storico
Dopo che e' uscito dalla politica.
Ma che strano ;)

A questo punto e' palese una strumentalizzazione della magistratura

berlusconi vince - Cerca con Google
perde però le elezioni

vince dove può corrompere o in alternativa piegare la Legge a suo favore con le 103 leggi fatte approvare
ed ora
Pdl: Alfano, pronti a nuova offerta politica per moderati ROMA (MF-DJ)--"Nei prossimi giorni analizzeremo la situazione e daremo le risposte. Abbiamo le idee chiare ci daremo una data perche' possiamo dire cosa fare nel futuro. Vogliamo dare una nuova offerta politica ai moderati, su questo siamo d'accordo con il presidente Berlusconi. Dobbiamo offrire una vera offerta ad altre forze moderate. Vogliamo diventare un'unica squadra con l'ampia area alternativa alla sinistra. Dobbiamo farlo sui contenuti, non sui nomi".
E' quanto dichiarato dal segretario del Pdl, Angelino Alfano parlando alla Telefonata di Maurizio Belpietro.
E sul Movimento a Cinque stelle Alfano dice: "Grillo e' il sintomo di un malessere di chi non ritiene che in Italia ci siano forze politiche in grado di governare il Paese". cat
(END) Dow Jones Newswires
May 22, 2012 03:06 ET (07:06 GMT)
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perderanno perchè la gente è stufa di ladri impuniti berluschini
L’ostruzionismo del PDL sulla legge anti-corruzione: vero garantismo o troppe “relazioni pericolose”?

Il Pdl è l'unico partito a votare contro l'emendamento per l'innalzamento della pena per i reati di corruzione; che sia troppo coinvolto?

Oggi, ore 18:27 - 0 Commenti
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La legge anti corruzione in esame oggi alla Camera sta creando molti problemi alla maggioranza di Governo, che si spacca per l’ostruzionismo del Pdl.

 
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