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tontolina

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Bayer-Monsanto, chi fa profitto con farmaci e pesticidi può avere a cuore la salute?

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09/15/bayer-monsanto-chi-fa-profitto-con-farmaci-e-pesticidi-puo-avere-a-cuore-la-salute/3035998/

La recente notizia dell’acquisto della Monsanto da parte di Bayer
è fonte di preoccupazioni molto serie in chi ha a cuore la salute pubblica perché le grandi manovre condotte dalle multinazionali dell’agrochimica stanno portando alla concentrazione in pochissime mani di un enorme potere di controllo sia sulla produzione di cibo che su quella dei farmaci: elementi fondamentali per la salute delle popolazioni. Se prima bastavano le dita di due mani per contare i soggetti che controllavano il settore, oggi, dopo le concentrazioni in atto, le dita di una mano sono sovrabbondanti: in pratica, quando le fusioni in atto andranno definitivamente in porto, saranno solo tre i soggetti che si spartiranno un mercato da cui dipendono le vite dell’intera popolazione mondiale:
Du Pont-Dow Chemical,
Syngenta-ChemChina
e Bayer-Monsanto.

L’unica multinazionale del settore che è rimasta tagliata fuori è la Basf, che pure aveva tentato la scalata a Syngenta, ma è stata battuta dal colosso cinese ChemChina, lo stesso che ha acquisito la nostra Pirelli.


In particolare è l’ultimo accordo in ordine di tempo tra Bayer e Monsanto, quello destinato a generare il maggiore scalpore per la grande esposizione mediatica della multinazionale statunitense, leader nella produzione di sementi Ogm, in particolare di quelli resistenti all’erbicida Roundup. Come è ben noto anche l’erbicida è prodotto dalla Monsanto ed è a base di glifosato, sostanza recentemente classificata come probabile cancerogeno per l’uomo ed al centro di grande dibattito nei mesi scorsi per quanto riguarda il rinnovo della sua commercializzazione in Europa.

In realtà le promesse degli Ogm faticano sempre di più ad essere mantenute, sia perché le spese a carico degli agricoltori sono quadruplicate ed guadagni non sono quelli sperati, sia perché stanno aumentando le piante che presentano resistenza al glifosato e molecole sempre più potenti e pericolose per la salute vengono messe in commercio con tutto ciò che ne consegue. Già nel 2015 un articolo sul New England Journal of Medicine segnalava l’utilizzo di un nuovo composto ottenuto dalla aggiunta al glifosato del 2-4D, un componente del famigerato “agente arancio” usato come defoliante in Vietnam.

Ma sia ben chiaro, l’effetto cancerogeno è solo la punta dell’iceberg del complesso delle patologie umane cronico-degenerative correlabili ad esposizione cronica a pesticidi, compreso il glifosato. La letteratura scientifica che correla l’esposizione a pesticidi a malattie quali Parkinson, Alzheimer, Sla, diabete, infertilità, endometriosi, patologie respiratorie, autoimmuni, renali, cardiache, malformazioni etc
è imponente e purtroppo si conferma che il solo vivere in prossimità di aree in cui si pratica l’agricoltura industriale diminuisce nei bambini le capacità cognitive e ne aumenta il rischio di cancro.

Anche la Bayer è una delle massime multinazionali della chimica, produttrice contemporaneamente di farmaci e di pesticidi, specie insetticidi organofosforici utilizzati in ambiente domestico, ma estremamente pericolosi se l’esposizione avviene durante l’infanzia, la gravidanza o addirittura prima del concepimento. Dati raccolti a livello internazionale e di recente pubblicati hanno dimostrato che i rischi per tutti i tipi di leucemia nella prole aumentano dal 30 al 55% e lo studio conclude con la raccomandazione di limitare il più possibile l’esposizione indoor a tali sostanze nelle fasi più precoci della vita. Ma come si può pensare che chi trae profitto dal vendere farmaci e pesticidi non eserciti ancor più di ora azioni lobbistiche volte ad intralciare qualunque politica orientata alla prevenzione primaria, alla sostenibilità e alla sicurezza alimentare?
 

tontolina

Forumer storico
incredibile
è stato trovato del GLIFOSATO all'interno dei vaccini

Consumatori :: Il glicofosato e il principio di precauzione
consumatori.e-coop.it/index.php/.../un.../il-glicofosato-e-il-principio-di-precauzione/
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (attraverso lo Iarc, l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) ha appena definito "probabilmente cancerogeno" ...


la denuncia è stata fatta dall'On Pepe in un'intervista

VACCINI OBBLIGATORI: DANNO ERARIALE DA 114 MILIONI DI EURO. Vaccini e bambini - Bartolomeo Pepe
 
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tontolina

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Giardiniere si ammala di cancro, la Monsanto condannata a pagare 289 milioni di danni

Lo ha stabilito un giudice di San Francisco: l’azienda non avrebbe adeguatamente avvertito sui rischi nell’utilizzo di un erbicida contenente glifosato
Giardiniere si ammala di cancro, la Monsanto condannata a pagare 289 milioni di danni

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AFP Dewayne Johnson
Pubblicato il 11/08/2018
Ultima modifica il 11/08/2018 alle ore 12:29



La Monsanto, multinazionale di biotecnologie agrarie, condannata a pagare un risarcimento milionario a favore di uomo che ha denunciato l’azienda affermando che un suo prodotto usato come erbicida ha contribuito a farlo ammalare di un tumore rivelatosi terminale. Lo ha stabilito un giudice di San Francisco ordinando il pagamento di 289 milioni di dollari in quanto l’azienda non avrebbe adeguatamente avvertito sui rischi nell’utilizzo del prodotto contenente glifosato, una sostanza già al centro di polemiche e dispute legali in quanto considerata nocivo. La Monsanto respinge le accuse e ha già annunciato che farà appello.

Dewayne Johnson, custode di siti scolastici nella zona di San Francisco, aveva utilizzato l’erbicida della Monsanto nel suo lavoro e aveva sviluppato un’eruzione cutanea nel 2014, all’età di 42 anni, con la successiva diagnosi di un linfoma non-Hodgkin. I legali della multinazionale sostengono da parte loro che quel tipo di linfoma impiega anni per manifestarsi e che quindi Johnson deve esserne stato affetto da prima del suo incarico nel distretto scolastico.

Si tratta della prima denuncia che arriva in tribunale in cui si sostiene il legame fra il glisofato e una diagnosi di cancro. Fatto che la Monsanto contesta: «La giuria ha sbagliato», ha reagito a caldo il vicepresidente dell’azienda. Esistono tuttavia fino a 5000 denunce negli Usa simili a quella al centro del caso di Dewayne Johnson che potrebbe quindi costituire un precedente importante con possibili centinaia nuove denunce contro la Monsanto, di base a St. Louis e recentemente acquistata dal conglomerato tedesco Bayer.
 

tontolina

Forumer storico
Il glifosato è cancerogeno? Ecco cosa c’è da sapere
Scienza e tecnologia
Cosa dicono la comunità scientifica, l'Europa e il Governo italiano sul diserbante brevettato dalla Monsanto
13 Ago. 2018 ora

Ma il glifosato è o non è cancerogeno? Se lo chiedono in molti, dopo la sentenza di un giudice della California che ha condannato la multinazionale Monsanto a risarcire con 289 milioni di dollari un giardiniere che sosteneva di essersi ammalato a causa della continuativa esposizione a questo diserbante.
La risposta è che una risposta chiara e definitiva non c’è. La comunità scientifica è divisa sul tema e anche le istituzioni politiche sono orientate su posizioni discordanti tra loro.
Di seguito abbiamo cercato di fissare alcuni punti da tenere presente quando si parla di glifosato e dei presunti effetti cancerogeni.

Cos’è il glifosato
Il glifosato è un un diserbante impiegato in agricoltura dagli anni Settanta.
È un composto chimico costituito da un aminoacido, la glicina, e da una molecola di acido fosfonico unite tra loro da un ponte di azoto.
Il glifosato inibisce un enzima (l’enzima Epsps) presente nel solo regno vegetale e necessario alla sopravvivenza della pianta. Tuttavia alcune coltivazioni geneticamente modificate sono in grado di resistergli.
Semplificando, l’utilizzo di glifosato consente di eliminare le erbacce o le piante infestanti risparmiando invece quelle resistenti che si decide di coltivare.
Dalla sua introduzione ne sono state spruzzate sui campi quasi 9 milioni e mezzo di tonnellate e al momento risulta essere l’erbicida più usato al mondo.

Glifosato e Monsanto
Il glifosato fu scoperto nel 1970 nell’ambito di una ricerca commissionata dalla multinazionale statunitense Monsanto, attiva nelle biotecnologie agrarie.
Nel 1974 la Monsanto lanciò sul mercato Rondup, un diserbante a base di glifosato. Il prodotto arrivò in Italia nel 1977.
La multinazionale ha detenuto l’esclusiva per la produzione di glifosato fino al 2001, quando il brevetto è scaduto.

La sentenza contro Monsanto
Sabato 11 agosto 2018 un giudice del tribunale di San Francisco, in California, ha condannato Monsanto a pagare un risarcimento danni da 289 milioni di dollari a un giardiniere che sostiene che gli erbicidi a base di glifosato prodotti dalla multinazionale gli hanno provocato il cancro.
Al giardiniere, DeWayne Johnson, 46 anni, è stato diagnosticato un linfoma non-Hodgkin nel 2014. L’uomo ha utilizzato per anni i prodotti della Monsanto.
Il giudice californiano ha stabilito che l’azienda sapeva che i suoi diserbanti erano pericolosi e l’ha condannata perché, nonostante questo, non ha mai avvertito i consumatori.
Monsanto ha annunciato che farà appello contro la sentenza. “La giuria ha sbagliato”, ha dichiarato il vicepresidente Scott Partridge davanti al tribunale di San Francisco.
L’azienda nel giugno 2018 è stata acquisita dal gigante farmaceutico tedesco Bayer per 63 miliardi di dollari.
Bayer in una nota si è detta “fiduciosa sulla base della forza della scienza, delle conclusioni a cui sono pervenuti gli enti regolatori di tutto il mondo e di decenni di esperienza”.
“Il glifosato è sicuro e non causa il cancro se usato secondo l’etichetta”, ha assicurato la multinazionale.

Cosa dice l’Europa
Il 27 novembre 2017 la Commissione europea ha rinnovato per altri cinque anni l’autorizzazione all’utilizzo del glifosato sul territorio dell’Unione europea.
A questa decisione si è arrivati dopo un lungo dibattito politico che ha visto l’Italia tra i Paesi più attivi nel chiedere limitazioni all’utilizzo del diserbante.
In precedenza sia l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare con sede a Parma, sia l’Echa, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche, erano arrivate alla conclusione che il glifosato non è pericoloso per la salute umana.
La posizione della Commisione europea, tuttavia, non coincide con quella del Parlamento europeo. [il popolo dice No mentre i burocrati dicono Sì]
L’assemblea aveva dato parere contrario al rinnovo dell’autorizzazione.
Nel febbraio 2018 l’Europarlamento ha istituito una commissione per valutare “potenziali conflitti d’interesse e mancanze nella procedura di autorizzazione dei pesticidi”.

Cosa dice la scienza
La comunità scientifica non ha una posizione univoca sulla nocività del glifosato sulla salute umana.
Glifosato cancerogeno
Lo studio che più di frequente viene richiamato per sostenere che il glifosato è cancerogeno è quello dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc), agenzia intergovernativa con sede a Lione che fa capo all’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).
Nel 2015 lo Iarc ha pubblicato uno studio nel quale ha inserito il glifosato nella categoria A2 tra i probabili cancerogeni.
La categoria A2, per intenderci, è la stessa in cui sono state inserite le carni rosse.
Nell’autunno 2017 l’agenzia di stampa britannica Reuters ha pubblicato un articolo nel quale sostiene che nella ricerca dello Iarc sul glifosato sono state eliminate alcune risultanze che escludevano un legame tra il diserbante e l’insorgenza di cancro negli animali.
Lo Iarc ha risposto all’articolo di Reuters con una nota nella quale ha smentito di aver alterato i risultati dello studio.
Glifosato non cancerogeno
A fronte della ricerca condotta dallo Iarc, ci sono diversi altri studi che affermano che il glifosato non è in alcun modo cancerogeno.
Tra questi vi è quello realizzato da un pool di ricercatori indipendenti e pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute.
“Il glifosato non è statisticamente associato al cancro”, si legge nelle conclusioni della ricerca.
Anche la Commissione Scienza, Spazio e Tecnologia del Senato degli Stati Uniti ha escluso la cancerogenità del diserbante in questione.

Il glifosato in Italia
In Italia, l’uso del glifosato è regolato dal principio di precauzione: il diserbante può essere utilizzato, ma rispettando delle forte limitazioni.
Ad esempio ne è vietato l’uso nella fase di pre-raccolta in agricoltura né in aree urbane come giardini o bordi di strade e ferrovie.
Il glifosato, inoltre, in Italia non può essere utilizzato in combinazione con altre sostanze che ne possono potenziare l’effetto.
Dopo la sentenza emessa a San Francisco, il vicepremier Luigi Di Maio ha scritto su Facebook: “Dobbiamo combattere l’invasione sul nostro mercato di questa sostanza, una minaccia che si concretizza con mostruosi accordi commerciali sottoscritti solo in nome del profitto”
“La salute e il principio di precauzione sono il faro della nostra azione di governo”, ha aggiunto Di Maio. “Basta ad accordi commerciali che mettono a repentaglio la salute dei cittadini”.


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tontolina

Forumer storico
Glifosato, dopo gli Usa ora paghi anche l’Ue: la “minaccia” degli avvocati che hanno sconfitto la Monsanto

Glifosato, dopo gli Usa ora paghi anche l’Ue: la “minaccia” degli avvocati che hanno sconfitto la Monsanto

I legali che hanno ottenuto un maxi-risarcimento per un giardiniere che avrebbe contratto il cancro a causa dell'esposizione al pesticida, hanno annunciato il loro impegno al fianco del fronte ecologista europeo che sta sfidando la multinazionale (oggi in mano tedesca)



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Glifosato, dopo gli Usa ora paghi anche l’Ue: la “minaccia” degli avvocati che hanno sconfitto la Monsanto


“danni punitivi per 14 anni di bugie”.

La multinazionale americana sarebbe stata a conoscenza della pericolosità dei propri prodotti e avrebbe cercato di nascondere i risultati di alcuni studi a partire dal 1999. Sviluppando “un metodo” per “corrompere funzionari pubblici, distorcere i risultati degli studi scientifici e i pareri delle agenzie di regolamentazione”, accusa il secondo legale Robert Kennedy jr. (nipote del presidente degli Stati Uniti assassinato a Dallas), la Monsanto sarebbe dunque riuscita a coprire per anni le proprie responsabilità.


Glifosato, dopo gli Usa ora paghi anche l’Ue: la “minaccia” degli avvocati che hanno sconfitto la Monsanto
„“Costringeremo Monsanto a rilasciare altri documenti e ne pubblicheremo anche di legati alla vicenda dell’autorizzazione del glifosato in Europa”, ha avvertito Kennedy.“
 

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