Basilico, opportunità colte o perse di cambiare la propria vita... (1 Viewer)

Ignatius

sfumature di grigio
Thread domenicale onusto di spunti: a tutti/e piace il basilico, magari non tutti/e sono o sono stati/e sensibili al colpo di fulmine, ma ognuno/a di noi ha avuto un'occasione per cambiare la propria vita. Non solo dal punto di vista sentimentale, chiaramente.


Qualche volta ci siamo buttati/e, qualche altra l'odore del basilico, o forse la paura, o qualche altra cosa, ci ha ottenebrati/e impedendoci di cogliere l'occasione.


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ConteRosso

mod sanguinario
come mi sembra vecchio questo Cazzullo
che magari anagraficamente è più giovane di me
incontrarsi in discoteca è un incubo (è perché?)
magari io posso ritenere un incubo incontrarsi
ballando un liscio in una balera
analogamente incontrarsi sul web è bellissimo , ho molte
amicizie virtuali e qualcuna da anima si è fatta carne :up:
i meglio (sic!) incontri li ho fatti in vacanza
ricordo una modenese a Minorca
se il ragazzo del treno avesse conosciuto la 'sua' donna dei sogni
magari sarebbe rimasto deluso, magari aprendo bocca la ragazza
avrebbe avuto un pesante accento della Val Brembana .. magari
si sarebbe rivelata come una persona sciocca e vanesia
a volte è meglio sognare...
 

ARANCIA

Forumer storico
come mi sembra vecchio questo Cazzullo
che magari anagraficamente è più giovane di me
incontrarsi in discoteca è un incubo (è perché?)
magari io posso ritenere un incubo incontrarsi
ballando un liscio in una balera
analogamente incontrarsi sul web è bellissimo , ho molte
amicizie virtuali e qualcuna da anima si è fatta carne :up:
i meglio (sic!) incontri li ho fatti in vacanza
ricordo una modenese a Minorca
se il ragazzo del treno avesse conosciuto la 'sua' donna dei sogni
magari sarebbe rimasto deluso, magari aprendo bocca la ragazza
avrebbe avuto un pesante accento della Val Brembana .. magari
si sarebbe rivelata come una persona sciocca e vanesia
a volte è meglio sognare...

Vero :up: spero per lui che la prossima volte si finge esperto di basilico e la invita a casa sua a vedre i pomodori ;) (p.s gli schiaffi tonifino la pelle del visto i baci l'amima)
 

Claire

ἰοίην
Invece a me l'articolo ha messo tanta dolcezza nei pensieri e mi ha regalato qualche minuto di atmosfera onirica, sfumata e leggermente malinconica, ma di quella malinconia che lascia un buon sapore in bocca.
E ho sentito il profumo del basilico ;)
 

Ignatius

sfumature di grigio
Io invece pensavo...

...non al basilico...

...ogni tanto ci ripenso...

...tanti anni fa...

...lavoravo nella società X, che la Capogruppo ad un certo punto aveva deciso di fondere con la sua altra partecipata Y.

Era un rincorrersi di rumors poco tranquillizzanti: non si sapeva quello che sarebbe successo al personale (qualcuno diceva che metà di noi sarebbero stati trasferiti nella città di Y e viceversa, qualche altra voce propendeva per un polo unico, magari in una città diversa...).


Insomma: diedi le dimissioni, per dirigermi verso una società più giovane, dinamica, con tassi di crescita ben diversi da quelli cui ero abituato.



Ma, nel periodo di preavviso, mi telefonò l'Ingegner B, un 65enne con una voglia di fare che molti trentenni non avevano. Uno dei vertici delle attività operative del Gruppo che stavo per lasciare.

Mi convocò presso la sede della Capogruppo.

Nell'incontro, mi disse che aveva un progetto per me e per qualche altro giovane (beh, avevo poco più di trent'anni) promettente del Gruppo: una società che avrebbe accentrato, omogeneizzato, reso più efficienti le procedure contabili e amministrative di tutte le società del Gruppo.

Gli dissi che la - insolita - lettera di assunzione che avevo sottoscritto prevedeva una penale (una ventina di milioni di lire dell'epoca, mi par di ricordare) se avessi rinunciato, ma lui rispose che non era un problema: ci avrebbe pensato il Gruppo.

Mi proponevano, insomma, di lavorare presso di loro, girando un po' l'Italia, fors'anche le partecipate estere...

La cosa era innovativa, intrigante...

Ma qualcosa in me pensò "avrebbero potuto pensarci prima", e "comunque sia, anche il nuovo lavoro è in un gruppo nuovo, meno importante ma diverso, forse appena meno solido ma più dinamico...".


Insomma, ringraziai per l'offerta e per l'apprezzamento, e lasciai perdere.


Cosa accadde, poi?

Il nuovo posto di lavoro era in una società sì in crescita, ma disorganizzatissima.
Il mio nuovo capo era un isterico decisionista incompetentissimo (un dirigente che ne sapeva meno di un normale capufficio), con problemi caratteriali (nel giro di 2 anni, il 90% delle risorse che aveva a disposizione all'inizio, o che aveva assunto, se ne andarono... solo con me non usava toni terroristici, perché aveva compreso che non poteva perdere il mio contributo lavorativo)...

Insomma, stabilii il mio nuovo record personale negativo di durata: rimasi lì un anno e mezzo, senza aver imparato molto di nuovo (ma avendo insegnato qualcosa a qualche giovane leva).

Forse, alla luce di ciò, la mia decisione si rivelò clamorosamente sbagliata, almeno nel breve termine (dopo quei 18 mesi finii nella società che da allora mi ospita, il paradiso dei lavoratori).


In compenso, il progetto di "Società faro nelle tenebre per tutte le società del Gruppo" che avrei dovuto seguire se mi fossi trasferito alla Capogruppo ha avuto vita difficile (per forza, senza di me :cool:) e dopo un po' è stato abbandonato; il Gruppo ha avuto vicissitudini abbastanza importanti negli ultimi anni, essendo esposto alle mareggiate dei mercati finanziari...
Cordate interne in tensione tra loro... magari sarei finito nella cordata "sbagliata"... forse mi avrebbero epurato e trasferito in una filiale in qualche paese sottosviluppato (la Francia, per esempio)...



Però rimane sempre, in qualche angolo della mente, un "chissà come sarebbe andata a finire se, quella volta, avessi detto sì".
 

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