Ma, guarda, Ontani davvero appare appoggiarsi alle forze del male. Solo che per fortuna oggi distinguiamo ciò che è condanna religiosa, per esempio, da condanna civile, a differenza delle teocrazie, ma anche del mondo musulmano, per dirne uno.
Potrei aggiungere che le forze del male sono di due tipi. Luciferico, che tende a esaltare l'uomo, a farne un superuomo, a spingerlo a vivere orgogliosamente nelle idee, verso l'alto, insomma. E arimanico, che tende a disumanizzarlo e renderlo più simile alle macchine, a spersonalizzarlo. Lucifero<luce, Arimane<morte. L'uomo può trasformare le forze luciferiche sino a renderle positive. Di Arimane invece deve solo servirsi restando sempre ben cosciente di quanto sta facendo (es. automobili, computers, il guaio è quando uno se ne fa assorbire). Può usarle - a queste condizioni - ma non ne metamorfoserà la natura.
Infine, cedere alle forze luciferiche apre la porta a quelle arimaniche, così come l'esaltazione di Hitler portò alle stragi della II G M, o come, più modestamente, si può passare dallo spinello all'eroina.
Se si accetta questo - e capisco sia difficile
- resta da chiedersi in che consista il demoniaco in Ontani. Infatti, la cosiddetta tentazione luciferica è favorevole alle arti, ben presente in ogni attività artistica, e solo i grandissimi riescono a riequilibrarla con forze sane. Per esempio Bach, Raffaello, Chagall ci presentano una spiritualità ripulita, positiva. Quasi al loro livello, ma appena più inquieti, potremmo nominare Wagner, Michelangelo, Giorgione. Viceversa, il surrealismo rimane abbastanza invischiato in forze dubbie - senza che questo infici la sua forza artistica, ma solo colorandola in un certo modo. Ontani non è lontano da questo permeare l'opera di echi "malvagi", ma in più appare nei suoi grafismi anche qualche elemento caratteristico delle personalità psicotiche, il che ne fa artista non del tutto in grado di dominare queste forze luciferiche, ma anzi già in parte corrotto, dunque artisticamente indebolito.
Che equivale a dire che anche le forze arimaniche si sono fatte strada, ed è soprattutto alla percezione inconscia della loro presenza che reagiscono coloro che si affermano come religiosi, ma in pratica hanno ben poca coscienza di questi aspetti spirituali, e in realtà sono più fedeli alla tradizione che alla vera religiosità.
Naturalmente non pretendo che si sia d'accordo con quanto scrivo. Basterebbe un po' di disponibilità, ma se non c'è va bene lo stesso.