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Cris70

... a prescindere
Tutte le posizioni sono chiare ma prendiamola con leggerezza. Di arte non si vive e non si muore. Di qua e di là, figurativo e concettuale, alto e basso, ecc..., son tutte cose, situazioni, visioni relative e per nulla importanti. Come dicono gli inglesi "keep calm" e soprattutto "peace&love". Si vive meglio!
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Mi riferivo come ha scritto Gino ad altri ambienti, anche se non mi piace molto farlo da qui anche visto che non ho il pb. di scrivere quello che penso anche là, come del resto ho sempre fatto.

Anche le considerazioni sono riferite in particolare a lui perché trovo che risenta ancora a differenza di Cris della vicenda Collezionissima che lo porta a vivere quel forum con un atteggiamento piuttosto "ostile" ed ipercritico a differenza dello stile scanzonato che utilizza qui.
Sa già del resto cosa penso in proposito, sulla passione concordo ma proprio non capisco quello stile tifoseria che proprio non mi appartiene.
Per rispondere anche a Cris.

Lory, ti assicuro che Collezionissima non c'entra, se non come punto in cui si è rivelato il vero essere di qualcuno. Quello che allora non ho accettato è l'ipocrisia di aver accusato me che praticamente non avevo fatto nulla, se non un blando sostegno all'iniziativa, e accusato non so di che - se non di positiva coerenza, mi vien da dire. Immagino di essere stato un falso bersaglio per non colpire Cris, ma mi scocciò. Nota bene che il tipo si guardò bene dal prendersela con Varoon, in quanto, immagino, era ed è tuttora moderatore., il quale si trovava in posizione analoga alla mia.
E tuttavia l'ostilità nasce dal fatto che successivamente il moderatore si è comportato assai scorrettamente come arbitro e giocatore allo stesso tempo. Tuttora l'individuo, come forumista, mi provoca, però appena dovessi reagire, come moderatore mi "stanga", e allo stesso modo sostiene apertamente chiunque mi provochi o mi offenda, impedendo contemporaneamente a me qualsiasi reazione. Tutto questo traspare relativamente poco da quanto rimane poi sul forum senza venire cancellato. Dovresti aver notato anche che non intervengo quasi mai a dire, per esempio, che i Castellani sono dei portauova (lo penso comunque :daisy: ), e che le provocazioni sorgono da qualcuno che si sente "protetto", non da me. Ormai intervengo non per il forum, ma solo per interloquire con persone che rispetto, come te e Acci, ad esempio, ma praticamente sono quasi dei messaggi ad personam.
D'altronde ho ben chiarito a suo tempo che finché quello là resta moderatore, io sto di lato.
Che poi i titolari di una casa d'aste in cui lui era appunto di casa mi abbiano confidato qualcosa come "com'è ridotto quel forum", è, nonostante tutto, di conforto.

Infine, a te e Cris ripeto: leggerezza sì, ma evidentemente questo è possibile a chi viva l'arte da spettatore. Chi l'abbia prodotta sa bene quanto sia un campo in cui ti trovi drammaticamente faccia a faccia con te stesso, un esame di verità che non si potrà mai dimenticare. Un matrimonio spirituale. E si sa che è più facile scherzare sulle corna degli altri che sulle proprie.:pollicione:
 

Cris70

... a prescindere
Per rispondere anche a Cris.
...
Infine, a te e Cris ripeto: leggerezza sì, ma evidentemente questo è possibile a chi viva l'arte da spettatore. Chi l'abbia prodotta sa bene quanto sia un campo in cui ti trovi drammaticamente faccia a faccia con te stesso, un esame di verità che non si potrà mai dimenticare. Un matrimonio spirituale. E si sa che è più facile scherzare sulle corna degli altri che sulle proprie.:pollicione:

Penso che tu mi abbia dato finalmente la chiave di lettura. Hai ragione, quando la vita ti porta a "provar fatica" di intelletto e di sentimenti, su quell'argomento si diventa duri e spesso poco inclini alla mediazione.
L'unico dubbio che mi rimane, ogniqualvolta mi trovo anche io in questa situazione, che forse se l'obiettivo è comune le strade spesso sono diverse e quindi anche le relative ferite, che poi son quelle che determinano le ns azioni e i ns pensieri.
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
forse se l'obiettivo è comune le strade spesso sono diverse e quindi anche le relative ferite, che poi son quelle che determinano le ns azioni e i ns pensieri.
Certo che le strade sono e devono essere diverse. La differenza la fa la serietà dell'impegno. Per questo, quando vedo i furbetti del quadrettino, che se la cavano con un trucco, una esteriorità, una finta profondità, non riesco a tacere.
Tuttavia apprezzo chi è "vero" e riesce a creare qualcosa, anche se talora discutibile, con uno stile a me estraneo, o che potrebbe essere criticabile se usato da altri.Per esempio, si capisce che Hsiao Chin mette nelle sue opere un senso di vera ricerca, anche quando il risultato non è magari granché. Non apprezzo invece, cambiando genere, Borghese in quanto pedissequo imitatore di Maccari: la sua non è ricerca, ma rovistare, e non dico dove :melo:
Ugualmente sono critico verso tutti i ready-made, non solo intellettualmente totalizzanti, tipo Duchamp, ma anche come risultato di assemblaggi, in quanto rappresentano quasi sempre l'incapacità creativa dell'artista, in pratica il suo vuoto materialismo, la sua insufficiente indipendenza (lo dico per aver vissuto quell'esperienza in prima persona, e non solo). Sono giochini, ma tra la Settimana Enigmistica e Pirandello c'è di mezzo il mare.

Sempre su questo aspetto dell'assemblaggio, si tratta della trasposizione moderna di un atteggiamento storicamente testimoniato, a partire da Leonardo, che osservando le macchie sui muri, per esempio, trovava stimolo a formarne disegni, o Constable, che non disegnava subito, ma schizzava effetti sulla tela per poi riordinare. Solo che questi due grandi sapevano dare un limite a tale stimolo esteriore, se ne riappropriavano, un po' come uno che prima si ubriachi, ma poi, tornato sobrio, sfrutti a buon pro le strane esperienze fatte. Al limite qualcosa di analogo all'esperienza della droga. Ma molti che oggi assemblano non hanno operato questa presa di distanza. L'effetto è simile a quei film che denunciano la violenza ... ma fanno cassetta mostrandola. Quegli oggetti che vorrebbero servire come, chessò, denuncia del materialismo della società dei consumi, in effetti proprio su questo materialismo si basano per intortare lo spettatore. In questo forum @mantegna mostrò una vecchia auto nella sabbia, opera di un suo amico, mi pare Luca Vitone. Egli stesso era assai perplesso. Questo è appunto un buon esempio dell'impotenza artistica, hai voglia a ricamarci sopra teorie e filosofie.
 

Cris70

... a prescindere
Baleng forse ho trovato come ridurre i pixel.
Vai nel 3d di Jenkins o ridotto l'immagine. Confermi?
Effettivamente però non è veloce. Non garantisco per il futuro
Sorry :tristezza:
 

Loryred

Forumer storico
Vedi Gino, ognuno tende a ritenere gravi le cose che lo riguardano, tu hai avuto pb. con un moderatore, io con l'altro, lo scrivo solo come dato perchè voglio parlare di esperienze vissute in prima persona.
Nel tuo caso si tratta di diverse visioni dell'arte nel mio l'implicita accusa ma sul piano personale di cospirazione e quindi di doppiezza e di essere una manovratrice, talmente lontana dalla realtà da risultare quasi ridicola visto il mio stile diretto fatto non certo per attirarmi le simpatie. Non mi interessa stabilire quale sia più grave ma solo ammettere che sono situazioni in cui può incorrere chiunque.

L'unico rammarico che qualcuno abbia potuto crederlo e che rimanga un'ombra di sospetto sulla mia persona ma cerco di convivere "schivando", evitando di rispondere in modo diretto se non proprio chiamata in causa perchè voglio prendermi il meglio di quel luogo e vivermela per quello che è, un semplice passatempo che non voglio mi rovini la giornata e che mi sento libera di chiudere nel momento in cui non mi interessi più partecipare.
Sulla "qualità" non credo migliori o peggiori per la gestione ma perchè cambiano le persone. Quando sono approdata io sarebbe stato impensabile trovare i Labronici o Rosai in prima pagina, era tutto convintamente contemporaneo... Poi quelli che usano il forum per caxxeggio ci sono e ci saranno sempre ma mica è obbligatorio considerarli!
 
Ultima modifica:

baleng

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Il robot entra nella camera dell'ospedale e dice al paziente: «Stai morendo, non tornerai a casa»

Dal Gazzettino

Serve commentare? Ovviamente negli USA
Sono magari gli stessi che accusano l'agricoltura biodinamica di stregoneria

Il problema sorge quando il ministero dell’Agricoltura ritiene che il biodinamico sia strategico e che tutto quel mix di magia, esoterismo, omeopatia e astrologia siano il futuro della ricerca scientifica e dell’agricoltura italiana.
Luciano Capone su Il Foglio.

Questi liberisti censurano più che una dittatura. Per qualcuno il solo mondo perfetto sarebbe un mondo senza uomo. L'ideale sarebbe che anche il moribondo fosse un robot.

Sono tendenze che han preso spazio anche nell'arte. Se richiesto, faccio i nomi.


Si aggiunge Elena Cattaneo su Repubblica

Elena Cattaneo: “Il Politecnico di Milano sponsorizza la stregoneria”


Il Politecnico di Milano ospiterà la prossima settimana un convegno promosso dall’Associazione per l’Agricoltura biodinamica, che si basa sugli asserti del tutto non scientifici di Rudolf Steiner. La Senatrice a vita Elena Cattaneo, ricercatrice e farmacologa di fama mondiale, ha scritto una lettera al rettore del Politecnico Ferruccio Resta.

di Elena Cattaneo*
Gentile Rettore,

da parte di molti colleghi mi sono arrivate segnalazioni in merito al “Convegno internazionale di agricoltura biodinamica” – di cui allego la locandina – organizzato all’interno del Politecnico di Milano per le giornate del 16 e 17 novembre e nel cui evento di apertura compare il suo nome.

Da studiosa e docente, conosco e apprezzo l’autorevolezza scientifica del Politecnico, consolidata in Italia e nel resto del mondo, e ho molta stima per quanti, ogni giorno, vi studiano e compiono le loro ricerche applicando rigorosamente il metodo scientifico per accrescere il patrimonio di conoscenze dei cittadini italiani e dell’umanità tutta. Mi appare, dunque, sorprendente e allarmante che proprio in una sede scientifica così prestigiosa si scelga di ospitare, figurandovi come “in collaborazione”, un “convegno sulla biodinamica”, vale a dire una delle pratiche più antiscientifiche che esistano.

Ricordo, per brevità, che uno dei principali preparati usati in questo tipo di agricoltura è il preparato 500, anche noto come “cornoletame”, la cui efficacia Rudolf Steiner, fondatore della biodinamica, spiegava così: “La vacca ha le corna al fine di inviare dentro di sé le forze formative eterico-astrali, che, premendo verso l’interno, hanno lo scopo di penetrare direttamente nell’organo digestivo. Proprio attraverso la radiazione che proviene da corna e zoccoli, si sviluppa molto lavoro all’interno dell’organo digestivo stesso”. Non posso fare a meno di chiedermi le ragioni per cui un’istituzione scientifica seria e rigorosa come il Politecnico ha scelto di avallare col proprio nome e la propria sede, tra la costernazione di larga parte della comunità degli studiosi, una pratica che sconfina nell’esoterismo e nella stregoneria.

Tale decisione appare ancora più singolare dal momento che l’agricoltura italiana versa in drammatiche condizioni, avendo perso competitività, biodiversità e resa, anche per decisioni politiche contrarie all’innovazione che hanno alimentato narrazioni lontane dalla realtà della nostra agricoltura, con conseguenze per i consumatori e la bilancia commerciale agroalimentare, oltre che per lo sviluppo progettuale in ambito biotecnologico agrario. Il “confronto” tra scienza e antiscienza serve solo a legittimare la seconda a spese della prima. Ci sarebbe, invece, quanto mai bisogno di ripristinare una linea netta, ferma, indelebile, di demarcazione fra le due, evitando, ad esempio, di ospitare per due giorni i “massimi rappresentanti” delle lobby promotrici del cornoletame per spiegare (cito dal programma del convegno) “I fondamenti scientifici del biologico e del biodinamico” negli stessi luoghi dove eccellenti studenti e ricercatori scelgono di investire passione, fatica e rigore per portare avanti la conoscenza scientifica, combattendo ogni giorno per strappare centimetri all’ignoto, spesso contro mille difficoltà economiche, burocratiche e culturali.

L’Italia è il luogo dove, con Galileo, è nato il metodo scientifico, ma è anche, purtroppo, il Paese in cui un ospedale, che dovrebbe somministrare cure di provata efficacia, ha accettato di “somministrare” la poltiglia Stamina nonostante fosse evidente che di scientifico e di efficace non avesse proprio nulla; in cui il Senato della Repubblica stava per consentire (lo si è scongiurato) la proiezione al suo interno di un documentario che esponeva le teorie, scientificamente sconfessate e fattualmente false, di Andrew Wakefield, ospite d’onore dell’iniziativa, su vaccini e autismo. E, mi trovo costretta ad aggiungere oggi, potrebbe essere il Paese in cui una delle più accreditate istituzioni scientifiche, quale il Politecnico di Milano, sceglie di ospitare, fare da apertura e collaborare alla promozione di una pratica che rappresenta la negazione stessa della scienza, anziché fermamente confutarla, contribuendo di fatto alla sua legittimazione agli occhi dell’opinione pubblica.

L’intento della “Associazione per l’agricoltura biodinamica” promotrice del convegno è, di tutta evidenza, quello dare credito e autorevolezza ad idee e attività che ne difettano. Nel caso di specie si coltiva l’idea di chiedere con urgenza “investimenti in ricerca e formazione per l’agricoltura biologica e biodinamica” e “la valorizzazione dell’agrobiologia biodinamica”. L’ateneo, i suoi ricercatori lo sanno? Concordano? Queste modalità, come ho già osservato pubblicamente, non sono altro che la punta dell’iceberg di una galassia di persone e associazioni che utilizzando luoghi e loghi ufficiali – ad esempio di ospedali, università, etc. – compiono quotidianamente un’opera di “parassitismo istituzionale” a tutto “maleficio” di ignari cittadini.

Il tutto affinché l’esoterismo professato possa assurgere a scienza. Ecco perché altrettanto rischiosa, in termini di credibilità, mi appare la partecipazione a tale “convegno” del sindaco Sala e del presidente della Triennale Boeri, che sto valutando di contattare per informarli sulla questione. D’altra parte, se il Politecnico “collabora”, e quindi si presta di fatto a dare legittimazione scientifica e istituzionale, a un evento sulla biodinamica, allora tanto l’uomo politico quanto il cittadino potrà ritenere erroneamente che la biodinamica abbia un qualche fondamento scientifico, anziché (come in effetti è) basarsi sull’astrologia e sull’esoterismo.

Le istituzioni tecnico-scientifiche sono i “globuli bianchi” del Paese. In un sistema immunodepresso, dove chi ha il dovere di vigilare viene meno alla sua funzione, trovano facile spazio ciarlatani e narrazioni che condizionano le libere scelte e allontanano cittadini e politici dalla realtà. Un meccanismo, questo, che può facilmente prestarsi a molte forme di condizionamento su tanti aspetti del nostro comune vivere. Alle istituzioni del Paese spetta la difesa della realtà e degli spazi pubblici nei quali viene promossa e tutelata. Nella speranza che queste mie parole possano contribuire a una riflessione sull’opportunità di prevenire il pericolo di simili deragliamenti, le invio i miei saluti.

* Docente alla Statale di Milano e Senatrice a vita, da glistatigenerali.com

Hai voglia, Giustino, a brevettare. Questi ti entrano in camera a distruggere tutto.
 

baleng

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La nuova frontiera della fisica
«Invertita la direzione del tempo»


Mi sembrava appunto di essermi svegliato troppo presto, stamattina ...:pollicione:

Ma, seriamente, se il tempo non è altro che la somma delle metamorfosi dei vari soggetti presenti nello spazio, in realtà questi dovrebbero aver invertito il corso di [almeno] una metamorfosi. Se poi si considera che in ogni metamorfosi c'è comunque una distruzione di energia, sembra che, o
1) per ottenere questo è stata ceduta energia, e dunque non si tratta di vera inversione
2) l'inversione ha prodotto energia, come sarebbe teoricamente da prevedere. Le conseguenze sarebbero gigantesche, forse apocalittiche.

Quello che conta, per capire queste semplici (ehm) affermazioni è il non concepire il tempo nel classico modo pre-einsteniano, come tuttora in generale si fa, cioè come entità a sé stante, esterna alle "cose". Ma nemmeno nel sofisticato modo einsteniano, come una variabile influenzata dalle masse e dall'energia. Invece esso può concepirsi come interno alle cose, identico alla loro metamorfosi, che è pi
ù lenta per i minerali, più rapida per gli esseri viventi Ecco perché il concetto di tempo presuppone quello di "identità". E' l'"entità" stessa che cambia, che si metamorfosa. Se si parla di 2 entità, si parla di spazio. Solo attribuendo due "immagini" diverse allo stesso soggetto possiamo parlare di tempo. Se le due immagini si riferiscono a due entità diverse, si sta parlando di spazio.



:jolly:
Sì, dottore, scusi, ancora un attimo e poi rientro in cella. :rasta:
 

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