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pacorez

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Ecco

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pacorez

Forumer attivo
Stanno smontando la parte ponente, avevo capito che era la parte di levante.

Quindi presto arriveranno sulla parte che incombe sulle case che dovranno essere demolite.
carissimo sì la parte ponente, la più facile, il problema sarà a breve demolire la parte con i piloni .. pare che mettano microcariche implosive e pare anche che, considerato le polverei d'amianto e di tutto un pò che si sprigionerrano, la sottoscritta prenderà ferie o quant'altro visto che ci lavora a neanche ad un km!!:eek::(
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Storia di un investitore

In tempi ormai preistorici :-D il sottoscritto studente lavoratore comprava album interi di un incisore che il Salamon aveva decretato finito per sempre. Si chiamava Max Klinger.:up:
Nello stesso periodo il sottoscritto si riempiva di opere di Franco Quaresimin :down: e di Francisco Goya :up:, rifiutando i Morlotti:down:, i Paulucci:down:, i Cassinari:down:, i Purificato:down:, i Messina :down:
Acquistava Matta :up: Appel :up: Corneille :up: Alechinsky :up: Jorn :up: Carte del Blaew e dello Jansson :up: e Singier :mumble: e Bellmer :mumble:
Più tardi accumulò opere grafiche di Alexandre Lunois :mumble: e, in misura molto minore, François Chifflart :down: e Alexandre Calame :mumble:
Scoperto definitivamente il Liberty, razziò i fogli dell'Estampe Moderne e altri, come la Revue de l'Art Ancien et Moderne :gossip:
poi, con il nuovo millennio
iniziò a comprare solo a prezzi stracciati, secondo la regola aurea (del 10% max rispetto al prezzo "ufficiale")
e l'arco di scelte forzatamente si allargò in misura enorme, così come la casistica dei risultati nel tempo (le faccine)

Poi ancora, nel 2005, partecipò all'assemblea azionisti della Unipol, dove fu l'unico a denunciare gli imbrogli della dirigenza, mentre l'assemblea intera lo uheggiava chiedendogli di smetterla. .Ne parlò il Corriere ... Dopo pochi mesi l'A.D. Consorte finiva in prigione.:prr:
Ultimamente si è riempito di nuovo dei pezzi di un autore, tale Carlos Calderon, cubano, qui sconosciuto :melo:
e, soprattutto, ritiene che un sacco di nomi oggi iperpagati faranno dei flop spaventosi (i nomi ... sono troppi, esemplifico con Isgrò:help: e Manzoni:godo:. ).


LEGENDA
:up: sul mercato è andata bene
:down: per il mercato è andata male
:mumble: inzommma, sinora risultato non eccezionale
:gossip: aspetta, aspetta ...
:prr: ho aspettato, ho aspettato ...
:help: si salvi chi può, strong sell
:godo: il collezionista è quello sotto
:melo: sperèm
:prr: dico, ma se ho passato tutto ciò, perché dovrei preoccuparmi se in qualche "ambientino" sono l'unico o quasi a sostenere certi argomenti? Si preoccupino gli altri.
 

RedArrow

Forumer storico
Storia di un investitore

In tempi ormai preistorici :-D il sottoscritto studente lavoratore comprava album interi di un incisore che il Salamon aveva decretato finito per sempre. Si chiamava Max Klinger.:up:
Nello stesso periodo il sottoscritto si riempiva di opere di Franco Quaresimin :down: e di Francisco Goya :up:, rifiutando i Morlotti:down:, i Paulucci:down:, i Cassinari:down:, i Purificato:down:, i Messina :down:
Acquistava Matta :up: Appel :up: Corneille :up: Alechinsky :up: Jorn :up: Carte del Blaew e dello Jansson :up: e Singier :mumble: e Bellmer :mumble:
Più tardi accumulò opere grafiche di Alexandre Lunois :mumble: e, in misura molto minore, François Chifflart :down: e Alexandre Calame :mumble:
Scoperto definitivamente il Liberty, razziò i fogli dell'Estampe Moderne e altri, come la Revue de l'Art Ancien et Moderne :gossip:
poi, con il nuovo millennio
iniziò a comprare solo a prezzi stracciati, secondo la regola aurea (del 10% max rispetto al prezzo "ufficiale")
e l'arco di scelte forzatamente si allargò in misura enorme, così come la casistica dei risultati nel tempo (le faccine)

Poi ancora, nel 2005, partecipò all'assemblea azionisti della Unipol, dove fu l'unico a denunciare gli imbrogli della dirigenza, mentre l'assemblea intera lo uheggiava chiedendogli di smetterla. .Ne parlò il Corriere ... Dopo pochi mesi l'A.D. Consorte finiva in prigione.:prr:
Ultimamente si è riempito di nuovo dei pezzi di un autore, tale Carlos Calderon, cubano, qui sconosciuto :melo:
e, soprattutto, ritiene che un sacco di nomi oggi iperpagati faranno dei flop spaventosi (i nomi ... sono troppi, esemplifico con Isgrò:help: e Manzoni:godo:. ).


LEGENDA
:up: sul mercato è andata bene
:down: per il mercato è andata male
:mumble: inzommma, sinora risultato non eccezionale
:gossip: aspetta, aspetta ...
:prr: ho aspettato, ho aspettato ...
:help: si salvi chi può, strong sell
:godo: il collezionista è quello sotto
:melo: sperèm
:prr: dico, ma se ho passato tutto ciò, perché dovrei preoccuparmi se in qualche "ambientino" sono l'unico o quasi a sostenere certi argomenti? Si preoccupino gli altri.
Attorno al mercato dell'arte contemporanea si è creato un tale casino che ci vorranno un paio di generazioni per smontare il tutto. Hai fatto due nomi, che ovviamente sono solo esempi, ma dei due pensa a Manzoni.
Comunque, generalmente, il meccanismo è il seguente: ti organizzo una bella mostra a Palazzo Reale a Milano, te la intitolo "L'incanto della materia" o "La magia della forma", te la pubblicizzo sui due più diffusi quotidiani italiani (Corriere e Repubblica), poi dopo qualche tempo qualche pezzo esposto te lo metto in asta ma rigorosamente da Sotheby's o da Christie's in modo da fare un bel risultatone, e poi il risultato lo pubblicizzo nuovamente sui quotidiani nazionali. Il cerchio si chiude. Anzi, come diceva un mio collega, il circo si chiude.
E allora tutti giù a commentare: wow ha usato la flanella e non la stoffa, ha fatto le strisce oblique e non verticali come al solito.
Però una precisazione a proposito di un certo "ambientino": la maggior parte dei partecipanti non si emozionano affatto davanti all'arte che dicono di amare ma sono solo attori (nel senso tecnico del termine: recitano una parte) interessati alla speculazione. E qui mi fermo.
 
Ultima modifica:

Ziig

Forumer attivo
Io immagino che l'acredine e la contrapposizione crescente verso una parte del contemporaneo sia proporzionale al disprezzo per tanta arte dell'800/primi 900 che hanno i collezionisti di arte concettuale, arte povera etc etc...
Sinceramente la contrapposizione, vista dall'esterno, ha un che di comico, perchè ci si affanna a denigrare autori di una o dell'altra parte spesso senza avere un reale interesse e uno studio per essi (io non denigro ad esempio tutto l'800: non mi piace, non l'ho studiato, non conosco niente in modo approfondito e non è nelle mie corde o nel mio tempo, per quel che mi riguarda possono costare 1M o 20 euro ma in casa mia non ci entreranno :D).
Dire che Manzoni debba sparire dalla storia semplicemente è irrazionale (per mille ragioni che non credo di dover spiegare io a Gino ;) ), dire che lo farà Isgrò (anche se non mi pare nessuno abbia mai pensato sia il nuovo Pollock) è molto più probabile, in fondo tra i 2 c'è la stessa differenza che vedo tra Hartung e Morlotti.
Dalla storia, con tempi più o meno lunghi, gli autori si rarefanno proporzionalmente al peso, se 3/4 dei figurativi italiani sono stati BRASATI dal mercato un motivo ci sarà...e non è la moda.
Degli anni 70/80/90/2000 chi saranno i giganti che rimarranno?
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Io immagino che l'acredine e la contrapposizione crescente verso una parte del contemporaneo sia proporzionale al disprezzo per tanta arte dell'800/primi 900 che hanno i collezionisti di arte concettuale, arte povera etc etc...
Sinceramente la contrapposizione, vista dall'esterno, ha un che di comico, perchè ci si affanna a denigrare autori di una o dell'altra parte spesso senza avere un reale interesse e uno studio per essi (io non denigro ad esempio tutto l'800: non mi piace, non l'ho studiato, non conosco niente in modo approfondito e non è nelle mie corde o nel mio tempo, per quel che mi riguarda possono costare 1M o 20 euro ma in casa mia non ci entreranno :D).
Dire che Manzoni debba sparire dalla storia semplicemente è irrazionale (per mille ragioni che non credo di dover spiegare io a Gino ;) ), dire che lo farà Isgrò (anche se non mi pare nessuno abbia mai pensato sia il nuovo Pollock) è molto più probabile, in fondo tra i 2 c'è la stessa differenza che vedo tra Hartung e Morlotti.
Dalla storia, con tempi più o meno lunghi, gli autori si rarefanno proporzionalmente al peso, se 3/4 dei figurativi italiani sono stati BRASATI dal mercato un motivo ci sarà...e non è la moda.
Degli anni 70/80/90/2000 chi saranno i giganti che rimarranno?
Vedi, mentre chiedo scusa per il raccontino un po' troppo autoreferenziale, preciso che serviva anche a mostrare come astratti, espressionisti, contemporanei siano stati, e sono tuttora, passioni anche per me. Qualcuno l'ho anche conosciuto (Corneille, Singier, Vedova, Music, più molti altri minori e che mi interessavano meno, come Licata, Roger Plin, Beraldo, Anselmo, Memo, Caruso ecc). Oggi sono forse i rappresentanti di una stagione passata, ma intendo dire che per me il recupero del passato è stato un lungo lavoro, partito con i maggiori (Renoir, Pissarro, Rops, Klinger, Goya, intendo proprio l'acquistarli e apprezzarli) e continuato arrivando sino alla Cronica di Norimberga, che è del 1493, quando Colombo doveva ancora tornare :-D ). Quindi capisco chi si ammanetta al presente, almeno come te lo servono certi ambientini, ma non posso non notare che 1) non si seleziona abbastanza 2) non si vuol vedere la "bolla del gusto".

Quanto a Manzoni, mi sembrava giusto espormi su almeno un nome considerato grosso. Paradossalmente con il tempo l'importanza storica perde di consistenza e rimane lo spessore dell'esperienza artistica.
Bach, oggi considerato il sommo, non ebbe quasi importanza storica al suo tempo. Si impazzisce volendo catalogare Balthus, che non si riesce ad eliminare e che è storicamente irrilevante, un po' come Modigliani. Poeti come il Marino vengono praticamente ricordati solo per aver incarnato posizioni storico-artistiche, ma lanci la prima pietra chi con costui è arrivato a pagina 2. Melville non contò una briscola per i suoi lavori maggiori, però oggi è considerato uno dei grandi scrittori d'America.
Insomma. Talora ci sono autori che furono importanti sia storicamente che artisticamente. Per esempio Boccioni o Severini (Balla fu recuperato più di recente, eh!). Altri lo furono storicamente, me la zampata artistica non c'era. Senza stare sui contemporanei, ricordiamoci di Rosa Bonheur (fine 800) Di altri artisti geniali ma non storicamente determinanti ho già detto.
Perciò, secondo me non è proprio il caso di fare affidamento sul ruolo storico di certi artisti che in arte han fatto poco o nulla perché la loro importanza rimanga nel tempo. Talvolta, addirittura, si può scoprire che il ruolo era sostenuto da teorizzazioni mentali più pirotecniche che consistenti. In altro campo, la psicanalisi, negli anni 70 pareva esistesse solo Lacan, che viveversa, ho sempre contestato. E infatti, oggi chi lo nomina più, se non a livello ... satirico? :B

Tu chiedi Degli anni 70/80/90/2000 chi saranno i giganti che rimarranno? In attesa di rispondere, io scremavo :pollicione: un po' alla volta, altro che odio o denigrazione. E qui almeno, non lo faccio per polemizzare (conosco i gusti tuoi, di Cris ecc.) ma perché, vivaddio, è quello che penso e lo devo dire. Così come dicevo "Mmmm, Maccari meglio di no, Cassinari lasci stare, non è meglio questo Jorn?", così come contestavo tranquillamente Consorte (altri erano quelli che schiumavano di rabbia), così preferisco espormi, su Isgrò come su Manzoni, su Castellani come su Bonalumi. Che, da quando ho dismesso la partecipazione ad un certo forum dove contestarli significava dare scandalo, hanno rapidamente dimezzato le quotazioni. :jack:
 

Cris70

... a prescindere
Caro Baleng ammesso, e non concesso, che tu abbia ragione, come andrà a finire non lo sapremo visto che tra 50 anni né io né te ci saremo.
Unica consolazione... godiamoci quel che ci piace e teniamo alto il nome della ns tanto bistratata arte italiana.
Segue nuova acquisizione del Reina Sofia vista oggi qui a Madrid

IMG_20190303_122857.jpg
 

Ziig

Forumer attivo
Capisco in parte la tua posizione, una cosa che però mi sembra molto sopravalutata è il fatto che si sbagli la valutazione o la portata di un autore; questo mi pare derivi da una teoria dei "corsi e ricorsi storici" che oggettivamente mi par superata.
Si portano esempi di Van Gogh che nessuno capiva, di Maccari che pareva un ottimo autore e via dicendo; ma si parla di epoche con una massa di informazioni RIDICOLA, con una possibilità di conoscenza, di interazione, una massa di artisti, mostre, gallerie, pubblicazioni, possibilità, ricchezza che a dir tanto sono una frazione infinitesimale di oggi. In tutto questo ovviamente la pressione che gli interessi economici impongono è aumentata, la complessità di ogni ambito è gigantesca e ogni giorno aumenta; in questo senso se si escludono pochissimi artisti (i Fontana, per capirci) sugli altri capire un trend secondo me è come giocare la schedina: divertente, ma un giochino.
Sicuramente ci sono parabole più evidenti ma come si diramano è questione che diventa materia sopratutto per chi conosce la nicchia e tutto ciò che gravita intorno ad essa in modo specifico; esempio ultrasemplificato per tempi e lacune di chi scrive :D
già presente da molto, presente in musei, introdotto presso gallerie etc etc il gruppo Zero esplode dal punto di vista commerciale: è una operazione economica? secondo me, per quel che ho studiato, no, ma proprio siamo lontani, nel senso che ci sono dentro opere, idee, concetti molto interessanti (per gli anni 70); gli autori son tanti, il trend si tira dietro un ira di dio di gallerie, mostre, autori, "si agganciano" cose di ogni tipo, cosa rimarrà? ecco, qui serve qualcuno che di tempo su questa corrente e su tutta la sua evoluzione ne ha spesso a tonnellate, perchè ogni altra persona darà giudizi abbastanza superficiali; se ha "naso" per l'arte, meglio se moderna/contemporanea saranno almeno sensati, altrimenti saranno puttanate vere e proprie :D
Nel passato questo era vero? mah, in parte, ma come detto si era su universi paralleli di complessità secondo me, quindi questo processo è destinato a peggiorare (o migliorare, a seconda di come lo si guarda) esponenzialmente.
Qui mi riaggancio sul tuo finale: Castellani? probabilmente per tante ragioni ma si, rimarrà un qualcuno che ha detto qualcosa di interessante nella storia dell'arte (peraltro come quotazioni non mi par proprio sceso...)
Bonalumi? che peso ha? si stabilizza su certe quotazioni, e quali? io non lo so tarare, dovrei documentarmi troppo e a parte un generico blando apprezzamento per alcune opere non vado oltre, quindi lo lascio li, insieme al 90% dell'arte dal 1970 a oggi.
Contestare Manzoni o Castellani ha senso? mah, dipende: se la contestazione è verso chi crede che siano dei giganti al livello di un Pollock anche per mio sentire direi di si.
Se si contesta pensando che siano dei Cassinari no, mi sa che siam proprio lontani :D
 

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