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kiappo

Forumer storico
Buona Domenica a tutti!! Ho visto adesso su Tg3 che una società per "democratizzare l'Arte" ha acquistato un Picasso ( a mio parere BRUTTO IN MANIERA IMPRESSIONANTE ) tramite "quote " da 45 € ciascuna...per, credo, qualche centinaia di migliaia o qualche milioncino di Euro..Non ho capito bene..Comunque sia, dovrebbe essere un investimento democratico...a me sa tanto di inchiappettata democratica parcellizzata :D:D:D... voi che ne pensate?
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Avevo letto qualcosa ieri:
:cin:
Un Picasso per 25mila proprietari: in mostra il Moschettiere, lo hanno comprato in rete


Diciamo che qualcuno s'è fatto ricco con le commissioni, e qualcun'altro ha speso poche decine di euro per una cosa abbastanza inutile.
Costantemente tutto quanto riguarda acquisti collettivi gestiti risulta una sifonata pazzesca. Posso citare il caso dei fondi immobiliari, dove un immobile valutato 100 a giugno (con relative commissioni di gestione per la SGR) viene venduto a 20 o 25, non ricordo, a dicembre. E il bello è che lo stesso valutatore "indipendente" di giugno ritiene poi congruo il prezzo abbattuto di dicembre. Hanno la faccia come il :ciapet:. Ma soprattutto la Consob, indecisa tra Talofen e il Trazodone li ha presi tutt'e due, e da allora non si è più risvegliata, che è lo scandalo maggiore, il quale al governo non ha nemmeno fatto il solletico.

Detto questo, immagino che il destino di quell'immobile svenduto toccherà anche al Picassaccio, il cui prezzo, quando verrà abbattuto in un asta per pochi intimi bene informati, risulterà "purtroppo adeguato al mercato attuale".

ALLA LARGA da quasi tutto ciò che è gestito.
 

kiappo

Forumer storico
Costantemente tutto quanto riguarda acquisti collettivi gestiti risulta una sifonata pazzesca. Posso citare il caso dei fondi immobiliari, dove un immobile valutato 100 a giugno (con relative commissioni di gestione per la SGR) viene venduto a 20 o 25, non ricordo, a dicembre. E il bello è che lo stesso valutatore "indipendente" di giugno ritiene poi congruo il prezzo abbattuto di dicembre. Hanno la faccia come il :ciapet:. Ma soprattutto la Consob, indecisa tra Talofen e il Trazodone li ha presi tutt'e due, e da allora non si è più risvegliata, che è lo scandalo maggiore, il quale al governo non ha nemmeno fatto il solletico.

Detto questo, immagino che il destino di quell'immobile svenduto toccherà anche al Picassaccio, il cui prezzo, quando verrà abbattuto in un asta per pochi intimi bene informati, risulterà "purtroppo adeguato al mercato attuale".

ALLA LARGA da quasi tutto ciò che è gestito.

È la democrazia, bellezza!!!...prendetelo in quel posto...e taci
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Sul Corriere di oggi un articolo di Luigi Ippolito ci informa che

Londra interviene per la libertà di parola (anche offensiva)

in pratica, riassumendo, gli atenei non dovrebbero essere luoghi dove si censurano le espressioni, però ultimamente viene vietato di esprimersi ad oratori considerati troppo controversi,e ciò in nome del politicamente corretto. Questo però produce un clima di censura contro chi non aderisce in pieno alla posizione "giusta", per cui, per esempio, si censura una antifemminista, ecc ecc.. Pertanto il governo di Londra ha accusato le associazioni studentesche, da cui partono i veti, di "ostilità istituzionale" verso opinioni comunque legali. "Una società nella quale alcune persone pensano di avere il diritto di impedire a qualcuno di esprimere le sue opinioni solo perché impopolari è piuttosto raggelante" ha detto, in tipico stile britannico, il sottosegretario alle università.

Qualcuno si chiederà perché io posti al bar questa notiziola.
Qualcun altro non se lo dovrà chiedere, perché già lo sa.
 

baleng

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E se ...

Se scoprissimo improvvisamente che tutte le opere d'arte visiva create sinora sono noiosamente declinate all'indicativo?
Se un artista, un genio, improvvisamente ci proponesse un'opera d'arte declinata al congiuntivo? O al condizionale?
"Guardi, qui si vedrebbe la crudeltà implicita nella società dei consumi!"
"Si vedrebbe? Che significa? Si vede o non si vede?"
"Si vedrebbe".

Beh, non escludo che qualcuno ci sia già arrivato. Sicuramente agli amanti dell'arte concettuale qualche nome sarà già venuto alle labbra.
Negli anni 60 c'era un francese che, in Costa Azzurra, vendeva inquadrature di panorami reali.
"Ecco, da qui a qui, guardi che meraviglia! Cela fait 300 francs!"
Ma erano sempre all'indicativo.
Al congiuntivo+condizionale "chiuda gli occhi, non li apra; se lei aprisse gli occhi ora vedrebbe una cascata verdazzurra" . Pare più dura, se non altro a guadagnarci sopra. Esclusività per psicologi :pollicione:

All'imperativo, invece, esiste già un sacco di roba. Guarda qua

upload_2018-5-5_15-42-17.jpeg


Senza contare i semafori o i caselli autostradali. Lì, se non altro, qualcuno ci guadagna: Autostrade SpA, o i comuni che fanno le multe. (credo venga da qui anche il nome della Multigraphic di Venezia - Multigraphic - Venezia )

Ancora più dura per l'arte all'infinito presente. Il termine "artare" è obiettivamente orribile. Ma peggio di tutti è il participio passato, avendo artato, sembra uno di Roma che ha venduto una ciofeca ad un bimbetto: 'a vendo ar tato. Non si può, dài ...
 
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vecchio frank

could be worse...
E se ...

Se scoprissimo improvvisamente che tutte le opere d'arte visiva create sinora sono noiosamente declinate all'indicativo?
Se un artista, un genio, improvvisamente ci proponesse un'opera d'arte declinata al congiuntivo? O al condizionale?
"Guardi, qui si vedrebbe la crudeltà implicita nella società dei consumi!"
"Si vedrebbe? Che significa? Si vede o non si vede?"
"Si vedrebbe".

Beh, non escludo che qualcuno ci sia già arrivato. Sicuramente agli amanti dell'arte concettuale qualche nome sarà già venuto alle labbra.
Negli anni 60 c'era un francese che, in Costa Azzurra, vendeva inquadrature di panorami reali.
"Ecco, da qui a qui, guardi che meraviglia! Cela fait 300 francs!"

Ma erano sempre all'indicativo.
Al congiuntivo+condizionale "chiuda gli occhi, non li apra; se lei aprisse gli occhi ora vedrebbe una cascata verdazzurra" . Pare più dura, se non altro a guadagnarci sopra. Esclusività per psicologi :pollicione:

All'imperativo, invece, esiste già un sacco di roba. Guarda qua

Vedi l'allegato 472550

Senza contare i semafori o i caselli autostradali. Lì, se non altro, qualcuno ci guadagna: Autostrade SpA, o i comuni che fanno le multe. (credo venga da qui anche il nome della Multigraphic di Venezia - Multigraphic - Venezia )

Ancora più dura per l'arte all'infinito presente. Il termine "artare" è obiettivamente orribile. Ma peggio di tutti è il participio passato, avendo artato, sembra uno di Roma che ha venduto una ciofeca ad un bimbetto: 'a vendo ar tato. Non si può, dài ...
Negli anni '60 Yves Klein vendeva "Zone di sensibilità pittorica immateriale". Dino Buzzati ne comprò una:
Yves Klein e Dino Buzzati durante il rituale di cessione di una Zone de sensibilité picturale immatérielle – Parigi, Pont-au-Double, 26 gennaio 1962 | Artribune

Per quanto riguarda i segnali stradali, nella foto che hai postato ne manca qualcuno:

3tino_stefanoni.jpg
 

baleng

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Sono andato recentemente presso una nota casa d'aste del centro Italia, specializzata in stampe antiche.
L'esperto, nel maneggiare i fogli, li prendeva dal basso con le tre dita di una mano sola, come un giornale, lasciando ovviamente il segno della piega.
Disgusto.:-x
 

baleng

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Ho casualmente ritrovato un vecchio disegno, una specie di fumetto. Qui sotto :angel: (certo, poteva venire meglio :rolleyes: )
disegno fumetto vecchio mio 001.jpg


disegno-fumetto-vecchio-mio-001-jpg.472764
 
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