Non abbiamo alternativa, la nostra permanenza all'interno di una moneta non nostra sterilizza quegli aggiustamenti che in regime di cambi flessibili si determinano. Questi aggiustamenti si sono trasferiti in modo automatico sulla competitività ed una conseguente svalutazione dei nostri stipendi e sulle pensioni. Questa è la vera grande inflazione che stiamo subendo da ben oltre 10 anni.
Disponiamo comunque di tantissimi studi che testimoniano il fatto che con l'uscita dall'euro non avremmo svalutazioni catastrofiche, ma dell'ordine di quelle già sperimentate con la lira nel 1992. Inoltre, non avremmo necessariamente un default del debito pubblico, come per altro non c'è stato nel '92, ma che anzi, riacquistando la nostra sovranità monetaria saremmo in grado di finanziare il debito pubblico. adottando poi un tasso di cambio più allineato con i fondamentali, invece di trovarci di fronte a imprese che chiudono in continuazione avremmo un'economia che finalmente girerà. Probabilmente avremmo anche un moderato aumento dei prezzi, ma è una conseguenza con cui si può assolutamente convivere.
In realtà prodotti energetici hanno una fattura pari al 4% del PIL e che la componente di costo piu' significativa per l'industria ed i servizi è causata per la maggior parte dall'alta tassazione su quei prodotti.
Lo spauracchio dell'inflazione è una balla mediatica. Parliamo di cifre: nel 1992 siamo usciti dallo S.M.E, abbiamo svalutato del 20%,l'inflazione è passata dal 5% al 4%, quindi è addirittura scesa, e le esportazioni italiane sono esplose, passando dal -2%, al 3%. Il default, ma totale lo facciamo se continueremo a prendere in prestito moneta tramite titoli di stato pagandoli con interessi al di sopra dell'inflazione mentre potremmo avere liquidità necessaria gratis.
E' comunque, chiaramente, indispensabile anche il contenimento della spesa pubblica improduttiva ma non come stata fatta fino ad adesso tagliando servizi ma con la lotta alla burocrazia e alla spesa pubblica parassitaria che ha il solo scopo di creare clientele.