Banca Popolare Milano (PMI) Banco Bpm (1 Viewer)

tontolina

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Banco Bpm termina la seduta di mercoledì a 3,002 euro dopo aver toccato un massimo intraday a 3,038 (close martedì a 3,002). Per il destino del titolo è importate la tenuta del supporto di 2,956, minimo dell'8 settembre. In caso di discesa al di sotto di quei livelli infatti troverebbe conferma il recente segnale negativo inviato settimana scorsa in area 3,01 con la violazione della trend line che sale dai minimi di novembre 2016.
Al di sotto di 2,95 attesa la ricopertura del gap del 29 giugno con base a 2,85 euro, con rischio poi di ricopertura di un altro gap, quello del 24 aprile a 2,536. Oltre 3,05 invece possibile un nuovo test della resistenza di area 3,18 euro contro la quale si sono infranti gli sforzi dei rialzisti a metà e fine ottobre. In caso di rottura di quei livelli diverrebbe probabile il ritorno sui massimi di inizio ottobre a 3,576 euro.
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npe questo sconosciuto

Risulta confermata la nostra intuizione in base a cui alcuni player (Ubi e Popolare di Sondrio) che hanno un Npe ratio di circa il 15% devono accelerare le cessioni, mentre gli istituti con ratio maggiore del 20% (Bper, Banco Bpm e Carige) devono rivedere le proprie strategie di derisking in modo più strutturale – senza escludere a priori piani di rafforzamento patrimoniale“.

Intanto, sono proprio Bper e Banco BPM i titoli su cui, come emerge da una stessa tabella riportata dalla Consob, si sono accumulate nelle ultime settimane diverse posizioni di vendite allo scoperto.

DA Banche italiane, dopo Creval Equita non esclude aumento capitale per queste tre. Hedge fund all'attacco, ecco chi sono
Banche italiane, dopo Creval Equita non esclude aumento capitale per queste tre. Hedge fund all’attacco, chi sono
08/11/2017 12:52 di Laura Naka Antonelli
QUOTAZIONI Banco Bpm- Bper Banca - Credito Valtellinese - Ubi Banca - Bca Carige
Per gli analisti di Equita, i target di Creval “confermano la pressione del regulator per accelerare il derisking dei player maggiormente esposti agli Npe”.

Banco BPM e Bper sotto attacco a Piazza Affari. I titoli cedono fino a -6%, riportando le perdite più forti tra le banche italiane quotate sul Ftse Mib di Piazza Affari.

Pesa l’effetto domino Creval, il cui titolo riporta un tonfo teorico superiore 30%, non riuscendo a fare ancora prezzo dopo l’annuncio dell’aumento di capitale da 700 milioni. Pesano anche le tensioni Italia-Bce sul nodo degli NPL e soprattutto l’intenzione della Vigilanza Bancaria della banca centrale di andare avanti con le regole più restrittive contenute nell’addendum.

La domanda che innervosisce trader e investitori che guardano all’Italia è la seguente: l’aumento di capitale di Credito Valtellinese sarà solo il primo atto di una nuova sequenza di rafforzamenti patrimoniali?
Gli analisti di Mediobanca Securities frenano e su Bper precisano che l’istituto non è il Creval, visto che può riuscire ad assicurare alcuni parametri senza dover ricorrere necessariamente a un aumento di capitale.
“La nostra analisi ci porta, infatti, a concludere che Bper dovrebbe riuscire a soddisfare il ratio npe lordo/prestiti lordi del 9,6% fissato dal Creval nel suo piano industriale aggiornato, mantenendo un Cet1 oltre il 12%”.

Ciò significa, scrive Mediobanca, che il derisking potrebbe “anche essere effettuato senza alcuna iniezione di capitale“. Certo, Bper dovrebbe comunque rafforzare la copertura sui crediti deteriorati, ovvero, continuano gli analisti di Mediobanca Securities, smobilizzare Npl per 6,65 miliardi di euro per coprire il divario tra l’attuale npe ratio lordo del 21% e il ratio lordo del 9,6% fissato come target da Creval”.

Di fatto gli analisti guardano al piano industriale di Creval e ai suoi target, chiedendosi cosa accadrebbe in generale alle banche italiane se dovessero anch’esse seguire la stessa strada di pulizia dei bilanci.

Equita scrive:

“I target di piano del Creval (10,6% Npe ratio già al 2018 dal 21%) confermano la necessità di accelerare il derisking”.
Si ricorda nella nota come il Credito Valtellinese abbia presentato un piano che “realizza un derisking molto aggressivo ed accelerato”.

“Infatti – continua Equita – è prevista una riduzione tramite cessione dell’Npe ratio già al 2018 dal 21% al 10%, con Cet all’11%. E’ inoltre previsto un aumento del coverage degli Npl al 2018 al 74% (dal 62%) e al 45% (dal 37%) per gli Utp (Unlikely to pay)”.

E questi target “confermano la pressione del regulator per accelerare il derisking dei player maggiormente esposti agli Npe”.

Risulta così “confermata la nostra intuizione in base a cui alcuni player (Ubi e Popolare di Sondrio) che hanno un Npe ratio di circa il 15% devono accelerare le cessioni, mentre gli istituti con ratio maggiore del 20% (Bper, Banco Bpm e Carige) devono rivedere le proprie strategie di derisking in modo più strutturale – senza escludere a priori piani di rafforzamento patrimoniale“.


Intanto, sono proprio Bper e Banco BPM i titoli su cui, come emerge da una stessa tabella riportata dalla Consob, si sono accumulate nelle ultime settimane diverse posizioni di vendite allo scoperto.
Banco BPM è attaccata da diversi fronti, soprattutto da AQR Capital Management, con una posizione netta corta del 3,14 al 3 novembre del 2017. Altre posizioni short sono state accumulate sempre su Banco BPM da Bridgewater Associates, Lansdowne Partners UK, Marshall Wace (1,58 al 6/11/2017), Oxford Asset Management, PDT Partners.
Su Bper, negli ultimi giorni si sono abbattute le posizioni nette corte di AHL Partners, ancora AQR Capital Management, BlueCrest Capital management, Bridgewater Associates, Marshall Wace, Oxford Asset Management.
Il mondo degli hedge fund, insomma, non sta certo a guardare e si sta muovendo da giorni proprio sulle banche che sono più sotto pressione a Piazza Affari.

 

tontolina

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Banco Bpm: utile netto “adjusted” di 143,5 milioni al 30 settembre, CET1 al 12,5%
09/11/2017 18:43 di Luca Fiore

Al 30 settembre, Banco Bpm ha registrato un utile netto di periodo senza badwill di 52,7 milioni, rispetto alla perdita netta di 632,7 milioni realizzata nel corrispondente periodo dello scorso esercizio. Escludendo le componenti economiche non ricorrenti, l’utile netto “adjusted” è pari ad 143,5 milioni.

Il margine di interesse scende dell’1,6% a 1.585,1 milioni mentre le commissioni nette segnano un +13,3% a 1.577 milioni.

Le rettifiche nette su crediti verso la clientela sono pari a 987,8 milioni, dai 1.928,6 milioni dei primi nove mesi del 2016, mentre l’indice di copertura dei crediti deteriorati si attesta al 49,1%, in crescita rispetto al 37,5% di fine 2016 ed al 49% del 30 giugno 2017.

Il CET1 ratio “fully phased” è stimato al 10,32% (10,40% al 30 giugno 2017) mentre il dato “pro-forma” è pari al 12,49%.
 

tontolina

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oggi ho presentato Reclamo ufficiale alla banca tramite Reclami

"simpaticamnete" mi hanno tassato i premi delle opzioni scaduti in ITM che a scadenza sono state esercitate
ho telefonato almeno 3 volte ... ho fatto richiesta tramite emeil a cui la banca mi ha rispostao che sarò contattata al più presto.... teoricamente più presto perchè è passato un mese e non si vede neppure l'ombra di una restituzione della somma indebitamente sottratta dal mio conto corrente


State attenti perchè è una banca farlocca ... pare non abbia neppure una "carta dei servizi" e non garantisce in quali tempi correggerà l'errore.
con il Reclamo ufficiale almeno
si sa per certo che risponderà entro 60 giorni e quindi entro il 30 dicembre... ho pertanto ancora 2 giorni utili per ricorrere eventualmente alla denuncia penale per omissione di atti - inosserevanza della normativa vigente stabilita dal TUIR e appropriazione indebita di somma di denaro affidato alla sua custodia.


vi faccio il copia incolla


Oggetto: RECLAMO per ERRORE di WEBANK sulla tassazione delle Plus/minusvalenze del Capital Gain a danno di 526,50 euro a sfavore della cliente

Io sottoscritta TontoLina c.c.xxxxxxxxx con la presente propone RECLAMO per addebito di capital gain agosto sbagliato a mio danno di 526,50 euro


Webank in data 5 ottobre 2017 mi comunicava tramite la piattaforma il documento delle plus/minusvalenze realizzate al 31 agosto 2017 e certificava l’errore commesso sulla tassazione non dovuta di 162,50+364,00=526,50€ sui premi delle opzioni esercitate in quanto alla scadenza sono risultate in ITM

[-10PUT12,00/ 18-08-2017 (N°ordine 009510, simbolo ten7t12) con premio di 625 euro e

-10PUT12,50/18-08-2017 (N°ordine 009194, simbolo ten7t12.50) con premio di 1400 euro]


QUESTO è DECISAMENTE SBAGLIATO.... Come la Banca sa bene l'art.67 e 68 del TUIR stabilisce che i premi delle opzioni esercitate in ITM per la determinazione del prezzo di carico delle azioni consegnate ai fini fiscali, devono essere sottratti dal prezzo di carico del sottostante e NON tassati.



Dal 6 ottobre ho più volte sollecitato tramite telefonate ed email la restituzione della somma sottratta con l’unico risultato di ottenere solo il n° di protocollo

Siamo giunti al 31 ottobre e nessuna novità è giunta di una pronta correzione e restituzione della somma ingiustamente addebitata.



Pertanto propongo Reclamo Ufficiale a cui chiedo l’immediata correzione e restituzione di 526,50Euro.



Con la presente chiede il n° di protocollo con cui l’ufficio accoglie il presente reclamo per poter , se non soddisfatta la richiesta, ricorre a denuncia penale per mancata osservanza della normativa vigente con furto dal conto corrente di somma ingiustamente addebitata



ALLEGATO: Riepilogo delle plus/minusvalenze realizzate Estratto al 31/08/2017




Distintamente

TontoLina

l'uffico Reclami ha risposto scusandosi per l'anomalia
ma non mi ha ancora restituito i soldi.
Copio-incollo la risposta:

Gentile Cliente,
ci riferiamo al Suo messaggio del 31 ottobre scorso con il quale lamenta una errata applicazione delle fiscalità sull’esercizio di opzioni di titoli azionari (Put su Tenaris scadenza 18 agosto 2017).

Al riguardo si evidenzia che dalle verifiche effettuate risulta effettivamente che per una anomalia procedurale l’esercizio delle opzioni non sia stato considerato come tale ma come una mera chiusura dell’operazione a scadenza. Di conseguenza i premi incassati con la vendita delle opzioni sono stati oggetto di ritenuta fiscale al 26% mentre, come giustamente da Lei sottolineato, il controvalore dei premi doveva essere decurtato dal controvalore delle azioni acquistate per l’esercizio.

Ci scusiamo quindi per il disguido involontariamente occorso e La ringraziamo per la puntuale segnalazione che ha permesso di rilevare l’anomalia.

Si conferma che è attualmente in corso l’analisi della problematica che consentirà di effettuare i dovuti interventi procedurali finalizzati sia alle correzioni del programma e sia a ripristinare la corretta posizione fiscale per i casi interessati (che nel Suo caso specifico consisterà nello storno dell’addebito della ritenuta fiscale erroneamente applicata, nella rettifica del prezzo di carico fiscale delle azioni Tenaris alla data di esercizio e, in caso di successive operazioni in vendita delle medesime azioni, delle relative rettifiche delle fiscalità applicate).

Pur assicurandoLe che sarà a Lei riaccreditata – a breve - la ritenuta fiscale erroneamente applicata non possiamo al momento darLe indicazioni precise sulla tempistica che sarà conseguente alla realizzazione degli interventi sopra citati (le rettifiche verranno presumibilmente effettuate alla chiusura del relativo mese fiscale).

Scusandoci ancora per il disagio arrecato restiamo a disposizione per eventuali approfondimenti e cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti.



Banca Popolare di Milano S.p.A.
Gestione Reclami
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sto valutando di rivolgermi alla CONSOB
 

vetro

valgo zero ma non sono scemo
Trimestrale discreta... o almeno così pare al sottoscritto. :mumble:
anche a lor è parso stesso,,però ribassisti stanno vincendo tacci loro
Banco Bpm: presidente Fratta Pasini ha acquistato 10.000 azioni

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 10 nov - Il presidente del Consiglio di amministrazione di Banco Bpm, Carlo Fratta Pasini, ha acquistato azioni della banca che presiede. Secondo un internal dealing, l'acquisto ha riguardato 10.000 titoli Bpm al costo unitario di 2,726 euro.

Tmm

(RADIOCOR) 10-11-17 18:16:27 (0551) 5 NNNN


NEWS

10/11/17 17:57


Banco Bpm: l''a.d. Castagna compra azioni per 277mila euro

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 10 nov - L'a.d. di Banco Bpm ha comprato azioni dell'istituto per circa 277mila euro. E' quanto emerge dalle comunicazioni a Borsa Italia sull'internal dealing. Nel dettaglio, Castagna ha acquistato 100mila titoli Banco Bpm a 2,7676 euro per azione.

Com-Ppa-

(RADIOCOR) 10-11-17 17:57:19 (0539) 5 NNNN
 

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