Imark
Forumer storico
salve a tutti, io sono nuovo in genere participo al forum "concorrente", tuttavia anche qui la discussione mi sembra di alto livello.
ritornando all'irlanda pare che il paese si stia lentamente avviando verso la perversa spirale greca. aumento degli spread, aumento del deito aumento spread ecc. il tutto in un contesto di generale crisi economica.
a me pare comunque che l'economia irlandese abbia degli aspetti migliori rispetto a quella greca o anche portoghese. la presenza di una industria manifattueriera esportatrice, una industria finanziaria sviluppata, la presenza di centri di ricerca di alto livello, senso civico diffuso, turismo ecc.
tuttavia oggi book erano pieni di ordini in vendita. gli istituzionali stanno smobilitando le posizioni sul debito irlandese. questo mi ricorda molto la crisi greca.
Ciao e benvenuto, le tue impressioni sono anche le mie.
Spremuta a fondo la Grecia iniziano ora lo stesso gioco con l'Irlanda.
Il copione è lo stesso.
Credo però, al momento, che volendo posizionarsi con una percentuale di portafoglio a "rischio" sia più conveniente la Grecia: rendimenti più alti e situazione ( a mio giudizio) più stabilizzata.
Meglio, in questo caso, rimanere in prima linea. Se si destabilizza la Grecia il crollo per gli altri è questione di tempo.
Nel frattempo però potrebbe continuare l'opera di erosione verso gli altri periferici.
Per quanto riguarda la situazione macroeconomica l'Irlanda ha i punti di forza che hai illustrato, ma tieni conto che rispetto agli altri Pigs il sistema bancario irlandese è virtualmente fallito. Questo è un dato non secondario.
In conclusione credo che strategicamente non ha senso una marcata diversificazione di portafoglio all'interno dei Pigs, essendo tutti uniti da uno stesso destino comune.
Benvenuto anche da parte mia. Mi sembrano condivisibili alcune delle considerazioni di Tommy, sebbene ciò apra la strada, un domani, ad una situazione che consenta all'Irlanda di alleggerire il fardello ponendo in capo agli azionisti delle banche (dove e nella misura in cui ancora presenti... ) nonché negli obbligazionisti juniores una parte degli oneri, come fecero gli scandinavi in occasione della crisi bancaria che ebbe caratteristiche analoghe a quella attuale in quei paesi, e che portò a nazionalizzazioni con però annullamento non solo degli azionisti, ma anche degli obbligazionisti subordinati.
Per ora gli irlandesi stanno tenendo in piedi tutto, ma le falle nella diga aumenteranno con la politica di austerità in UK e le dita per turarle stanno rapidamente esaurendosi...