Obbligazioni bancarie Banca Marche subordinate XS0257293828 e XS0302580880: dolcetto o scherzetto? (2 lettori)

Myskin

Forumer stoico
...ragazzi posto in diretta

non sò se è collegato o meno con quello che stà acacdendo ...in materia legislativa a roma ma 20 minuti fà mi ha chiamato la sala operativa di Binck avvisandomi purtroppo che non c'è stato il settlement dell'operazione di ieri OTC e che dovranno stornarmi l'operazione

ho chiesto più info e ho chiesto se possibile di sospendere la vendita già peraltro postata da me oggi con eseguito ...visto quello che si legge ...sui giornali


http://www.repubblica.it/economia/f..._rimborsi_agli_obbligazionisti-136218297/?rss

sarebbe una botta di kiulo visto quello che stanno per mettere in piedi...tu poi non avevi un conto in bdm?
semprechè non sa la solita passerella da fare sotto le feste e che poi non si combini nulla
 

russiabond

Contadino della finanza. Follow your destiny.
sarebbe una botta di kiulo visto quello che stanno per mettere in piedi...tu poi non avevi un conto in bdm?
semprechè non sa la solita passerella da fare sotto le feste e che poi non si combini nulla


...in effetti io ho un conto in BdMarche ....però è Deposito Sicuro ...non penso che valga molto

se vuoi sapere ho richiamato Binck ...mi hanno detto che non possono dirmi niente di più preciso perchè i mercati sono chiusi e mi chiameranno lunedi pomeriggio o martedi io ho chiesto di annullare l'operazione ...deve essere un problema con il Broker che non ha chiuso l'operazione ma dico io ho lavorato con IW e BIM mai avuto problemi per centinaia di operazioni OTC e qui mi viene fuori sto problema ...se và bene apunto botta di qulo ...e stornano l'operazione poi vediamo che succede a decreto approvato ...chi rimborsano e chi no ...strano anche ce abbiano comunicato dopo quasi 36 ore che l'operazione è sospesa ...mah ...
 

Myskin

Forumer stoico
...in effetti io ho un conto in BdMarche ....però è Deposito Sicuro ...non penso che valga molto

se vuoi sapere ho richiamato Binck ...mi hanno detto che non possono dirmi niente di più preciso perchè i mercati sono chiusi e mi chiameranno lunedi pomeriggio o martedi io ho chiesto di annullare l'operazione ...deve essere un problema con il Broker che non ha chiuso l'operazione ma dico io ho lavorato con IW e BIM mai avuto problemi per centinaia di operazioni OTC e qui mi viene fuori sto problema ...se và bene apunto botta di qulo ...e stornano l'operazione poi vediamo che succede a decreto approvato ...chi rimborsano e chi no ...strano anche ce abbiano comunicato dopo quasi 36 ore che l'operazione è sospesa ...mah ...

a me hanno annullato un paio di operazioni nel passato, iw e julius baer....certo che per un intermediario poco conta, per te secondo me la differenza la fa...deposito sicuro, però un conto l'hai aperto, poi adesso (pare) mica spulciano sulla qualità dell'investire per cui, invece del russiabond, passeresti alla stregua del vecchiarello beffato...un salvataggio rocambolesco l'hanno fatto con sns in olanda con i certificates, vediamo da noi
 

russiabond

Contadino della finanza. Follow your destiny.
a me hanno annullato un paio di operazioni nel passato, iw e julius baer....certo che per un intermediario poco conta, per te secondo me la differenza la fa...deposito sicuro, però un conto l'hai aperto, poi adesso (pare) mica spulciano sulla qualità dell'investire per cui, invece del russiabond, passeresti alla stregua del vecchiarello beffato...un salvataggio rocambolesco l'hanno fatto con sns in olanda con i certificates, vediamo da noi

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Il Governo sta lavorando alla messa a punto del pacchetto dei rimborsi per i correntisti delle 4 banche italiane andate in risoluzione. In ballo c'è anche l'aumento delle risorse del fondo attualmente dotato di 100 milioni di euro. Secondo quanto si apprende da fonti della maggioranza, sarebbe in corso un confronto aperto e serrato con Bruxelles su questo fronte al termine del quale, e dopo aver ricevuto tutti i necessari feedback, l'esecutivo procederà alla definizione del provvedimento al riguardo. Per questo motivo non c’è ancora una data precisa per il Consiglio dei ministri che potrà dare il via libera alle misure, anche se sempre in ambienti della maggioranza non si esclude che un informalissimo giro di tavolo su questa materia possa essere fatto nel Cdm fissato per domani. Nell'incontro di febbraio Renzi-Junker (la cosa emerge solo adesso) il premier italiano avrebbe chiesto un segnale forte: quello di poter restituire, con i soldi delle banche, i denari ai subordinati retail senza passare per l'arbitrato. In campo oltre a Renzi ci sono, da settimane, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e il rappresentante dell’Italia presso l’Unione europea Bruxelles Carlo Calenda.

Secondo quanto anticipato dal Sole-24 Ore si potrebbe arrivare a coprire tutte le perdite dei risparmiatori stimate dal Mef in poco più di 300 milioni ampliando il plafond del Fondo di solidarietà per gli indennizzi dei risparmiatori coinvolti nella risoluzione di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara. L'orientamento del Governo sarebbe infatti quello di procedere per decreto per ampliare il più possibile la platea dei rimborsati, rendendo superflui gli arbitrati disposti in manovra e quindi il decreto ministeriale e il Dpcm che avrebbero dovuto stabilirne i criteri. A quanto si apprende, la cifra esatta - in arrivo, come i primi 100 milioni, interamente dal mondo bancario - non sarebbe ancora stata decisa. Il decreto non è passato per il preconsiglio e nell'odg del Cdm in programma domani non compare alcun riferimento. In attesa del via libera di Bruxelles, ancora non arrivato, l’esecutivo sarebbe infatti ancora indeciso sulla tempistica, sulla possibilità cioè di procedere prima o dopo l'ok Ue. Adusbef e Federconsumatori plaudono al «sussulto di responsabilità da parte del Governo».

Cattura.PNG
 

Fabrib

Forumer storico
http://phastidio.net/2016/03/27/coincidenze-e-omissis/
Coincidenze e omissis

Pubblicato il 27 marzo 2016 in Economia & Mercato/Italia/Unione Europea


(Post cripto cospirazionista. Per una volta, in un sito che tenta di fare il debunking dei complotti, consentiteci la licenza poetica. Ché tanto, in non pochi non coglieranno l’ironia)

Pare che la Banca d’Italia abbia deciso che il prezzo a cui sono stati trasferiti crediti in sofferenza dalle quattro banche risolte alle rispettive bad bank non sia quello giusto. Dopo quattro mesi di misteri, omissis, accuse incrociate e tentativi di ribellione contro lo Straniero, ci accingiamo quindi a leggere un nuovo capitolo di questo avvincente romanzo italiano.



In una lettera inviata alla commissione d’inchiesta istituita dal comune di Jesi, la Banca d’Italia (citata da Fabrizio Massaro sul Corriere) scrive che

«In pochi giorni, fino a domenica 22 inclusa…venne condotta da parte degli uffici del ministero dell’Economia (sempre con il supporto della Banca d’Italia) un’altra consultazione via email e telefono con la Dgc (direzione generale della Concorrenza Ue, ndr) sul valore da attribuire alle sofferenze» da cedere alla bad bank. La Ue indicò come «accettabile» la valutazione del 17,6 % «facendo riferimento a precedenti interventi di risoluzione» nell’Unione, specificamente in Slovenia. Sottolinea Bankitalia che «fu necessario adottare quella valutazione» per ottenere il via libera della Ue cui Bce subordinava la licenza bancaria alle nuove banche ponte. E fu un compromesso, per di più al rialzo

Al rialzo, visto che pare che la Commissione valorizzasse le sofferenze su crediti securedal 20% del nominale e quelle unsecured al 5%, contro rispettivamente il 25% e l’8% a cui sono state trasferite alle bad bank. Da questa apparente sopravvalutazione del prezzo di cessione delle sofferenze derivano effetti a cascata. Il maggiore è che la Commissione considera l’esistenza di un aiuto di stato alle quattro good bank proprio perché il prezzo di cessione delle sofferenze sarebbe avvenuto “above market prices“, sopra i prezzi di mercato. E se c’è una componente di aiuto di stato a favore delle quattro good bank, in aggiunta a quella già autorizzata da Bruxelles, è evidente che la Commissione può ingerirsi nell’esistenza delle quattro good bank o banche-ponte.

E come si sarebbe ingerita? Stabilendo il termine del 30 aprile per la cessione delle medesime sul mercato. Scadenza di cui abbiamo avuto conoscenza solo a seguito della visione dei documenti presentati da Bankitalia al Tar per difendersi dal ricorso della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, incenerita dalla risoluzione di Banca delle Marche, di cui era azionista e creditrice. Che vuole, quindi, la commissaria Margrethe Vestager? Vuole la procedura tipica con cui si gestiscono gli aiuti di stato verso le banche, già attuata per il salvataggio della tedesca HSH Nordbank, quella che gli italiani tanto amano citare (fuori luogo) quale esempio di “favoritismo” filo tedesco della Commissione Ue. Anche in quel caso c’è una deadline, ed una sanzione in caso di inadempimento.

Se non avverrà la cessione sul mercato entro la data indicata, le good bank andranno inwind down, cioè in ordinata liquidazione. Dovranno rientrare dai crediti esistenti e non potranno concederne di nuovi. The end. Ecco perché il governo italiano, dopo chel’articolo di Giorgio Meletti e Carlo Di Foggia sul Fatto ha scoperto l’esistenza di questa sanzione Ue, ha fatto sapere in modo rigorosamente non ufficiale che “si sta negoziando” con la Ue il termine di fine settembre per la cessione delle good bank.

E che ti fa Bankitalia, improvvisamente? Decide di avvalersi del famoso “esperto” esterno per valutare “correttamente” le sofferenze cedute. Come scrive oggi Massaro sul Corriere,

«Gli esperti (…) da circa due mesi sono al lavoro per analizzarne i crediti — quelli in sofferenza, finiti alla bad bank, e quelli in bonis, passati alle good banks — sono Kpmg (CariChieti), Deloitte (Banca Etruria), Bdo (Banca Marche e CariFerrara)»

E qui veniamo al nostro intento cospirazionista: se il valore “reale” di cessione delle sofferenze alla bad bank fosse superiore al famoso 17,6%, il governo italiano potrebbe argomentare con la Commissione che le good bank non hanno goduto di alcun aiuto di stato, quindi la scadenza di cessione delle medesime non ha motivo di esistere. E infatti, “colpo di scenaaaa!”, come urlava Mike Bongiorno al Rischiatutto, ecco le “vocine di dentro” in azione:

«L’attività è ormai prossima alla conclusione e secondo fonti vicine al dossier i numeri finali potrebbero riservare sorprese positive: i crediti in sofferenza avrebbero rivelato una percentuale di recupero maggiore di quella stimata provvisoriamente nella notte del 21 novembre»

Daje! Ma non è tutto:

«Secondo le stesse fonti i valutatori potrebbero comunque aver individuato anche altri profili di rischio, cioè che alcune poste andavano valutate in modo meno favorevole»

Traduzione (nostra): “Ehi, le quattro Good bank hanno problemi sui crediti presunti in bonis e/o sugli incagli che abbiamo lasciato loro in pancia, in quella notte di tregenda. Ma, visto che il valore di cessione delle sofferenze è in realtà più alto di quello adottato e non si configura quindi aiuto di stato, cara Ue, lasciaci tranquilli a lavorare: venderemo le quattro banche risanate quando sarà possibile”. Un vero peccato che, di solito, la Commissione Ue se ne freghi di queste sottigliezze da azzeccagarbugli tipicamente italiane. Notevole anche il fatto che quasi tutta la stampa italiana si stia concentrando sulla bad bank, mentre il casino potenziale ben più grande è tutto nelle quattro banche-ponte, che sono le destinatarie ultime del presunto aiuto di stato, se hanno ceduto sofferenze “above market prices“. Affascinante tecnica diversiva.

Eppure l’Ansa lo aveva chiaramente segnalato, lo scorso 24 marzo, parlando proprio del caso di Banca Marche:

«[…] la Commissione avvisa che il valore di 916 milioni dei prestiti girato dalla banca ponte ‘Nuova banca’ al veicolo in cambio di un credito di pari importo garantito dal Fondo di risoluzione è sopra il valore di mercato di circa 200 milioni e quindi ricade sotto la normativa aiuti di stato»

Stiamo facendo dietrologia e cospirazionismo? Può essere. Ricordate però che solo ora abbiamo appreso dell’esistenza di questo nuovo aiuto di stato alle quattro banche risanate, perché tutta la vicenda è avvolta da una densa nebbia tossica di omissis di Stato, che rischia di affondare la reputazione della Banca d’Italia. La quale (per pura coincidenza, sia chiaro) ha deciso solo ora, dopo che è stata resa nota l’esistenza di unadeadline della Ue sulle quattro nuove banche risanate, di comunicare di volersi avvalere della valutazione “indipendente” delle sofferenze cedute, prevista dalla direttiva BRRD.

Come che sia, e detto con tutto il senso di responsabilità necessario quando c’è di mezzo il risparmio, le quattro good bank hanno di fronte a sé una navigazione in acque non tranquille
 

russiabond

Contadino della finanza. Follow your destiny.
sarebbe una botta di kiulo visto quello che stanno per mettere in piedi...tu poi non avevi un conto in bdm?
semprechè non sa la solita passerella da fare sotto le feste e che poi non si combini nulla



hanno ristornato l'operazione me le ritrovo in portafoglio ....con pmc sballato ma son ritornate :D
 

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