e niente, il curriculum è diventato un segreto di stato. comunque è tuta roba OTtissima.
quindi torno IT con questo, che è sicuramente più importante di sim e covered warrants:
21 settembre 2018
Risparmiatori, dopo alcuni mesi di silenzio vi riscrivo e, prima di aggiornarVi sulla situazione che ci sta a cuore ritengo doveroso spiegare alcune cose:
- Con la nascita del nuovo governo giallo – verde ( Movimento 5 stelle – Lega ) si è concretizzata quella aspettativa di cambiamento per la quale ci siamo anche impegnati elettoralmente. Abbiamo quindi cercato di mettere a profitto le buone relazioni nel tempo create con quei politici che ci hanno sostenuto nel corso dei quasi tre anni di resistenza e che oggi sono al governo. Attività non facile in quanto il nuovo governo, oltre ad avere comprensibili tensioni interne dovute al rodaggio dell’alleanza fra i due partiti che lo compongono, è oggetto di una massiccia quotidiana campagna mediatica ostile che lo costringe a deviare moltissime energie. Noi abbiamo scelto la via del basso profilo sia nella comunicazione che nelle iniziative sociali perché confidiamo nelle promesse fatte e negli impegni assunti da esponenti politici di rango governativo. Ma non solo, siamo stati mediaticamente tranquilli per evitare ulteriori polemiche a fronte dell’inusitato attacco che abbiamo subito e stiamo subendo da quelle forze ed uomini legati ai passati governi. Come avevamo ampiamente previsto, nel mese di agosto si è scatenata una violenta campagna denigratoria nei confronti del Coordinamento Associazioni Banche Popolari Venete “don Enrico TORTA”, di don Enrico, dello scrivente e delle altre associazioni di risparmiatori con le quali da sempre proficuamente collaboriamo. La lobby politico – finanziaria che ci ha portato alla disperazione attraverso il fallimento delle popolari venete ed all’umiliazione con i vari provvedimenti apparentemente a nostro favore, non ultimo – ANZI – la legge Baretta – Puppato – Santini( che ora astutamente chiamano legge 205 per far dimenticare chi l’ha ideata e partorita ), ogni giorno scarica su di noi infamie. Probabilmente lo fanno per vendetta per lo smacco elettorale subito o forse con la prospettiva a medio termine di creare problemi al nuovo governo, comunque noi non ce ne curiamo. Preoccupa, invece, il loro cinismo! Incuranti dell’ansia e del dolore che il loro agire provoca sui risparmiatori, hanno condotto una battaglia politica sulla nostra pelle a sostegno della legge Baretta – Puppato – Santini con evidente scopo difforme dagli interessi di noi risparmiatori.
- La posizione del Coordinamento rimane sempre la stessa, ed a buona ragione. La legge Beretta – Puppato – Santini è funzionale solo e soltanto a chi attraverso una procedura arbitrale o giudiziaria riuscirà a dimostrare di aver subito un danno “nella prestazione dei servizi e delle attività di investimento relativi alla sottoscrizione ed al collocamento di strumenti finanziari emessi da banche…” ( quello riportato in corsivo è il testo della legge – escluso grassetto -, precisamente ripreso nella bozza dei decreti attuativi e confermato dal parere dei tecnici del Senato, di cui si è avuta notizia alcuni giorni fa, rinvenibile sul nostro sito ). Quindi, ogni ambiguità è fugata: quella legge ( Baretta – Puppato – Santini ) non pagherà mai i veri risparmiatori che sono coloro che hanno messo i propri risparmi nelle banche popolari e ce li hanno lasciati per anni.
- In questi mesi il nostro lavoro è stato improbo anche per arginare l’altra astuta manovra ordita dal fronte politico – finanziario legato ai passati governi. Essi hanno cercato di accreditarsi presso il nuovo governo come i veri rappresentanti dei risparmiatori giocando sulla loro rappresentatività quali organizzazioni nazionali di consumatori (legate a quel mondo che un tempo si chiamava sindacalismo operaio ) e sul loro potere mediatico che gli consente di avere pagine e pagine sulle maggiori testate nazionali e locali e infinite comparsate televisive. Per dirimere la questione abbiamo fatto una ricognizione attraverso gli unici dati certi ed incontrovertibili: le costituzioni di Parte Civile nei processi penali a carico dei dirigenti delle banche. I numeri sono stati spietati: noi associazioni di risparmiatori siamo di riferimento per oltre il 70% dei risparmiatori, le associazioni consumatori e collegati favorevoli alla legge Baretta- Puppato – Santini sono di riferimento per meno del 15 %, avvocati “indipendenti o di famiglia” rappresentano i rimanenti risparmiatori. Non tutti a Roma si vogliono capacitare, ma questa è la realtà e pare sia stata colta da chi dovrà decidere.
- Altra velenosa polemica è stata sollevata sulla decisione governativa, attuata attraverso il mille proroghe, di distribuire 25 milioni di euro a chi avesse un lodo favorevole ACF. Noi non siamo intervenuti e neppure vogliamo fare alte riflessioni ora. La nostra lettura è che si tratta di un intervento emergenziale, con tutti i limiti sistematici e logici di tale modo di legiferare e che, quindi, nella volontà del governo, non riconosce la validità dell’impianto della legge Baretta – Puppato – Santini ma ne utilizza solamente le risorse economiche che differentemente avrebbero rischiato altra destinazione. Ci basti dire che, a quanto ci è stato riferito da fonti governative, si tratta di un provvedimento non pregiudizievole di un ulteriore sostanzioso intervento a favore di TUTTI i risparmiatori che sarà adottato con la prossima legge di stabilità.
Le difficoltà ed i problemi, di cui sopra ho parlato succintamente, ci hanno imposto quella linea di basso profilo a cui ho fatto riferimento in apertura. Noi non vogliamo polemiche né scontri, oggi noi siamo i filogovernativi perché razionalmente abbiamo deciso di esserlo, perché avvertiamo imperativa la necessità di cambiamento, la necessità di uno Stato più libero dai condizionamenti delle lobby finanziarie e più vicino alle esigenze degli UOMINI che popolano questo paese. Noi non abbiamo scelto questa sponda per pregiudizio o ideologia, come qualche penna di pavone ha ventilato attribuendoci il rifiuto dei soldi promessi dal PD e l’accettazione di quelli mostrati dalla Lega. Siamo dalla parte del governo perché con questi uomini abbiamo avuto franco dialogo a conferma degli impegni ripetutamente assunti dal Movimento 5 stelle ben prima delle elezioni, lo stesso dicasi dei rapporti con la Lega che ha indicato un parlamentare veneto quale sottosegretario nella delicata materia e con il quale c’è costruttivo rapporto. Ma essere con loro, dalla loro parte nella difficilissima impresa di dare una svolta a questa repubblica delle banane trapiantata in Europa, non significa delega in bianco per il risarcimento che ci è dovuto per essere stati imbrogliati anche dallo Stato. Quotidianamente sollecitiamo che il futuro provvedimento a nostro favore sia per tutti e che quindi superi, dimenticandola, la legge Baretta – Puppato – Santini. Insistiamo affinché la nuova legge parta dalla premessa che tutti i risparmiatori sono meritevoli di risarcimento perché non si può considerare speculatore chi ha lasciato i soldi in banca per anni e con il suo capitale ha contribuito al miracolo economico veneto realizzatosi anche con il fondamentale supporto delle popolari venete. (Se Zonin, Consoli o altri saranno condannati gli si potrà sequestrare il rimborso ma tale loro posizione di amministratori inquisiti non può e non deve penalizzare – ulteriormente – tutti gli altri soci delle banche. Sarebbe come far morire di fame una popolazione perché fra loro c’è qualcuno che ha già mangiato.) Ogni giorno tormentiamo i nostri politici di riferimento affinché facciano una legge semplice, chiara, che non ci metta in un nuovo inferno giudiziario o amministrativo. Raccogliamo le promesse e confidiamo che saranno mantenute.
Ogni giorno rammentiamo agli uomini del governo , e ci pare loro ne siano ben consci, che il problema nel risarcire i risparmiatori non sta nei soldi da trovare ma nella grande rivoluzione necessaria per dare attuazione a quella costituzione di cui la politica si è riempita la bocca ed ha usato strumentalmente per fermare i legittimi processi di libertà dei popoli, ma che ha totalmente dimenticato nel grande business del fallimento delle popolari venete.
I soldi per noi risparmiatori si possono trovare: ci sono le famose polizze dormienti, annunciate con gran cassa dal passato governo, che purtroppo assomigliano ai carri armati di Mussolini; Ci sono gli NPL che fruttano guadagni fantastici alle società speculative appropriatamente definite avvoltoio che hanno sedi all’estero in paradisi o al massimo purgatori fiscali. Gli NPL, se adeguatamente gestiti, porterebbero soldi nelle casse dello Stato e consentirebbero di depotenziare la grande speculazione al ribasso sul valore delle case di cui tutti saremo vittime; Ci sono gli utili faraonici che le banche, anche grazie all’operazione fatta sulla pelle dei risparmiatori veneti e dell’economia veneta, stanno maturando e che ben potrebbero essere tassati
una tantum a favore dei risparmiatori; Ci sono le trattative che potrebbero essere intraprese con Banca Intesa, grande beneficiaria ( a dispetto del mantra che i suoi dipendenti sono stati educati a recitare ) dell’operazione sulle popolari venete, che ha tutto l’interesse di ritrovare una pace sociale che riporti le persone nelle filiali; Ci sono le possibilità di pagare con titoli di credito a scadenza media, garantiti e negoziabili, che, di fatto, oggi non costano niente.
Come associazioni dei risparmiatori abbiamo presentato delle proposte unitarie che tengono conto di tutte le ragioni sopra esposte.
Proprio per il dialogo in corso e per la sensibilità che il governo dimostra, possiamo affermare che oggi la situazione è molto migliore rispetto a prima delle elezioni; ma la meta, pur visibile, non è ancora stata raggiunta. Non dobbiamo distrarci o demoralizzarci. Non dobbiamo prestare fede ai tanti iper critici del governo che strepitano perché in 4 mesi non hanno risanato l’Italia, ma neppure dobbiamo rilassarci illudendoci che la strada sia facile e tracciata. Dietro alla vicenda del fallimento delle popolari venete ci sono interessi economici, politici ed ideologici formidabili. Il mondo della finanza e del neo liberismo non vuole che passi una legge a nostro favore perché costituirebbe un pesante pregiudizio sul loro modo di fare affari. Stanno esercitando ed eserciteranno tutte le pressioni possibili sul governo, ci attaccheranno senza remissione al fine di screditarci, diffonderanno le più spaventose notizie economiche per condizionare le masse, faranno offerte vantaggiose a molti di noi con il fine di divederci… e probabilmente anche di peggio. NON CI DOBBIAMO SPAVENTARE, MANTENIAMO I NERVI SALDI E NON CADIAMO IN PROVOCAZIONI O DISFATTISMI.
Forse non ve ne siete resi conto ma noi risparmiatori veneti stiamo resistendo da tre anni alla prepotenza del sistema politico finanziario, E’ STRAORDINARIO! Chi pensava di fare una passeggiata nelle nostre tasche è sorpreso ed anche intimorito, basti leggere le critiche che ci vengono mosse. Abbiamo saputo dare una efficace risposta elettorale, siamo organizzati e competenti,
siamo tremendamente determinati a non mollare.
Oggi più che mai è necessaria unione, coesione e compartecipazione di tutti i risparmiatori, di tutti i loro famigliari ma anche di tutti i Veneti ed Italiani che vogliono un paese migliore. La nostra non è solo una battaglia per i nostri risparmi, è una battaglia di civiltà affinché non diventi legge la prepotenza, il sopruso, l’arroganza.
DURI I BANCHI
e sia a tutti chiaro che
IL VENETO RESISTE
Coordinamento Associazioni Banche Popolari Venete “don Enrico TORTA”