Fondi_comuni AZIMUT - Una pessima iniziativa con i giornalisti (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
percefal ha scritto:
La pagina con Opera non mi si apre.
Qualche anima pia può fare copia-incolla? :)
akkiappa

Azimut porta i fondi in Lussemburgo - di Nicola Porro -


Nicola Porro

nostro inviato a Dubai


La scelta di Dubai per presentare conti e strategie di Azimut non sembra casuale. «Un'azienda se vuole lavorare in una logica multinazionale, sceglie anche in quale nazione è meglio produrre. Un eccesso di regole, una duplicazione di Authority e una tassazione non competitiva, possono rappresentare uno svantaggio incolmabile. E noi puntiamo a diventare una piccola multinazionale». Così Pietro Giuliani, numero uno delle più dinamiche società di gestione del risparmio, da uno dei centri finanziari di maggiore sviluppo in questi anni. Giuliani ha ricordato il processo, iniziato a settembre, di localizzare in Lussemburgo parte della produzione Azimut. Una moda che sembra aver contagiato l'intero sistema, anzi in questo campo Azimut sembra in deciso ritardo. Il fenomeno dei fondi roundtrip è infatti iniziato esattamente dieci anni fa: si è passati da una raccolta netta di 3 miliardi a quella del 2005 superiore ai 18. Nei primi 10 mesi di quest'anno se non ci fossero stati fondi esteri e roundtrip, il rosso della raccolta italiana sarebbe addirittura pari a 36 miliardi di euro. Insomma un'industria che perde colpi. «Anche se - dice Giuliani - quello dei fondi è un settore supertrasparente. Talvolta anche troppo. L'impressione è che la raccolta uscita dai fondi sia stata dirottata verso prodotti meno trasparenti, ma sui quali vi sia un maggiore margine per il distributore».
Anche se vi sono differenze tra gestori e gestori. In una tavola elaborata dalla Sgr, si mette in evidenza come i migliori 10 gestori italiani abbiano consegnato performance ponderate annue dell'8,45% contro una media di settore del 4,10% e il 3,72% fatto segnare dal percentile con maggiore raccolta. Azimut dal suo esordio in Borsa ha fatto segnare un rialzo del 140% e il suo azionariato è molto frammentato: solo il 20% è custodito in un patto che lega manager, dipendenti e gestori. «Ma una scalata ostile - continua Giuliani - sarebbe da folli. La valutazione della nostra società oggi è piuttosto sostenuta. Essa è pari a circa il 10% delle masse in gestione. E se qualcuno volesse sfilarci la società contro il nostro consenso si troverebbe con una emorragia continua di masse amministrate. Ce ne andremmo noi, ma anche i nostri clienti». La strada delle alleanze per un gruppo che, pur nella sua orgogliosa indipendenza, sembra schiacciato dai nuovi colossi del risparmio di origine bancaria sembra dunque in salita. «Sia italiani sia esteri hanno cercato un accordo con noi. Ma volevano comandare. E su questo non transigiamo. Piuttosto nel settore degli hedge fund vorremmo diventare un polo di aggregazione. Ovviamente con partnership. Il nostro lavoro - dice Giuliani - è diventato molto simile a quello delle merchant bank, è un business di talenti. E dunque anche una realtà come la nostra è in grado di attrarre talenti da gruppi, anche esteri, ma con dinamiche più burocratiche».
tratto da
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=135597&START=1640&XPREC=0
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
"Piccole" differenze etiche tra U.S.A. ed Italia

Lo scorso mese di novembre avevamo segnalato la pessima iniziativa con cui Azimut aveva portato a sue spese i giornalisti, assieme ad un accompagnatore,
per una vacanza a Dubai spacciata per incontro di lavoro .

L'iniziativa era stata fatta passare sotto silenzio da tutti i media, ed anzi l'unico a trattare l'argomento, Guido Rivolta su Borsa&Finanza, aveva parlato di
"Azimut vittima".

Per comprendere appieno l'abisso etico che separa i mercati evoluti dal nostro mercatino basta vedere cosa è accaduto a Todd Thomson, responsabile del wealth management di Citigroup: è stato licenziato per aver offerto alla giornalista Maria Bartiromo di Cnbc un passaggio in aereo da Shanghai a Hong Kong, dove la giornalista seguiva un evento Citigroup.

Da notare come sia stata la stessa Citigroup, di propria iniziativa, a licenziare il suo manager. Un comportamento "un tantino" diverso rispetto ad Azimut ed alle altre aziende italiane, abituate ad offrire di tutto ai giornalisti, allo scopo di ottenere articoli e servizi favorevoli.


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axlpado

Forumer attivo
io sono un cliente azimut... e devo dire che la loro politica commerciale è molto improntata su questo stile, in cui il promotore passa la maggior parte del tempo a mostrare classifiche e rendimenti paragonati ad altre società e tendenti a dimostrare che lo ro sono i migliori...

detto ciò bisogna dire che però è una delle società effettivamente con i rendimenti migliori... in molti casi esce vincente in maniera assoluta, come per esempio il loro hedge ha stracciato qualunque altro hedge ( va detto che ha una volatilità maggiore rispetto agli altri.. però.. ) . concludo dicendo che forse la politica commerciale non è corretta e non serissima, ma le politiche di investimento sono molto accurate ed efficienti
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Ancora di più: se hai prodotti più validi degli altri perchè impelagarti in queste storie che ti fanno sembrare anche peggio degli altri?

In altri paesi, questo è il punto, alcune cose vengono sopra tutto il resto. Da noi no.

Anche il collocamento delle azioni vide punti oscuri: ricordate il crollo iniziale?

Vabbè che tanto queste cose le trattiamo solo noi qui, i media tacciono appunto per non perdere il prossimo viaggio gratis a spese di Azimut.
 

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