Azimut (AZM) Azimut Holding: (1 Viewer)

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aggiornamento 31 luglio 2019
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Azimut, Timone Fiduciaria riduce la quota

Azimut, Timone Fiduciaria riduce la quota

Vendute oltre 2,5 milioni di azioni. La partecipazione scende al 19,57%

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di Redazione20 febbraio 2020 | 09:39
I soci di Azimut riuniti nella holding Timone Fiduciaria limano la loro quota.
E’ stata infatti portata a termine con successo a vendita di 2.550.000 azioni ordinarie di Azimut Holding presso investitori istituzionali, pari a circa il 1,78% del capitale sociale, a un prezzo di 23,7 euro per azione ordinaria, con una procedura di bookbuilding accelerato, secondo quanto già annunciato al mercato. Il trasferimento delle azioni e il pagamento del corrispettivo avverranno il prossimo 24 febbraio 2020.
Timone Fiduciaria ha concordato un periodo di lock-up con scadenza 180 giorni dopo il closing, subordinatamente alle usuali eccezioni e deroghe da parte dei joint bookruner.

BofA Securities e Intermonte hanno agito in qualità di Global Coordinators e Joint Bookrunners. Dopo la vendita, Timone Fiduciaria detiene, per conto degli aderenti al Patto di Sindacato Azimut Holding spa, un totale di 28.038.300 Azioni di Azimut Holding corrispondenti al 19,57% del capitale sociale.

Il Comitato Direttivo del Patto di sindacato ha deliberato anche di dare avvio all’analisi e allo studio di una possibile nuova operazione di rafforzamento della partecipazione al capitale di Azimut – analogamente a quanto posto in essere nel 2018 – che potrebbe essere antecedente al nuovo piano industriale a 5 anni che Azimut Holding presenterà al mercato entro l’estate. Timone Fiduciaria ha fatto sapere che “provvederà a fornire ulteriori informazioni al mercato in funzione del progredire delle relative valutazioni”.
 

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Azimut, nel 2019 utile netto balza a 370 milioni
Economia > News
Giovedì 5 Marzo 2020
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Azimut Holding mette a segno il miglior risultato degli oltre 30 anni di storia, quadruplicato rispetto al 2018: 370 milioni di utile netto (+203% dai 122 dell'anno prima) che «costituiranno risorse ulteriori per finanziare l'importante piano di investimenti dei prossimi 5 anni» promette la società.
Il cda propone un dividendo di 1,5 euro per azione ( 50 centesimi per azione già pagati).
L'obiettivo per il 2020 è confermato a 300 milioni di utile netto (assumendo mercati normali).

I target del piano 2015-2019 sono stati superati con un patrimonio complessivo che ha raggiunto i 59,1 miliardi (50
miliardi a piano),
la raccolta netta media annua di 5,8 miliardi (2,5 miliardi a piano),
l'utile netto di 370 milioni (300 milioni a piano) e un dividendo medio annuo pari a 1,4 euro per azione (+12% rispetto alla parte alta della forchetta indicata a piano).

I ricavi consolidati si attestano a 1,05 miliardi, (748,5 milioni nel 2018), un utile operativo di 445 milioni.
Il totale delle masse gestite a fine dicembre 2019 a 46 miliardi, la raccolta netta è stata di 4,6 miliardi, di cui circa la metà proveniente dal business estero che oggi rappresenta il 29% del patrimonio complessivo.
Il reclutamento in Italia di consulenti finanziari e private banker ha portato a 146 nuovi ingressi, per un totale delle reti del gruppo Azimut a fine dicembre a 1788 unità.

«Archiviamo il 2019 con numeri di assoluto rilievo, tra i quali il miglior utile netto della storia del Gruppo e il raggiungimento di tutti gli obiettivi fissati nel piano quinquennale così come fatto in modo consecutivo per tutti e tre i business plan presentati dal 2004 - commenta il presidente Pietro Giuliani - e nel 2019 i nostri clienti hanno beneficiato di una performance media ponderata netta del +8,5%. Nell'attuale contesto di mercato, caratterizzato da una ampia volatilità determinata da fattori esogeni non prevedibili, la nostra attenzione è concentrata a supportare i nostri clienti nella gestione dell'emotività e a proseguire, grazie ai risultati ottenuti che ci consentiranno di investire per continuare il nostro percorso di crescita anche grazie alla piattaforma di prodotti alternativi per l'economia reale che il gruppo sta portando avanti in prima linea».

A febbraio Azimut ha registrato una raccolta netta positiva per 362 milioni, portando così la raccolta netta da inizio anno a circa 934 milioni. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine febbraio a 58,2 miliardi, di cui 45,1 miliardi fanno riferimento alle masse gestite.

In Borsa Azimut perde il 5% a 17,58 euro, in linea con la flessione del comparto banche e risparmio gestito.
Azimut, nel 2019 utile netto balza a 370 milioni


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