Avete sentito parlare di BITCOIN? (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Capire il Bitcoin prima di comprarlo a occhi chiusi

IL GRANDE BLUFF: Capire il Bitcoin prima di comprarlo a occhi chiusi

Capire il Bitcoin prima di comprarlo a occhi chiusi

Mentre il Bitcoin fa nuovi record assoluti, con gran titoloni sul fatto che oggi supera (in realtà per la terza volta) il prezzo dell'oro vorrei ricordarvi 3 cose:

1) prima di tutto il bitcoin va capito.
Per questo ho voluto dedicare subito una puntata del mio podcast al bitcoin (iltruffone.com/9).
Pochi l'hanno capito, e soprattutto pochi hanno capito che è nato ed il suo valore continua a crescere perché il sistema monetario è fondamentalmente marcio.
Quindi prima di tutto ascoltatevi la puntata con Franco Cimatti e cominciate a capire cosa è il denaro.

2) la capitalizzazione del bitcoin è ancora solo 18B, contro i 24B della nuova IPO snapchat.
Le borse di tutto il mondo...................... hanno guadagnato 3000/4000B da quando è stato eletto Trump!
Viene da ridere.
La capitalizzazione dell'oro è circa 7-8 trilioni, ovvero 7000-8000B.
Il bitcoin ha superato il prezzo dell'oro in termini relativi, 1 bitcoin contro un'oncia, ma non significa niente in termini assoluti, 18B contro 7000/8000B.

3) Niente va dritto alla luna, i prezzi si muovono a zig zag, e salite troppo rapide possono essere seguite da storni pesanti.
Siate prudenti e capite prima di tutto perché comprate una cosa, con quale orizzonte temporale, a quale scopo e che rischi siete disposti a correre.
Se è solo per speculare, ricordo che i soldi si fanno comprando basso e vendendo alto, o viceversa: vendendo alto e ricomprando basso.
Il bitcoin valeva 600$ quando ho postato la puntata appena 4 mesi fa.

E adesso ascoltatevi bene la puntata Come cominciare a capire ed usare il Bitcoin: iltruffone.com/9, presto ne seguirà un'altra sull'argomento.

di Francesco Carbone
Economics IB Lecturer, Blogger and Podcaster




Inoltre come giustamente fa notare Mercato Libero
che è il BLOGGER maggiormente attivo ed all'avanguardia su Bitcoin/Blockchain (io mi sono mosso in ritardo e sto cercando di recuperare...):
SNAPCHAT ARRIVA IN BORSA E CAPITALIZZA IL 40% IN PIU' DEL BITCOIN
ieri l'approdo in borsa per azioni snapchat SENZA DIRITTO DI VOTO.
La capitalizzazione di questa roba (non definirei azione vera ...senza il suo diritto di voto) è imbarazzante: 26 miliardi di dollari....ovvero il 40% in piu' del BITCOIN...
e poi qualcuno sostiene che il BITCOIN SIA CARO .....
quella che potrebbe essere una nuova valuta mondiale (con emissione bloccata a 21 milioni) ieri sera ha toccato un nuovo massimo a 1275 dollari e ha superato di poco i 20 miliardi di capitalizzazione...
Io nel frattempo dopo The Rock Trading
mi sto aprendo un account anche sulla piattaforma più avanzata per Bitcoin e Criptovalute:


A BREVE SUL MIO BLOG
VI PARLERÒ DI UN NUOVO SERVIZIO DI ABBONAMENTO A SEGNALI DI TRADING SU BITCOIN E CRIPTOVALUTE (sto ancora studiando la cosa).
Chi fosse interessato mi mandi una email a [email protected]


Nel frattempo in FallitaGlia
la massa continua a parlare di scissione del Piddì... delle beghe della Raggi....di robe anni '70 etc etc
mentre il Mondo va Avanti Veloce
e gli Italopitechi man mano si estinguono...
 

big_boom

Forumer storico
c'e' solo una cosa che rende interessante il bitcoin rispetto l'oro: lo sposti velocemente e senza controlli fiscali e doganali

ma l'oro e' un bene di rifugio primario per chi non ha necessita' di investimenti internazionali
ma un blocco della globalizzazione porterebbe a una rapida valorizzazione del bitcoin
 

tontolina

Forumer storico
Bitcoin, la crypto-valuta vittima del suo successo

Bitcoin, la crypto-valuta vittima del suo successo - Il Sole 24 Ore

Come tutto ciò che sale troppo (e troppo velocemente), anche la crypto-moneta più diffusa e controversa del web non sembra sfuggire a una regola base di ogni mercato reale: la sostenibilità di crescita esponenziale. E quella di Bitcoin è stata talmente rapida e consistente da aver mandato in tilt non solo il sistema unificato di gestione delle transazioni online, ma persino quello “spirito selvaggio” che ha finora tenuto insieme e ispirato la più vasta comunità globale di investitori, scienziati e operatori nel mondo delle “blockchain”. La tensione tra i gestori della moneta virtuale è infatti talmente alta da aver reso più che concreta sia l'ipotesi di una “diaspora” sia la nascita di due comunità concorrenti.

Poiché parliamo di transazioni finanziarie, anche se basate su algoritmi, il punto limite del modello Bitcoin sembra essere nei sistemi di clearing e settlement delle operazioni di compravendita della crypto-valuta: per poter essere perfezionata, qualsiasi transazione in Bitcoin deve prima essere processata e convalidata da una delle piattaforme digitali costituite a questo scopo in giro per il mondo. Tutto ha funzionato senza intoppi per quasi un decennio, ma con l'eccesso di transazioni rispetto alla capacità tecnologica di smaltirle sono esplose anche divisioni e polemiche. A oggi le transazioni in bitcoin hanno raggiunto non solo il record storico in valore, ma anche il record dei ritardi di perfezionamento: in alcuni casi, il”settlement” richiede più di 24 ore, un tempo giudicato inaccessibile per un mercato che cresce e si muove in tempo reale.

Piattaforme come Bitfinex, Bitstamp, BTCC, Bitso, Bitsquare, Bitonic, Bitbank, Coinfloor, Coincheck, itBit, QuadrigaCX, Bitt, Bittrex, Kraken, Ripio, ShapeShift, The Rock Trading e Zaif hanno quindi rotto il fronte unitario di dividere in due gruppi di monete. Per non far diventare bitcoin vittima del suo stesso successo, una soluzione deve essere trovata.

La bitcoin blockchain, oggi, è infatti limitata a 1 megabyte, limite tecnologico che si sta rivelando critico. Il boom delle transazioni ha quindi creato l'esigenza di superare la barriera attuale per evitare che il flusso si blocchi in un collo di bottiglia: troppi ritardi rischiano di allontanare il mercato verso altre monete virtuali concorrenti. E per questa ragione, l'idea dello sdoppiamento del sistema in due piattaforme complementari ha preso piede anche tra gli utenti. Il rischio, però, è che le due nuove realtà finiscano per diventare alternative, indebolendo così le altre piattaforme esistenti.

Secondo Coindesk, per ora solo il 40% dei “miners” di bitcoin (la crypto valuta si “scava” come avviene con l'oro) supporta lo “scisma” tecnologico proposto dal gruppo dominante, ma se la congestione delle transazione dovesse peggiorare, la quota è destinata a crescere. La migrazione verso un nuovo sistema tecnologicamente migliore a livello di blockchain appare oltremodo urgente anche a seguito dell'attacco hacker a una delle valute alternative a Bitcoin. Nell'attacco di giugno 2016 che DAO, un fondo che agisce attraverso una
blockchain decentralizata ispirata a Bitcoin, è stato derubato di oltre 60
milioni di dollari di valore sulla sua valuta digitale Ether . I 60 milioni equivalgono a 1/3 del suo valore ai tempi dell'attacco. Il mercato a seguito della diffusione della notizia dell'attacco informatico ha creato un crollo del prezzo dai 21 dollari ai 12 del giorno dopo.

Le minacce da bitcoin potrebbero poi arrivare da oriente visti i limiti imposti a bitcoin dalla Banca centrale cinese e dalle alernative locali a bitcoin nella Repubblica popolare cinese nonché dal fisco Usa. Le piattaforme di bitcoin per resistere alla prova della concorrenza, della clamorosa mole di transazioni e notorietà devono innovarsi e superare ostacoli burocratici e tecnologici. Riuscirà bitcoin unlimited con questa manovra a mantenere la leadership indiscussa delle crypto monete?

TAG: Luca Battanta, Bitcoin, Crypto-moneta, Internet
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big_boom

Forumer storico
pensate cosa succederebbe se la Russia adottasse una criptovaluta come moneta nazionale
il debito pubblico non sarebbe piu' un problema e nemmeno la creazione arbitraria di valuta
le quotazioni del petrolio passerebbero nella criptovaluta e le lobby USA rimarrebbero con il cerino fumante del dollaro e dell'euro
tutta la free economy andrebbe a putt... e la globalizzazione si fermerebbe di colpo portando l'occidente alla realta' dei fatti: 20 anni di cazzate di sinistra
altro che bitcoin ;)
 

tontolina

Forumer storico
STOP LOSS: cronaca di un disastro annunciato
Scritto il 23 giugno 2017 alle 10:03 da Danilo DT
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Il suo nome non è certo molto tranquillizzante.
Infatti “Ethereum” significa appunto etereo, ovvero appartenente all’etere e comunque spirituale. Una moneta spirituale non mi ispira grande fiducia. Ma poi i fatti sono ben diversi.
Ethereum rappresenta oggi una realtà importante in ambito di criptovalute o criptomonete.
Oggi Ethereum è la valuta virtuale numero due a livello di diffusione e non è nemmeno troppo lontana dalla regina assoluta che è ovviamente il BitCoin.
Circa 32 miliardi di USD contro i 45 miliardi. Sono comunque cifre impressionanti che certificano l’importanza e la dimensione del fenomeno.



E pensate che di quei 32 miliardi di USD, per qualche attimo, ne erano spariti circa 29 miliardi…
Non proprio briciole. Torniamo a parlare del flash crash di Ethereum di un paio di giorni fa.
Già vi ho detto QUI su cosa accaduto.
Volevo però aggiungere un paio di dati importanti, ovvero COME Ethereum sia riuscita a capitolare a 300 USD a circa 10-12 USD.
In realtà è successa la cosa più semplice e meccanica che possa accadere in finanza. Lo stop loss.
Ma come…lo stop loss dovrebbe essere uno strumento difensivo. Invece in questo caso è stato catastrofico.
Infatti come riportato dalla Cbnc…

Adam White, the vice president of GDAX which is run by U.S. firm Coinbase, posted on the exchange’s blog, outlining what took place at around 12:30 p.m. PT on Wednesday. According to White, the multimillion dollar market sell order resulted in a number of orders being filled from $317.81 to $224.48.
As the price continued to fall, another 800 stop loss orders and margin funding liquidations caused ethereum to trade as low as 10 cents.
A stop loss order is a trade that is executed automatically once a security — in this case ethereum — hits a particular price. Margin funding is essentially trading with borrowed funds. Liquidation is when these positions are closed automatically in order to prevent further losses. The knock-on selling effect caused the flash crash on GDAX. (Cnbc)

Quindi qualcuno ha inserito nel sistema grossi ordini di vendita che hanno fatto scendere violentemente Ethereum. Ma attenzione, tale correzione ha fatto scattare tutto gli stop loss (sembra che fossero appunto 800) e quindi vendita chiama vendita…E tutti i software hanno lanciato incondizionatamente il flusso per liberarsi a qualunque prezzo della cybervaluta.

Morale: raggiunti appunto i 12 USD. Ma attenzione, sempre con volumi impressionanti, una volta finite le vendite, abbiamo assistito alla ripartenza. Nuovamente corposi flussi ma questa volta in acquisto ed un ritorno in area 340 USD.

Ecco cosa significa trattare valute senza una banca centrale che controlla. Ecco cosa significa operare su mercati al di fuori delle normative tradizionali. Ecco cosa significa accettare di essere un pesce pagliaccio nel mare degli squali.
Perchè è innegabile che qualcuno, con questo flash crash, sicuramente qualche pesciolino, avrà perso tutto mentre altri, squali che probabilmente sono anche gli ideatori e gestori del flash crash, si sono fatti i soldi.
Inoltre questo deve anche insegnare un’altra cosa. Chi aveva Ethereum SENZA lo stop loss può dichiararsi fortunato. Ma se un giorno, per un qualche motivo, il prezzo tornasse a 10 USD senza poi risalire, non ci sarebbe nulla da dire. Abbiamo visto che può succedere, anche se questa volta solo per pochi minuti.

STOP LOSS: cronaca di un disastro annunciato | IntermarketAndMore
 

tontolina

Forumer storico
Cryptovalute e Banche Centrali: qualcosa sta cambiando?
(Pag. 1)


La Redazione Articolo pubblicato il 01/07/2017 10:00:02
Le carte di credito addebitano le commissioni sulle transazioni e le valute cartacee possono essere molto costose da elaborare e proprio in questi elementi si ravviserebbe l’effettivo valore delle valute digitali, che potrebbero apportare benefici concreti alle piccole imprese ed ai consumatori.



Cryptovalute e Banche Centrali: qualcosa sta cambiando?

(Pag. 2)
I tempi stanno cambiando e le Banche Centrali asiatiche ed europee stanno monitorando le valute virtuali.
Nel mese di marzo la Banca Centrale del Vietnam ha dichiarato di valutare seriamente l’implementazione del BitCoin e contemporaneamente la People’s Bank of China ha eseguito dei test su una Cryptovaluta proprietaria
e lo stesso vale per la Banca Centrale della Danimarca, attualmente impegnata nello studio dell’E Krone;
in sostanza, l’unica Central Bank che pare non essere interessata ai token digitali è la Federal Reserve.

Ovviamente in un contesto simile non manca certo lo scetticismo che prende di mira essenzialmente la natura decentralizzata delle monete elettroniche, ma la risposta dei sostenitori della valuta digitale non tarda ad arrivare;
a parlare sono Levin e Michael Bordo (docente presso la Rutgers University) che dichiarano: “A differenza di quanto accade per il BitCoin il valore della valuta digitale di una Central Bank sarebbe fissato in termini nominali ed inoltre il token digitale sarebbe basato su un sistema di account, condizione che eviterebbe le classiche operazioni di mining che caratterizzano, ad esempio, il BitCoin”.



Fonte dati, dichiarazioni degli interessati e grafico in prima pagina - Bloomberg
 

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