Autori perduti e autori che recupereranno ... (1 Viewer)

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Non è la prima volta che porto questo esempio. Negli anni '70 Max Klinger era un autore dimenticato, i più lo consideravano sorpassato, finito, sostenuti in prima linea dal Salomon, il mercante e scrittore più importante d'Italia. Breve: il mercato teneva pollice verso, per i più in modo definitivo.Poi fu riscoperto, mostre ecc., si rivalutò velocemente, e adesso quantomeno ha un mercato dignitoso e il suo nome viene considerato prestigioso.
Ovviamente si potrebbero fare altri esempi. Per restare alla grafica, non tutti sanno che Piranesi era andato molto in disgrazia per un periodo, credo perché considerato "pesante","scarso di fantasia" ecc.
Ora, però, in questa introduzione i nomi interessano relativamente
. Quello che vorrei riuscire a individuare è come capire quali autori già considerati, poi caduti in disgrazia presso il mercato, abbiano notevoli chances di rivalutazione, come riconoscerli, quando intervenire, come non illudersi ecc.

Per iniziare il discorso, il primo ovvio requisito è la qualità. Perché le mode possono anche durare molto, ma passano, la qualità resta. Puntare sulla rivalutazione di un autore il cui lavoro sia carente di qualità è assolutamente illusorio. Siamo, comunque, come detto, nell'ovvio. Ma andava detto.

Poi, è anche vero che la qualità può non essere sufficiente, e per molto tempo.
Franòois Chifflart (Saint-Omer (Pas-de-Calais), 21 marzo 1825Parigi, 19 marzo 1901) (chi lo ha mai sentito nominare?) cognato dell'editore Cadart, viene considerato da molti critici un grande incisore e pittore, che andrebbe rivalutato. Baudelaire e Théophile Gautier. lo stimavano molto. Conobbe Victor Hugo e ne illustrò i libri. Tuttavia morì emarginato e dimenticato a causa delle sue posizioni politiche.
Vedendo esempi delle sue opere qui sotto (l'ultima su eBay a 60 euro) si percepisce certamente una buona qualità. Però si percepisce anche altro: una drammaticità intensa, costante, pesantina, "cupa". Ora, dagli impressionisti in poi la cupezza in un'opera d'arte risulta più o meno un elemento negativo per il mercato. Il quale rifiuta le immagini tragiche, drammatiche, sanguinolente, vuole appendere ai muri solo immagini che diano sollievo (esamineremo semmai le eccezioni). Naturalmente questo porta spesso gli autori ad essere futili: anche la futilità, tuttavia, o l'eccesso di "leggerezza" possono essere controproducenti, e Dufy, per esempio, ha perso posizioni nella scala dei valori rispetto a 50 anni fa. E a suo tempo, per contro, Tiepolo (altro artista recuperato) veniva tacciato di superficialità.

Difficile prevedere dove saranno i gusti del pubblico tra 100 anni, però questo non importa molto a chi intenda speculare su un autore ritenuto ingiustamente trascurato.Basta puntare sui 10 o 20 anni. Ecco, lo speculatore avvertito deve chiedersi: quale sarà l' animus del pubblico per quel tempo? Se uguale ad oggi, per esempio, Chifflart dovrà ancora attendere molto per la sua ipotetica rivalutazione. E occorre anche chiedersi quali fatti debbano accadere perché il pubblico torni ad apprezzare autori più drammatici, quali tipi di sentimenti debbano risvegliarsi.
Allora 1) qualità 2) adatto ai futuri gusti (ed usi)
3) 4) 5) ... la discussione è aperta.

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baleng

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Un punto 3) potrebbe essere questo: capire perché il tale autore è stato dimenticato, tralasciato, dalla critica o dal mercato. Ci sono artisti che, senza che se ne possa mettere indiscussione la qualità, hanno avuto un successo assai dipendente dal potere dell'epoca. Vermeer (Johannes van der Meer, Giovanni dal Mare :) ) ebbe un suo mecenate e incarichi pubblici, insomma era molto apprezzato.
Morì però praticamente senza soldi, e comunque soffrì nel suo lavoro le crisi economico-politiche del suo tempo. Fu dimenticato per circa due secoli, sino a fine Ottocento, e fu un critico che lo recuperò.
Da ciò nasce il punto 4) serve chi sia in grado di rilanciarlo (non solo un critico, anzi di solito c'è dietro un mercante), cioè: è possibile che qualcuno abbia interesse a rilanciarlo?
 
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baleng

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Altro punto potrebbe essere la riconoscibilità, spesso legsta ad elementi di originalità. Infatti, se vi sono molti altri autori in qualche modo equivalenti a quello che riteniamo buon candidato per le nostre speculazioni, da una parte vi sarà molto più materiale in concorrenza (+ offerta, prezzi più bassi ...), dall'altra sarà meno "urgente" rivalutare lui piuttosto che un altro a lui simile.
Pertanto 5) riconoscibilità, originalità.
6) importanza storica.
Questa è ovvia. Non basta (ci sono artisti importanti per la storia che però non si risolleveranno più), però aiuta.
 

baleng

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Ora, pare impossibile, anche solo fermandosi un attimo ai primi sei punti che ho indicato, che un autore il quale mostra che
1) ha qualità
2) è possibile un adattamento ai gusti futuri
3) fu dimenticato per motivi estranei alla sua arte
4) che qualcuno può aver interesse a rilanciare
5) possiede riconoscibilità e originalità
6) ha importanza storica

pare impossibile, dico, che un tale artista possa giacere nell'oblio della storia o del mercato. Pare, ma, per esempio, ricordo che sino agli ultimi anni del 900 Tullio Crali era del tutto "sparito". Lo stesso era accaduto prima con Savinio. Può succedere, dunque, e l'avido speculatore :wow: non ha che da fare poche ricerche per scoprire cavalli su cui puntare.
Ricordo ancora, per dire, quando una grande mostra a Parigi rilanciò i Macchiaioli di secondo piano.

Dovendo, a questo punto, indicare alcuni nomi su cui si potrebbe esercitare una analisi, non solo da parte mia, va da sé, mi vengono in mente i "soliti" André Masson, Manessier e Singier, che hanno oggi quotazioni ben iferiori a quelle che potrebbero essere. Cercherò personalmente di "capire" la situazione del "mio" Alexandre Lunois. Magari mostrare anche perché per alcuni non c'è più speranza (o quasi ...).

Pescando tra nomi storici forse, dico forse per mia ignoranza del mercato, ci si potrebbe interessare a Marcel Janco, Jacques Villon, Bellmer, o anche E.Brunori, Franco Gentilini, Luigini, Mueller (il toscano), Francesco Nonni, Ibels, e altri che qualcun altro dirà .
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Te lo propongo io un artista meritevole e che risponde ai sei requisiti. Unico neo che non e nelle tue corde.

https://www.investireoggi.it/forums/threads/jiri-kolar-nalezy-jiriho-kolare.87769/
:-D
Apprezzo che tu sia intervenuto. Ai tempi in cui Kolar si fece conoscere erano in molti ad utilizzare quella sua tecnica del ritagliare a fettine un lavoro per, diciamo, raddoppiarlo in larghezza (chiedo scusa per la banalizzazione). Lui ha continuato, si vede che ci crede, gli altri no. Che io non veda in lui molto più che questa tecnica sarà un mio limite.

Però il bersaglio sarebbe nell'analizzare se la sua figura trovi rispondenze nei punti (6) sinora indicati, o in altri ancora da proporre, e capisco che tu non abbia il tempo o la voglia di fare questo piccolo lavoro. Per dire che mi piacerebbe che, invece di giungere subito alle conclusioni, si imparasse qui (me compreso, eh!) ad analizzare le condizioni, trovare esempi, scoprire "regole", ricorsi, ricorrenze.
Spero di non chiedere troppo, ma qui ci sono persone che han già dato prova di creatività e interesse più che sufficienti, a mio avviso.
 

Cris70

... a prescindere
Accetto e ti faccio una piccola disamina su Kolar riguardo i 6 punti.

1) ha qualità
Ritengo di si altrimenti non si spiegherebbe perché ha esposto nei maggiori musei mondiali ed e nelle loro collezioni permanenti. In particolare i suoi lavori anni '70. Analizzando peraltro i suoi lavori si può notare come sia un lavoro lungo e laborioso curato nei minimi dettagli. Non sono caratteristiche che cerco in un'opera ma è innegabile che valorizzano sempre l'oggetto.


2) è possibile un adattamento ai gusti futuri
Ritengo di si. In una società sempre piu virtuale il ritorno, o la riscoperta, della semplice "carta", se pur mutuata in arte, non sarebbe da escludere

3) fu dimenticato per motivi estranei alla sua arte
Era un feroce oppositore del regime comunista sovietico prima e cecoslovacco, poi al punto di dover scappare a Parigi dopo essere stato interdetto dal pubblicare (era anche un poeta che studiava la decostruzione) o esporre (censurato)

4) che qualcuno può aver interesse a rilanciare
Diverse gallerie di qualità e non ultima la Galleria Lelong di Parigi stanno raccogliendo le opere piu importanti. Nelle diverse aste si vedono solo lavori tardi e seriali. I musei se le tengono strette

5) possiede riconoscibilità e originalità
Indubbiamente. Nel suo "Dizionario dei metodi" recensisce tutte le possibili tecniche di collage ed alcune sono di sua invenzione:

6) ha importanza storica
Da contestualizzare nella sua Praga e a Parigi. Nessun epigono, troppa ampia la sua produzione e l'approfondimento delle tecniche di collage per non poter pensare "... già visto"
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Accetto e ti faccio una piccola disamina su Kolar riguardo i 6 punti.
Beh, che dire ... auguri. Tuttavia speravo che riuscissi a trovarmi anche qualche altro "punto" :)

Più che conoscere le prede, a me interesserebbe imparare a sparare con questo fucile ...:cool:

Comunque, ok, :cin:, anche se a me dice nulla capisco che Kolar potrebbe avere i requisiti richiesti.
Che, credo, potrebbero essere magari anche più di sei.
Comunque devo dire che il punto due mi sembra, per Kolar, problematico. Peraltro, è anche il più opinabile :rolleyes:
Grazie molte per la collaborazione. Se tutti facessero come te in pochi mesi diventeremmo tutti ricchissimi :grinangel:
 

Cris70

... a prescindere
Figurati, avevi chiesto un esempio e mi piace scrivere degli artisti che ho studiato e approfondito prima di collezionare.

Onestamente non ho mai pensato che ci si possa arricchire con l'arte, tantomeno in qualche mese; non lavorerei 12 ore al giorno, 7 giorni su 7.
Sono però dell'opinione, oramai risaputa, che con applicazione, studio, passione e una discreta disponibilità associata ad una sufficiente propensione al rischio, si possa ambire, e riuscire, ad avere delle plusvalenze che nel mio caso sono mirate alla "collezione a costo zero".
D'altra parte se così non fosse tutti gli operatori del mercato dovrebbero fallire, mentre alcuni, leggevo in questi giorni, viaggiano con jet privati; da qualche parte, ed ogni santo giorno, qualcuno scopre/riscopre un qualche artista e ci costruisce un mercato.

A riguardo devo pero introdurre la regola madre perche un artista possa essere riscoperto e lanciato

7) disponibilità di opere
Nessun operatore del mercato, critico, direttore museale o qualsivoglia persona che si diletta in arte, si occuperà mai di un artista del quale non ci sono sufficienti opere, tracciate, sotto controllo e magari facilmente reperibili.
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Figurati, avevi chiesto un esempio e mi piace scrivere degli artisti che ho studiato e approfondito prima di collezionare.

Onestamente non ho mai pensato che ci si possa arricchire con l'arte, tantomeno in qualche mese; non lavorerei 12 ore al giorno, 7 giorni su 7.
Sono però dell'opinione, oramai risaputa, che con applicazione, studio, passione e una discreta disponibilità associata ad una sufficiente propensione al rischio, si possa ambire, e riuscire, ad avere delle plusvalenze che nel mio caso sono mirate alla "collezione a costo zero".
D'altra parte se così non fosse tutti gli operatori del mercato dovrebbero fallire, mentre alcuni, leggevo in questi giorni, viaggiano con jet privati; da qualche parte, ed ogni santo giorno, qualcuno scopre/riscopre un qualche artista e ci costruisce un mercato.

A riguardo devo pero introdurre la regola madre perche un artista possa essere riscoperto e lanciato

7) disponibilità di opere
Nessun operatore del mercato, critico, direttore museale o qualsivoglia persona che si diletta in arte, si occuperà mai di un artista del quale non ci sono sufficienti opere, tracciate, sotto controllo e magari facilmente reperibili.

7) disponibilità di opere esatto. Diciamo che talora, per misteriose vie, può esservi una eccezione. Le riscoperte di Vermeer e De La Tour prescindettero dalla disponibilità "mercantile" di numerose opere. Preciserei 7) disponibilità di opere sufficiente a pagare le spese del rilancio, se uno ha fatto solo piccole xilografie in bianco-nero, può essere un genio, ma chi lo vuole imporre al mercato dovrebbe essere ancora più geniale di lui :fiu:
 

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