Automatismo che condividete o no? (1 Viewer)

Claire

ἰοίην
Stavo leggendo un libro intitolato "Il manuale del papà separato" di Maurizio Quilici.
Ad un certo punto leggo che l'autore ritiene che l'automatismo che scatta nei tribunali quando un uomo usa violenza contro la propria compagna e che vede il giudice definire quell'uomo come inidoneo a fare il padre, sia errato. L'autore sostiene che non è detto che un uomo violento nei confronti della propria compagna sia necessariamente un cattivo padre.

Mi sforzo di pensare a questi fatti in modo concreto.

Ma non riesco a pensare che un uomo violento nei confronti della madre di suo figlio, possa essere davvero un buon padre. Mi chiedo che razza di valori, che razza di esempio porti avanti nel suo ruolo di educatore.

Ho provato a fare un parallelo, chiedendomi se una donna violenta nei confronti del proprio uomo possa essere definita una buona madre.
E non credo. Non mi sembra.

Voi come la pensate?
L'autore del libro dice che è come dire che una donna che si prostituisce non possa essere una brava madre, ma io non credo che le due cose (uomo violento/ prostituta) siano sullo stesso piano. La prostituta non fa del male a nessuno....

:help::mmmm:
 

timurlang

Etsi omnes , Ego non
Stavo leggendo un libro intitolato "Il manuale del papà separato" di Maurizio Quilici.
Ad un certo punto leggo che l'autore ritiene che l'automatismo che scatta nei tribunali quando un uomo usa violenza contro la propria compagna e che vede il giudice definire quell'uomo come inidoneo a fare il padre, sia errato. L'autore sostiene che non è detto che un uomo violento nei confronti della propria compagna sia necessariamente un cattivo padre.

Mi sforzo di pensare a questi fatti in modo concreto.

Ma non riesco a pensare che un uomo violento nei confronti della madre di suo figlio, possa essere davvero un buon padre. Mi chiedo che razza di valori, che razza di esempio porti avanti nel suo ruolo di educatore.

Ho provato a fare un parallelo, chiedendomi se una donna violenta nei confronti del proprio uomo possa essere definita una buona madre.
E non credo. Non mi sembra.

Voi come la pensate?
L'autore del libro dice che è come dire che una donna che si prostituisce non possa essere una brava madre, ma io non credo che le due cose (uomo violento/ prostituta) siano sullo stesso piano. La prostituta non fa del male a nessuno....

:help::mmmm:

io non sono uno psicologo ma non riesco a capire quale sia la visione di famiglia che ha l'autore (che comunque non ho letto , mi baso solo sul tuo sunto)

io non credo che basti non avere relazioni violente o anche addirittura affettive e gratificanti con i propri figli per essere un buon padre

se la famiglia è "noi", e non "io e voi" , allora è un buon padre chi cura che le relazioni tutte della famiglia siano armoniche e improntate al rispetto e all'amore con tutti (con tutte le ovvie difficoltà della vita)

quindi è un buon padre chi non solo ama i figli , ma anche li ama attraverso il rispetto e l'amore per la propria compagna e così via
 

popov

Coito, ergo cum.
Stavo leggendo un libro intitolato "Il manuale del papà separato" di Maurizio Quilici.
Ad un certo punto leggo che l'autore ritiene che l'automatismo che scatta nei tribunali quando un uomo usa violenza contro la propria compagna e che vede il giudice definire quell'uomo come inidoneo a fare il padre, sia errato. L'autore sostiene che non è detto che un uomo violento nei confronti della propria compagna sia necessariamente un cattivo padre.
ma chi è 'sto pirla?
 

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