ATLANTIA: il PD+5Stelle toglie ASPI ad una soc.italiana per darla a fondi stranieri? (1 Viewer)

tontolina

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Autostrade: presentata l'offerta di Cdp con Blackstone e Macquarie per avere l'88%
La sede di Autostrade per l'Italia a Roma (ansa)
Il piano prevede che Cassa e depositi diventi prima azionista e che possa indicare presidente e ad di Aspi.
Ora la palla passa al cda di Atlantia, a cui la cordata chiede di rinviare l'assemblea del 30 ottobre.
Titolo in calo dopo il rally della vigilia
19 OTTOBRE 2020 3° MINUTI DI LETTURA

Cdp si fa ufficialmente avanti insieme ai fondi Blackstone e Macquarie per rilevare l'88,06% di Autostrade per l'Italia in mano ad Atlantia.

 

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Autostrade, l'offerta di Cdp "non idonea".
Atlantia vuole una proposta con un prezzo più alto entro 7 giorni

La trattativa di nuovo in salita. Il cda della società controllata dai Benetton contesta la valutazione di Aspi tra 8,5 e 9,5 miliardi.
Il piano economico-finanziario nuovo punto di tensione

 

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Autostrade, l'offerta di Cdp "non idonea".
Atlantia vuole una proposta con un prezzo più alto entro 7 giorni

La trattativa di nuovo in salita. Il cda della società controllata dai Benetton contesta la valutazione di Aspi tra 8,5 e 9,5 miliardi.
Il piano economico-finanziario nuovo punto di tensione

Una lunga riunione del consiglio di amministrazione della società controllata dai Benetton ha esaminato la proposta messa sul tavolo dalla Cassa insieme ai fondi Blackstone e Macquarie per l’acquisto dell′88% di Aspi. E ha detto no, così non va: “I termini economici e le relative condizioni allo stato” sono “non ancora conformi e idonei”. La valutazione di Aspi, tra 8,5 e 9,5 miliardi, è troppo bassa. Di più: serve un’offerta vincolante, con un prezzo, evidentemente più alto rispetto a quello che si ricava dalla valutazione. E la Cassa deve presentarla entro sette giorni.


insomma vogliono DERUBARE Atlantia per REGALARLA agli stranieri ..... ma dico.. sono scemi?????
 

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Il Governo abbassa il prezzo per Autostrade. Conte incontra Palermo (Cdp)
La perizia sul crollo del ponte Morandi fa da sponda alla nuova offerta di Cdp e dei fondi esteri. Il valore di Aspi nella parte bassa della forchetta 8,5-9,5 miliardi

Tradotto: meno soldi da far tirare fuori alla Cassa, a cui si affiancano i fondi Blackstone e Macquarie.
inoltre gli acquirenti vogliono una manleva su tutta la rete autostradale e garanzie più rafforzate. Il tutto per esonerare la Cassa e i fondi esteri dalle responsabilità, penali ed economiche, che la procura di Genova potrebbe accertare nel corso dei procedimenti in corso.
La perizia di lunedì è il primo documento di peso sulle cause dell’incidente. Per il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi è “una prova, non più una tesi della procura”. Sarà il processo ad accertare se le motivazioni dei periti coincidono con le ragioni del crollo del viadotto. Anche perché la perizia chiama in causa carenze progettuali e difetti costruttivi.
Parla sì di manutenzioni che non sono state fatte dal 1993 in poi (i Benetton entrano dentro Autostrade nel 1999),
ma dice anche che “le cause profonde dell’evento possono individuarsi in tutte le fase della vita del ponte, che iniziano con la concezione/progettazione dell’opera e terminano con il crollo”.
In un altro passaggio si parla di “carenze progettuali”, in un altro ancora di “difetti costruttivi”.
Fu Condotte-Iri a realizzare il Morandi, fu Anas, fino al 1999, ad avere la gestione delle autostrade e quindi anche del tratto genovese.
 

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CRONACA
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Sono 71 gli indagati, questa fase serve a stabilire le cause che determinarono la tragedia
Crollo ponte Morandi, al via il secondo incidente probatorio: Primocanale in diretta
di Andrea Popolano - lunedì 01 febbraio 2021

Crollo ponte Morandi, al via il secondo incidente probatorio: Primocanale in diretta

GENOVA - "La causa scatenante è il fenomeno di corrosione a cui è stata soggetta la parte sommitale del tirante lato Sud-lato Genova della pila 9" e ancora, tra le cause profonde del crollo iniziato sin dalla sua progettazione rientrano anche "i momenti dei controlli e degli interventi manutentivi che, se fossero stati eseguiti correttamente, con elevata probabilità avrebbero impedito il verificarsi dell'evento", questo è quanto si legge nelle conclusione della perizia preparata dai quattro periti incaricati: Giampaolo Rosati, Stefano Tubaro, Massimo Losa e Renzo Valentini.
Ha preso il via un nuovo capitolo fondamentale per far luce sulle cause del crollo di ponte Morandi del 14 agosto 2018 che causò la morte di 43 persone.
Nella tensostruttura creata ad hoc per rispettare le norme anti Covid all'interno del Tribunale di Genova prende è iniziato il secondo incidente probatorio, quella appunto che deve far luce sulle cause della tragedia. Primocanale segue in diretta dalle con i suoi inviati questa prima giornata centrale nel percorso processuale per determinare i responsabili del crollo di ponte Morandi (SEGUI QUI LA DIRETTA STREAMING). Sono 71 gli indagati tra manager e tecnici di Autostrade per l'Italia, Spea (la società che faceva le manutenzioni), i funzionari del ministero dei Trasporti e i tecnici. Le accuse sono a vario titolo di disastro colposo, omicidio colposo plurimo, attentato alla sicurezza del trasporti, falso. Tra gli indagati anche l'ex ad di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci.
Il primo incidente probatorio ha avuto il compito di stabilire le condizioni del viadotto Morandi, ora è la volta del perchè è collassato. Il giudice Angela Nutini ha stabilito che si andrà avanti senza sosta in modo da conlcudere il prima possibile la lettura e analisi delle quasi 500 pagine della perizia. Una fase delicata in qui tutti gli avvocati delle parti in causa avranno modo di prendere parola. Si tratta di una tappa necessaria per arrivare all'avvio del processo vero e proprio. Alle diverse udienze prenderanno parte anche alcuni familiari delle 43 vittime del crollo. Intorno alle 9 sono iniziati ad arrivare gli avvocati delle parti e alcuni dei parenti delle vittime. Poi è iniziata la prima udienza con la discussione sulle modalità di acquisizione delle relazioni da parte dei periti. Intanto come spiegato il procuratore aggiunto Paolo D'Ovidio che coordina l'inchiesta sul crollo del ponte Morandi, insieme ai sostituti Massimo Terrile e Walter Cotugno, il numero degli indagati potrebbe ridursi proprio dopo questa fase: "È una attività parecchio importante. Poi verosimilmente le indagini potrebbero essere chiuse in primavera". Poco prima delle 14 la pausa ma nessuno ha rilasciato dichiarazioni. Un problema tecnico sembra legato a un software che ha rallentato la prima udienza dell'incidente probatorio.

Davanti il tribunale genovese hanno parlato diversi i parenti delle vittime che non sono voluti mancare a questo importante appuntamento, il primo della nuova fase centrale nella determinazione di quanto accaduto ormai quasi due anni e mezzo fa. "Qualcuno ha detto che potrebbe esserci anche Castellucci, spero di no - spiega Egle Possetti, presidente del comitato Ricordo vittime Ponte Morandi -. E' sconvolgente sapere che le persone che gestivano l'infrastruttura e hanno sicuramente delle colpe morali siano ancora al timone. Da altre parti questo non succederebbe. Fa male aspettare così tanto per avere giustizia.
Ormai sono convinta di quello che è avvenuto dai primi momenti nel mio cuore ho capito subito ma quello che pensiamo noi deve essere quello che emerge dal processo. In Italia a fronte prove poi ci sono cavilli che fanno scagionare e noi lotteremo affinché questo non accada" il riferimento è quanto accaduto a per la strage di Viareggio con gli le accuse più pesanti verso gli imputati cadute in prescrizione (GUARDA QUI).
Dai legali di Autostrade "Abbiamo visto solo arroganza spiega prima di entrare in Tribunale Nadia Possetti che come la sorella Egle nel crollo del 14 agosto ha perso la sorella, il cognato e due nipoti -. Quello che fa sta male è ciò che è trapelato dalle intercettazioni, tutti devono sapere. Queste intercettazioni fanno accapponare la pelle. Fa rabbia ch non è cambiato nulla. Credo che usciranno delle cose ancora più allucinanti. Mi fa rabbia che certe dichiarazioni dei loro periti che sono inquietanti che non si possono sentire che fanno male, c'è stata solo arroganza" (GUARDA QUI).
"Una giornata difficile - spiega Barbara Bianco, compagna di Andrea Cerulli, morto a 47 anni nel crollo del viadotto sul Polcevera -. Lottiamo per avere giustizia, ci hanno tolto ma non la giustizia. Oggi si apre il vaso di pandora, tutto il marcio che abbiamo visto uscirà fuori" (GUARDA QUI).
"Mio figlio merita la verità, merita giustizia - così Roberto Battiloro, papà di Giovanni, una delle quattro vittime di Torre Annunziata -. Abbiamo sempre rinunciato agli indennizzi economici proposti da Autostrade. Abbiamo preferito dare voce a una perizia per poter fortemente gridare la voglia di verità. Dalla nostra perizia ciò che si evince è veramente allucinante, il ponte andava chiuso dieci anni prima". Dure le accuse del legale della famiglia Battiloro, Antonio Cirillo: "Ci sono state delle omissioni, degli atti non compiuti non solo nel ponte, ci sono stati anche episodi di inquinamento di prove" (GUARDA QUI).

Emmanuel Diaz quel 14 agosto ha perso il fratello Henry, in questi due anni e mezzo non ha mai smesso di leggere e studiare le carte. Il suo attacco nei confronti di Autostrade è diretto: "Mio fratello è stato ucciso, una morte terribile, infernale, devo lottare per far sì che ci sia una giustizia. Conoscere le intercettazioni sapere che gli azionisti erano a conoscenza di tutte le vicende non è facile. Gilberto Benetton sapeva quello che stava accadendo all'interno della società. L'Italia è un Paese magnifico ma non è degno di un paese del primo mondo quello che è successo. Questa società ha fatto in modo di nascondere tutti gli elementi per farci raggiungere la verità: strutturavano le risposte da dare agli investigatori, usavano dispositivi per bloccare l'operato della procura, hanno mentito spudoratamente riguardo alle relazioni. Ma d'altronde cosa ci si poteva aspettare da una società che ha permesso il crollo di un ponte in città dove sono morte 43 persone" (GUARDA QUI).

Al palazzo di Giustizia di Genova anche l'avvocato Nicola Scodnik legale di due ingegneri del provveditorato per le Opere Pubbliche: "C'è un accertamento tecnico che mira a verificare le cause crollo ed eventuali responsabilità. L'obiettivo è coinvolgere tutti i soggetti, poi dopo le valutazioni in una seconda fase che avverrà dopo le discussioni si tireranno le somme. Questo non è il processo ma una fase di raccolta delle prove che poi avranno un valore processuale" spiega l'avvocato Scodnik (GUARDA QUI).
"L'incidente probatorio avviene in fase d'indagine - ha spiegato il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi a Primocanale -, è uno dei momenti in cui si verifica un contraddittorio con i difensori, con le parti offese, con i consulenti tecnici davanti ad un giudice per stabilire se è necessario chiedere una perizia per capire, in questo caso, la dinamica e le cause del crollo. La prova raccolta in questo passaggio sarebbe utile in un eventuale processo" (GUARDA QUI L'INTERVISTA COMPLETA).
Anche il governatore della Liguria Giovanni Toti ha commentato l'avvio di questa nuova fase. "Spero che presto, a oltre due anni da quel 14 agosto, le famiglie delle vittime possano finalmente conoscere la verità e avere giustizia per i loro cari. Una tragedia non solo per Genova e la Liguria ma per l'Italia intera, che nessuno di noi potrà mai dimenticare".
 

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Aspi, arriva l'offerta Cdp da 9 miliardi

Proposta vincolante, inclusa manleva. Si attende Macquarie, poi parola a Atlantia

Sofia Fraschini - Mer, 24/02/2021 - 06:00

9 miliardi diviso il numero delle azioni fa 10,90€uro per azione

mi pare di ricordare che i Benetton e quindi Atlantia, abbiano pagato 12.50€uro per azione.... ma potrei ricordare male
 

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Autostrade, Perez (Acs): "Studiamo ipotesi per rilevare le quote di Atlantia"
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Florentino Perez, presidente del Real Madrid (ansa)

L'imprenditore spagnolo, presidente del Real Madrid, è attivo nelle infrastrutture con Acs, già partner di Atlantia nel controllo di Abertis
06 APRILE 2021 1 MINUTI DI LETTURA

MILANO - La Acs di Florentino Perez, noto al grande pubblico per essere il presidente del Real Madrid ma attivo soprattutto con il suo gruppo infrastrutturale, guarda il dossier Autostrade per l'Italia (Aspi).
Mentre va per le lunghe l'offerta della Cassa depositi e prestiti in cordata con i fondi per occupare il posto che i Benetton, che controllano Aspi attraverso Atlantia, si preparano a liberare, Perez ha aperto alla possibilità di rilevare le quote della holding della famiglia veneta per costruire un grande gruppo europeo delle autostrade. "Stiamo analizzando Aspi e qualsiasi movimento sarebbe in accordo con il governo italiano", ha precisato l'imprenditore spagnolo. "Ci siederemo con i nostri partner italiani in Abertis (la stessa Atlantia, ndr) - ha spiegato Perez nel corso di una conference con gli analisti - studiando la possibilità di formare un grande gruppo autostradale europeo".
 

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