Atlantia (ATL) Atlantia controlla con 88% ASPI (1 Viewer)

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Autostrade: Mion, 'famiglia Benetton ha capito di aver sbagliato'
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"Partiamo dalla sottovalutazione del disastro (il riferimento è al Ponte Morandi ndr). Ora c'è consapevolezza degli errori commessi. Ed è comprensibile che si voglia dare una lezione alla società. Tanto più che si è creata una psicosi sui ponti che crollano e le gallerie chiuse. Da parte dell'azienda ci si è resi conto dei danni causati e c'è stato un significativo ravvedimento operoso riconosciuto anche dal ministro Paola De Micheli". Così in un'intervista al 'Corriere del Veneto', il presidente di Edizione Holding, Gianni Mion. Un ravvedimento, aggiunge, "che ha incluso l'accoglimento della variazione tariffaria. Se poi non si riterrà sufficiente tutto questo ma si arriverà a una revoca della concessione è chiaro che i danni su tutto il sistema Atlantia saranno rilevanti. Gli investimenti fatti sulla base del piano tariffario originario portavano a prospettive eccellentissime". Con la revoca, spiega ancora Mion, "è chiaro che i sogni di Gilberto, della famiglia e, più modestamente, del sottoscritto, dovranno cambiare. Ne dobbiamo prendere atto. Il mio compito è sostenere i diritti dell'azienda ma nel rispetto di posizioni altre".

La conciliazione, aggiunge Mion, "è sempre necessaria. È una questione di buon senso. Rientra fra gli obblighi dell'amministratore difendere gli interessi dell'azienda trovando una soluzione. E mi risulta ci sia disponibilità alla negoziazione dalla controparte". A Palazzo Chigi, scrive il 'Corriere della Sera', "la bilancia sembra però propendere per il contenzioso con Autostrade. Una disputa legale che partirebbe dall'indennizzo da riconoscere agli azionisti di Autostrade. Il governo, con il Milleproroghe, lo ha ridotto a 7 miliardi, dai 23 previsti dalla Convenzione del 2007 che disciplina il rapporto tra lo Stato ed Autostrade. Nel calcolo della convenzione, che la Corte dei Conti ha recentemente criticato perché avrebbe privilegiato l'interesse privato rispetto a quello pubblico, rientrano i flussi di cassa attesi fino al 2038, scadenza della concessione". Una fonte al quotidiano osserva che "potrebbe però aprirsi un canale diplomatico tra le due parti per sfuggire al redde rationem. Che comporterebbe il passaggio della rete di 3 mila chilometri alla pubblica Anas attivando la clausola sociale per i 7 mila addetti di Autostrade che verrebbero incorporati nel perimetro della controllata di Ferrovie dello Stato.
Un'altra fonte ventila il possibile coinvolgimento nella partita di Progetto Italia, il cui primo azionista è Salini Impregilo ed è partecipata per oltre il 18% dallo Stato tramite Cassa Depositi e Prestiti. Restano però le perplessità del ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, sulle ricadute per la finanza pubblica", scrive il 'Corriere della Sera'.

da Autostrade: Mion, 'famiglia Benetton ha capito di aver sbagliato'
 
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L'analisi del grafico di Atlantia evidenzia il rimbalzo partito il 3 gennaio e il riavvicinamento del titolo al massimo pre-natalizio a 22,30 euro. Il superamento di questo ostacolo decreterebbe il completamento del potenziale doppio minimo in formazione da inizio novembre, con primo obiettivo a 23 e successivo sui picchi della scorsa estate in area 25. Discese sotto 20,40 favorirebbero invece un test di 19,00/19,50, supporti decisivi per scongiurare l'affondo verso area 17.
(ADVFN)
 

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L'analisi del grafico di Atlantia evidenzia il rimbalzo partito il 3 gennaio e il riavvicinamento del titolo al massimo pre-natalizio a 22,30 euro. Il superamento di questo ostacolo decreterebbe il completamento del potenziale doppio minimo in formazione da inizio novembre, con primo obiettivo a 23 e successivo sui picchi della scorsa estate in area 25. Discese sotto 20,40 favorirebbero invece un test di 19,00/19,50, supporti decisivi per scongiurare l'affondo verso area 17.
(ADVFN)
Atlantia debole dopo il downgrade di S&P, Bertazzo nuovo AD
14/01/2020 09:06
Atlantia debole dopo il downgrade di S&P, Bertazzo nuovo AD

Fase delicata per Atlantia, -1,3% a 20,88 euro in avvio dopo il -1,44% di ieri in scia alle parole del premier Conte. Il capo del governo ha dichiarato al Corriere della Sera che una decisione sulla revoca delle concessioni autostradali del gruppo controllato dai Benetton verrà presa presto e sarà basata su valutazioni tecniche e giuridiche, aggiungendo che è ormai evidente che ci sono state gravissime inadempienze (concetti già espressi recentemente da Conte, ndr).

Il Messaggero ha però scritto che il Ministero dell'Economia e delle Finanze appare molto dubbioso sulla revoca: un contenzioso con Atlantia/Autostrade potrebbe costare 7-8 miliardi di euro alle casse dello Stato.

Ieri a mercato chiuso Atlantia ha comunicato che Standard & Poor's, "in relazione alle modifiche unilaterali introdotte con il Decreto Milleproroghe nei contratti delle concessionarie autostradali in Italia", ha rivisto al ribasso i rating del gruppo Atlantia.

In particolare il rating di Autostrade per l'Italia da 'BBB-' a 'BB-' e quello di Atlantia dal precedente 'BB+' a 'BB-", con rating watch negativo. Da segnalare le indiscrezioni di Reuters secondo cui alcuni investitori istituzionali hanno chiesto alla Commissione Europea di intervenire contro il Milleproroghe in quanto compromette la credibilità della normativa.
Le disposizioni inserite nel decreto consentono di ridurre fortemente (da circa 23 miliardi di euro a 7-8 le penali a carico dello Stato italiano in caso di revoca unilaterale delle concessioni).
 

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Revoca concessioni Autostrade: il dado è tratto? Intanto Atlantia apre capitale a F2i

Revoca concessioni Autostrade: il dado è tratto? Intanto Atlantia apre capitale a F2i - FinanzaOnline

Revoca delle concessioni ad Autostrade, manca poco al giorno del giudizio per la società controllata da Atlantia, holding che fa capo alla famiglia Benetton. L’unico dell’esecutivo giallorosso contrario a infliggere la punizione revoca delle concessioni rimane Matteo Renzi, leader di Italia Viva. Per il resto, stando almeno ai rumor de La Stampa, il governo Conte bis avrebbe preso la sua decisione: “Autostrade, il governo ha deciso: sarà revoca”.
Così si legge nell’articolo: “Il governo verso la revoca della concessione alla società Autostrade: l’iniziativa forse al consiglio dei ministri di venerdì. Le perplessità dei tecnici del Tesoro. Gli azionisti di Atlantia intanto preparano la contromossa: ‘C’è un contratto, faremo ricorso all’Ue’.

Se non sarà al Consiglio dei ministri di venerdì – si legge nell’articolo – sarà in quello successivo, ma ormai Giuseppe Conte è deciso: ‘Mi sembra inevitabile la revoca per Autostrade’.
Luigi Di Maio è convinto che il premier non retrocederà.
Nel Pd invece ci sono molti più dubbi, anche su quando sia più opportuno uscire con la notizia, se prima o dopo il voto in Emilia-Romagna, per non dare a Matteo Renzi un argomento che lo aiuti a fare il guastatore alla vigilia del voto”.
MATTEO RENZI: CON PENALE DA PAGARE PER REVOCA RISCHIAMO DI FINIRE CORNUTI E MAZZIATI
L’ex premier Matteo Renzi torna sul dossier in un’intervista ad Avvenire, dove tra l’altro dice la sua anche riguardo alla durata di questo governo, non mancando di lanciare qualche stoccata al M5S.

Sul caso Autostrade:
“I 43 morti del ponte di Genova sono dei macigni nel cuore. Ma la giustizia è una cosa seria, non è il bar dello sport. Anche secondo me le responsabilità di Autostrade sono evidenti. E il contratto firmato dal governo Berlusconi nel 2008 è eccessivamente vantaggioso per Autostrade. Tuttavia, quando ci sono contratti firmati servono fatti precisi e atti corretti per revocare la concessione. Altrimenti si finisce cornuti e mazziati, con lo Stato che dovrà pagare la penale ad Autostrade. A me sembra assurdo”.
E il suo collega Luigi Marattin di Italia Viva lancia un allarme, in un’intervista a Bloomberg, su quelle che sarebbero le conseguenze di una eventuale revoca delle concessioni ad Autostrade sul rapporto, già non idilliaco, tra l’Italia e la comunità degli investitori italiani e internazionali.
Marattin prende di mira il decreto Milleproroghe approvato a dicembre, che contiene disposizioni per facilitare la revoca del contratto.
I cambiamenti delle regole, spiega Marattin, “sono un segnale di poca credibilità per lo Stato, qualunque sia il potenziale investitore con cui si appresti a raggiungere un accordo sulle concessioni, che sia italiano o straniero. Noi vogliamo che (quelle disposizioni) vengano rimosse”.
La regole di cui parla Marattin, soggette a decadere a meno di un’approvazione da parte del Parlamento attesa per il prossimo mese, riducono retroattivamente la penale che il governo dovrebbe pagare in caso di revoca delle concessiono. Ciò significa che la penale che l’esecutivo Conte bis dovrebbe pagare ad Autostrade potrebbe scendere da un valore stimato in 20 miliardi di euro a 6 miliardi di euro circa. Lo scenario incluso nel decreto Milleproroghe ha portato tra l’altro l’agenzia di rating Standard & Poor’s a declassare il titolo Atlantia a junk (spazzatura).

MION: CONTATTI CON F2I PER EVENTUALE INGRESSO IN CAPITALE ATLANTIA
Così si legge in una nota diramata stamattina da Equita:
“Secondo la Stampa il governo avrebbe deciso per la revoca della concessione. Secondo la Stampa se non sarà al consiglio dei ministri di venerdì sarà a quello successivo, ma il primo ministro Conte avrebbe deciso per la revoca della concessione ad ASPI. Nel Partito Democratico rimarrebbe invece ancora incertezza e mancherebbe anche la decisione dell’Avvocatura dello Stato per capire i margini di manovra in caso di contenzioso legale. Il presidente di Edizione Holding (Gianni Mion) in una intervista sottolinea che sono stati commessi errori colossali e che Castellucci avrebbe dovuto lasciare subito dopo il crollo del Ponte Morandi. Dall’altro lato il Messaggero riporta altre affermazioni dello stesso Mion, secondo il quale tia sarebbe pci sarebbero contatti con f2i ed un’eventuale entrata della società nel gruppo sarebbe ben accolta. Atlantia sarebbe pronta anche ad aprire il capitale di ADR e di Telepass“.
Equita continua: “Nel caso il governo proceda con la revoca della concessione di ASPI si aprirebbe uno scenario di scontro legale fra Atlantia ed il governo che potrebbe essere molto lungo e con rischi significativi per Atlantia legati alla gestione del contenzioso stesso, alla definizione dell’indennizzo e alla situazione di liquidità di ASPI (9.6 bn di debito e 0.8 bn di cash a settembre 2019), alle garanzie di Atlantia Vs i bond holder di ASPI (3.5 bn)”.
Dalle parole di Mion emergono intanto segnali importanti della strategia che Atlantia intende adottare, a prescindere dallo spettro della revoca delle concessioni ad Autostrade. Così al Messaggero:
È vero, ci sono contatti con F2i, del resto abbiamo da tempo ottimi rapporti con Renato Ravanelli e alcuni dirigenti del fondo che hanno lavorato in Autostrade: se loro sono favorevoli a entrare nel nostro gruppo, sicuramente siamo ben disposti, visto che la società opera nelle infrastrutture». Gianni Mion conferma che, due anni dopo i primi contatti, si può aprire lo scenario del coinvolgimento di un altro partner di peso nel capitale di Atlantia.: F21, il maggior gestore di fondi infrastrutturali d’Italia. Ma il presidente di Edizione, la finanziaria della famiglia Benetton che controlla Atlantia e, a cascata, Aspi, Adr e Telepass, spiega i nuovi obiettivi che si è dato il gruppo e soprattutto l’immutato interesse per Alitalia. «A quest’ultimo proposito – osserva il manager – confermo che Atlantia mantiene la disponibilità a prendere parte della cordata di rilancio della compagnia, all’interno di un piano sostenibile e realizzabile, con partner come Lufthansa».

Revoca concessioni Autostrade: il dado è tratto? Intanto Atlantia apre capitale a F2i - FinanzaOnline
 

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vetro

valgo zero ma non sono scemo
Andranno alle elezioni regionali: Emilia Romagna, Calabria, Veneto, Campania, Toscana, Liguria, Marche e Puglia. non ci sarà però una data unica in Emilia-Romagna e Calabria si terranno il 26 gennaio. non è previsto alcun ballottaggio, il candidato che prende anche un solo voto in più viene eletto governatore.

ultima settimana di passione.............poi o revocano veramente o cambia musica
 

tontolina

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Atlantia ha segnalato a governo di essere pronta a rivedere concessione - fonti
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Mercato azionario33 minuti fa (20.01.2020 08:29)

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ROMA/MILANO (Reuters) - Atlantia (MI:ATL) ha segnalato al governo italiano di essere pronta a ridiscutere i termini della concessione in capo ad Autostrade per l'Italia, secondo due fonti a conoscenza del dossier.

Il gruppo, controllato dalla famiglia Benetton, ha avviato contatti informali con l'esecutivo per esplorare soluzioni alternative alla revoca della concessione, dopo il crollo del Ponte Morandi che è costato la vita a 43 persone nel 2018.

Secondo le fonti, Atlantia è disponibile a rinegoziare sia il meccanismo di adeguamento dei pedaggi autostradali sia i termini che disciplinano l'indennizzo dovuto ad Autostrade in caso di revoca della concessione.

La società non ha commentato.


(Giuseppe Fonte, Stephen Jewkes e Francesca Landini, in redazione a Milano Sabina Suzzi)
 

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