Atarassia, malattia o via per la felicità ? (1 Viewer)

Sen

ευαiσθητος
Spin-off dalla frase di Andersen1 "chi si accontenta gode".

L'atarassia è un termine usato da Democrito ma che venne sfruttato specialmente nella terminologia delle scuole postaristoteliche, epicurea, stoica e scettica, per definire in sintesi lo stato di serenità indifferente di chi contempla il mondo senza più subirne la pressione affettiva.

Può essere la strada della felicità ? E' una via prettamente cinica o può convivere con l'empatia verso il prossimo ?

Io ho sempre associato ciò alla visione Beckettiana che restituisce un senso di inutilità della vita ergo di immobilismo e ho pertanto attribuito una visone negativa.
 
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f4f

翠鸟科
solo per chi non lo trova noioso
Spin-off dalla frase di Andersen1 "chi si accontenta gode".

L'atarassia è un termine usato da Democrito ma che venne sfruttato specialmente nella terminologia delle scuole postaristoteliche, epicurea, stoica e scettica, per definire in sintesi lo stato di serenità indifferente di chi contempla il mondo senza più subirne la pressione affettiva.

Può essere la strada della felicità ? E' una via prettamente cinica o può convivere con l'empatia verso il prossimo ?

Io ho sempre associato ciò alla visione Beckettiana che restituisce un senso di inutilità della vita ergo di immobilismo e ho pertanto attribuito una visone negativa.




detto così, direi che non è la felicità
all'estremo, sarebbe come dire che la vita vegetativa è felicità
 

great gatsby

Guest
Spin-off dalla frase di Andersen1 "chi si accontenta gode".

L'atarassia è un termine usato da Democrito ma che venne sfruttato specialmente nella terminologia delle scuole postaristoteliche, epicurea, stoica e scettica, per definire in sintesi lo stato di serenità indifferente di chi contempla il mondo senza più subirne la pressione affettiva.

Può essere la strada della felicità ? E' una via prettamente cinica o può convivere con l'empatia verso il prossimo ?

Io ho sempre associato ciò alla visione Beckettiana che restituisce un senso di inutilità della vita ergo di immobilismo e ho pertanto attribuito una visone negativa.


premesso che io conosco solo un becket con UNA t, (il tuo mi é del tutto ignoto se non per sentito dire)

e credo che proprio non fosse un adepto dell' a-tarattica

io la ho sempre vista con una connotazione estremamente positiva per la sopravvivenza alle avversità di qualsiasi tipo
e non certamente come apatia, sempre aborrita

anzi, é via per raggiungere , se non la felicità, a cui mai ho presuntuosamente teso
un livello semi ascetico che mi si confà e mi ha facilitato i rapporti quotidiani

mai, certamente né come scettica arrendevolezza o pigrizia morale



bel thread
 

Sen

ευαiσθητος
premesso che io conosco solo un becket con UNA t, (il tuo mi é del tutto ignoto se non per sentito dire)

Mi comprenderai se affermo che becketiano con una sola "t" è quantomai cacofonico ergo ho deciso arbitrariamente che si scrive (no congiuntivo) così.

e credo che proprio non fosse un adepto dell' a-tarattica

Non lo è ma il termine è citato in "Waiting for Godot"

io la ho sempre vista con una connotazione estremamente positiva per la sopravvivenza alle avversità di qualsiasi tipo
e non certamente come apatia, sempre aborrita

anzi, é via per raggiungere , se non la felicità, a cui mai ho presuntuosamente teso
un livello semi ascetico che mi si confà e mi ha facilitato i rapporti quotidiani

ne sei sicuro ?

mai, certamente né come scettica arrendevolezza o pigrizia morale



bel thread
.
 

great gatsby

Guest
hihihi

. il mio becket, che adoro, é questo

Tommaso Becket - Wikipedia


.rapporti interpersonali: certissimo,quelli che mi tarassano scivolan via come acqua fresca
dandomi forza per concentrarmi su quelli che mi garbano:D
 

osinod

Banned
cosa, il thread o l'atarassia ?


l' atarassia :



"L'atarassia è un termine filosofico tipico dell'epicureismo e dello scetticismo; al di là delle diverse sfumature assunte nelle due scuole, il termine indica quella condizione esistenziale ideale caratterizzata da assoluta imperturbabilità di fronte alle passioni e, perciò, esente da ogni dolore."
 

Claire

ἰοίην
l' atarassia :



"L'atarassia è un termine filosofico tipico dell'epicureismo e dello scetticismo; al di là delle diverse sfumature assunte nelle due scuole, il termine indica quella condizione esistenziale ideale caratterizzata da assoluta imperturbabilità di fronte alle passioni e, perciò, esente da ogni dolore."


Non mi piace. Preferisco il concetto di mindfulness, che ha colorazioni positive.

http://www.investireoggi.it/forum/pratica-meditativa-vt62541.html
 
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great gatsby

Guest
calma e gesso:

Affine per certi versi al concetto di Apatia stoica, se ne distingue per la cornice filosofica in cui si inquadra: l'imperturbabilità stoica era il risultato della consapevolezza, da parte del saggio, della provvidenzialità e razionalità di ogni evento, da cui era persuaso a trascurare la contingenza del dolore e delle passioni (amor fati);


l'epicureo non si muove in un orizzonte materialista e meccanicista, che vede nella sensibilità e nel desiderio la fonte di ogni dolore. L'ideale dell'atarassia è quindi concepito sulla base dell'osservazione della natura umana: se ogni desiderio, in quanto tensione verso ciò che manca, è dolore, allora non sarà il piacere associato al soddisfacimento del desiderio a procurare quella felicità perfetta, immutabile, capace di allontanare le angosce profonde dell'animo umano, come la paura degli dei e della morte.


Secondo Epicuro questa felicità può essere garantita solo dal piacere stabile (catastematico), che non deriva da un desiderio soddisfatto (piacere in movimento) ma da un dolore risparmiato - dunque, da un desiderio non seguito ("il culmine del piacere è la pura e semplice distruzione del dolore"). È dunque il distacco dell'animo da qualunque coinvolgimento troppo intenso e vincolante (l'atarassia, appunto) il segreto della felicità. Da qui la polemica con i cirenaici, che invece sostenevano la "positività" del vero piacere.
L'atarassia può essere conquistata raggiungendo quella consapevolezza sulla realtà materiale del mondo insegnata dalla fisica epicurea, che oltre a liberare dalla paura degli dei e della morte ("quando tu ci sei, lei non c'è, e quando c'è lei, non ci sei tu") stimola a seguire una vita appartata, tranquilla, dedita all'amicizia e alla filosofia, all'insegna sì dei piaceri ma anche di una "dieta esistenziale" che sappia distinguere quei bisogni e desideri naturali e necessari alla vita da quelli che sono solo fonte di passioni e turbamenti dell'animo, e dunque di dolore.
Il concetto di atarassia è la più profonda confutazione di quelle riduzioni dell'epicureismo a edonismo sfrenato e lussurioso.
 
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