at & t ci ripensa, e telefonica? (1 Viewer)

Albatros

Utente Spoglia Seniòrite
dalle ultime voci sembra che at&t ci stia ripensando.. e voglia riacquistare il 33% di olimpia..
a patto che il governo non interferisca..

bene, allora io dico, qui dobbiamo anche chiarirci.. cosa vogliono gli americani? CHE NESSUNO fissi regole e che gli lascino fare quello che vogliono? se e' cosi' possono rimanere da dove sono venuti, perche' e' dovere di qualsiasi governo con un minimo di serieta' non riempirsi la bocca di parole sul libero mercato , ma fissare paletti.

si obbietta si ma non in corsa.. e' vero andavano fatte prima magari negli ultimi 5 anni... ma cio' che conta e' che vengano fatte.

che regole? semplici semplici , nessuna ingerenza del governo sul mercato e sulle vendite , ma rafforzamento dell'antitrust e della autority delle comunicazioni, in modo da renderla veramente autoritaria sulle aziende ( di chi sono non conta, ma se sono nel suolo italiano devono stare alle leggi dell'autority) , in modo da rendere la rete telefonica , asse portante del paese una struttura non dismissibile.

io rimango del parere che at&t si era ritirata non per il governo ( qualsiasi azienda sa che con un takeover del genere si alzano barricate..) ma perche' vedendo la compagine azionaria con le percentuali in assemblea, hanno capito che anche con il 33% di olimpia non contano un quazzo...

e telefonica?
voci parlano di una prossima controfferta su tutta olimpia a 3 euro.. il mercato ovviamente aspetta, perche' di quazzate se ne sentono tutti i giorni, non in ultimo il fatto che telefonica si indebiterebbe un sacco e il rating sarebbe a rischio, vero e' che telecom e' una grande azienda, che fa un sacco di utili,
l'unico problema sinora e' che e' stata gestita da filibustieri che con le pezze nel culo hanno voluto fare i padroni, e pensato solo a spolparla per incassare dividendi e assett.

comunque il risiko e' appena iniziato e andremo avanti ancora un po'..
 

tontolina

Forumer storico
ma il 33% di olimpia che possiede il 18% è pari al 6% di telecom italia


ma sarebbe economico lanciare un'opa ridotta sul flottante in mano al mercato

Tipo: opa parziale sul 10% del flottante a 2,5e euro
poi se proprio si vuole entrare in Olimpia non fanno che sommare le rispettive quote

e tutti sarebbero felici e contenti
o no?
 

Albatros

Utente Spoglia Seniòrite
gia' in teoria..
in pratica tu non puoi lanciare un opa sul 10% del flottante...

e se ti metti a comprarle a mercato, e ne avresti la possibilita' anche senza pagarle care visto che ogni giorno si scambia un 2-3% del capitale, in teoria in un mese arrivi alla soglia dell'opa senza pagarle care e senza che la gente se ne accorga..., salvo gli gnomi.. o chi manovra telecom, le banche , le sim.. dopo un giorno che compri a mercato, anche senza far lievitare il prezzo, loro se ne accorgono..

(qualsiasi sim decente riesce a capire gli ordini da dove arrivano..) e ti spezzano il gioco comprando anche loro a mercato facendoti alzare il prezzo di corsa...

la verita' e' che nessuno finora e' intenzionato a comprare per investire su telecom.. anche gli americani e i messicani, visti dal popolo come salvatori, non gliene frega un cazzo di investire.. ma solo di scorporare e comprare loro.. movil vuole assolutamente tim brasil (gallina dalle uova d'oro) e at e t possedere l'infrastruttura nevralgica di un paese senza controlli dallo stesso, ( cioe' tu da domani parli direttamente con il tuo fidanzato e in conference call con la cia...)....

se si vuole comprare ti per investire, va bene olimpia per partenza, poi vanno fatti aumenti di capitale , e conversione onerose di azioni risparmio...oltre ad investimenti grossi su quello che i pagliacci hanno disfatto negli anni..
rete a pezzi, centrali vendute e sulle quali ti paga l'affitto a pirelli re...
nuovi investimenti sulla rete di 2 generazione.. ecc ecc..

insomma ci vuole della vera grana...e della vera imprenditoria... :(
 

tontolina

Forumer storico
Albatros ha scritto:
gia' in teoria..
in pratica tu non puoi lanciare un opa sul 10% del flottante...

e se ti metti a comprarle a mercato, e ne avresti la possibilita' anche senza pagarle care visto che ogni giorno si scambia un 2-3% del capitale, in teoria in un mese arrivi alla soglia dell'opa senza pagarle care e senza che la gente se ne accorga..., salvo gli gnomi.. o chi manovra telecom, le banche , le sim.. dopo un giorno che compri a mercato, anche senza far lievitare il prezzo, loro se ne accorgono..

(qualsiasi sim decente riesce a capire gli ordini da dove arrivano..) e ti spezzano il gioco comprando anche loro a mercato facendoti alzare il prezzo di corsa...

la verita' e' che nessuno finora e' intenzionato a comprare per investire su telecom.. anche gli americani e i messicani, visti dal popolo come salvatori, non gliene frega un cavolo di investire.. ma solo di scorporare e comprare loro.. movil vuole assolutamente tim brasil (gallina dalle uova d'oro) e at e t possedere l'infrastruttura nevralgica di un paese senza controlli dallo stesso, ( cioe' tu da domani parli direttamente con il tuo fidanzato e in conference call con la cia...)....
se si vuole comprare ti per investire, va bene olimpia per partenza, poi vanno fatti aumenti di capitale , e conversione onerose di azioni risparmio...oltre ad investimenti grossi su quello che i pagliacci hanno disfatto negli anni..
rete a pezzi, centrali vendute e sulle quali ti paga l'affitto a pirelli re...
nuovi investimenti sulla rete di 2 generazione.. ecc ecc..

insomma ci vuole della vera grana...e della vera imprenditoria... :(

bah la mia sensazione
è che il governo voglia lasciar passare sufficiente tempo
in modo che i fondi pensione abbiano la possibilità di acquistare le azioni



certo è che poi li vorrei vedere partecipare alle assemblee
e non come adesso


come sappiamo i fondi aperti sono i grandi assenti tanto sono i danè dei risparmiatori
 

Albatros

Utente Spoglia Seniòrite
mah i fondi pensione... boh..

cosa contano i fondi pensione nelle decisioni societarie?
i fondi pensione , di legge e di statuto devono garantire il patrimonio degli iscritti, e' vero che investono in borsa, ma per avere un riscontro di stabilita' e di remunerazione, non certo con strategie industriali..

no il gioco di prodi e' abbastanza chiaro, cerca di far montare su le banche e gli imprenditori in una cordata capeggiata da istituti vicino...

e' anche ovvio che a livello politico e' piu' amata una telefonica che una atet , anche solo per il fatto che noi siamo andati in spagna a comprare un assett strategico con l'impegno di investirci.. e magari c'e un accordo reciproco.....
 

tontolina

Forumer storico
Albatros ha scritto:
mah i fondi pensione... boh..

cosa contano i fondi pensione nelle decisioni societarie?
i fondi pensione , di legge e di statuto devono garantire il patrimonio degli iscritti, e' vero che investono in borsa, ma per avere un riscontro di stabilita' e di remunerazione, non certo con strategie industriali..

no il gioco di prodi e' abbastanza chiaro, cerca di far montare su le banche e gli imprenditori in una cordata capeggiata da istituti vicino...

e' anche ovvio che a livello politico e' piu' amata una telefonica che una atet , anche solo per il fatto che noi siamo andati in spagna a comprare un assett strategico con l'impegno di investirci.. e magari c'e un accordo reciproco.....
Enel ha lanciato l'Opa ad un prezzo veramente alto

faccia lo stesso telefonica
lanci l'opa su telecom a 3 euro
 

tontolina

Forumer storico
Chi pagherà?
Telecom come società
o tronchetti come spione?


Vieri chiede 21 milioni all'Inter e a Telecom
Giovedí 19.04.2007 13:31



Che l'avrebbe fatta pagare l'aveva annunciato, ma nessuno pensava che la sua privacy valesse tanto. Il giocatore Bobo Vieri è pronto a chiedere un maxi-risarcimento di 21 milioni all'Inter e alla Telecom dopo aver scoperto di essere tra gli 'spiati' del Tiger team di Tavaroli. Non sono bastate le scuse della società nerazzurra: Moratti dovrà scucire 9 milioni e Tronchetti Provera ben 12.
A motivo della cifra astronomica che si appresta a chiedere, il bomber parla di una serie di danni: morali, esistenziali, di immagine, patrimoniali e biologici. Il tutto gli sarebbe stato provocato dall'aver scoperto di essere stato intercettato in alcune sue conversazioni telefoniche dagli uomini di Tavaroli che, secondo lui, avrebbero agito per conto di Massimo Moratti.

Tutto ancora da dimostrare, certo, ma il giocatore intanto si porta avanti e pensa già al risarcimento milionario dando mandato al legale milanese Danilo Buongiorno, secondo quanto rivela il settimanale L'Espresso.

Assieme a lui, e a gran parte del mondo politico e imprenditoriale italiano, sarebbero stati spiati, secondo le indiscrezioni circolate nei mesi scorsi, anche Jugovich, Adrian Mutu e l'ex arbitro Massimo De Santis.

"Un copione classico - scrive L'Espresso - Tavaroli disponeva e Cipriani eseguiva. È andata così per decine di personaggi più o meno famosi e semplici dipendenti (o aspiranti tali) della compagnia di telecomunicazioni. E qualche volta, per depistare eventuali indagini, il servizio di spionaggio veniva pagato su conti esteri. Nel caso dell'ex centravanti della Nazionale, in almeno due casi, come risulta dalle fatture, l'Inter versò il dovuto alla società inglese Worldwide consultant security, uno schermo che nascondeva Cipriani. Questo almeno è quanto è emerso finora dall'inchiesta penale condotta dalla procura di Milano".
Lo stesso Tavaroli, interrogato dai magistrati all'indomani del suo arresto, ha dichiarato che Moratti si rivolse alla Telecom di Tronchetti per dargli una mano a tenere sotto controllo Vieri. Una conferma indiretta a questa circostanza è arrivata anche da Caterina Plateo, già collaboratrice di Adamo Bove, il capo della security di Tim morto suicida l'estate scorsa. La Plateo ha riferito ai pm che Bove le chiese di estrarre dalla banca dati i tabulati telefonici del calciatore interista. Tutte queste circostanze vengono richiamate negli atti di citazione contro l'Inter e Telecom. Quest'ultima si è già costituita in giudizio respingendo in blocco le richieste di Vieri.

"Nessun risarcimento", tagliano corto i legali dell'azienda. Innanzitutto perché i fatti risalgono a più di cinque anni fa e quindi sono prescritti. Infatti le uniche due fatture pagate dall'Inter a Cipriani risalgono al 2000, quando, a dire il vero, il gruppo di telecomunicazioni era ancora sotto il controllo di Roberto Colaninno e dei suoi soci. Sui fatti attribuiti a Tavaroli, invece, l'inchiesta giudiziaria è ancora in corso. Quindi, per il momento, si tratta di semplici indizi. Come dire, noi non c'entriamo se Tavaroli si faceva i fatti suoi con i mezzi dell'azienda. Questa, in breve, la linea di difesa scelta dal gruppo per dissociarsi dalle azioni del suo ex manager. E' molto probabile che nei prossimi mesi la sentiremo ripetere spesso".
http://canali.libero.it/affaritaliani/economia/vieritelecom1904.html?pg=2
 

sharnin

Forumer attivo
Il telefono americano
Guglielmo Ragozzino

Luca Cordero di M., presidente della Fiat, della Ferrari, della Confindustria e chissà di quanto altro, è scontento di noi. Tutti, al governo, nel sindacato, nelle maggiori istituzioni, noi gente comune, abbiamo, in modi diversi, con diverse forze, criticato o comunque non osannato l'acquisto del controllo su Telecom Italia da parte di At&t, il colosso nordamericano di telecomunicazioni. Quando poi At&t ha lasciato, Cordero ha considerato l'accaduto una iattura e spiegato a tutti cosa avrebbero dovuto fare. Sarà per un'altra volta.
Prima di mettere una pietra sopra al ritiro della famosa multinazionale dalla scena italiana, può essere utile ricordare che At&t non si presentava sola, ma insieme ad America Movil, braccio finanziario dell'uomo più ricco del Sudamerica, Carlos Slim, libanese-messicano, che attraverso una serie di affari spericolati arrivava, nel 1990, alla conquista dei telefoni messicani e poi agli attuali fastigi.
Quello di At&t era un assalto non privo di contraddizioni. Negli Usa è proibito - dalla legge e dalla prassi - la conquista di un'impresa di telecomunicazioni nazionale da parte di stranieri. E' inoltre fuori dalla legge una società che ne controlla un'altra, a capo di altre ancora. Negli Usa le scatole cinesi o le matrioske russe - il nostro pane quotidiano - si fanno di nascosto; per esempio l'indimenticabile Enron ne faceva.
Il controllo di Telecom, è in mano della società Pirelli che ha posto il 18% delle azioni in suo possesso in un'altra società, Olimpia, di cui ha ceduto i due terzi al gruppo Benetton. Il prezzo pattuito per venderla a nordamericani e messicani era di 4,5 miliardi di euro. A conti fatti, ogni azione Telecom era venduta da Pirelli e Benetton, attraverso Olimpia, a 50 centesimi di euro in più di quanto valesse per tutti gli altri soci: 2,80 euro per loro, 2,30 per tutti. E anche questo in America non si può fare. La condizione paritaria dei soci deve essere garantita. Non si capisce come l'ambasciatore Usa Ronald Spogli se la prenda con l'intera Italia.
Rimane in campo il ricchissimo signor Slim. Sembra che Telecom gli interessi per la compagnia telefonica brasiliana che la «nostra» Telecom possiede. Il controllo dei telefoni brasiliani da parte di un gruppo italiano non fa sensazione; o almeno fa molto meno effetto del passaggio della società italiana in mani estere. E anche questa è una contraddizione su cui riflettere, avendo tempo.
Quella di Telecom è stata una vicenda piena di insegnamenti, ma non quelli che Cordero vorrebbe. In una decina d'anni c'è stata una privatizzazione a favore delle banche; il controllo da parte di finanza «Fiat» ma senza investimenti; la prima scalata di Olivetti-Colaninno, Hopa e furbetti vari bresciani; la seconda scalata, di Pirelli-Tronchetti; e ora un nuovo passaggio di mano. Nel frattempo, nel contesto, spioni, malfattori, errori industriali di ogni genere. Sempre la finanza al comando, sempre la ricerca di valore in testa a tutto. Come se i telefoni non dovessero servire a parlare, ma ad arricchire, ad ascoltare di nascosto; a spiare.
 

Albatros

Utente Spoglia Seniòrite
concordo sharnin con il tuo articolo..

noi qui a scannarci per 20 entesimi in piu' sull'azione .. dimenticando che questi della telecom non gliene frega un quazzo... come poi avevo scritto io, senza leggere il tuo articolo :)
 

Albatros

Utente Spoglia Seniòrite
tontolina ha scritto:
Enel ha lanciato l'Opa ad un prezzo veramente alto

faccia lo stesso telefonica
lanci l'opa su telecom a 3 euro

eh..seee.. :)
al massimo compra a 3 euro il pacchetto olimpia... lanciare l'opa su ti a 3 euro significa per telefonica fallire... :)
 

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