W la speculazione
I motivi per cui i politici si stracciano le vesti contro la speculazione sono essenzialmente due:
1) per attribuire alla speculazione la colpa della situazione economica attuale, che invece ricade su di loro
2) perché la speculazione agisce come una brutale ma salutare "operazione verità" sul vero stato di salute finanziaria di uno stato (o di un'area economica, di un sistema bancario, ecc.) spazzando via chiacchiere, proclami ed ipocrisie a cui i politicanti ci hanno abituati
Il problema di fondo è l'insanabile conflitto tra esigenze della politica (crescita economica costante, dove tutti vivono e votano felici e contenti) e regole dell'economia (cicli di espansione e recessione, equilibrio nei conti pubblici). Per favorire le prime si sono violentate le seconde (manipolazione al ribasso dei tassi, distorsione del mercato del credito, salvataggio di banche e stati), ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Gli unici interventi fatti dai politici per cercare di contenere i danni da loro stessi provocati si sono concretizzati nel salvataggio (a spese della collettività) proprio della speculazione più dannosa e parassitaria, ovvero quella senza capitale, che privatizza gli utili e socializza le perdite.
Questo vale sia per tutti i salvataggi bancari dello scorso anno, sia per il salvataggio delle banche creditrici della Grecia più recentemente. Ovviamente nel primo caso si trattava di "salvare il sistema" nel secondo di "salvare la Grecia": nella realtà si sono salvati semplicemente gli speculatori parassiti senza capitale nel più grande esperimento di "moral hazard" della storia umana. L'esperienza del sudamerica dovrebbe insegnare che gli interventi degli strozzini IMF non hanno mai salvato nessuno stato, semmai gli ha dato il colpo di grazia o ha prolungato l'agonia per favorirne il saccheggio (come avverrà per la Grecia).
Tuttavia sarebbe ingeneroso e qualunquista attribuire tutte le colpe ai politici, in quanto questi, nel bene o nel male, sono espressione del popolo che li ha eletti.
Ed infatti il popolo che, collettivamente, si è votato i politici che gli garantivano soldi, spesa pubblica, posti statali, sussidi, piccoli privilegi, ecc: se poi questi sono stati finanziati a debito, il debito è cresciuto a dismisura e la speculazione lo fa notare (coi suoi metodi, spicci e convincenti) ecco subito che fioccano le vesti che si stracciano.
Ed invece gli attacchi speculativi dovrebbero essere visti come dei "salutari ceffoni" dati ad una coscienza collettiva immatura e capricciosa, che crede di poter vivere al di sopra dei propri mezzi, ed invece di sbraitare ai quattro venti dovrebbe chiedersi perché i ceffoni li ha presi l'euro e non il franco svizzero o la corona norvegese.