Artisti dimenticati ma di valore (1 Viewer)

Autre chose, concernant les signatures :

Voici en premier la signature du tableau attribué à Carlo Giuseppe (la femme de profil en bleu que vous avez montrée plus haut) que j’ai pu agrandir : elle est écrite en lettres majuscules, ne comporte pas de date, et elle est descendante de gauche à droite.

Les deux signatures suivantes sont celles d’œuvres d’Enrico : le portrait de Tina di Lorenzo, qui est sur la couverture du livre de Guido Cesura, et le tableau d’une jeune femme au piano, à la galeria Giannoni. Elles sont aussi en lettres majuscules, mais il y a une date, et elles sont ascendantes de gauche à droite. Les chiffres 6 et 9 ressemblent beaucoup à ceux de mon tableau, je trouve.

J’hésite donc. Le style académique de mon tableau peut faire penser à une œuvre de Carlo Giuseppe, je suis d’accord.

Mais on peut aussi penser qu’à 20 ans, Enrico était encore sous l’influence classique de son père et de l’académie des Beaux Arts de Lyon. D’où ce style très conventionnel par rapport à ses œuvres ultérieures.

Il a pu évoluer plus tard vers son style le plus connu (post-impressionniste ?) et faire aussi évoluer sa signature.

Je n’ai pas trouvé grand-chose sur ce qu’ils ont fait et peint pendant leur période française. C’est bien l’intérêt de ce tableau, par ailleurs très touchant à mes yeux. Cette demoiselle est probablement issue de la bourgeoisie lyonnaise, qui était très rigide à cette époque. Elle a l’air sévère, presque triste. Mais très gracieuse !


Altro, concernente le firme :

Ha in primo la firma del quadro attribuito a Carlo Giuseppe, la donna di profilo in blu che avete mostrato più alte, che ho potuto ingrandire: è scritta in lettere maiuscole, non comportare di data, e lei è discendente di sinistra a destra.

Le due seguenti firme sono queste di opere di Enrico: il ritratto di Tina di Lorenzo che è sulla coperta del libro di Guido Cesura, ed il quadro di una giovane donna al piano, al galeria Giannoni. Sono anche in lettere maiuscole, ma c'è una data, ed esse sono ascendenti di sinistra a destra. Le cifre 6 e 9 somigliano molto a quelli del mio quadro, trovo.

Esito dunque. Lo stile accademico del mio quadro può fare pensare ad un'opera di Carlo Giuseppe, sono di accordo.

Ma si può pensare anche che a 20 anni, Enrico era ancora sotto l'influenza classica di suo padre e dell'accademia delle Belle Arti di Lione. Di dove questo stile molto convenzionale rispetto a suoi

Si è potuto evolvere più tardi verso il suo stile il più conosciuto (post-impressionista?) e fare evolversi anche la sua firma.

Non ho trovato gran che su ciò che hanno fatto e ho dipinto durante il loro periodo francese.

Sono buono l'interesse di questo quadro, peraltro molto toccante ai miei occhi. Questa signorina è probabilmente generata del borghesia lyonnaise che era molto rigido a questa epoca. Ha l'aria severa, quasi triste. Ma molto graziosa!
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baleng

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Le tue scelte ti fanno onore, ma non possono supplire alla nostra poca esperienza di questi pittori con così poca visibilità sulla rete :-F
 

vecchio frank

could be worse...
Da profano quale sono, e sulla base unicamente dei lavori che avete postato qui, a me il quadro sembra più del figlio Enrico che del padre. Lo trovo più, come dire, "sciolto". Mi ricorda un po' certi ritratti femminili di Corot, mentre il padre è decisamente "accademico". Comunque grazie a Zephirine per averceli fatti conoscere, soprattutto Enrico
 
Merci pour tes encouragements, Baleng. Le site Art Signatures ne semble pas connaître les Cavalli, hélas. C’est pourtant ce que je recherche le plus : des signatures de ces deux peintres. J’espérais en trouver au moins une qui soit en minuscules, comme celle de mon tableau… S’il le faut, une fois que celui-ci sera restauré, je l’emmènerai faire un petit voyage en Italie, à Santa Maria Maggiore, Domodossola et Novara, pour le comparer « de visu » aux autres œuvres des Cavalli père et fils ! Franck, ton opinion, je l’avoue, rejoint assez la mienne ! J’aime beaucoup ta comparaison avec les portraits féminins de Corot ! Cela a été comme une révélation pour moi. C’est peut-être même pour cette raison, sans que j’en sois consciente, que ce tableau m’a plu immédiatement, et que je l’ai acheté ! Merci pour cette idée très judicieuse ! Je suis sûre qu’Enrico serait très flatté de la comparaison ! ;) Je continue mes recherches… hier je suis allée au Musée des Beaux-Arts de Lyon, dans l’espoir qu’il y ait trace des Cavalli dans les réserves du musée. Il faudra y retourner plusieurs fois, je pense, avant que quelqu’un accepte de m’aider, mais je ne désespère pas !J’ai aussi écrit à l’école des Beaux-Arts de Lyon, pour savoir s’ils ont des traces du passage d’Enrico comme élève, notamment de Joseph Guichard. Pour vous remercier, voici deux portraits que j’ai trouvés :

- le portrait d’Enrico Cavalli, peint par un de ses élèves, Carlo Fornara

- et le portrait de Carlo Giuseppe, peint par son fils Enrico !


Grazie per il tuo incoraggiamento, Baleng. Il sito Art Signatures non sembra conoscere i Cavalli, purtroppo. Ma questo è quello che cerco di più: le firme di questi due pittori. Speravo di trovarne almeno una firma in lettere minuscole, come quello del mio quadro ...

Se necessario, una volta restaurato, farò un piccolo viaggio in Italia, a Santa Maria Maggiore, Domodossola e Novara, per confrontarlo "de visu" con le altre opere del padre e del figlio Cavalli!

Franck, la tua opinione, lo ammetto, si è unita abbastanza al mio!

Mi piace molto il tuo confronto con i ritratti femminili di Corot! È stato come una rivelazione per me. Forse per questo motivo, senza che me ne accorgessi, mi è piaciuto subito questo dipinto e l'ho comprato! Grazie per questa idea molto premurosa! Sono sicuro che Enrico sarebbe molto lusingato dal paragone! ;)

Continuo la mia ricerca ... Ieri sono andato al Museo di Belle Arti di Lione, nella speranza che ci sia una traccia di Cavalli nelle riserve del museo. Dovrò tornare più volte, credo, prima che qualcuno accetti di aiutarmi, ma non disperare!

Ho anche scritto alla Scuola di Belle Arti di Lione, per scoprire se hanno tracce del passaggio di Enrico come studente, in particolare di Giuseppe Guichard .

Per ringraziarti, ecco due ritratti che ho trovato:

- il ritratto di Enrico Cavalli, dipinto da uno dei suoi studente, Carlo Fornara
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- e il ritratto di Carlo Giuseppe, dipinto da suo figlio Enrico!
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baleng

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Ludwig von Hofmann. Sonnige Tage. 1897.litografia a colori

Trovata durante ricerche. Pensavo fosse di Abel Pann.
Ludwig von Hofmann è nato a Darmstadt nel 1861, morto nel 1945

Nonostante sia privo della vista di un occhio, dimostra un talento precoce per le arti, e molto giovane parte per Berlino, Parigi e Vienna per affinare gli studi e la formazione. Nasce così una pittura di respiro europeo, che oscilla tra impressionismo, classicismo e le suggestioni della Secessione viennesedell'Art Déco che trova nel nudo femminile e maschile la sua massima e sensuale espressione. La sua opera viene oggi assimilata al movimento denominato Deutsche Kunst und Dekoration e molte delle sue opere appaiono nella rivista Pan del quale fu l'ispiratore. Bisessuale, nel 1899 sposerà la cugina, non abbandonando le sue frequentazioni omosessuali, che lo fanno uno dei nomi di riferimento della cultura gay. Tra le sue opere più famose “Pioggia” e “Narciso”. Fu molto apprezzato da Thomas Mann, che ne fu amico e critico

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RedArrow

Forumer storico
A dire il vero non sono proprio tutti dimenticati, si pensi a Sironi, ma l'introduzione al sito parla anche di autori proscritti per motivi ideologici, e come è noto Sironi era di simpatie fasciste.
 

baleng

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Certo, qualcuno proprio non lo è, ma molti sì. Per quanto mi riguarda, Léon Frederic mi interessa moltissimo da sempre. Pochi altri, di quelli veramente dimenticati (no F.v.Stuck, naturalmente ;) ) già conoscevo.
Però non capisco, o forse sì, il senso della galleria, orientata, pare, sul mondo germanico. Hanno racimolato molti pezzi a prezzo "stracciato" e ora li valorizzano? Niente di male, anzi. Me lo fa pensare la, comprensibilissima, mancanza di apertura verso nuovi inserimenti (una valanga, ne verrebbe fuori). Interessante segnalazione, la tua. Utile magari in futuro per il 3d sulla rivalutazione dei dimenticati ...:d:
 

RedArrow

Forumer storico
In realtà della associazione culturale che manutiene il sito non si dice niente, e sarebbe stato bene farlo, ma non invocherei un complotto demoplutogiudaico per un sito web di sole informazioni biografiche e di immagini.
Basta però fare qualche ricerca per trovare il link dell'associazione che pare in effetti avere solo sane finalità culturali, peraltro orientate alle culture nordiche come notavi:
Associazione Culturale Thule Italia
Pare però che il tutto sia fermo da anni.
Il link del contatto in basso al sito Galleria d'Arte Thule dovrebbe essere sufficiente per segnalare nomi, è comprensibile che si debba passare attraverso di loro.
Sto alle informazioni che danno e direi che è roba interessante.
 

baleng

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Non credo sia dimenticato in Gran Bretagna, almeno, e probabilmente in altri paesi. Ma, siccome in Italia non so quanti conoscano sir Claude Francis Barry, posto qui alcune immagini

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Wikipedia trasgooglato
Claude Barry (16 dicembre 1883 - 25 ottobre 1970), in seguito chiamato Francis Barry, è stato un incisore e pittore britannico in oli che spesso utilizzavano uno stile puntinista o una gamma limitata di colori piatti. [1]
carriera
Barry è andato a vivere sul continente nei primi anni 1920, probabilmente a Menton, in Francia e poi a Bordighera e Milano in Italia. [1] Ha viaggiato molto in Francia, in Italia e in Germania dove ha realizzato numerose incisioni con acquatinta, per lo più architettoniche nei loro soggetti. Durante questo periodo espose alla Royal Academy, alla Royal Scottish Academy e alla Royal Society of Painter-Etchers and Engravers. [3] I suoi piatti di incisione furono distrutti a Milano da una bomba nel 1944. [1] Tornò in Inghilterra durante la seconda guerra mondiale e produsse diverse grandi tele di Londra nel Blitz.

Barry si trasferì a Jersey nel 1949 circa, l'anno in cui suo padre morì e ereditò la Baronetcy. [2] A Jersey visse per lo più in piccoli alberghi e poi, dopo che la sua seconda moglie morì di cancro nel 1957, visse nella casa dell'artista Tom Skinner e della sua famiglia. [1] Nel Jersey Barry conosceva gli artisti Edmund Blampied, che era anche un incisore, e Sir Francis Cook, che lasciò i suoi dipinti all'Isola nella sua galleria. [4] Barry ottenne medaglie di bronzo e d'argento per la pittura al Salon des Artistes Francais nel 1955 e nel 1956. [3] Ha prodotto ritratti di Joan Collins, Margot Fonteyn e dell'artista Misomé Peile, oltre a numerosi dipinti di nudi voluttuosi. [1]

Nei primi anni '60 Barry organizzò una mostra in una galleria di Jersey ma non vendette nulla, poiché il pubblico locale non era interessato al suo lavoro. Nel 1968, a 85 anni e infermo, si trasferì in Inghilterra per vivere in una casa di cura vicino a suo figlio nel Kent. Morì nel 1970 all'età di 87 anni. [1]

Stile artistico
Barry è stato influenzato da Frank Brangwyn, che ha usato ampi blocchi di colori per mostrare luci e ombre. Barry ha affermato che Brangywn gli ha insegnato a ridurre la sua tavolozza di colori a sette toni, quattro di luce e tre di ombra. [1] Barry sviluppò uno stile puntinista, reso famoso alla fine del 19esimo secolo da Georges Seurat, e applicò brillanti colori a olio a contrasto per creare forme e sfumature, o usò grandi blocchi piatti di pochi colori complementari per creare forme e contrasti su grandi tele. Spesso disegnava acquetinte delle stesse scene che raffigurava negli oli. [1]
 

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