Arte Partecipata/Arte Plurale (1 Viewer)

giustino

Art is looking for you
Ed eccoci al dunque!
Opera FiloArX 100x100 cm. dipinta e firmata da 284 persone. Progetto di Arte Partecipata in via di realizzazione con le associazioni ProntoDonna e ToscanAbile con il patrocinio del Comune e della Provincia di Arezzo.


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baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Ed eccoci al dunque!
Opera FiloArX 100x100 cm. dipinta e firmata da 284 persone. Progetto di Arte Partecipata in via di realizzazione con le associazioni ProntoDonna e ToscanAbile con il patrocinio del Comune e della Provincia di Arezzo.


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Giustino, sai la stima e l'affetto che sento per te, ma permettimi di dirmi che queste opere, dovendo seguire uno schema, alla fine possono pure essere belle, ma mai originali. Sono varianti sullo stesso tema tecnico. Probabilmente il loro valore si raggiunge e si esaurisce nel momento stesso del farle.
 

giustino

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Giustino, sai la stima e l'affetto che sento per te, ma permettimi di dirmi che queste opere, dovendo seguire uno schema, alla fine possono pure essere belle, ma mai originali. Sono varianti sullo stesso tema tecnico. Probabilmente il loro valore si raggiunge e si esaurisce nel momento stesso del farle.

Ti ringrazio per questo intervento che mi permette di approfondire un pò l'argomento.

Come sai faccio e faccio fare queste opere da quasi 30 anni e ciò è avvenuto centinaia di circostanze diverse e per scopi diversi.
In genere seguo le richieste che mi vengono proposte da committenti come enti pubblici, scuole, associazioni... ed ogni volta c'è un tema nuovo e ci sono obiettivi da raggiungere.

Ogni filo che viene dipinto e firmato spesso con l'aggiunta di una parola o una frase sul tema proposto da ogni partecipante è unico ed originale.

Una volta intrecciato insieme agli altri la sua unicità va in buona parte a confondersi, perdersi contribuendo così alla costruzione del tessuto (sociale) del quale ne è testimonianza.

Mentre scrivo ho 3 opere FiloArX di fronte a me 2 sono recenti e 1 del 2005. Anche se in foto sembrano assomigliarsi tutte ti assicuro che dal vero sono diverse a cominciare dai colori e dall'intreccio che essendo un pò irregolare, fatto a mano da più persone dà risultati differenti.

Questo per quanto riguarda l'aspetto della realizzazione di ogni opera poi c'è il cosiddetto valore aggiunto del quale tener conto quando si è di fronte all'Arte Partecipata.

E il valore aggiunto nel caso di FiloArX nasce dalla domanda che ho già avuto occasione di esprimere in altri thread: "Cosa posso fare per un'altra persona?"
La risposta di Prem Rawat fu: "Se puoi donagli 15 secondi di felicità"

Ecco, questo FiloArX lo fa di sicuro, ogni volta e per tutti i partecipanti e se tutti ci sforzassimo un pò in questa direzione il vivere in questo mondo sarebbe certamente migliore.

Infine c'è il valore dell'energia, quella componente sottile che sprigiona da ogni opera d'arte e della quale abbiamo talvolta parlato.
Ebbene le opere FiloArX sono ad alta energia e rappresentano proprio il detto che "l'unione fa la forza".
 

giustino

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Il progetto FiloArX continua.
Da domani, venerdi 17 giugno a domenica sarà presente in un interessante contesto internazionale che si svolgerà a Rondine Cittadella della Pace.
Chi fosse in zona (Arezzo) è invitato ad intervenire.
 

giustino

Art is looking for you
L'Arte Partecipata è indubbio che rappresenti un movimento importante nel panorama artistico degli ultimi 3 decenni basta verificarne la sua diffusione a livello nazionale ma anche internazionale.
Ovviamente bisogna saper distinguere qualità e interesse fra le varie proposte, come ad esempio il livello di partecipazione che viene dato alla gente, l'impatto di ogni singolo intervento e altri aspetti che concorrono al successo di ogni iniziativa.

Faccio FiloArX da quasi 30 anni e rimane per me il modo più semplice, efficace, divertente per coinvolgere la gente la quale risponde sempre con entusiasmo.

Ieri si è concluso a Crespina Lorenzana (Pisa) un progetto FiloArX della durata di 1 mese e che ha coinvolto 274 persone nella realizzazione di un'opera
partecipata.
Ci sono stati momenti significativi della manifestazione iniziata nelle scuole e continuata in piazza durante la festa del paese.

Il banchetto dei colori
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La pittura dei fili 1
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La pittura dei fili 2
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Lo stand della fiera delle Civette.
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L'opera tessuta ed un particolare
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La festa finale con la consegna dell'opera ai rappresentanti del Comune di Crespina Lorenzana.
Ovviamente per motivi di privacy non posso pubblicare foto se non questa sotto.
E'stato un momento davvero divertente, toccante, partecipato con molti interventi e domande dei ragazzi.
Quando l'Arte Partecipata entra così profondamente nel cuore della gente se ne comprende il significato e l'importanza.
Personalmente a Crespina ho vissuto giorni intensi sia di attività che di gioia che non dimenticherò facilmente.
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Allegati

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giustino

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Iniziato l'8 marzo, il 25 novembre si è concluso il progetto FiloArX - tessere solidarietà
promosso dal Comune di Arezzo e dalle associazioni ProntoDonna e ToscanAbile.

Durante una ventina di eventi hanno partecipato 1200 persone e sono stati realizzati 4 quadri
di cui uno realizzato all'interno di un'azienda con la partecipazione di tutti i lavoratori.

Ci sono stati molti momenti intensi, pieni di gioia e di entusiasmo ed i quadri, con i loro colori, le parole,
le frasi scritte sui cartellini restano come testimonianza che sì, l'arte partecipata può aiutare a migliorare i rapporti sociali
cominciando da sè stessi nella consapevolezza che il proprio contributo, anche se piccolo, unito a quello degli altri
può fare la differenza.

Durante tutto il progetto sono stato aiutato da molte persone alcune fin dall'inizio ed altre si sono aggiunte man mano fino al punto
che un'intera classe di seconda media con i suoi insegnanti e il preside mi sono stati accanto nella parte finale del progetto.

Pubblico alcune foto ed un link a un video andato in onda il 22 novembre scorso su Teletruria.

Una delle 4 opere
FiloArX- Tessere solidarietà. cm. 90x90 - partecipanti 300 persone.
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particolare
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particolare dell'intreccio
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Un momento della pittura
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Il video
 

giustino

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Da un po' di tempo il forum langue di interventi.
Ritengo che nel tempo si sia sbilanciato in favore dell'investimento, seppur minimo, quello dei mercatini a spese di discorsi originali attorno all'arte che ovviamente sono più difficili, specialmente quando si tratta di ciò che si è manifestato negli ultimi decenni e quindi non ancora storicizzato a dovere.

Io stesso non sono in grado di parlarne se non per quella parte che mi riguarda da vicino, che ho contribuito a far nascere e sviluppare e che spero incontri anche il vostro interesse.

Quindi toccherò l'argomento Arte Plurale che ha rappresentato davvero un momento di discontinuità nel mondo dell'arte fino ad allora chiuso a riccio verso le espressioni artistiche di persone con disabilità psichica.

Riporto quanto scritto nel sito del comune di Torino che insieme alla Provincia, fin dall'inizio sposò il progetto e ne sostenne gli sviluppi successivi.
E, se oggi l'arte delle persone disabili non è più vista come un tabù ma ha trovato un suo spazio nei luoghi d'arte istituzionali lo si deve anche al lungo percorso iniziato nella prima metà degli anni'70 ad opera di un piccolo gruppo di educatori artistici, visionari e pionieri di un nuovo sentire.

"Con Arte Plurale si intendono le opere in cui prevalgono l’influenza della conduzione educativa e artistica oppure le opere realizzate mediante scambio e partecipazione di coppia o di gruppo.
Nel corso del tempo, grazie alle iniziative promosse dalla Città di Torino, molti artisti si sono dedicati all’educazione e molti educatori e operatori si sono avvicinati all’arte, scoprendo come alcune pratiche possano agevolare l’aggregazione, la cittadinanza attiva e la comprensione reciproca attraverso la piacevole esperienza del lasciare tracce di sé.
La manifestazione internazionale Arte Plurale (dal 1993 al 2013) espressione di una rete di arte relazionale ha sollecitato con continuità, per vent’anni all’interno di contesti educativi e terapeutici, un complesso processo di riflessione, ricerca e espressione coinvolgendo molte differenze sociali e culturali: servizi alla persona, associazioni, cooperative, scuola, musei e fondazioni.
Arte Plurale ha funzionato come spazio – di azione e di pensiero – in cui rimescolare le carte, dando più importanza ai processi piuttosto che alla definizione rigida dei singoli partecipanti e del loro ruolo o sindrome. Come esperienza partecipativa, fisica e psichica nello stesso tempo, si è necessariamente basata sul riconoscimento reciproco, sullo scambio di competenze, sull’incontro fra saperi differenti.
Un’occasione per far circolare energie nuove, sollecitando nei partecipanti uno spostamento dello sguardo per poter osservare il proprio lavoro, cose e persone, da angolazioni inesplorate, mettersi in discussione e, perché no, porre anche qualche interrogativo al sistema dell’arte ufficiale.
Un contenitore – reale e virtuale – per poter attingere all’immaginario individuale e collettivo, attraverso un continuo fluttuare tra pensiero logico e invenzione, tra dimensione singolare e plurale, abilità e disabilità, agio e disagio, per prodursi nella creazione di visioni del mondo, di rappresentazioni di sé e dell’altro. Questo altro che talvolta sembra risultare proprio “altro”… con tutta l’ambivalenza che il termine contiene: estraneità, esclusione da un contesto, nuovo o valore aggiunto, per esempio.
Ogni atto artistico condiviso lo si può considerare come una regione di confine in cui si costruisce di volta in volta una negoziazione fra soggetti e in cui, pr tutti i convenuti, sono necessarie traduzioni: da un sentire all’altro, da una pratica all’altra, da un linguaggio all’altro, da un ambito all’altro. Tradurre implica cercare, saper capire e interpretare un linguaggio che può anche essere una visione del mondo diversa dalla propria, e si sa che la traduzione è un atto inevitabilmente imperfetto. Una certa imperfezione, però, può essere preziosa perché talvolta quello scarto di significato o quei vuoti, che si generano nel passaggio, possono far nascere il dubbio e il nuovo.
Le opere vengono valorizzate con iniziative di arte relazionale come Arte Plurale o L’arte di fare la differenza o esposte nella Pinacoteca del Centro Arte Singolare e Plurale."
fonte
ARTE IRREGOLARE – Centro arte singolare & plurale

E per quanto riguarda la nascita e gli sviluppi di Arte Plurale si veda questo sito

PS. Sarebbe bello che altri artisti parlassero del loro lavoro, sicuramente ce ne sono diversi che ci leggono;
potrebbe diventare un valore aggiunto per il forum.
 
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giustino

Art is looking for you
Una delle modalità più usata nei progetti d'arte partecipata è quella di coinvolgere la gente nella realizzazione di opere mosaico partendo da piccole tessere in genere di uguale dimensione e che poi vengono assemblate in modo casuale oppure seguendo una logica.

Negli ultimi anni si assiste ad un'esplosione di questa modalità soprattutto con la Yarn Bombing Art che consiste nel coprire spazi pubblici,
alberi, colonne, pali, facciate di edifici, piazze, scalinate... con centinaia e migliaia di pezze colorate fatte all'uncinetto da più persone.

Questa modalità sembra nata in Texas intorno al 2005 per poi propagarsi in tutto il mondo.

Qui porto degli esempi ma se volete potete cercare in internet ne troverete moltissimi altri davvero simpatici.

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