giustino
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Arte Plurale/Arte Partecipata sono 2 facce della stessa medaglia.
Scopo di entrambe è quello di integrare, rendere l'arte fruibile da tutti, superare le barriere fra la gente e l'arte contemporanea.
Arte Plurale nasce nei primi mesi del 1993 ad opera oltre che dal sottoscritto Giustino Caposciutti, da Tea Taramino (Educatrice/artista), Gianni Callegari (funzionario Provincia di Torino), Gianfranco Billotti (gallerista).
Lo scopo era quello di superare l'isolamento degli artisti disabili mentali mettendoli a contatto con il mondo dell'arte ufficiale attraverso l'incontro con artisti noti e affermati nel panorama artistico della città.
Insieme essi producevano opere a 4 o più mani e poi queste erano oggetto di una o più mostre.
La formula ebbe fin da subito un grande successo tant'è che nel tempo Arte Plurale è divenuta una modalità operativa seguita in molti servizi che si occupano di integrazione sociale.
Nell'estate dello stesso anno Gianfranco Billotti mi chiese un progetto per l'inaugurazione della nuova sede della galleria Arx che si apriva il 24 settembre in piazza Savoia 4 a Torino.
Nacque così FiloArX un evento che io chiamo di Arte Partecipata perchè, fin dall'inizio coinvolse migliaia di persone con il preciso scopo di avvicinarle all'arte contemporanea facendo loro fare un'opera collettiva, corale.
Ogni partecipante veniva invitato ad elaborare, dipingere e firmare un filo, che tessuto insieme a quello degli altri dava luogo all'opera.
Filoarx ad Artissima Torino1994 cm150x150 -1210 partecipanti
Scopo di entrambe è quello di integrare, rendere l'arte fruibile da tutti, superare le barriere fra la gente e l'arte contemporanea.
Arte Plurale nasce nei primi mesi del 1993 ad opera oltre che dal sottoscritto Giustino Caposciutti, da Tea Taramino (Educatrice/artista), Gianni Callegari (funzionario Provincia di Torino), Gianfranco Billotti (gallerista).
Lo scopo era quello di superare l'isolamento degli artisti disabili mentali mettendoli a contatto con il mondo dell'arte ufficiale attraverso l'incontro con artisti noti e affermati nel panorama artistico della città.
Insieme essi producevano opere a 4 o più mani e poi queste erano oggetto di una o più mostre.
La formula ebbe fin da subito un grande successo tant'è che nel tempo Arte Plurale è divenuta una modalità operativa seguita in molti servizi che si occupano di integrazione sociale.
Nell'estate dello stesso anno Gianfranco Billotti mi chiese un progetto per l'inaugurazione della nuova sede della galleria Arx che si apriva il 24 settembre in piazza Savoia 4 a Torino.
Nacque così FiloArX un evento che io chiamo di Arte Partecipata perchè, fin dall'inizio coinvolse migliaia di persone con il preciso scopo di avvicinarle all'arte contemporanea facendo loro fare un'opera collettiva, corale.
Ogni partecipante veniva invitato ad elaborare, dipingere e firmare un filo, che tessuto insieme a quello degli altri dava luogo all'opera.
Filoarx ad Artissima Torino1994 cm150x150 -1210 partecipanti