Arte investimento guadagni rivalutazione (?) (1 Viewer)

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Post complicato :nnoo:

Stavo guardando un quadro di autore in auge 20 o 30 anni fa. Se ne citavano le performances in lire (tanti milioni) e in euro oggi (pochissime migliaia), evidenziando la svalutazione per uscita dal gusto, cambio di mode ecc.
Così facendo mi sono accoro di una cosa: mentre guardavo il quadro pensandolo "in lire" il suo prezzo mi pareva più (un po' più) giustificato, il quadro aveva più "senso". Mentre visto in euro, cioè valutandolo per il suo prezzo in €, nella mia mente "valeva" molto meno, sia come qualità che come costo.
Sì, probabilmente ciò è dovuto al fatto che in lire ci ho pensato per anni, che i quadri allora furono anche da valutati in un certo modo, e che quindi un percorso di pensiero abbinato al prezzo in lire stava già lì pronto per essere usato. Con il prezzo in € io valuto con la coscienza di oggi, quindi molto meno, persino esteticamente.
OK. Però è anche possibile che l'uso di un termine di paragone (perché tale è il prezzo in valute) diverso e solo odierno produca mentalmente risultati diversi. Per capirlo, basta valutare il prezzo di un'opera oggi in $ o sterline, o bath thailandesi, perché no?
Sinceramente ho l'impressione che la domanda possa essere un po' oziosa. Allora, chi vuol fare la prova la faccia (la farò anch'io appena trovo il tempo), ma intanto forse qualcuno dei "non implumi" potrebbe valutare se l'effetto "vecchie valutazioni che si espandono sulla qualità" vs "nuove valutazioni" nell'atto di guardare un lavoro e pensarlo in £/€ capita anche a lui.
Quantomeno sarebbe la prova che i vecchi percorsi mentali possono ancora condizionarci.
 

kiappo

Forumer storico
Ciao Gino...ne abbiamo appena scritto di là..3d televendite, un quadro ( secondo me brutto, ma brutto...) di Sassu che in lirette costava mica poco..50 o 60 milioni..e adesso, in Euro 13.000...fosse per me, non lo pagherei più di 500 euro!!..l'Euro,,sicuramente, ha cambiato la ns percezione del valore monetario di qualsiasi bene dal prezzo importante..Il mercato è asfittico per diversi motivi..però credo fermamente, che alla fine,,l'qualità paghi
 

Heimat

Forumer attivo
Post complicato :nnoo:

Stavo guardando un quadro di autore in auge 20 o 30 anni fa. Se ne citavano le performances in lire (tanti milioni) e in euro oggi (pochissime migliaia), evidenziando la svalutazione per uscita dal gusto, cambio di mode ecc.
Così facendo mi sono accoro di una cosa: mentre guardavo il quadro pensandolo "in lire" il suo prezzo mi pareva più (un po' più) giustificato, il quadro aveva più "senso". Mentre visto in euro, cioè valutandolo per il suo prezzo in €, nella mia mente "valeva" molto meno, sia come qualità che come costo.
Sì, probabilmente ciò è dovuto al fatto che in lire ci ho pensato per anni, che i quadri allora furono anche da valutati in un certo modo, e che quindi un percorso di pensiero abbinato al prezzo in lire stava già lì pronto per essere usato. Con il prezzo in € io valuto con la coscienza di oggi, quindi molto meno, persino esteticamente.
OK. Però è anche possibile che l'uso di un termine di paragone (perché tale è il prezzo in valute) diverso e solo odierno produca mentalmente risultati diversi. Per capirlo, basta valutare il prezzo di un'opera oggi in $ o sterline, o bath thailandesi, perché no?
Sinceramente ho l'impressione che la domanda possa essere un po' oziosa. Allora, chi vuol fare la prova la faccia (la farò anch'io appena trovo il tempo), ma intanto forse qualcuno dei "non implumi" potrebbe valutare se l'effetto "vecchie valutazioni che si espandono sulla qualità" vs "nuove valutazioni" nell'atto di guardare un lavoro e pensarlo in £/€ capita anche a lui.
Quantomeno sarebbe la prova che i vecchi percorsi mentali possono ancora condizionarci.
Aveva intuito tutto Pavlov: gli schemi mentali, anche nel genere umano, portano a dei condizionamenti non controllabili. Probabilmente accadrebbe l'inverso se ponessimo il quesito ai millenials, quelli cresciuti con l'Euro.
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Certamente una moneta ci influenza se siamo capaci di - e allenati a - ad abbinare ad essa qualcosa che rappresenti un valore..Poi ci sono i campi di influenza.
!0 € sono tanti per un tramezzino al bar, nulla sul prezzo di un'automobile. Infatti diciamo sempre: coi milioni di quel quadro ti ci compravi un appartamento, ora sì e no un motorino.
Però è curioso che, mentre pensando alle lire, l'abbinamento viene spontaneo, ho l'impressione che con i prezzi in euro si faccia più fatica, o almeno l'abbinamento non venga tanto spontaneo.
Non sento tanto dire che un Picasso costa come una villa. In euro ...
 

kiappo

Forumer storico
Mah..caro Gino, mi sa che è un problema di noi "vecchietti" che abbiamo ragionato, per decenni, con le vecchie care Lire...e che bello che era andare, che so in Francia e avere i Franchi, o i Marchi e così via ...anche si ci trombavano mica male con i cambi e i Travellers' Cheques...te li ricordi?
 

baleng

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Mah..caro Gino, mi sa che è un problema di noi "vecchietti" che abbiamo ragionato, per decenni, con le vecchie care Lire...e che bello che era andare, che so in Francia e avere i Franchi, o i Marchi e così via ...anche si ci trombavano mica male con i cambi e i Travellers' Cheques...te li ricordi?
Usati pochissimo, così come una prima carta che ancora non era bancomat.
Fatto sta che ci impedivano di andare in Francia con più di 500 mila lire (tipo oggi mille euro) mentre loro saccheggiavano l'Italia.:ihih:
Naturalmente occorreva portarne di più ... :ciapet: :fiu:
 

pacorez

Forumer attivo
Certamente una moneta ci influenza se siamo capaci di - e allenati a - ad abbinare ad essa qualcosa che rappresenti un valore..Poi ci sono i campi di influenza.
!0 € sono tanti per un tramezzino al bar, nulla sul prezzo di un'automobile. Infatti diciamo sempre: coi milioni di quel quadro ti ci compravi un appartamento, ora sì e no un motorino.
Però è curioso che, mentre pensando alle lire, l'abbinamento viene spontaneo, ho l'impressione che con i prezzi in euro si faccia più fatica, o almeno l'abbinamento non venga tanto spontaneo.
Non sento tanto dire che un Picasso costa come una villa. In euro ...

in una giornata di pioggia.. letto il 3d, mha io sinceramente quando guardo aste o cataloghi in lire non mi ci trovo più anzi, il costo di un quadro in lire negli anni 80 e 90 mi sembra esagerato.. altissimo; alcuni autori avevano quotazioni sbalorditive rispetto al costo della vita ed al loro valore storico
ora mi sembra più facile fare un paragone con il costo di una macchina, una villa ecc
 

kiappo

Forumer storico
Si..le quotazioni di alcuni Artisti nostrani erano fuori dalla grazia di Dio...per vari motivi, compresa la massa di danaro che circolava e motivi ",politici"...poi c'è da dire che tu, probabilmente, ahimè...sei mooolto più giovane di me e Gino, quindi per te è più facile ragionare in euro...
 

baleng

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Lo posto qui perché cerco di non aprire un 3d ogni idea sballata che mi viene :rolleyes:

Continua insistente e quasi arrabbiata la campagna di stampa, banche e politici contro il contante. La sua colpa sarebbe quella di favorire l'evasione e l'economia criminale. Si dice che se tutte le transazioni fossero in chiaro, molta evasione non ci sarebbe più. Si propone poi, ad ogni giorno di pioggia, di far uscire i contanti dalle cassette di sicurezza pagando, udite, una tassa, cioè penalizzandolo.
Ovviamente, la prima osservazione (che @mantegna farebbe subito, perciò gli rubo il tratto :prr: ) è che le banche hanno tutto l'interesse ad essere le monopoliste della circolazione ed amministrazione del denaro, non solo perché ci guadagnano, ma anche perché così si renderebbero utili ai loro padroni più o meno occulti, cui la semischiavitù economica cui già ora asservono i sudditi pare non bastare affatto. (Salvo poi non garantirti la restituzione se depositi più di 100.000 €, limitarti i prelievi chiedendoti Ma lei che caz... deve farsene di tutti questi soldi?, ecc.)
Ma ce ne sono altre, di osservazioni.
Una - la faccio da steineriano - è che questa visione prevede esista solo il denaro di acquisto (non penso serva spiegare) - ma ignora bellamente l'esistenza del denaro di donazione nonché quella del denaro di prestito (sono le tre categorie rilevate da Rudolf Steiner). Vale a dire che il poveretto davanti alla chiesa andrebbe rifocillato a colpi di bancomat, che dentro la chiesa stessa vi sarebbe una fioritura di terminali bancomat un po' fuori luogo nella "Casa del Signore" come la chiamava il fondatore. Che il vostro marmocchio dovrebbe comprarsi le caramelline solo attraverso un mezzo tracciabile di pagamento, e in tal modo si saprebbe con certezza da parte di banche e tribunali a quanto ammonta la paghetta settimanale che gli regalate (magari con irruzione del fisco che vi contesta una generosità sospetta).
Per non parlare, appunto, degli aspetti relativi alla privacy: il povero marito come potrebbe nascondere la scappatella con la escort pagata tramite la famosa tesserina?

Ma quello che qui ci tocca da vicino è, per esempio, l'acquisto di piccole opere d'arte, magari poi rivendute per comprarsene un'altra. Già vedo l'occhio del fisco posarsi sulla tua collezione valutandola (da perfetto ignorante e pure in malafede, si presume). Giustificarsi per il possesso di un'opera di artista cubano portata in valigia ("Ha la ricevuta?""Pagato in contanti?" "Ahhh Ahh"), senza contare le mille occasioni di invadere la sfera privata da parte di uno stato che, mostruosamente rispetto al suo status, pare sempre più occuparsi di morale privata o di pure scelte individuali.

Insomma, per colpire una criminalità economica (fingere di colpire, per essere esatti) che usa certi strumenti si rovina la vita a tutti, come già si usa fare in tanti campi. Speriamo che non si scopra che i mafiosi sono amanti del violino: occorrerebbe un permesso speciale per assistere ad un concerto, e se uno si compra in vacanza un violinetto per bambini, al ritorno troverebbe la Digos già dentro casa.
Credo che i risultati elettorali siano in qualche modo riconducibili ad una prima presa di coscienza degli italiani rispetto a questa progressione di controlli e proibizioni.
 

Heimat

Forumer attivo
Stiamo vivendo un periodo di espansione dei controlli sociali. Siamo diventati delle cavie elettroniche che possono essere governate sempre di più attraverso restrizioni, adempimenti ecc. Tutto questo in danno della gente onesta (la maggioranza) mentre i grandi (evasori, criminali ecc.) se ne infischiano ampiamente di tali vincoli. Negli anni '60 si profetizzava la c.d. "società aperta" (Eco, Popper ecc.) siamo assistendo ad una pericolosa involuzione verso una società chiusa.
 

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