Arte investimento guadagni rivalutazione (?) (1 Viewer)

cassettone

In stand by
Si diversifica gli investimenti, si può dire che l'arte è un circondarsi di cose che piacciono.

Quando l'arte si mette nascosta nelle cantine o soffitte, diventa automaticamente investimento, magari non per noi, ma per chi le tirerà fuori dall'oblio.
 

kiappo

Forumer storico
Ma, scusami Lory..tu mettiamo il caso, compri o fai comprare un quadro a 300/500 /700 euro...e poi pensi che.. fra x anni possa valere quanto? ...tieni conto anche dell'inflazione, per sperare in una rivalutazione sostanziosa devi spendere ben altre cifre su nomi di Artisti già relativamente affermati..oppure avere un lato B della Madonna, come chi, per esempio trova al mercatino il disegno di Leonardo o l'anello con brillante venduto come bigiotteria...quindi, diciamo che, alla fine..NON lo compri perchè..si..ti piace, ma non sai se si rivaluterà a sufficienza per coprire " l'investimento" iniziale..ed è proprio questo il ragionamento che ha ammazzato " l'arte di mezzo " con contorno di Gallerie che chiudono, Artisti che non vendono più., io ti scrivo "dall'altra parte della barricata" ...quando uscivo con i gruppi di pittori e qualcuno mi faceva questo ragionamento, purtroppo molto diffuso anche fra il " popolo" ...brutto termine, ma giusto per capirci... cercavo di spiegare che, comunque, stavano acquistando un pezzo unico, che la cifra era abbordabile e che dovevano procedere all'acquisto SOLO se a loro il lavoro piaceva e non pensare di guadagnarci sopra tra "x" tempo...spero di essermi spiegato bene..un saluto, e buona serata :)
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Io sarò un inguaribile romantico ma pr me l'arte non può essere paragonata ad oggetti immateriali (certificati azionari) o materiali (oggettistica varia, orologi, diamanti ecc.). L'arte vera ha un di più intangibile che contribuisce a rendere la vita migliore a coloro che ci si dedicano. Questo non significa osteggiare il mercato sano, necessario per la divulgazione.
In effetti, sempre citando Rudolf Steiner, che scrisse molto anche di economia, fu notato come per certe merci o prestazioni non fosse corretto stabilirne il "prezzo". Il medico o l'insegnante dovrebbero essere stipendiati per il lavoro che fanno in modo da vivere dignitosamente, ma un medico non dovrebbe mai venire pagato "a prestazione" (è un po' quello che accade con il medico della mutua oggi). Non ce l'ho affatto con il libero professionista, ma, esempio, il dermatologo che con le sue visite a chi ha bisogno di lui si arricchisce spropositatamente è un'aberrazione. Per carità, è aberrazione anche che un inetto pigro ecc. si arricchisca con la borsa o con giochi d'azzardo (questo però non deve suscitare critiche o invidie, è il suo destino), comunque ciò non toglie senso a quanto appena detto. Perciò, anche un grande artista non dovrebbe arricchirsi spropositatamente con il suo lavoro, anch'esso di qualità spirituale come l'insegnante o il medico, né le sue opere dovrebbero essere totalmente oggetti a mercato. Alla fine divengono attività antisociali.
E qui mi collego a Lorenza La Roja e rispondo un po' anche a @kiappo: in realtà il sentire comune sino ad un certo punto tende a valutare un generico costo del lavoro, mettiamo un olio 30x40 a 150 €, un'acquaforte a 20 € ecc. Se un lavoro costa molto di più, il presupposto sentire comune si accorge che sta pagando qualcos'altro oltre al "lavoro+materiale". Solo che la sua reazione è multipla: da un lato vi è comunque il disappunto per essere costretti a spendere di più, unito con la paura :brr: di perderci denaro :dietro:; inoltre, da un lato sente oscuramente che il di più che spende è collegato 1) con il sentire generale, cioè con l'apprezzamento sociale dell'artista stesso (e questo non è poi così oscuro) 2) con le qualità spirituali, ma spesso solo intellettuali o di semplice gradevolezza artigianale dell'autore. Dunque, appena deve spendere sopra la soglia prima citata, la paura di buttar via soldi lo induce a chiedere, per es., se c'è un mercato dell'artista, cioè chiede conferma del fatto che vi siano qualità meritevoli e che lo confermino in molti (chi opera da "speculatore" pone il verbo al futuro: "confermeranno").

Alla fine, il "mercato", cioè alla fin fine il fatto che certi autori vendano a prezzi cari, nasce proprio da quella paura di essere l'unico fesso che è partito in avanti lancia in resta mentre il rimanente dell'esercito è rimasto fermo ... :B Paura che, ovviamente, non nasce, o quasi, se il prezzo dell'opera rimane a livelli sentiti come artigianali.
 

kiappo

Forumer storico
Si Gino, concordo..le tue argomentazioni sono sempre ben articolate..comunque resta il fatto che, SECONDO ME...la molla primaria che spinge all'acquisto dovrebbe essere il fascino esercitato dall'opera...parlo di acquirenti ed artisti "normali"...non certo del mercato Top Level, dove la molla finanziaria è quella primaria...mercato che è fuori dalla mia portata, e che in realtà non conosco . Buona serata!
 

Loryred

Forumer storico
Giusto per chiarire, il range a cui pensavo era da alcuni K a decine di K, un acquisto non fatto solo per piacere ma cercando di ridurre il rischio di oscillazioni eccessive, in tal senso rispetto alle opzioni che ho citato avrei davvero molta incertezza sull'indirizzo da prendere, visto che il figurativo come filone viene poco trattato nelle discussioni.
 

kiappo

Forumer storico
Beh..per quel poco che so, attualmente in certi ambienti che frequento io, va l'iperfigurativo..un mio amico ha acquistato in una Galleria di Bologna un paio di lavori...non ricordo l'artista ..cifra complessiva intorno ai 25k...ma.siamo già su un altro pianeta..almeno per me. Ciao, buona giornata ...padana ( io...pure )
 

Cris70

... a prescindere
Non è proprio così, se fosse interessato solo il tema economico, al di là che non mi sentirei mai di dare consigli ad altri, non si sarebbe fatto riferimento ad una deteminata tipologia di lavori di proprio gusto. Si parlava comunque di arte e di piacere di acquistarla ma non conoscendo affatto il settore a parte qualche acquisto da poco per puro piacere non avevano mai speso più di tanto per dichiarata incompetenza. Io per prima non guardo di partenza all'investimento ma mi pare comunque normale che più sale la cifra messa in gioco, a meno di ricchissimi e forse nemmeno, più si cerca quanto meno di non perderci più di tanto avendo ben presenti i rischi.

Tuttavia rispetto al periodo ed al gusto attuali per chi ama il figurativo e un'arte più tradizionale vista la vastità dell'offerta ed anche lavori convenienti perchè meno "di moda" si fa fatica a capire dove andare a parare... ho scritto qui anche perchè altrove del figurativo non parla quasi nessuno.

Comunque mi piace scoprire un'anima "romantica in Cris, che davvero al primo approccio, secondo me anche perchè gli piace proporsi un pò da "maschio alfa" e molto pragmatico, mi aveva fatto tutta un'altra impressione! E faccio ammenda.

Ho recuperato e letto tutto di questa interessante disquisizione, come peraltro molte altre che animano questo forum.

Lory richiamo il tuo messaggio xche' mi citi, hai sintetizzato anche il mio pensiero su alcuni temi e mi dai lo spunto per affrontarne altri.

[Citazione] non necessito di propormi "maschio alfa", semplicemente xche' di fatto lo sono casualmente in tutte le situazioni nelle quali mi vedo coinvolto :wall: per il semplice motivo che ci metto la faccia, sempre, e do il massimo per raggiungere gli obiettivi prefissi. Più che "alfa" a volte mi sento un "cogl:censored:". Ti ringrazio invece x ìl "lato romantico" :rosa: che cerco di nutrire costantemente ma non sempre come dovrei.

Tornando in tema il vero nodo della questione secondo me sono i K messi in gioco.
Proprio perché non gioco in borsa o guadagno soldi muovendo un mouse (mi rifaccio agli esempi di Baleng), conosco il valore dei soldi e, dando loro la dignità che meritano, ogni spesa in arte a parer mio deve essere molto ponderata da tutti i punti di vista ed anche e soprattutto quello del possibile investimento o comunque del ritorno economico.

Se banalmente domani mattina mia figlia (azz è fuori a cena con nuovi amici :cry:) mi dicesse che devo diventare nonno (cosa gia' accaduta a mia madre con me quando aveva poco più di 17 anni) il mio primo pensiero sarebbe di dargli tranquillità vendendo parte della collezione (lato romantico o pragmatico?) senza assolutamente mettere in crisi il tenore della mia famiglia. Scusate se porto il mio esempio da "maschio alfa" :) ma di fatto sono convinto che per molti, come x me, la spesa in arte sia anche un "bene rifugio" del quale godere nell'immediato o x il resto della vita, ma se servisse anche utile x recuperare qualche soldo alla necessita.
Se poi non divento nonno a breve, meglio :up:, e la mia collezione va avanti da se. Ho la fortuna di apprezzare l'arte e di potermela anche permettere compatibilmente con tutto il resto, chi se ne frega se non diventerò ricco vendendo i miei quadri, ma lasciatemi almeno il convincimento che i miei, sempre alla necessita, li recupero. E se non sarà così aggiungo anche ...pazienza! Tanto comunque li avrei spesi in viaggi o altro. Non mi interessa accumulare come Zio Paperone ed avrei più paura a tenerli in banca che appesi ad un chiodo.

Altra questione quella dei consigli.
Certamente è sempre saggio non darne, cosi non si sbaglia mai. Ma quando conosci l'argomento e pensi di essere nel giusto (noi ingegneri diciamo ... in scienza e coscienza), penso sia ingiusto non darli, o perlomeno sia una strana forma di egoismo senza valore aggiunto. Sarà che mi piace condividere e poi comunque sta sempre a chi ascolta saper discernere.

Ultimo argomento "il figurativo". Proprio in tema di consigli io comincerei a valutare la Transavanguardia anni '80. Non è nelle mie corde e di quel movimento apprezzo solo Clemente e Paladino, ma penso sia il momento migliore per comprarla e metterla da parte.

Ciao cari da "nonno" Cris (mi sto toccando dove non batte il sole :lol:)
 
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Loryred

Forumer storico
Cris, maschio alfa, era un modo scherzoso per indicare decisione e pragmatismo che dallo scritto può risultare un pò "durezza", ma sono anche piuttosto ricercati! ;)

Mi riconosco in pieno nel tuo ragionamento e sulla "ponderazione" degli acquisti! Dai non esagerare! tua figlia è solo uscita con amici, d'accordo che l'attuale generazione ha un piglio più "fanciullesco" e meno "responsabilizzato" delle nostre, ma fortunatamente le esperienze non si trasmettono per via genetica. :)
Sui consigli, non è gelosia, non mi appartiene, li darei volentieri se solo mi sentissi all'altezza ma è da troppo poco tempo che ho iniziato a riprendere in modo serio un interesse abbandonato molto tempo fa.

Sugli ipotetci filoni esprimo la mia posizione e dirò che apprezzo poco entrambi, nonostante anch'io ritenga plausibile una rivalutazione della transavanguardia, che non conosco nemmeno bene, ovvio che la scelta dovrebbe comunque spettare ai diretti nteressati. L'iperrealismo lo trovo troppo studiato e artificioso, freddo e manierista più nelle corde delle giovani generazioni e della loro estetica.
 

kiappo

Forumer storico
Cris, maschio alfa, era un modo scherzoso per indicare decisione e pragmatismo che dallo scritto può risultare un pò "durezza", ma sono anche piuttosto ricercati! ;)

Mi riconosco in pieno nel tuo ragionamento e sulla "ponderazione" degli acquisti! Dai non esagerare! tua figlia è solo uscita con amici, d'accordo che l'attuale generazione ha un piglio più "fanciullesco" e meno "responsabilizzato" delle nostre, ma fortunatamente le esperienze non si trasmettono per via genetica. :)
Sui consigli, non è gelosia, non mi appartiene, li darei volentieri se solo mi sentissi all'altezza ma è da troppo poco tempo che ho iniziato a riprendere in modo serio un interesse abbandonato molto tempo fa.

Sugli ipotetci filoni esprimo la mia posizione e dirò che apprezzo poco entrambi, nonostante anch'io ritenga plausibile una rivalutazione della transavanguardia, che non conosco nemmeno bene, ovvio che la scelta dovrebbe comunque spettare ai diretti nteressati. L'iperrealismo lo trovo troppo studiato e artificioso, freddo e manierista più nelle corde delle giovani generazioni e della loro estetica.

Anch'io non amo molto l'iperfigurativo..lavori anche belli, ma spesso statici..un esercizio di grande bravura tecnica ...come un tema scritto con bella calligrafia, ma vuoto di contenuto...però sembra che ad alcuni piaccia...bah!
 

Cris70

... a prescindere
@lory ho richiamato la tua definizione non xche' mi abbia turbato, ma xche' spesso (non da te) è usata con un'accezione negativa con riferimento al nulla rappresentato dai "tronisti". Un po' di palestra e una finta abbronzatura, non è certo un buon messaggio per la sopravvivenza della specie umana. Eppure ci propinano proprio quello come prototipo del "maschio alfa".

@kiappo anche a me l'iperrealismo alla Ventrone e non dice proprio nulla di nulla (penso che il tuo amico abbia comprato lui, le cifre sono quelle). Eppure anche a me quest'anno è capitato di frequentare x lavoro una villa ed una famiglia moltooo, moltissimo, benestante ed avevano la casa piena di quadri di questo tipo. Morale della favola, e utilizzando la tua metafora, c'è a chi piace il contenuto, a chi la struttura, a chi il verbo forbito, ma anche solo la bella calligrafia. È xfortuna aggiungo io, altrimenti sai che noia.


 

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