Art Fair - Italia e resto del mondo (1 Viewer)

Cris70

... a prescindere
In real time

IMG_20190406_134717.jpg


IMG_20190406_134358.jpg


IMG_20190406_134444.jpg


IMG_20190406_134217.jpg


IMG_20190406_140706.jpg


IMG_20190406_133934.jpg


IMG_20190406_140112.jpg


IMG_20190406_140643.jpg


IMG_20190406_134750.jpg


IMG_20190406_134819.jpg
 

Cris70

... a prescindere
Allora ragazzacci facciamo un po' il punto del MIART, cercando di capire dove siamo e soprattutto dove stiamo andando.

La prima grande verità, a parer mio, è che se Milano vuole diventare la prima fiera d'Italia deve assolutamente cambiare la sede espositiva. Spazi e corridoi ridicoli, pochissima attenzione al fruitore, un VIP Lounge improponibile al limite del vergognoso. L'unica nota positiva il parcheggio anche se costa un botto; 30 euro in due giorni.

Non mi pare insomma che l'enorme sforzo messo in campo con le diverse sinergie attivate in città ed un programma molto ricco di eventi, possa avere come fulcro una location di cosi medio-basso livello e improponibile a confronto con quelle in giro per il mondo ed anche solo con l'Oval di Torino di Artissima.

Venendo al contenuto e, ripeto, stendendo un velo pietoso sul contenitore, ho visto una buona qualità delle opere ed una buona diversificazione delle diverse proposte. Il "gia visto" che sistematicamente si ripropone in queste occasioni, ha lasciato il posto a qualche novità meritevole di attenzione.
Le mayor straniere, intese come le gallerie blasonate che dovevano portare lustro, non hanno comunque presentato il loro meglio, tutt'altro, comunque sia rispetto ai ns standard vale il detto "meglio poco che niente".
Il moderno italiano ben rappresentato con pezzi di valore e finalmente di grande formato. Il contemporaneo propone diversi aprofondimenti e interessanti riscoperte con opere per tutte le tasche. Diversi giovani ed alcuni veramente tosti. Insomma mi sono divertito, documentato, interrogato e per nulla annoiato.

In sintesi il paventato sorpasso di MIART su tutte le altre e in particolare su Bologna onestamente non l'ho visto o comunque son sempre lì che se la giocano, con la differenza che i milanesi son più bravi a creare aspettative e sinergie (trainanti) con l'intera città.

Se, come mi hanno anticipato, quest'anno a Torino Flashback si rafforzerà crescendo ancora proponendo interessanti progetti di contemporaneo e Artissima manterrà il suo livello, magari migliorandolo ancora, mi dispiace per gli amici milanesi ma il gap diventerà incolmabile e l'occasione l'han persa loro, con Torino sempre più votato a diventare una piacevole aspettativa per i collezionisti stranieri, più dei nostrani che tra fiere e fierette da vedere ne avranno sempre e in ogni dove.

Un abbraccio ragazzacci e andate a vederle le fiere, magari comprando qualcosa altrimenti il sistema non regge ed a perderci saremmo tutti.
Io ho dato anche a Milano :).
 
Ultima modifica:

Ziig

Forumer attivo
Non male devo dire...però ho trovato gallerie, messe nello stesso spazio, che espongono le stesse identiche cose da almeno 3 anni; facciamolo un piccolo sforzo...

Concordo che la parte di accoglienza/bar/ristorazione/spazi comuni sia imbarazzante, va anche detto che son stato poco per mancanza di tempo ;(
 

lastra.biffata

Forumer attivo
La mia impressione è questa, che Milano come sempre è brava a creare l'hype su qualsiasi cosa....tradotto "te la sa vendere" però la fiera non è stato nulla di spaziale.
Ho chiesto dei prezzi su alcuni artisti che conosco bene e come al solito sparavano proposte senza logica, me lo spiego solo con il fatto che magari una persona su cinquanta alla fine glieli da.
Come sempre alcuni stand ben allestiti e altri un'accozzaglia di roba diversa. Tra Artefiera 2019 e Miart 2019 mi azzardo a dire meglio la prima perchè quantomeno c'era più scelta, più spazio ed il lounge era umano.
Come ha detto @Cris70 gli spazi sono improponibili, quasi claustrofobici. Il che mi fa preferire di più fiere in tono minore come Padova o Parma dove non c'è caos e qualche cosa bella si trova sempre che Milano dove sabato bisognava sgomitare o c'erano addormentati che ti venivano contro ogni due passi. L'esperienza a fine giornata passa dal piacevole allo stressante. Mentre @Ziig sul già visto, considera che le opere si portano in fiera per esser vendute quindi è frequente che tu veda alcune opere in più fiere, per un anno, due anni o comunque il tempo per farla vedere e vendere. Da Tonelli ad esempio ho visto 2-3 opere che portano in giro da almeno un paio d'anni, evidentemente fanno difficoltà a muoverle anche magari per la richiesta sostenuta. Tra le opere che mi son piaciute di più sicuramente la superficie vibratile di Alviani e il Ceroli "uomo con la sua ombra" da Tonelli, il Pistoletto da Stein e il tappeto natura di Gilardi del 67' da Erika Ravenna.
 

Users who are viewing this thread

Alto