Titoli di Stato area non Euro ARGENTINA obbligazioni e tango bond (14 lettori)

m.m.f

Forumer storico
Argentina: a ottobre aumenta del 75 per cento la quantità di assegni in protesto
Buenos Aires, 17 dic 11:50 - (Agenzia Nova) - L'emissione di assegni scoperti e protestati nel sistema economico argentino è aumentata ad ottobre del 75 per cento rispetto allo stesso mese del 2017. È quanto segnala un documento della Banca centrale argentina (Bcra) nel quale si sottolinea che si tratta dell'1,2 per cento del totale dei titoli circolanti durante il periodo segnalato, quindi una percentuale ancora all'interno di parametri di sicurezza del sistema. Il documento della Bcra rileva anche che nel 2018 la quantità di assegni emessi corrisponde ad una cifra equivalente al 30 per cento del Pil e che questo rappresenta uno dei principali canali di pagamento dell'economia. In termini di valuta, il volume di assegni protestati è stato di 3,985 miliardi di pesos, circa 140 milioni di dollari. Il documento conferma diversi studi settoriali dai quali sono emerse severe difficoltà nella catena dei pagamenti dell'industria e dei servizi dovuti alla concomitanza di fattori come la forte recessione, l'alto tasso di sconto (60 per cento) e l'assenza di crediti. (Abu)
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m.m.f

Forumer storico
partenariato pubblico-privato
Buenos Aires, 19 dic 19:03 - (Agenzia Nova) - Il governo argentino ha deciso di sospendere le opere finanziate con meccanismo di partenariato pubblico-privato (Ppp), fino a quando lo spread - arrivato a superare oggi quota 780 punti - non tornerà entro parametri di normalità. Per farle ripartire, "il valore deve essere più basso, bisogna tenere conto di diverse variabili ma il rischio-paese dev'essere più basso", ha detto il ministro dell'Economia, Nicolas Dujovne, al quotidiano "El Cronista". Già nella giornata di martedì il governo aveva deciso di intervenire nella costruzione della diga "Portezuelo del Viento" - opera da 1,2 miliardi di dollari nella provincia di Mendoza da finanziarsi con il modello Ppp -, scegliendo di tornare al finanziamento statale e all'appalto con bando tradizionale. "La decisione è stata presa perché con questo spread è troppo caro il finanziamento attraverso credito privato", ha ammesso una fonte della presidenza a "El Cronista". (segue) (Abu)
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locco68

violaforever
cds 10 y a 775....100 bp in 20 giorni…….

Argentina Bonds Are Losing Even After a Record IMF Bailout
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Daniel Cancel
‎27‎ ‎dicembre‎ ‎2018‎ ‎16‎:‎05‎ ‎CET


Argentina bond investors couldn’t catch a break in 2018, with yields on the country’s debt soaring even after the government took out a record $56 billion credit line with the International Monetary Fund in an effort to bolster public finances.




The average yield on sovereign notes from the country has almost doubled this year to 11 percent, and now tops the 10.9 percent rate on overseas securities from much smaller Ecuador, which has the dubious distinction of having the second-most defaults in the world since 1800. While both credits are considered junk by rating companies, Argentina holds a B grade from S&P Global Ratings, one step higher than Ecuador’s B-.



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In terms of returns, Argentine creditors lost 23 percent on average this year, according to JPMorgan Chase & Co. indexes, while Ecuador’s investors have lost 9.4 percent.



Politics has a lot to do with it. President Lenin Moreno has continued to push Ecuador through a drastically different agenda than his predecessor in an attempt to shore up public finances and there’s even the possibility of officials sitting down with the IMF in 2019 to bolster confidence further. While the dollarized nation remains vulnerable due to its dependency on crude oil and loans from China, most analysts see the government as on the right path.



Argentina’s Mauricio Macri, while widely respected by investors, is preparing for a re-election run in 2019 with inflation expected to be north of 20 percent and an economy in recession. His vulnerability, particularly with the possibility of former President Cristina Fernandez de Kirchner challenging him for the presidency despite a myriad of legal woes, has traders on edge.

So one might ask whether the market or rating companies are miscalculating the situation.
 

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