Run the Park ha scritto:
Per me sei fuori strada, le comunità hanno dei pilastri ma se fossero di qualcuno, non sarebbero più comunità ma club privati.
Per quanto riguarda il caso Ciro, Argema si è mosso davvero male, è sembrato che il ban arrivase per collisione di convinzioni e irritazione personale, piuttosto che per il comportamento del soggetto.
Io cmq non sarei stato più bravo di lui, non mi sorprende la decisione: finisce spesso così, quando si ritarda un intervento necessario.
Sulla questione ciro non hai colto, e forse anche altri non hanno colto, il post dove si minacciava di seguire vie "alternative" che potevano essere intese come legali o anche peggiori. Era effettivamente in un thread diverso, ma era un post pubblico e abbastanza chiaro.
Non c'era collisione di convinzioni, si parlava di medicina, un tema che è difficile che crei barriere.
L'intervento di banning è stato molto ritardato, hai ragione. C'erano state molte occasioni in cui l'utente era stato sia ammonito (per 7 giorni, un provvedimento non da poco, visto che l'ammonizione può anche durare poche ore) che diffidato dall'esprimersi in modo non appropriato.
Ma io banno molto molto poco, e mi faccio molti scrupoli a farlo.
Semmai su questo sito c'è un problema di bannare troppo poco. Ne sono personalmente convinto, ma la mia natura è quella di intervenire poco e di dare molte possibilità.
Questo, è mia chiara opinione personale, si ritorce statisticamente contro questo stesso forum; parlo di statistica infatti. La statistica sui forum è che un maggiore ordine e chiamiamola pulizia anche linguistica spinge la maggioranza silenziosa, che è davvero una maggioranza (scrivono in media 1 persona su 15-20 lettori, o anche meno, e parliamo di solo forum, perchè estendendo all'intero sito arriviamo a statistiche tipo 1 su 60-70), a scrivere o intervenire di più.
Non è una statistica ufficiale ma il risultato di frequenti discussioni avute con Roberto Malnati, ex proprietario di Finanzaonline, studiando le nostre statistiche, e facendo dei case study su altri forum di diversa grandezza, oltre al leggere discussioni su forum esteri.
In definitiva il mio bannare poco non è affatto il frutto della ricerca di un maggior numero di utenti; è semplicemente una mia caratteristica.
Giovakkino scherzava sulla serpe.
Circa la questione soldi, regole, etc.
Occorre fare molti distinguo.
Molti siti che non sono profittevoli sono però amatoriali, o comunque sono siti sui quali non c'è un grande lavoro di redazione o staff tecnico.
Inoltre occorre dire che negli USA, con le donazioni individuali e con il programma Google Adsense, molti siti sono in realtà profittevoli, per via di un bacino di utenza che è molte centinaia di volte quello nostrano (consideriamo che sui siti USA ci va tutto il mondo, per via della diffusa conoscenza della lingua inglese).
Questo sito invece è un sito professionale, con molte soluzioni di alto livello tecnologico, e con servizi realizzati completamente in casa.
Sono d'accordo con che chi ha i soldi non fa le regole. Ma chi fa i siti si.
Un sito/forum internet può essere visto da diversi punti di vista. E' al tempo stesso un luogo pubblico ed un esercizio commerciale.
Al tempo stesso luogo pubblico e luogo amministrato.
Quindi chi offre il servizio, ha anche il compito/possibilità di dettare le regole generali e provvedere affinchè gli utenti le applichino. Infatti l'iscrizione sul forum è regolata da un disclaimer, ovvero un impegno da parte dell'utente, che viene a conoscere che il sito è regolato.
In parole semplici questo forum è un club pubblico, quindi una via di mezzo.
Diverso il caso in cui ad es questo forum non prevedesse iscrizione. Molto diverso. In quel caso non vi sono regole se non quelle dettate dal buon senso individuale e dalla netiquette internettiana ed il forum può intendersi come realmente luogo pubblico, con unico organismo di moderazione la polizia postale e le leggi dello stato come regole generali.
Finanziariamente IO ancora non funziona, nonostante gli 82.300 visitatori unici (misurati in Settembre con un cookie con scadenza 2010, su un sistema in grado di non ridare il cookie se già esistente). Siamo in un rosso che non finisce più. Considerando solo i costi vivi siamo sotto di oltre 10.000 euro. Considerando sia i costi vivi che di lavoro siamo sotto di una cifra enorme. Basti pensare che io ci lavoro da 6 anni, Luca da 4, i moderatori da 3 almeno, Giuseppe pure da 3-4.
Per non contare il lavoro del primo anno, peraltro di un livello che credo nessun sito italiano di economia e finanza abbia raggiunto in quell'anno, nemmeno il Sole24Ore, e al quale hanno contribuito diverse persone tra cui luigir (quando si interessava di economia e non passava le sue notti a Praga
).
Bell'intervento Luigi