Fleursdumal
फूल की बुराई
IRAQ: IRAN PROBABILE PROSSIMO OBIETTIVO DEGLI USA
(ANSA) - TOKYO, 25 MAR - Contrariamente alle previsioni della
maggioranza degli esperti, il prossimo obiettivo degli Stati
Uniti, a guerra contro l'Iraq conclusa, non sara' con ogni
probabilita' la Corea del nord ma l'Iran.
Lo ha sostenuto oggi a Tokyo, in un simposio sulla
non-proliferazione nucleare organizzato dall'Universita'
dell'Onu e dal ministero degli esteri giapponese, il direttore
dell'Istituto internazionale di studi strategici di Londra Gary
Samore.
'' Gli Stati Uniti si concentreranno, credo, su come fermare
il programma nucleare iraniano con l'uranio arricchito, anche se
Teheran sembra aver bisogno ancora di qualche anno prima di
essere in grado di fare il salto di qualita' decisivo - ha
detto Samore - Nonostante tutte le assicurazioni in contrario,
mi sembra probabile che l'Iran persegua attivamente l'opzione
delle armi nucleari sotto la copertura di un programma
energetico a scopi pacifici e civili''.
Secondo il direttore del prestigioso istituto di ricerca
londinese, '' il programma nucleare iraniano presenta rischi per
la non-proliferazione e va arrestato. La comunita'internazionale
si e' divisa sull'Iraq ma potrebbe ritrovare la sua unita' sul
dossier iraniano''.
Il richiamo sulla presunta 'minaccia' iraniana ha lasciato
sorpresi numerosi esperti presenti al simposio, per i quali e'
molto piu' urgente la 'minaccia' alla non- proliferazione
proveniente dalla Corea del nord.
Una decina di giorni fa lo stesso segretario di stato
aggiunto americano James Kelly, in una testimonianza al
Congresso, aveva sottolineato questo aspetto affermando che ''
il programma nucleare nordcoreano segreto con l'uranio
arricchito non e' in ritardo di anni, come pensa la maggior
parte degli esperti, ma solo di pochi mesi sull' altro programma
con il plutonio legato agli impianti di Yongbyon''.
Dal reattore nucleare a grafite di Yongbyong, recentemente
riattivato, si ottiene carburante spento in grado di essere
riprocessato per produrre plutonio, sostanza con la quale si
possono fabbricare ordigni atomici.
(ANSA) - TOKYO, 25 MAR - Contrariamente alle previsioni della
maggioranza degli esperti, il prossimo obiettivo degli Stati
Uniti, a guerra contro l'Iraq conclusa, non sara' con ogni
probabilita' la Corea del nord ma l'Iran.
Lo ha sostenuto oggi a Tokyo, in un simposio sulla
non-proliferazione nucleare organizzato dall'Universita'
dell'Onu e dal ministero degli esteri giapponese, il direttore
dell'Istituto internazionale di studi strategici di Londra Gary
Samore.
'' Gli Stati Uniti si concentreranno, credo, su come fermare
il programma nucleare iraniano con l'uranio arricchito, anche se
Teheran sembra aver bisogno ancora di qualche anno prima di
essere in grado di fare il salto di qualita' decisivo - ha
detto Samore - Nonostante tutte le assicurazioni in contrario,
mi sembra probabile che l'Iran persegua attivamente l'opzione
delle armi nucleari sotto la copertura di un programma
energetico a scopi pacifici e civili''.
Secondo il direttore del prestigioso istituto di ricerca
londinese, '' il programma nucleare iraniano presenta rischi per
la non-proliferazione e va arrestato. La comunita'internazionale
si e' divisa sull'Iraq ma potrebbe ritrovare la sua unita' sul
dossier iraniano''.
Il richiamo sulla presunta 'minaccia' iraniana ha lasciato
sorpresi numerosi esperti presenti al simposio, per i quali e'
molto piu' urgente la 'minaccia' alla non- proliferazione
proveniente dalla Corea del nord.
Una decina di giorni fa lo stesso segretario di stato
aggiunto americano James Kelly, in una testimonianza al
Congresso, aveva sottolineato questo aspetto affermando che ''
il programma nucleare nordcoreano segreto con l'uranio
arricchito non e' in ritardo di anni, come pensa la maggior
parte degli esperti, ma solo di pochi mesi sull' altro programma
con il plutonio legato agli impianti di Yongbyon''.
Dal reattore nucleare a grafite di Yongbyong, recentemente
riattivato, si ottiene carburante spento in grado di essere
riprocessato per produrre plutonio, sostanza con la quale si
possono fabbricare ordigni atomici.
