Intesa Sanpaolo (ISP) Analisti, o anolisti ? (1 Viewer)

carlodabs

Nuovo forumer
Almeno dicessero che sono tutte da comperare perchè sono sottoscalata o candidate a qualche fusione.Invece per gli analisti sono tutte "buy" sui FONDAMENTALIi le banche italiane:pERCHè NEI LORO STUDI STIMANO UTILI IN CRESCITA DEL 15-25% all"anno,perchè in tutte vedono migliorare la "qualità dell"attivo ",o tutte sono al giro di boa etc..Un anno fa i consigli dei grandi broker erano neutral o Hold:segno che non andavano di moda.Persino Unicredit non valeva piu di un mantenere per Citigroup,e perchè penalizzata come potenziale aquirente di altre banche.Era il 4 maggio 2005 e il titolo valeva 4,4.Ora quota 6,2 dopo aver fatto la piu grande aquisizione della sua storia.
Se banca Intesa vuole comprarsi Capitalia, ed è disposta a valutarla il doppio di 4 mesi fa(si parla di 8,1 €),va tutto bene,:Capitalia a 6,9 è ovviamente un buy(e lo sarebbe sui fondamenteli,come pare di capire dagli studi di ING e MORGAN STANLEY),ma da comperare è anche Intesa che è salita del 35 % in 5 mesi: Se nel febbraio 2005 Capitalia aveva un obiettivo di prezzo di 3,5 per Morgan Stanly,ne ha uno di 7 adesso:e siccome si ragiona sui FONDAMENTALI, o gli analisti si sbagliavano allora, o si sbagliano oggi.Intesa secondo Lehman aveva un target di 3,8 un anno fa e ce l"ha di 5,4 oggi, e se le quotazioni saliranno, l"avrà ancora piu alto.

La corsa dei titoli bancari e la conseguente rincorsa dei BUY è un gioco che piace ad analisti ed investitori e ricorda un poco l2ESUBERANZA DI SETTE ANNI FA SU INTERNET E I TECNOLOGICI....................

(dal sole 24 ore di ieri )
 

tontolina

Forumer storico
tontolina ha scritto:
http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=1404&parametro=%20economia

Bca Intesa: Euromobiliare, pro e contro dell'operazione con Credit Agricole

Finanzaonline.com - 12/10/2006 09:45 - Credit Agricole pagherà 6 miliardi di euro per il 100% di Cariparma, il 76% di Friuladria e 193 sportelli a Banca Intesa. Un prezzo che fa storcere il naso agli analisti di Euromobiliare. "Il prezzo è pari a 15,7 volte gli utili 2006 e 6,9 milioni per sportello, un valore che si colloca sui livelli massimi raggiunti in operazioni di M&A", calcolano gli analisti di Euromobiliare nella nota uscita oggi e raccolta da Finanza.com. Secondo gli esperti si tratta di valori superiori a quelli che avevano stimato, ossia 5,2 miliardi tenendo conto del maggior numero di sportelli venduti. Ad Euromobiliare fanno quindi sapere che si procederà ad un'analisi di fattibilità circa la creazione di un gruppo europeo nel risparmio gestito, con la fusione di CAAM e di San Paolo AM. "Qualora si decida di non procedere Credit Agricole avrà una put e Banca Intesa una call sul 65% di Nextra al prezzo originario di cessione pari a 816 milioni di euro, Credit Agricole avrà una call e Banca Intesa una put sul 49% di Agos", continuano gli esperti, ricordando che l'Agricole ha annunciato che diluirà la propria quota nella nuova banca dal 9% circa a meno del 5%, uscendo dal patto di sindacato. Entrando nel dettaglio secondo gli analisti di Euromobiliare il pagamento cash ha un effetto positivo e uno negativo. "L'effetto positivo è che il tier 1 di Banca Intesa sale fino a sfiorare il 10% e la nuova banca potrebbe distribuire un extra-dividendo di 7,4 miliardi di euro o 10% della market cap. L'effetto negativo è che Credit Agricole dovrà vendere sul mercato circa 530 milioni di azioni Banca Intesa. Alcune fondazioni vorrebbero comprare, ma il Tesoro sarebbe contrario", spiegano gli esperti, che confermano la raccomandazione buy su Intesa con target price a 5,3 euro.
 

tontolina

Forumer storico
oggi "Qualcuno" ha acquistato ben 1651 PUT 5,2 scadenza gennaio 2007
e si è coperto da un eventuale correzione

però chi può essere ad avere 1651000 azioni e scambiare per un controvalore di 8585200 (che sono più di 16 miliardi delle vecchie lire)
 

axlpado

Forumer attivo
io i consigli e i target degli analisti non li guardo neanche morto....
è troppo facile dare un target price, senza dire quando questo verrà raggiunto...
secondo me sono solo tentativi di aggiotaggio...non è stranno che non sono quasi mai discordi?
boh...io non mi fido
 

tontolina

Forumer storico
Come ti stravolgo la notizia
L'opinione della settimana
di Roberto Domenichini

I giornali al servizio del potere pubblicano spesso articoli lusinghieri su fondi etici, consulenza pseudo-indipendente, normative sulla trasparenza dell’ISVAP, regolamenti Consob …

Purtroppo può capitare che scrive queste cose non abbia mai frequentato un corso dove viene spiegato come vendere polizze vita stracolme di caricamenti nel “rispetto” della trasparenza. Vi assicuro che Zelig fa molto meno ridere! Ma il giornalista di turno scriverà che tale legge tutela il risparmiatore.

Se poi viviamo in un periodo di bolla speculativa, come quella recente del 1999-2000, allora i titoli saranno altisonanti durante la salita e viceversa durante la discesa ovviamente con un linguaggio poco comprensibile.

Ma essendo io un ragazzo semplice quando leggo un articolo dove non si capisce niente penso che il giornalista o abbia poco da dire o molto da nascondere.

Con questo non voglio dire che i giornalisti siano sempre in mala fede. Al contrario penso che molti facciano bene il proprio lavoro, nel limite del possibile. Ci sono poi comportamenti anche molto scorretti. Se ad esempio un giornalista ritiene che una società quotata in Borsa sia “meritevole” di essere sponsorizzata è sufficiente che egli cerchi un “esperto” in materia finanziaria che sia disposto a esprimere un giudizio concordato a priori.

Emblematica è a tal proposito la testimonianza di Robert Shiller (economista americano, autore del libro “Euforia irrazionale” sul ruolo dei mezzi di informazione nella nascita e nello sviluppo delle bolle speculative): “Nel corso degli anni, mi è stato chiesto da vari giornalisti se volessi fare dichiarazioni a sostegno di un certo punto di vista più estremo. Quando rispondevo negativamente, mi chiedevano se potevo indicare qualche altro esperto che fosse disponibile a farlo”.

Alcuni mass media citano le opinioni dei “personaggi finanziari” in quanto preferiscono opinioni superficiali ad analisi approfondite. Per dirla con le parole di Marco Travaglio: “Si prega di abolire le notizie per non disturbare le opinioni”.
Ecco allora che la società di turno che dovrebbe fallire immediatamente secondo i dati di bilancio diviene un buon acquisto per il testa e spalle dell’analista tecnico. Intervistiamo su Bloomberg i vari “guru” che non sanno neanche di cosa si occupa la società ma che hanno la ricetta pronta per dimostrare che quando torneranno i dinosauri sulla terra il titolo potrebbe anche valere il doppio.

Cari lettori quando leggiamo i giornali e ci troviamo d’accordo sempre con quello che scrivono ricordiamo la massima di Mark Twain: “Quando ti trovi d’accordo con la maggioranza, è il momento di fermarti a riflettere”.

Del resto, come mi ha fatto notare un vero professionista come Maurizio Piglia, in un paese dove l’Alitalia non è ancora fallita non possiamo pensare che tutto fili liscio.


Roberto Domenichini
http://www.saperinvestire.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1735&Itemid=125
 

Joda

Nuovo forumer
siccome si ragiona sui FONDAMENTALI

Ehm, i fondamentali mica sono una cosa statica.
Guardati l'organizzazione della fusione di Intesa-SanPaolo e vedi le differenze fra le riorganizzazioni pubbliche e quelle private.
Ad esempio: nella riorganizzazione degli istituti previdenziali italiani, per i quali il Governo stima dei risparmi utili a passare dallo scalone Maroni agli scalini, detti risparmi realisticamente non ci saranno perché non verrà toccato minimamente il personale complessivo.
Nella fusione Intesa-SanPaolo sono previsti migliaia di dipendenti in meno (ed ebbi modo, anche su questo forum, di esprimere sorpresa per il sostanziale disinteresse dei sindacati per questo "piccolissimo" dettaglio) e saranno tutti costi in meno (lo so che non sono solo costi e non vorrei che la definizione sembrasse irrispettosa nei confronti dei lavoratori, pure in un'epoca in cui di rispetto per il lavoro ne è rimasto poco o niente).
Per Capitalia è difficile non ricordare che c'è stata un'epoca in cui quotava il 40% scarso del capitale netto, che era un'assurdità surreale per una cosa che non fallisce praticamente mai come una banca e per la quale il capitale netto è un riferimento fondamente essendo fatto sostanzialmente da immobili, denaro e partecipazioni.
Assurdo era allora.
Nè si può dire che la FIAT abbia lo stesso fair value (indipendentemente dalle quotazioni) quando faceva solo perdite in stile Alitalia rispetto all'avere i conti tornati nettamente in nero.
E' improprio considerare i fondamentali una cosa statica perché variano in continuazione.
Inoltre è curioso che la crisi dei mutui subprime abbia penalizzato più le banche europee (e quelle italiane persino più della media) rispetto a quelle americane, mentre il problema è oltremodo circoscritto agli istituti yankee e mentre si sa che le banche italiche nel mollare i soldi sono, come dire, un filino ( :rolleyes: ) più "circospette" (per essere delicati) delle altre.
:ciao:
 

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